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Discussione: Ecco come si produce davvero. Brunetta Marcegaglia e Co. Imparino da loro!

  1. #16
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    [QUOTE=Fabionoir;918753]Ma se la Fiat era proprio l'azienda che vedeva malissimo le scelte di Olivetti, temendo che certe idee "contagiassero" anche i suoi operai?
    Comunque alcune idee furono in qualche maniera trasferite anche in Fiat.
    Altro discorso era quello di Ferrari, che non

  2. #17

  3. #18
    Stronzo chi legge!! L'avatar di EVOKar
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    Citazione Originariamente Scritto da Malcom1975 Visualizza Messaggio
    E' incopetenza del management! Vale per il 90% dele aziende Italiane.....
    In un precedente post citavi la riduzione della filiera per abbassare i costi, adesso scrivi di "incompetenza del management".
    Mi sa che fai un p
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  4. #19
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    Non ci siamo, se una azienda è in crisi ci sonon tre possibilità:
    1. Recessione generalizzate
    2. Crisi di settore
    3. L'Azienda ha sbagliato strategia.


    Nel primo caso siamo d'accrdo che il singolo imprenditore può fare poco.

    Nel secondo deve variare l'attività in modo da adeguarla alla società che cambia poichè sono questi cambiamanti che metteno in crisi singoli settori.

    Nel terzo caso non si deve tagliare sui posto di lavoro, ne delocalizzare all'estero o peggio ancora esternalizzare parti di azienda.
    Si deve cartolarizzare il cartolarizzabile: se hanno capannoni o ad altri beni che non usano vanno venduti, affittati o se benei mobili troppo vecchi rottamati.
    Se si possiedono azioni, obbligazioni ecc. vanno vendute.
    Fatto cassa si investe in pubblicità, in ricerca, tecnologie, innovazione, personale ,ecc.
    Si comprano le aziende fornitrici o si diventa loro azionisti per risparmiare.
    Magari si cambia fornitori di bei e servizi, ecc.

    Io vedo in giro una miriade di loclai commerciali e industraili inattivi ma chi li possiede ci paga le tasse!
    Vedo aziende che non fanno o fanno poca pubblicità: grazie che se nessuno ti conosce poi non vendi.
    Vedo piccole aziende che si fanno fregare clienti da ex dipendenti che acquisiti il know-how si mettono in proprio per guadagnare di più lavorando meno invece di fare la fame sotto padrone: un esempio i meccanici autoriparatori ed altri mestieri per cosi dire artigianali!
    Trattandoli meglio forse qualcuno resterebbe.

    Molte aziende fanno l'errore di sppingere troppo sulla quantità senza voler assumere.
    Spesso si vuole una produzione più lata ma con lo stesso numero di dipendenti o anche meno. E chiaro che così facendo ci rimette la qualità il che comporta due cose:

    • Perdita di clienti
    • maggiori costi dovuto ad un maggior numero di prodotti ritirati dal mercato perchè difettosi e comperti ancora da garanzia.


    Dopo tutto questo come si fà a dire che i managere non fanno cazzate!?

    Considera che le nostra ziende non investono in ricerca, tecnologia ecc, non perchè non hanno soldi ma perchè la ritengono una spesa inutile da demandare allo Stato.

  5. #20
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    P.S.: La riduzione di filiera riguarda ciò dovrebbe fare lo stato in caso di crisi di settore e generale.

    Aggingo una cosa: In Talia le crisi di settore e generali spesso dervano dal fatto che gli imprenditori si copia l'un l'altro cazzate incluse.

    Altro motivo di crsi sono errori come leliminazione dellaa Scal Mobile e l'introduzione del Precariato attraverso le leggi Treu e Biagi: tutte cose richieste espressamente da Confindustria!
    Gli Industriali poi hanno una eccessiva tolleranza verso chi non rispetta le regole evadendo le tasse, non rispettanto gli stanadard di sicurezza, sfruttando il sommerso, ecc.

    Per farla breve scaricano troppo le prorie responsabilitò su Operai, Sindacati e Stato!

  6. #21
    Opinionista L'avatar di Eroe
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    L'aveva capito Ford ...
    Ci diranno che le prossime centrali nucleari saranno sicurissime ... diffidate dicevano la stessa cosa delle prime fatte e la storia insegna, vedi Titanic, che non esiste cosa sicura fatta dall'uomo.
    Ci vogliono 1.000 anni per fare un bosco ed un solo cretino con un fiammifero per distruggerlo.

  7. #22
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    Citazione Originariamente Scritto da Malcom1975 Visualizza Messaggio
    Non ci siamo, se una azienda è in crisi ci sonon tre possibilità:
    1. Recessione generalizzate
    2. Crisi di settore
    3. L'Azienda ha sbagliato strategia.



    Nel primo caso siamo d'accrdo che il singolo imprenditore può fare poco.

