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Discussione: I testi falsi del Nuovo testamento. Un esempio: le lettere di Paolo ai Tessalonicesi

  1. #46
    Candle in the wind L'avatar di conogelato
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    Citazione Originariamente Scritto da axeUgene Visualizza Messaggio
    Cono, qui però devi sciogliere l'ambiguità di questa formula, di quell'"anche", una volta per tutte; altrimenti le conseguenze sono catastrofiche per tutto il costrutto:

    così stai dicendo che la fede può essere frutto di sola ragione - l'esegesi, lo studio; ma, in tal caso, dal momento che le Scritture erano anche prima di Cristo e, in quanto divine, non possono essere deficitarie, non si capisce la necessità di Cristo stesso;

    è come se tu dicessi che l'uomo, corrotto dal peccato originale, può salvarsi da sé, con le sue solo capacità raziocinanti sollecitate dalla predicazione; ma questo significa esautorare Dio da questo processo, sostanzialmente porsi sullo stesso piano di Dio;
    questa idea, oltretutto, confligge con un'infinità di passi evangelici e del VT - è il Padre che manda a Cristo;

    questa storia è come la ricetta del castagnaccio, dove la fede - il dono - è la farina di castagne; tu poi farlo col latte e lo zucchero, oppure con l'acqua e l'olio, le uvette i pinoli e pure le noci; ma non senza farina di castagne; non puoi arrivare al castagnaccio solo col latte e lo zucchero, la ragione, l'esegesi, senza il dono della farina di castagne; non sarebbe castagnaccio;

    la fede non può essere logicamente il punto di arrivo della ragione, ma la premessa perché la ragione accolga quella determinata versione; chi accoglie o rifiuta deve per forza farlo proprio in base all'aver ricevuto o meno il dono; il quale, altrimenti, sarebbe irrilevante, dispensabile;
    è da qui che discende la questione del libero arbitrio;
    guarda che l'implicito di ciò che affermi è teologicamente pesantissimo e scandaloso, perché postula un'autosufficienza umana dell'uomo peccatore, tramite la sua stessa ragione, senza l'intervento divino diretto; la fede come conseguenza e non come premessa; un'idea ripudiata dalla Chiesa stessa, proprio perché le conseguenze logiche implicano l'esautoramento del Dio vivente dal mondo.
    Rifletti: Perchè ANCHE uno scienziato ateo può arrivare alla Fede? La risposta è quella di Rubbia. «Parlare di origine del mondo porta inevitabilmente a pensare alla creazione e, guardando la natura, si scopre che esiste un ordine troppo preciso che non può essere il risultato di un “caso”, di scontri tra “forze” come noi fisici continuiamo a sostenere. Ma credo che sia più evidente in noi che in altri l’esistenza di un ordine prestabilito nelle cose. Noi arriviamo a Dio percorrendo la strada della ragione, altri seguono la strada dell’irrazionale» (citato in C. Fiore, “Scienza e fede”, elledici, Leumann (TO) 1986, p. 23).

    Idem coloro che si accostano alle Sacre Scritture: Più le studi...più le leggi...più ne fai esegesi e più credi

    Poi ci sono quelli che mediante l'esperienza diretta di Dio (attraverso i fatti della loro vita) non nutrono più dubbio alcuno che Egli esista.

    Come vedi, ci sono variegate e molteplici vie per arrivare alla Fede. Sopra queste vie, c'è sempre la mano provvidente di Dio. Che elargisce il Suo Dono come vuole e a chi vuole.
    amate i vostri nemici

  2. #47
    Opinionista L'avatar di axeUgene
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    Citazione Originariamente Scritto da conogelato Visualizza Messaggio
    Questa è una tua particolarissima opinione, se permetti: Ascoltiamo la Chiesa perchè suo compito e sua missione è fare da ponte fra Dio e l'uomo. Se Gesù Cristo, suo Divino Fondatore, non avesse detto queste Parole, ti darei ragione....

