Originariamente Scritto da
conogelato
Te la definisci cos�, pruriginosa. Io ho usato altri termini (morbosit�, voyeurismo ecc.) ma il significato � il medesimo: La nostra epoca � deviata proprio perch� ha abbandonato la via diritta della Sessualit� bella e responsabile, per i vicoli tortuosi e insicuri della strumentalizzazione e della banalizzazione estrema di una Cosa Preziosissima�.
Detto questo, ripeto, nessuna assurda nostalgia per i tempi passati. Il peccato e le distorsioni ci son sempre state. In ogni secolo. Stupisce semmai come l�Uomo non impari mai dai suoi errori. Non impari mai niente dalla Storia. Sua personale e da quella sociale generale.
�La data ufficiale della caduta dell'Impero romano di Occidente � il 476 dopo Cristo. In quell'anno, infatti, il barbaro Odoacre, dopo avere ucciso il suo rivale Oreste, depose l'ultimo imperatore, il giovane Romolo Augustolo, e rimand� a Bisanzio le insegne imperiali, accontentandosi per s� del titolo di re. L'Imperatore di Oriente rivendic� da quel momento l'eredit� di Roma, almeno fino all'anno 800 dopo Cristo, quando Carlo Magno fu incoronato Imperatore e l'antico Impero romano risorse in Occidente come Sacro Romano Impero. Causa esterna del tramonto e poi del crollo dell'Impero romano sono le invasioni barbariche.
Ma le cause vere e pi� profonde della decadenza e della fine dell'Impero di Roma sono interne, di carattere culturale e morale. Mentre i popoli barbari premevano ai confini di un immenso Impero che dall'Oceano Atlantico e dal Mare del Nord arrivava all'Africa Settentrionale, al mar Caspio, alle frontiere con i Persiani e con gli Arabi, la societ� romana era immersa nel relativismo intellettuale e nell'edonismo pratico. Perci� Benedetto XVI, in relazione all'Impero romano, ha affermato che il "disfacimento degli ordinamenti portanti del diritto e degli atteggiamenti morali di fondo che ad essi davano forza, causavano la rottura degli argini che fino a quel momento avevano protetto la convivenza pacifica tra gli uomini. Un mondo stava tramontando".
Fu la corruzione morale a spalancare le porte ai Vandali, che nel 406 attraversarono il Reno ghiacciato, irrompendo nella Gallia, e ai Visigoti invasero Roma.
Oggi, piuttosto che di invasioni, si preferisce parlare di migrazioni per sottolineare il fatto che quelli che fecero irruzione nell'Impero romano erano popoli interi, provenienti dalle regioni pi� settentrionali d'Europa e dalle steppe dell'Asia. Queste parole ci fanno riflettere su quanto sia precario ed effimero ogni potere, ogni ricchezza, ogni onore umano.
Fu proprio meditando sul sacco di Roma del 410 che S. Agostino compose la sua celebre Citt� di Dio, una delle pi� grandi filosofie cristiane della storia dell'umanit�, concepita come la storia della lotta tra due amori: l'amore di s� fino all'odio e all'indifferenza per Dio e l'amore di Dio fino all'odio e all'indifferenza per s�. Questa visione della storia non ha perso la sua attualit�.
L'Impero romano croll� perch� in esso la legge morale e divina era trasgredita. Questo � ci� che ci attesta la storia e che, attraverso la storia, giunge a noi come un monito. Anche oggi popoli stranieri invadono l'Occidente. Si tratta di una migrazione pacifica e silenziosa che potrebbe trasformarsi per� in un'invasione cruenta. I barbari erano estranei alla civilt� romana ma ne assimilarono la cultura e le tradizioni. I nuovi barbari proclamano di non volersi integrare nella nostra civilt�, di cui assimilano solo gli elementi di decadenza, rifiutandone cultura e tradizioni.
Anche oggi il cuore dell'uomo e, di conseguenza, la vita della societ�, oscilla tra due opposti richiami: l'amore di Dio, che si esprime nel rispetto dell'ordine che egli ha voluto dare all'universo, fino al punto di rinunziare a ogni nostro istinto e desiderio, pur di rispettare quest'ordine. Oppure l'amore di noi stessi, il libero gioco lasciato alle nostre passioni e alla nostra volont� di potenza, fino al punto di trasgredire, nella nostra vita e nella societ� intera, la legge di Dio. Questa la drammatica alternativa che sempre si pone nella storia e di fronte a cui non solo i singoli uomini, ma le civilt�, sono chiamate a una scelta. Tutto ci� che accadde nella storia, come nella vita di ognuno di noi, ha un senso e un significato, conosciuto solo da Dio.]
� nelle virt� cristiane che ancora oggi occorre attingere la forza al male fisico che ci minaccia dall'esterno e a quello morale che ci colpisce dall'interno.
Colpisce il fatto che oggi le accuse alla nostra classe politica per il clima di Basso Impero e di decadenza morale in cui vive, siano fatte proprio da chi ha fatto del relativismo morale il suo programma.
In Italia e in Europa esiste una questione morale, ma chi ha titolo a intervenire nel merito � solo chi si richiama a valori morali perenni e non negoziabili. Come pu� chi nega di principio questi valori, rimproverare gli altri se li trasgrediscono? Sono queste le contraddizioni dell'epoca attuale, ma la contraddizione � la nota distintiva del relativismo.
La causa pi� profonda del crollo dell'Impero romano non � in realt� di carattere esterno, ma interno. Non � di carattere politico e militare, ma di natura, culturale e morale. l'Impero romano crolla perch� l'edificio � ormai tarlato e la sua forza non � pi� che apparenza. Cerchiamo di sviluppare anche questo punto, perch� il Papa Benedetto XVI ha paragonato il tramonto dell'Impero romano a quello della civilt� occidentale contemporanea e questo paragone pu� aiutarci a meglio comprendere la crisi del nostro tempo.�
http://www.bastabugie.it/it/articoli.php?id=3257
Avete inteso cosa dice il Papa Emerito? Certo non pu� essere tacciato di ignoranza storica, no? E� un grande intellettuale, un attento analista dei Tempi e delle Epoche. Quella che a noi appare come una grande conquista (la libert� sessuale) pu� diventare l�anticamera della fine.