    Nel secondo deve variare l'attività in modo da adeguarla alla società che cambia poichè sono questi cambiamanti che metteno in crisi singoli settori.

    Nel terzo caso non si deve tagliare sui posto di lavoro, ne delocalizzare all'estero o peggio ancora esternalizzare parti di azienda.
    Si deve cartolarizzare il cartolarizzabile: se hanno capannoni o ad altri beni che non usano vanno venduti, affittati o se benei mobili troppo vecchi rottamati.
    Se si possiedono azioni, obbligazioni ecc. vanno vendute.
    Fatto cassa si investe in pubblicità, in ricerca, tecnologie, innovazione, personale ,ecc.
    Si comprano le aziende fornitrici o si diventa loro azionisti per risparmiare.
    Magari si cambia fornitori di bei e servizi, ecc.

    Io vedo in giro una miriade di loclai commerciali e industraili inattivi ma chi li possiede ci paga le tasse!
    Vedo aziende che non fanno o fanno poca pubblicità: grazie che se nessuno ti conosce poi non vendi.
    Vedo piccole aziende che si fanno fregare clienti da ex dipendenti che acquisiti il know-how si mettono in proprio per guadagnare di più lavorando meno invece di fare la fame sotto padrone: un esempio i meccanici autoriparatori ed altri mestieri per cosi dire artigianali!
    Trattandoli meglio forse qualcuno resterebbe.

    Molte aziende fanno l'errore di sppingere troppo sulla quantità senza voler assumere.
    Spesso si vuole una produzione più lata ma con lo stesso numero di dipendenti o anche meno. E chiaro che così facendo ci rimette la qualità il che comporta due cose:

    • Perdita di clienti
    • maggiori costi dovuto ad un maggior numero di prodotti ritirati dal mercato perchè difettosi e comperti ancora da garanzia.


    Dopo tutto questo come si fà a dire che i managere non fanno cazzate!?

    Considera che le nostra ziende non investono in ricerca, tecnologia ecc, non perchè non hanno soldi ma perchè la ritengono una spesa inutile da demandare allo Stato.
    Hai mischiato mezzo mondo.
    Mi scoccia persino controargomentare. Non sussistono le basi conoscitive adeguate di economia perchè tu possa comprendere determinate dinamiche.
    Senza offesa eh, ma è così. E' evidente che non hai mai toccato un libro d'economia, economia aziendale, storia del pensiero economico, et similia.
    Ti preciso solo questo punto: tu dici che non serve esternalizzare e delocalizzare ( a parte che è un riferimento molto vago a delle teorie ben precise), eppure ti meraviglierai se ti dico che la moderna teoria aziendale ed economica si basa proprio sull esternalizzazioni e sul buy piuttosto che sul make, sulla downsizing atraverso filiere produttive dove ci sta una casa madre e una rete di fornitori indipendenti.
    Termini quali subfornitura, just in time, kanban, toyotismo, decentramento produttivo, prduzione snella e outsorcing, rappresentano le basi concettuali su cui si fonda l'agire economico dell'impresa moderna. E finora, non esiste nessuna terioa di maggior valore che confuti tali paradigmi, a meno che ne abbia inventata una tu.
    Lascia perdere le istanze sindacali, quelli fanno il proprio lavoro, ossia difendere e accrescere i benefici dei lavoratori senza ragionare sull'ottica più realistica dell'impegno capitalista. Basta poco per alzare la voce quando non ci si rimette nulla di tasca propria ;-)
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  8. #23
    E il cosiddetto Toyotismo quali pregi e difetti ha?
    E' usato solo da aziende orientali?
    Hic
    Nunc
    Panta
    Rei

  9. #24
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    [QUOTE=EVOKar;920010]Hai mischiato mezzo mondo.
    Mi scoccia persino controargomentare. Non sussistono le basi conoscitive adeguate di economia perch

  10. #25
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    Citazione Originariamente Scritto da -KelevraGeburah- Visualizza Messaggio
    E il cosiddetto Toyotismo quali pregi e difetti ha?
    E' usato solo da aziende orientali?
    Pregio principale consente un'allocazione ottimale delle risorse disponibili eliminando e/o riducendo al massimo gli sprechi. Si fonda sul principio della massimizzazione della produttivit
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  11. #26
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    [QUOTE=Malcom1975;920323]A parte le esternalizzazioni (che funzionano solo se acquisti l'azienda alla quale si esternalizza altrimenti e solo un maggior costo ndr) nulla di tutto questo
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  12. #27
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    Non tutto ciò che è moderno è giusto: le delocalizzazioni ad esempio oltre a comportare un rismarmio modesto (cala la manodopera ma uamentano i trasporti), creano disoccupazione in casa propria con la conseguenza che il prodotto costerà un pò meno, ma meno persone potranno comprarlo.

