LA scomparsa dei fatti, Marco Travaglio.
QUesto libro invece dovrebbe far suonare un campanello d'allarme in tutti gli italiani, perlomeno in quelli di buon senso, di qualsiasi fede politica.
Un grande giornalista, come ce ne sono sempre meno, spara a zero sulla stampa venduta alla politica e ci racconta dati alla mano e sulla base di argomentazioni e dimostrazioni granitiche, come e perchè l'italia continua a essere considerata dall'orgnizzazione mondiale della stampa come un paese semi-libero, in cui l'informazione è in mano al sistema partitico, ed è usata come strumento per occultare i fatti (dati oggettivi, numeri, sentenze, avvenimenti sui quali non si può discutere) sovrapponendo loro le opinioni (prese di posizioni relativistiche del politico o dell'opinionista di turno).
Da un'autore inviso alla destra quanto alla sinistra, per il suo inguaribile vizio di sbattere in faccia la varità alla gente e sbugiardare i politici di ogni colore inchiodandoli alle loro responsabilità, un grande libro che dovrebbe fare riflettere un po tutti su questa italia, in cui gli italiani hanno con le loro mani costruito le basi per tangentopoli, berlusconi, il bipolarismo decadente dei giorni nostri e chissà cos'altro in futuro...







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