Mi rivolgo ai siculi di discutere.
Chi mi passa la ricetta originale?
Mi rivolgo ai siculi di discutere.
Chi mi passa la ricetta originale?
[COLOR="DarkOrange"][SIZE="3"][FONT="Palatino Linotype"][B][CENTER]La pi
Caro Anemos, cercherò di essere breve ma, ahimè, non sarà facile:
mi dispiace deluderti, ma sinceramente non credo che esista UN sugo alla siciliana, come al solito, la situazione cambia da provincia a provincia, checché ne pensi la Barilla. Anche perché ciascuna provincia può vantare il primato su determinati prodotti.
E comunque, in Sicilia, non sentirai MAI dire "prepariamo un sugo (o la pasta, o il paté alla siciliana". Dubito, addirittura che ci siano molti siciliani che seguono ricette prese da libri/web o che non siano già state sperimentate con/da parenti, amici o compari, al massimo gli ingredienti principali o altre fesserie.
Al massimo, ti accorgi che vi sono dei piccoli accorgimenti che fanno sì che un piatto preparato "alla siciliana"(metodi) abbia gusto, odore, colore e consistenza diversi rispetto a un altro, con gli stessi ingredienti, in modo differente o con ingredienti non accuratamente scelti.
Ora, ogni piatto è un caso a sé, è impossibile fare qui un elenco di tutte le regolette, non ultimo, perché potrebbero essere addirittura controproducenti se applicate alla preparazione di un piatto che richieda altri procedimenti. Quindi, la scelta di ogni ingrediente e della sua preparazione è condizionata da ciò che ci si prefigge di cucinare. (es. non si sceglie a caso se preparare l'aglio in camicia, o pestato, o a scaglie e così via).
Forse, il più importante dei consigli che ti posso dare è quello di usare sempre ingredienti genuini e freschi (bella scoperta), e con “freschi” non intendo “appena presi dal supermercato”; (che te ne fai di un mazzetto di basilico con le foglie avvizzite? O che non ha abbastanza fragranza? A che serve avere spicchi d’aglio grossi come chicchi di Uva Italia se poi, a piatto pronto, si sente che manca l’aglio? Lo stesso dicasi per l’origano, il pepe, il peperoncino, il sale e chi più ne ha, più ne metta). Se puoi, usa dell’olio extravergine d’oliva (tra un mese circa comincerà a circolare quello nuovo).
Poi, MAI AVERE FRETTA. (se devi fare un soffritto di cipolle, o rosolare dei pezzi di carne, non puoi metterli a crudo <<tanto poi si cuociono con gli altri ingredienti>>; o se una salsa va cotta per tre quarti d’ora a fiamma bassa, non puoi alzare la fiamma per risparmiare un quarto d’ora, dieci minuti).
Non ti posto una ricetta, tanto, ti basta googlare e ne trovi diecimila, sicuramente tutte diverse .
Se qualche altro siciliano/a volesse aggiungere o correggere, oltre che ad Anemos, fa un piacere a me.
Se conoscete qualche piatto che non si può fare a meno di conoscere (segnatamente sughi, come dice il thread), idem. Baciùz.
Mother, did it need to be so high?
Questa va provata
BUCATINI CON PESTO ALLA SICILIANA
Ingredienti per 4 persone:
3 etti di bucatini, 1 tazza di salsa di pomodoro, mezzo chilo di ricotta fresca, 50 grammi di noci sgusciate, 2 etti di pomodoro ciliegino, origano secco, 8 foglie di basilico fresco, 4 cucchiai di pecorino grattugiato, peperoncino in polvere, 4 cucchiai di olio extra vergine di oliva, sale, pepe.
Preparazione:
Mettere in una padella grande la salsa di pomodoro, aggiungere la ricotta, una presa di origano e mescolare. Scaldare il composto a fiamma bassa.
Cuocere la pasta e scolarla al dente, versarla nella padella, aggiungere un mestolo di acqua di cottura della pasta, farla saltare per qualche minuto a fiamma alta.
Allontanare dalla fiamma, aggiungere il formaggio, l'olio, una presa peperoncino, le noci tritate grossolanamente, i pomodorini divisi a spicchi, il basilico spezzettato, una presa di pepe e mescolare nuovamente.
Distribuire i bucatini nei piatti individuali e servire subito.
Mother, did it need to be so high?
volete farmi morire!!! Quest'ultima ricetta è spettacolare, la devo provare assolutamente!!!
“Io e il mio gatto... siamo due randagi senza nome che non appartengono a nessuno e a cui nessuno appartiene” [cit. Colazione da Tiffany]
Noi vogliamo cantare l'amor del pericolo, l'abitudine all'energia e alla temerità [cit: Manifesto futurista] .
ommio Dio....che bont
Vorrei essere nato al contrario per vedere dritto questo mondo storto. (Jim Morrison)
[B][FONT="Comic Sans MS"][I][SIZE="3"]
[FONT="Tahoma"]C'
ma perchè si chiama pesto?
