No, non è che si mette da parte uno che non usa facebook perchè "è brutto e cattivo e io non sono più suo amico", quello che intendevo è che i "riti sociali" (come potrebbe essere il chattare su facebook) fanno crescere l'affiatamento tra i membri di un gruppo. Se te non partecipi ai riti sociali il tuo affiatamento con gli altri non aumenta, dunque diventa inferiore a quello che gli altri hanno sviluppato tra loro. Per esempio, se a scuola tutti i ragazzi giocano a calcio e tu non partecipi, tu magari rimani lo stesso amichetto, ma la cosa non sarà mai allo stesso livello del legame tra quelli che invece a calcio giocano, perchè condividono più cose, e questa condivisione alimenta l'amicizia. Dunque quelle persone, perchè sono più affiatate, si cercheranno di più tra di loro rispetto a quanto cercando uno che tende ad emarginarsi. Non è cattiveria, è vita, le amicizie vanno coltivate, e non dico che il rifiutarsi di andare su facebook possa distruggere delle amicizie, dico solo che può indebolirle, e penso che la maggior parte della gente, facendo un bilancio, consideri l'appendere fuori dalla finestra i propri dati personali un prezzo accettabile rispetto al guadagno di interazioni. Ed è proprio per questo che alcuni criticano Facebook così aspramente: non possono criticare la dinamica sociale che li ha portati a fare quella scelta (il voler restare nel giro degli intimi), dunque criticano l'"oggetto".
Non dico nè che sia bello nè che sia giusto, solo che è così che funziona dappertutto, basta che sostituisci facebook con qualunque altra cosa che i tuoi amici amano fare insieme e tu no, sono le dinamiche che sono alla base di qualunque gruppo di persone![]()