Originariamente Scritto da
axeUgene
benissimo; quando sarete tuti d'accordo verrai a parlare dell'unica dottrina autentica, precettando ciò che vi è scritto;
nel frattempo, dovrai accettare la circostanza di fatto per cui, a partire dagli stessi testi, quella versione dottrinaria che piace a te è una fra tante, e così i relativi precetti; ma non perché li metta in discussione io, ma gli stessi credenti nella loro comunità, sia cristiana, sia cattolica, anche se con quel conflitto d'autorità;
quindi, se sostieni un principio, la sua moralità e giustizia intrinseca, sta a te argomentarne la ratio;
se non ci riesci, non convinci i cuori e le coscienze, è improbo attribuire quel precetto a Dio, per definizione; perché il peccatore deve essere in mala fede; se non lo è, non è peccatore;
se tu dai del peccatore ad un coniuge che rispetti la volontà dell'altro di andarsene oche comunque si comporti in modo equanime e rispettoso, soffrendo con abnegazione e di persona la circostanza, sei moralmente incomprensibile in un quadro evangelico; stai tornando esattamente tra i "duri di cuore", sostituisci il senso del Vangelo col feticcio della Dottrina, riproponendo il conflitto tra Gesù e il fariseismo della lettera;
in questo senso, i tuoi rimbrotti nei confronti del buon senso pacifista di crep suonano davvero grotteschi, non credibili come senso divino, nemmen di lontano.