Se analizzo la cosa da un punto di vista personale (del tipo "come reagirei io") mi trovo affine al pensiero di Revenge. Mmi viene in mente un brano di Venditti che dice «certi amori non finiscono, fanno dei giri immensi e poi ritornano». Perché è mia profonda convinzione che nel momento in cui decido di donare il cuore ad una persona in tutto e per tutto, la fine della storia non può che ferirmi profondamente, fino a sradicare da me qualunque velleità sentimentale. E lasciarmi con il desiderio di restare sola con me stessa. Di cambiare completamente vita, o habitat, forse.
E' pur vero, però, che la reazione di una singola persona non detta legge, e che la reazione individuale può dipendere da un'infinità di variabili: la durata della storia, la sua intensità, l'importanza che vi si da, il modo in cui la si è vissuta. E, perché no, anche l'essenza della persona stessa. C'è chi è capace di innamorarsi un'infinità di volte, nella vita. Così come invece c'è chi si innamora una volta sola.