Moderatore Debate Square
"Era un mondo adulto, si sbagliava da professionisti"
- P. Conte -
Angst essen Seele auf
Perché i vari ingredienti vanno pestati ben bene col mortaio.
(avrò capito la domanda?)
Mother, did it need to be so high?
ma elo è siciliano?
AHAHAHAHA
AhahahahA
AHAHAHAHA
AHAHA
AHA
H
A
VIAVIA
dietro il passo,
tump tump,
dietro il tasso,
tump tump,
per il cartiglio segreto
dell'
AHAHAHAHA
Io uso il frullatore, ci vuole il polso per il mortaio.
Puoi frullare tutto, ma i pomodorini lasciali a spicchio, non li pestare/frullare, che schifo
Secondo me è più adatto a te
mpf.
Mother, did it need to be so high?
Ma si che ci sono sughi siciliani.... magari non generici, ma dei posti precisi... però ci sono.
Il ragù con i piselli come lo fanno in sicilia, qui da noi non si fa.
La Pasta alla Norma è tipicamente siciliana..... melanzane fritte a parte, pomodoro e ricotta salata....
E il pesto alla siciliana (Elodron che ricetta stupenda!!! ) giù me l'han fatto in diverse persone e nessuna mai uguale... ma sempre buonissimo!!!
Tre cose ci sono rimaste del paradiso: le stelle, i fiori e i bambini.
Dante Alighieri
[I][SIZE="1"][COLOR="DarkOrchid"][B]Se mi allena Prandelli, gioco bene pure io... Forza Viola Al
Zitto.
Smettila.
TI PROIBISCO DI CONTINUARE!!!!!
Tre cose ci sono rimaste del paradiso: le stelle, i fiori e i bambini.
Dante Alighieri
[I][SIZE="1"][COLOR="DarkOrchid"][B]Se mi allena Prandelli, gioco bene pure io... Forza Viola Al
Quello siciliano e' buono, ma quello genovese....di piu'.
Per fare il vero Pesto alla genovese occorrono un mortaio di marmo e un pestello in legno, tanta diligenza e pazienza.
La prima ricetta scritta del pesto che ci è giunta risale alla metà dell'800 e da allora, salvo sbrigative profanazioni nella tecnica d'esecuzione, non è cambiata. Per prima cosa bisogna lavare in acqua fredda quattro mazzi di basilico, naturalmente genovese, e poi metterli ad asciugare su un canovaccio, nel frattempo nel mortaio si deve pestare uno spicchio ogni trenta foglie d'aglio, la ritualità sta anche nelle dosi.
L'aglio deve essere dolce, non deve prevalere pur facendosi sentire nel sottofondo…insomma non può mancare! E non deve mancare neppure il sale grosso, aggiungetene qualche grano. A questo punto, ma non tutte insieme (sono merce preziosa non erbetta qualunque!), vanno aggiunte le foglioline e si inizia con un dolce movimento rotatorio e prolungato a pestarle nel mortaio.
Ricordatevi che gli oli essenziali del basilico sono conservati nelle venuzze delle sue foglie e che per ottenere il miglior gusto, bisogna non pestare gravemente ma ruotare leggermente il pestello in modo da stracciare, non tranciare, le profumate foglioline. Il suono del pestello di legno contro i bordi del mortaio accompagnerà il nostro lavoro.
Quando il basilico stilerà un liquido verde brillante sarà il momento di aggiungere i pinoli, una manciata. I pinoli che ammorbidiranno e amalgameranno la salsa, le regaleranno quel bouquet gentile che fa da contraltare all'aglio, sono un di più, il tocco d'artista. Quelli di qualità migliore sono nazionali e, naturalmente, sono più cari, ma in questa occasione vogliamo sfatare il mito della parsimonia dei genovesi e sceglieremo per il meglio, d'altronde i pinoli sono presenti in tutte le nostre ricette importanti.
E' giunto il momento dei formaggi: parmigiano reggiano e pecorino sardo, entrambi DOP, adeguatamente stagionati. Ed infine l'olio extravergine d'oliva, versato a goccia, naturalmente italiano dal sapore non particolarmente aggressivo, non particolarmente intenso, ideale per sposare tutti gli ingredienti senza sopraffarli.
Un'ultima raccomandazione:
la lavorazione deve avvenire a temperatura ambiente e deve terminare nel minor tempo possibile per evitare problemi di ossidazione. A questo punto il pesto è pronto e può essere utilizzato per condire le troffie, le trofiette, le trenette avvantaggiae, i mandilli de saea, veri must della nostra cucina, e perfezionare il minestrone.
Oggi, nell'era della fretta, per fare il pesto si usa anche il frullatore, ma la migliore soluzione è sempre quella... "all'antica" !!!
amate i vostri nemici