Era passato piu' di un mese dal giorno dell'incidente, e non era mai venuto qui.
Non aveva mai nemmeno preso in considerazione di venire qui.

Camminare in quel luogo era surreale, una lotta impari fra la verde vitalita' dell'erba ed il cielo plumbeo.
Un passo dopo l'altro, emotivamente esausto, raggiunse la propria destinazione, lesse le date:
22 anni - penso' - e un matrimonio alle porte.
Con lenta solitudine protese il braccio a sfiorare quella certezza esistenziale: la fredda inevitabilita' di quel contatto lo colpi' con violenza inaudita; doloroso rammarico prese a sgorgare dai suoi occhi mentre si accasciava a terra.

Nessuno dovrebbe sopravvivere alla propria morte - penso'.