Umberto Veronesi (foto Paolo Liaci).

di Umberto Veronesi

AAA esame del Dna offresi. Se il web non avesse sostituito i classici annunci sui giornali, sarebbe offerta cos�, insieme ad auto d'occasione e merce d'ogni genere, anche la conoscenza della propria identit� biologica, racchiusa nella mappatura dei nostri geni.
Si chiama genetica direct to consumer, perch� porta i test dai laboratori direttamente all'utente finale, utilizzando, appunto, la rete. Tutto sembra facile, fin troppo. Con un costo che va da 1.000 a 3.000 dollari si pu� conoscere la propria predisposizione genetica a una ventina di malattie diverse, dal morbo di Alzheimer ad alcuni tipi di cancro, si pu� identificare anche la propria provenienza genealogica e geografica e, a richiesta, anche trovare le anime gemelle. L'ultima trovata � il social networking basato sul codice genetico, vale a dire come trovare affinit� elettive attraverso affinit� genetiche.
La procedura � semplice: si accede a un sito, si riceve a casa un kit da rispedire ai laboratori con un campione del Dna (per esempio dalla saliva) e nel giro di poche settimane si ricevono i risultati accessibili via internet. Ma chi controlla l'affidabilit� di queste informazioni? Nessuno ha interesse a farlo, in realt�. Gli organizzatori lavorano sul sicuro, perch� essere predittivi � facile e non comporta rischi. L'eventuale errore di previsione si avverer�, eventualmente, tra 10, 20 o 30 anni. Lo stesso vale per la genealogia.

Insomma, il rischio � che si tratti per lo pi� di azioni speculative, a cui bisogna porre enorme attenzione. Ogni forma di cautela va applicata, perch� il Dna � uno strumento di ricerca e non di commercio. Servono regole ferree per verificare l'affidabilit� dei risultati, il rispetto della privacy e soprattutto l'uso etico delle informazioni.
� un problema di tempi: l'accessibilit� ai test genetici aumenta velocissima, spinta com'� dalla tecnologia informatica, ma la societ� � lenta a mettere a punto regole di tutela e controllo dei dati e del loro uso. Pu� accadere, allora, che qualche organizzazione a fini di lucro, un' assicurazione per esempio, sfrutti le ansie create dalla conoscenza della predisposizione individuale alle malattie. Oppure, che le persone sane si facciano delle autodiagnosi inutili, prefigurandosi chiss� quali malattie, senza parlarne con un medico che spieghi loro che la predisposizione non � una malattia.
E infine il rischio � anche che della rivoluzione del Dna si diffondano solo gli aspetti pi� superficiali, riducendo la scienza a curiosit�.
Dunque: occhio al Dna fai da te perch�, come hanno detto gli stessi scopritori della doppia elica, "l' uomo � assai pi� che la somma dei suoi geni".
http://www.ok-salute.it/diagnosi-e-c...genetici.shtml

E si parla di 2, 3000 dollari per una previsione probabilistica di quelle malattie che hanno accertati concause genetiche.