    "Tu sei Pietro e su questa pietra poggeranno le fondamenta della mia Chiesa: Le porte degli Inferi non prevarranno mai sopra di essa. A te io dò le chiavi del Regno dei Cieli. Quel che legherai sulla terra sarà legato anche in Cielo e quel che scioglierai sulla terra, sarà considerato sciolto anche in Cielo".
    pure che Gesù abbia detto effettivamente queste parole, o inteso con queste creare una gerarchia dottrinaria abilitata a cambiare la Legge è un'opinione; con l'aggravante che si tratta di soggetto interessato, cioè la Chiesa stessa;
    il brocardo recitava: Nemo judex in re sua, nessuno può giudicare di cose che lo riguardino.
    c'� del lardo in Garfagnana

  3. #48
    Candle in the wind L'avatar di conogelato
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    Citazione Originariamente Scritto da axeUgene Visualizza Messaggio
    quindi, può salvare il peccatore impenitente e dannare il giusto ? oppure è obbligato nel Suo giudizio ? delle due, l'una.
    Dai frutti si riconosce l'albero, Axeugene: Dai frutti!

    "Tu, figlio dell'uomo, annunzia agli Israeliti: Voi dite: I nostri delitti e i nostri peccati sono sopra di noi e in essi noi ci consumiamo! In che modo potremo vivere? Di' loro: Com'è vero ch'io vivo - oracolo del Signore Dio - io non godo della morte dell'empio, ma che l'empio desista dalla sua condotta e viva. Convertitevi dalla vostra condotta perversa! Perché volete perire, o Israeliti?
    Figlio dell'uomo, di' ancora ai figli del tuo popolo: La giustizia del giusto non lo salva se pecca, e l'empio non cade per la sua iniquità se desiste dall'iniquità, come il giusto non potrà vivere per la sua giustizia se pecca. Se io dico al giusto: Vivrai, ed egli, confidando sulla sua giustizia commette l'iniquità, nessuna delle sue azioni buone sarà più ricordata e morirà nella malvagità che egli ha commesso. Se dico all'empio: Morirai, ed egli desiste dalla sua iniquità e compie ciò che è retto e giusto, rende il pegno, restituisce ciò che ha rubato, osserva le leggi della vita, senza commettere il male, egli vivrà e non morirà; nessuno dei peccati che ha commessi sarà più ricordato: egli ha praticato ciò che è retto e giusto e certamente vivrà."

    EZECHIELE 33
    amate i vostri nemici

  4. #49
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    Citazione Originariamente Scritto da conogelato Visualizza Messaggio
    Rifletti: Perchè ANCHE uno scienziato ateo può arrivare alla Fede?
    perché la fede è, per definizione, indipendente dalla ragione;


    Idem coloro che si accostano alle Sacre Scritture: Più le studi...più le leggi...più ne fai esegesi e più credi

    Poi ci sono quelli che mediante l'esperienza diretta di Dio (attraverso i fatti della loro vita) non nutrono più dubbio alcuno che Egli esista.

    Come vedi, ci sono variegate e molteplici vie per arrivare alla Fede. Sopra queste vie, c'è sempre la mano provvidente di Dio.
    Cono, non hai capito il punto, che riguarda le implicazioni dell'affermazione di una fede acquisita senza l'intervento diretto di Dio;
    te le avrei spiegate nel post che hai quotato;
    si accettasse quello che scrivi, per il teologo - pure cattolico - sarebbe un bel problema spiegare tante cose, superare tanti vincoli forzosi posti dall'affermata natura divina;
    tu magari non ci fai caso, ma le implicazioni sarebbero distruttive su tutta la dottrina, a domino, su tutti i concetti; a partire dalla natura del peccato, la condizione umana dopo di questo, ecc... è un sistema dove deve tornare tutto, e non con 2+2=5 per gli amici devoti, ma per esegeti di livello, coi quali non funzionano i trucchi.
    c'� del lardo in Garfagnana

  5. #50
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    Citazione Originariamente Scritto da conogelato Visualizza Messaggio
    Dai frutti si riconosce l'albero, Axeugene: Dai frutti!