    Tirare la massimo la produzione riducendo il personale, aumenta il numero di pezzi difettosi da scartare e aumenta il numero di pezzi ritirati in post vendita sotto garanzia quindi aumentano i costi....

    Licenziare donne incinte o puerpere non rinnovando il contratto piuttosto che fare nursely è uno spreco di know-how e di risorse nella nuova eventuale ricerca di personale! Inotre con le nursely magari eviti di doverle dare il part.time che le spetta in allattamanto e i giorni prmesso extra per assistere il figlio malato....tutto lavoro guadagno in più....

  13. #28
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    Citazione Originariamente Scritto da Malcom1975 Visualizza Messaggio
    Non tutto ciò che è moderno è giusto: le delocalizzazioni ad esempio oltre a comportare un rismarmio modesto (cala la manodopera ma uamentano i trasporti), creano disoccupazione in casa propria con la conseguenza che il prodotto costerà un pò meno, ma meno persone potranno comprarlo.
    Dipende da quale punto di vista si osserva il fenomeno. Per il capitalista è la scelta ottimale ed obbligata per rimanere competitivo sul mercato, ricaricando la minor quantità di costi variabili sul prezzo finale del prodotto. I costi fissi, di struttura, bene o male son sempre quelli. Variazioni non così di rilievo.
    Inoltre, è bene sottolinearlo, l'esternalizzazione riguarda la fase operativa dell'attività d'impresa. Il management, i centri decisionali, le funzioni di marketing e R&S, le unità finanziarie, continuano adsvolgere le proprie funzioni in ambito locale. Per cui si sviluppa un effetto moltiplicatore: in seguito all'applicazione delle logiche lean (globalizzazione) si incrementano i margini operativi dell'impresa, aumentano i profitti, e di conseguenza si reinveste in tecnologia e ricerca, in ricerche di mercato e analisi di marketing, in pratica in tutte quelle attività che continuano ad essere svolte in patria e che richiedono un serbatoio sempre maggiore di manodopera specializzata (ingegnieri, economisti, esperti di statistica, di giurisprudenza, ecc ecc, con relativo sviluppo della gerarchia intermedia, ossia quadri, funzionari, dirigenti, impiegati). Tutto questo crea occupazione.

    Citazione Originariamente Scritto da Malcom1975 Visualizza Messaggio
    Tirare la massimo la produzione riducendo il personale, aumenta il numero di pezzi difettosi da scartare e aumenta il numero di pezzi ritirati in post vendita sotto garanzia quindi aumentano i costi....
    Te l'ho spiegato prima come funziona, non mischiare nuovamente. Seguendo la logica snella che prevede l'autoattivazione dell'operaio (semplicemente, se riscontra un difetto nel prodotto lo blocca, idem per malfunzionamenti dei macchinari complessi), oltre che attraverso appositi reparti un controllo rigoroso della qualità della merce prodotta, si riduce drasticamente il numero di pezzi difettati o che prsentano vizi di costruzione.
    Quello a cui fai riferimento tu è la logica della produzione di massa che non badava minimamente alla qualità dei prodotti realizzati. Obiettivamente, le economie di scala rappresentano ancora un obiettivo importante nella strategia d'impresa, ma il tutto viene ora inquadrato in una logica di riduzione degli sprechi (per l'ennesima volta, lean production).
    Citazione Originariamente Scritto da Malcom1975 Visualizza Messaggio

    Licenziare donne incinte o puerpere non rinnovando il contratto piuttosto che fare nursely è uno spreco di know-how e di risorse nella nuova eventuale ricerca di personale! Inotre con le nursely magari eviti di doverle dare il part.time che le spetta in allattamanto e i giorni prmesso extra per assistere il figlio malato....tutto lavoro guadagno in più....
    Su questo aspetto non saprei dirti. Di certo le tutele anche per le donne in maternità non mancano, credo.
    Ultima modifica di EVOKar; 03-09-2008 alle 02:34
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  14. #29
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    IL Toyotismo in Italia è male applicato...per farlo bene idipendenti devono essere quasi tutti a tempo indeterminato (altrimenti non si sentono parte integrante dell'azianda) dopo di che avendolo visto applicato in Fiat ti posso dire che in molte postazione hanno fatto capplette e spesso si sbglia a montare i pezzi. ergo per sostituirli si ferma la line e la produzione si abbasa: non era meglio rallentarla da subito?

    Costi irrilevanti? Allora perchè in Fiat se si ferma la linea si incazzano?

    Sempre in Fiat per restare in tema di esternalizzazione han dato parte delle linee delle sospensioni a MAgneti Marelli, il magazzino a TNT Traco e le pulizie alla Palmar.... ma la cosa bele e che quando scadonon i contratti collettivi la fiat vuole trattare con i sindacati anche per conto dell altre ditte...

    Io non discuto i metodi, ma come vengono applicati... all'Italiana e quindi fanno flop!

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