Perché non è una festa, è una data stabilita ad hoc allo scopo di creare una liturgia che giustificasse l'esistenza del nuovo Stato e legittimarlo agli occhi di tutti.
Stessa cosa che fece la Chiesa stabilendo il Natale il 25 dicembre, ad esempio.
Valori consivisibili? Certamente, ma non è certo commemorando il sacrificio di poche persone oneste per gli ideali in cui credevano in un dato giorno una volta l'anno che si impara il valore di certe azioni. Il fascismo ha costruito un sistema educativo su questo tipo di manifestazioni ed ha fallito, come dimostrano ampiamente i fatti post 25 luglio; ancora i fatti dimostrano che la Repubblica non ha avuto maggior successo.
E non perché ci sono persone che ricordano che il 25 aprile è stato macchiato dal sangue di moltissimi uomini, fascisti e non, colpevoli e innocenti, ma perché è chiaro che nel nostro Paese in quanto a concetti quali uguaglianza, libertà, democrazia in parecchi abbiamo qualcosa da ridire, indipendentemente da quello che posso pensare io a proposito.