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Grazie non avevo pesato di quotare il tuo intervento.
In questa serie sono poche le cose reali, ma si sa che a volte la realtà supera la fantasia. Anche nella vita reale esistono situazioni talmente assurde da non sembrare vere.
Nessuno si sarebbe aspettato che una ragazza come Hannah intelligente, acuta, brillante, ed impegnata nel lavoro potesse arrivare ad un atto così estremo. Il motivo c'era, ma nessuno lo vedeva. E qui subentra il tema della famiglia impegnata nella sua attività e travolta dai problemi economici non riuscire a cogliere i piccoli campanelli di allarme di un grande disagio interiore. Non sono madre, ma capisco che ci vuole tanta attenzione con i ragazzi in quell'età così particolare, basta poco è un attimo perché si compia l'irreparabile. Hannak è perfettamente sana di mente, è solo un'anima spezzata da un evento traumatico, anche donne adulte vittime di stupro a volte non si riprendono mai sino in fondo. Alla fine ha trovato quella che riteneva l'unica via di fuga al suo dolore, ed al contempo la sua vendetta. La vicenda si svolge in un liceo, nemmeno gli insegnanti hanno colto (non dico che la scuola debba sostituirsi alla famiglia). Ed in ultimo il "cattivo, lo stupratore" , un ragazzo ricchissimo che ha tutto, tranne la cosa più importante; una guida quotidiana ed una educazione basilare sui valori (i genitori sempre assenti). Anche lui alla fine trova la sua via di fuga, forse perchè si rende conto improvvisamente si rende conto della gravità dei suoi atti, oppure per pura vigliaccheria.
Rimane comunque una serie interessante al di fuori dei soliti schemi |