    "Tu, figlio dell'uomo, annunzia agli Israeliti: Voi dite: I nostri delitti e i nostri peccati sono sopra di noi e in essi noi ci consumiamo! In che modo potremo vivere? Di' loro: Com'è vero ch'io vivo - oracolo del Signore Dio - io non godo della morte dell'empio, ma che l'empio desista dalla sua condotta e viva. Convertitevi dalla vostra condotta perversa! Perché volete perire, o Israeliti?
    Figlio dell'uomo, di' ancora ai figli del tuo popolo: La giustizia del giusto non lo salva se pecca, e l'empio non cade per la sua iniquità se desiste dall'iniquità, come il giusto non potrà vivere per la sua giustizia se pecca. Se io dico al giusto: Vivrai, ed egli, confidando sulla sua giustizia commette l'iniquità, nessuna delle sue azioni buone sarà più ricordata e morirà nella malvagità che egli ha commesso. Se dico all'empio: Morirai, ed egli desiste dalla sua iniquità e compie ciò che è retto e giusto, rende il pegno, restituisce ciò che ha rubato, osserva le leggi della vita, senza commettere il male, egli vivrà e non morirà; nessuno dei peccati che ha commessi sarà più ricordato: egli ha praticato ciò che è retto e giusto e certamente vivrà."

    EZECHIELE 33
    se pecca non è giusto;
    io chiedevo ad Arcobaleno, il quale sosteneva altro:
    Citazione Originariamente Scritto da Arcobaleno Visualizza Messaggio
    Fermo restando che Dio può salvare chi vuole, indipendentemente dal suo percorso di vita
    tu sei d'accordo o no su quanto sostiene Arco ?

    pensaci bene prima di rispondere, perché le conseguenze sono parecchio pesanti, nell'uno o nell'altro caso.
    c'� del lardo in Garfagnana

  6. #51
    Opinionista L'avatar di xmanx
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    Citazione Originariamente Scritto da axeUgene Visualizza Messaggio
    no, ecco; io non sono affatto convinto di questo; secondo me, l'etica in minima parte dipende da cosa si sa - che può essere utile a confermare - ma in massima misura dai sentimenti; se incontri qualcuno che odia qualcun altro con un pretesto, puoi smontargli il pretesto e renderlo consapevole che si tratta di una bufala, ma l'odio resta, e si trova un altro pretesto.
    Evidentemente non mi sono spiegato.
    Tu dici: se incontri qualcuno che odia qualcun altro con un pretesto, puoi smontargli il pretesto e renderlo consapevole che si tratta di una bufala, ma l'odio resta

    La consapevolezza non può essere "trasmessa". Cioè....io non potrò mai rendere te consapevole. O tu non potrai mai rendere me consapevole.
    Perchè la consapevolezza non può essere "trasmessa".
    La consapevolezza non è una semplice "trasmissione" di concetti.
    La consapevolezza nasce da un lavoro personale. La consapevolezza è qualcosa che matura intimamente a seguito di un lavoro personale di approfondimento, di introspezione.
    Se quella persona odia e non fa un lavoro personale, continuerà ad odiare....anche se tu gli dimostri razionalmente che il suo odio è ingiustificato.
    Perchè la consapevolezza non si può "trasmettere".
    Al massimo...tu con le tue osservazioni e argomentazioni puoi innescare un dubbio...puoi stimolare quella persona a riflettere sul perchè prova quell'odio. Ma se qualla persona non fa un lavoro personale di introspezione, la sua consapevolezza non evolve e quindi quell'odio rimarrà. Nonostante tutto quello che tu gli dici.

    Non sono io che trasmetto la consapevolezza a te. Ma sei tu che, tramite un lavoro personale, acquisisci una nuova consapevolezza e quindi una nuova etica.
    Senza un lavoro personale di ricerca e approfondimento PERSONALE non si cresce in consapevolezza e si rimane sempre fermi al punto in cui si è.
    Lo stagista.
    Apprendista stregone.

