Se non avessi letto il topic non potrei, teoricamente, nemmeno postare, non credi?
Inutili flame a parte....
Il dati che citi sulla conformazione del corpo umano son noti a tutti, e son dei dati di fatto che portano all'esclusione dell'autocombustione interna.
La questione quindi è: come è successo? Perchè, anche nel caso di combustione per cause esterne al corpo umano, i danni rilevati intorno alla vittima son sempre molto, troppo limitati per un incendio di quel tipo.
Leggevo che un forno crematorio di un cimitero richiede 1300 gradi per incenerire un corpo, e comunque sia le ossa non vengono distrutte, e che il processo deve durare circa un'ora per portarlo al termine.
Possibile che temperature simili provochino così pochi danni intorno al corpo?
Come diceva Justus von Liebig nel 1851, “L’opinione che un uomo possa bruciare da solo non è fondata sulla conoscenza delle circostanze della morte, ma al contrario sulla completa ignoranza di tutte le condizioni che precedono e causano l’incidente”.
E mi pare che, a distanza di molto tempo, si sappia ancora molto poco...