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"Diceva che i musicisti rock erano le uniche persone giovani che potevano fare esattamente quello che volevano. Mi ha raccontato di una volta tre anni prima quando aveva visto alla televisione i Rolling Stones. Era solo un frammento di concerto dal vivo, con la musica parzialmente coperta da uno speaker servo che cercava di fare dell'ironia, e lo stesso l'aveva colpito in modo incredibile. <<Era la vita - diceva. - C'erano questi cinque pieni d'energia e di rabbia e divertimento per quello che facevano, senza nessun riguardo e nessun obbligo e nessuna spiegazione o simulazione di ragionevolezza per nessuno>>.
Ma non voleva imparare a suonare la chitarra. Diceva che in Italia il rock non si poteva fare; che l'italiano era una lingua troppo rigida e artificiale per cantarla su una musica diversa dall'opera, quelli che ci provavano lo riempivano d'imbarazzo e tristezza."