  7. #52
    Opinionista L'avatar di axeUgene
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    Citazione Originariamente Scritto da xmanx Visualizza Messaggio
    Evidentemente non mi sono spiegato.
    Tu dici: se incontri qualcuno che odia qualcun altro con un pretesto, puoi smontargli il pretesto e renderlo consapevole che si tratta di una bufala, ma l'odio resta

    La consapevolezza non può essere "trasmessa". Cioè....io non potrò mai rendere te consapevole. O tu non potrai mai rendere me consapevole.
    Perchè la consapevolezza non può essere "trasmessa".
    La consapevolezza non è una semplice "trasmissione" di concetti.
    La consapevolezza nasce da un lavoro personale. La consapevolezza è qualcosa che matura intimamente a seguito di un lavoro personale di approfondimento, di introspezione.
    può darsi; ma, secondo me, il problema resta, perché anche quell'introspezione attinge ad informazioni, mediate;
    la consapevolezza è un sapere, non un sentimento; io ho l'impressione che le persone cambiano solo per l'impatto dei sentimenti altrui;

    le consapevolezze aiutano certamente ad amministrare i propri problemi, ma difficilmente trasformano; si può attribuire a quelle un cambiamenti, perché questo è razionale, si realizza qualcosa di iscrivibile in un costrutto;
    ma le emozioni sono insostituibili e non si possono fingere;

    la tua tesi - se applicata alla fede - assomiglia a quella catto-cristiana, che propugna pure Arcobaleno, cui Lutero rispose: chi ha ricevuto la fede non può più peccare, mentre chi non l'ha può solo peccare, e non può redimersi da solo, con l'uso della sua ragione;

    ovvio che nella tua cosmogonia il tuo discorso non fa una piega, anche se a me non convince; nella cosmogonia testamentaria, invece, no.
    c'� del lardo in Garfagnana

  8. #53
    Opinionista L'avatar di xmanx
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    Citazione Originariamente Scritto da axeUgene Visualizza Messaggio
    può darsi; ma, secondo me, il problema resta, perché anche quell'introspezione attinge ad informazioni, mediate;
    la consapevolezza è un sapere, non un sentimento; io ho l'impressione che le persone cambiano solo per l'impatto dei sentimenti altrui;

    le consapevolezze aiutano certamente ad amministrare i propri problemi, ma difficilmente trasformano; si può attribuire a quelle un cambiamenti, perché questo è razionale, si realizza qualcosa di iscrivibile in un costrutto;
    ma le emozioni sono insostituibili e non si possono fingere;

    la tua tesi - se applicata alla fede - assomiglia a quella catto-cristiana, che propugna pure Arcobaleno, cui Lutero rispose: chi ha ricevuto la fede non può più peccare, mentre chi non l'ha può solo peccare, e non può redimersi da solo, con l'uso della sua ragione;

    ovvio che nella tua cosmogonia il tuo discorso non fa una piega, anche se a me non convince; nella cosmogonia testamentaria, invece, no.
    Mah.
    Mi permetto di farti questo esempio:
    Jimmy da bambino ha paura dei fulmini...ogni volta che c'è un temporale strilla di paura e si rifugia dalla madre per avere sicurezza ("falsa fede"...protezione del "branco famiglia" (chiesa) e sottomissione al capo-madre (papa) al quale si riconosce un potere salvifico).
    Poi da adulto va a scuola, studia la natura della materia e il professore lo porta anche al Museo della Scienza e della Tecnica dove c'è uno strano macchinario: c'è una pedana di legno con due supporti che tengono sospese due sfere. A un certo punto un inserviente preme un pulsante ed ecco apparire un fulmine che unisce le due sfere.
    Grazie all'esperienza e alla conoscenza e al lavoro di apprendimento che Jimmy ha fatto, ora quando c'è un temporale corre alla finestra e guarda i fulmini estasiato...prova gioia e commozione per questo splendido fenomeno della natura.

