Stavo mangiando quando al tg, hanno dato la notizia di Zhang Huimin bambina cinese che a soli 8 anni ha impiegando solo due mesi a ricoprire una distanza di 4.000 km. Maratoneta a otto anniZ. Huimin spacca la Cina - Gazzetta dello Sport
Il padre che l’ha seguita in bicicletta (dotata di motore), pare l’abbia obbligata ad alzarsi tutte le mattine alle 2 e ad sottostare a impietosi allenamenti, sembrerebbe anche sotto la minaccia delle percosse. Però gli esperti prevedono che la cosa potrà avere ripercussioni negative sulla sua crescita e sviluppo... non è la prima volta che si sente parlare di giovani (spesso povera gente) immolati per il lustro che la gloria da meriti sportivi può portare...ma alla fine è corretto parlare di Sport?
Questa impresa è stata fatta per celebrare le olimpiadi che si terranno il prossimo anno, per l’appunto in Cina, un fatto del genere associato alle olimpiadi è due volte triste.
Volendo dare risposta alle domande interiori che le riflessioni del caso hanno sollevato mi accorgo di non saper spiegare cos’è “lo sport”... e d’aver un’idea astratta di quello che dovrebbe essere “lo spirito sportivo”.
Poi per fortuna mi viene incontro la storia di Dani Vidal (Stretto di Gibilterra a nuoto, senza braccia - Corriere della Sera)e capisco che le parole non bastano, che il vero spirito sportivo è qualcosa di trascendentale, che non si può tradurre a parole.
Grazie a persone come lui posso dire di sapere, nonostante i tanti esempi di pseudo-sportivi da serate vip con cui ci bombardano, che gli Sportivi animati da uno sano spirito sportivo, ancora esistono.
E forse le “vere olimpiadi” sono le paraolimpiadi, dove il singolo unisce il mondo nella sfida più grande che non è fra nazioni, ma con noi stessi e ci ricorda che le uniche cose da "battere" sono i nostri limiti.
Grazie alle imprese di persone così speciali (da un Zanardi al giovane down che corre i 100mt, ecc..) mi illudo, che forse un giorno come diceva Socrate potremmo essere davvero cittadini del mondo.