Tutte e due, se possibile! Se c'e' da scegliere, sempre il piu' indifeso.
GIANNA BERETTA MOLLA
24 settembre 1955 sposò Pietro, che aveva conosciuto pochi anni prima. Nella frazione di Ponte Nuovo, dal 1956, svolse il compito di responsabile del Consultorio delle mamme e dell'asilo nido facenti capo all'Opera Nazionale Maternità e Infanzia, e prestò assistenza medica volontaria nelle scuole materna ed elementare di stato.
Fu mamma di tre bambini: il 19 novembre 1956 nacque Pierluigi, l'11 dicembre 1957 Maria Zita (Mariolina) e il 15 luglio 1959 Laura.
Nel 1961, verso il termine del secondo mese di una nuova gravidanza, Gianna fu colpita da un fibroma all’utero. Prima dell'intervento operatorio di asportazione del fibroma chiese al chirurgo di salvare la vita che portava in grembo, anche a scapito della sua.
Il 21 aprile 1962 partorì Gianna Emanuela e per Gianna iniziarono lunghe sofferenze. Già dopo qualche ora dal parto le condizioni generali di Gianna si aggravarono e nonostante tutte le cure praticate, le sue condizioni peggiorarono di giorno in giorno.
Morì il 28 aprile a soli 39 anni.
La canonizzazione [modifica]
Il 6 novembre 1972 l'Arcivescovo di Milano, il cardinale Giovanni Colombo, promosse la causa di beatificazione della Serva di Dio Gianna Beretta Molla. Il 6 luglio 1991, papa Giovanni Paolo II la rese Venerabile.
Il 24 aprile 1994, in Piazza San Pietro, Gianna fu proclamata Beata [1] come "madre di famiglia" dal Papa. Iniziò quindi il processo di canonizzazione con il susseguirsi di notizie circa fatti ritenuti prodigiosi grazie alla sua intercessione.
Il processo è terminato ufficialmente nel febbraio del 2004 e il 16 maggio 2004, nell'anno dedicato alla famiglia, Giovanni Paolo II, in Piazza San Pietro a Roma, ha proclamato Gianna Santa [2] .
È stata la prima donna sposata salita alla gloria degli altari negli ultimi mille anni di storia della Chiesa cattolica. La sua festa votiva è il 28 aprile.