    La consapevolezza ha cambiato i sentimenti rispetto a una stessa esperienza: prima provava paura...ora prova gioia.
    Se Jimmy non fosse mai andato a scuola e non avesse mai fatto quel lavoro di apprendimento, oggi, davanti a un fulmine proverebbe ancora paura.

    Per quanto riguarda Arcobaleno e Lutero...il "peccato" non esiste. Tutta la teologia del peccato è una enorme bufala.
    Non esiste il peccato.
    Esiste solo la consapevolezza.
    A un livello di consapevolezza 1 provi le emozioni A e compi le azioni A.
    A un livello di consapevolezza 2 provi le emozioni B e compi le azioni B.
    A un livello di consapevolezza 3 provi le emozioni C e compi le azioni C.

    Jimmy...quando era al livello di consapevolezza 1 provava paura (emozioni A) e correva dalla mamma (azioni A).
    Dopo il lavoro di apprendimento, Jimmy è passato al livello di consapevolezza 3. E ora prova le emozioni C (gioia e ammirazione) e compie le azioni C (va alla finestra per godersi lo spettacolo).

    Non esiste il "peccato". Esiste solo il nostro livello di consapevolezza. E le emozioni e le azioni (cioè l'etica) che da esso derivano.
    Ultima modifica di xmanx; 22-11-2019 alle 11:05
    Lo stagista.
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  9. #54
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    Citazione Originariamente Scritto da axeUgene Visualizza Messaggio
    quindi, può salvare il peccatore impenitente e dannare il giusto ? oppure è obbligato nel Suo giudizio ? delle due, l'una.
    Io ho parlato di percorso di vita, in risposta a Dietrologo, che prospettava percorsi alternativi per arrivare alla stessa meta. Sappiamo - e mi riferisco a me e agli altri forumisti e non a me e a Dio, come qualcuno potrebbe intendere e altrove ha inteso - che tutte le strade portano a Roma, ma anche a... Palermo e a..., quindi, seguendo percorsi alternativi si può giungere a mete diverse.
    Detto questo, Dio ha dato prescrizioni di vita, di percorsi di vita, che porterebbero alla salvezza, ma non si può legare il giudizio di Dio totalmente a questi percorsi.
    Dio nei suoi giudizi sicuramente sarà giusto - non guardiamo alle fortune o alle disgrazie di oggi, ma ai giudizi finali -, ma i percorsi possono prevedere inciampi o ravvedimenti - come giustamente diceva Cono - e il risultato finale è sempre in bilico.
    Un esempio è il caso del "buon" ladrone, crocifisso insieme con Gesù: tutto un percorso di vita da mascalzone e il ravvedimento solo in punto di morte, riconoscendo la figura divina di Gesù - "Ricordati di me, quando sarai nel tuo regno." -
    Questo fu un caso particolare, un'eccezione alla regola generale, perché il Corano dice chiaramente che i ravvedimenti in punto di morte non sono accettati da Dio. E' indubbio, comunque, che quel ladrone pagò umanamente a caro prezzo i suoi crimini e che si pentì prima di morire.
    Fate l'amore, non la guerra.
    Lavorare tutti, lavorare meno.

  10. #55
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    PS:
    E' molto importante sottolineare il ruolo della madre (chiesa).
    Se la madre (chiesa) avesse detto a Jimmy: si...hai ragione ad aver paura...il fulmine è una punizione di dio...vieni qui da me che ti proteggo...devi avere fede nella mia capacità di salvarti dall'ira divina dei fulmini....e ogni sera gli legge storie (inventate di sana pianta che chiama "Scritture") di fulmini che uccidono bambini....se la madre avesse detto una cosa del genere e avesse seguito un comportamento del genere avrebbe IMPEDITO a Jimmy di crescere in consapevolezza...e oggi Jimmy avrebbe ancora paura e correrebbe ancora dalla madre. Questa è una madre che non ha a cuore la crescita del figlio...ma usa le paure del figlio per mantenere il suo potere e compiacersi del suo potere....del potere che ha sulla coscienza del figlio. E, di fatto, IMPEDISCE al figlio di crescere.

    E non solo. Il povero Jimmy passerebbe tutta la vita a dire ai suoi amici di avere paura dei fulmini perchè sono una punzione di dio. Non importa quanto i suoi amici cerchino di convincerlo del contrario. Jimmy rimarrà bloccato in questa "fede" per tutta la vita.

    Una madre, invece, che ama davvero suo figlio e ha a cuore la CRESCITA della consapevolezza di suo figlio gli dice: vai a scuola Jimmy...studia...cerca...apprendi...indaga. E capirai da solo...capirai da te tutto ciò che c'è da sapere. Vai...studia...cerca...approfondisci.
    Ultima modifica di xmanx; 22-11-2019 alle 11:54
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  11. #56
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    Citazione Originariamente Scritto da xmanx Visualizza Messaggio
    Mah.
    Mi permetto di farti questo esempio:
    Jimmy da bambino ha paura dei fulmini...
    ...
    Grazie all'esperienza e alla conoscenza e al lavoro di apprendimento che Jimmy ha fatto, ora quando c'è un temporale corre alla finestra e guarda i fulmini estasiato...prova gioia e commozione per questo splendido fenomeno della natura.

    La consapevolezza ha cambiato i sentimenti rispetto a una stessa esperienza: prima provava paura...ora prova gioia.
    Se Jimmy non fosse mai andato a scuola e non avesse mai fatto quel lavoro di apprendimento, oggi, davanti a un fulmine proverebbe ancora paura.
    ci sta che , invece, abbia solo trasferito le sue paure su altri oggetti;
    fosse come dici tu, le persone colte dovrebbero essere automaticamente più buone; a me pare che questo avviene quando le persone sono state gratificate, amate, a prescindere dalla cultura; certo, questa può successivamente consolidare ideologicamente il sentimento, che non è poco; ma non lo vedo come un motore autosufficiente di cambiamento; e te lo dice uno che sostanzialmente è imbevuto di spirito illuminista, quindi dovrebbe santificare la cultura;

    Per quanto riguarda Arcobaleno e Lutero...il "peccato" non esiste. Tutta la teologia del peccato è una enorme bufala.
    Non esiste il peccato.
    Esiste solo la consapevolezza.
    va bene, ma questa è una tua opinione; se io devo discutere con un credente che parte da quell'assioma della creazione e del peccato originale, è perfettamente inutile negare quella postulazione; posso discutere solo del funzionamento più o meno coerente di quella cosmogonia;

    se non sono oggetto di un'aggressione ideologica, discuto con "spirito di servizio", nel senso di fornire o indicare concetti utili all'interlocutore per raffinare le sue idee, se ne ha voglia; non dico a Cono di diventare protestante, ma che, se vuole essere cattolico, gli sarà utile capire certe questioni che hanno originato lo scisma sulla base di testi che lui stesso cita, trovandosi in ambasce;

    ripeto, io non credo una nozione di consapevolezza basti: si può avere una percezione consapevole dell'ingiustizia di una determinata azione ma rimuovere scientemente quella consapevolezza, che non determina automaticamente un'etica adeguata;
    si può concepire come peccato persino un mancato egoismo, che sacrifica i propri talenti per malinteso "amore", oblazione, qualcosa di non richiesto o addirittura dannoso;
    ovviamente, io non salgo su nessun pulpito a bacchettare nessuno; ma non liquiderei così una nozione come quella del peccato, che può essere discussa, foss'anche solo come espressione poetica; che è poi l'originaria funzione dell'AT, e forse pure del Vangelo, in quel quadro culturale;
    la religione ebraica originaria non sta certo nella Bibbia, ma nella Torah; solo che i non ebrei non lo sapevano.
    c'� del lardo in Garfagnana

  12. #57
    Opinionista L'avatar di xmanx
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    @axe

    fosse come dici tu, le persone colte dovrebbero essere automaticamente più buone

    La cultura come semplice collezione di nuove nozioni non serve a nulla.
    E' il lavoro di introspezione che fa crescere in consapevolezza.
    Dove introspezione significa: "mettere in relazione la cultura e l'esperienza acquisita con la mia visione del mondo...mettere in discussione la mia visione del mondo con le nuove informazioni che ho acquisito grazie alla cultura e all'esperienza".
    La cultura da sola non basta. Come non basta la semplice esperienza. E' il lavoro personale di ridefinizione della mia visione del mondo...delle mie mappe di riferimento interiori.. a partire dalle nuove informazioni che ho acquisito dalla cultura e dalla esperienza, che porta a una nuova consapevolezza.
    Se manca questo lavoro personale introspettivo di ricerca e di ridefinizione della mia visione del mondo e delle mie mappe interiori di riferimento...posso arrivare a conoscere a memoria anche tutta la Treccani...e posso aver fatto il giro del mondo 40 volte e vissuto esperienze di ogni tipo... ma, dal punto di vista della consapevolezza personale, non mi sarò mosso di un centimetro.
    Ultima modifica di xmanx; 22-11-2019 alle 12:08
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    Apprendista stregone.

  13. #58
    Opinionista L'avatar di axeUgene
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    @axe

    fosse come dici tu, le persone colte dovrebbero essere automaticamente più buone

    La cultura come semplice collezione di nuove nozioni non serve a nulla.
    E' il lavoro di introspezione che fa crescere in consapevolezza.
    Dove introspezione significa: "mettere in relazione la cultura e l'esperienza acquisita con la mia visione del mondo...mettere in discussione la mia visione del mondo con le nuove informazioni che ho acquisito grazie alla cultura e all'esperienza".
    La cultura da sola non basta. Come non basta la semplice esperienza. E' il lavoro personale di ridefinizione della mia visione del mondo...delle mie mappe di riferimento interiori.. a partire dalle nuove informazioni che ho acquisito dalla cultura e dalla esperienza, che porta a una nuova consapevolezza.
    Se manca questo lavoro personale introspettivo di ricerca e di ridefinizione della mia visione del mondo e delle mie mappe interiori di riferimento...posso arrivare a conoscere a memoria anche tutta la Treccani...e posso aver fatto il giro del mondo 40 volte e vissuto esperienze di ogni tipo... ma, dal punto di vista della consapevolezza personale, non mi sarò mosso di un centimetro.
    appunto; ma la "tua visione del mondo" al momento dato, da che dipende ?

    la stessa introspezione non basta, di solito; magari aiuta, conforta; prima ho citato l'analisi perché è un esempio calzante: l'analista riconosce immediatamente i problemi, che sono tipici, i soliti; ma non li svela al paziente, proprio perché la consapevolezza razionale va a sostituirsi all'elaborazione di emozioni e costruisce ulteriori corazze nevrotiche;
    il lavoro di trasformazione non avviene per via razionale, ma emotiva, andando a ripescare le circostanze dei traumi, perché sia l'emotività ad essere sollecitata, non la razionalità.
    c'� del lardo in Garfagnana

  14. #59
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    Fermo restando che Dio può salvare chi vuole, indipendentemente dal suo percorso di vita, rimane il fatto che il percorso che indico io, sulla base dei testi che cito, è stato previsto e voluto da Dio, mentre altri percorsi possono portare altrove...
    Umilmente mi permetto di farti notare che Dio non è un essere umano e quindi Dio non prevede e non vuole e soprattutto non detta condizioni , tutto ciò invece è Religione politica o col termine che preferisci chiamarlo e che ti da modo di essere qualcuno in un forum facendone le veci

  15. #60
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    io chiedevo ad Arcobaleno; non ho affatto scritto che mi sembra impossibile; anzi, se tu mi avessi letto con un minimo di attenzione, avresti capito che la trovo l'unica risposta coerente;
    .
    E quale sarebbe la risposta coerente?

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