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Discussione: Quanto conta il titolo di studio?

  1. #121
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    Citazione Originariamente Scritto da Yele Visualizza Messaggio
    al massimo alle Cayman
    https://it.wikipedia.org/wiki/Isole_Cayman


    però il titolo di studio non conta..
    si, grazie. infatti ero indeciso, non ho googlato per pigrizia.

    ah, e non ho mai detto che il titolo di studio non serva, anche se, per scrivere cayman bastano le medie...

  2. #122
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    Diciamo che titolo e competenza, soprattutto in predazione e riciclaggio, non vanno insime.
    Colaninno si compro' il gruppo telecom senza avere una lira ed era un anonimo ragioniere.

  3. #123
    abstract L'avatar di Yele
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    Citazione Originariamente Scritto da sandor Visualizza Messaggio
    si, grazie. infatti ero indeciso, non ho googlato per pigrizia.

    ah, e non ho mai detto che il titolo di studio non serva, anche se, per scrivere cayman bastano le medie...
    appunto, bastano le medie

  4. #124
    Opinionista L'avatar di axeUgene
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    Citazione Originariamente Scritto da sandor Visualizza Messaggio
    a maggior ragione...se è la banca a detenere i titoli può rimetterli all'organo centrale scambiandoli con denaro con cui, ad esempio, finanziare gli investimenti dei privati. non vedo il problema.
    ma, scusa eh... se il fine dello stato è quello di cancellare un debito, che vuoi scambiare; il netto è semplicemente che te lo pigli in tasca; se ci fosse scambio, non ci sarebbe remissione del debito;

    no? e in che modo? li tengono alle kayman?
    anche, ma bastano conti intestati a società residenti un po' ovunque; valli a prendere; senza contare che tutta quella gente - tra cui i mafiosi, di grandi disponibilità liquide o para-liquide - avrebbero una moneta rivalutata con cui comprarsi a saldo il paese, imprese, immobili, ecc...
    fossi possidente, mi fregherei le mani di fronte all'eventualità di una moneta nazionale svalutabile; oltretutto, quelle classi agiate sono anche le più attrezzate per sapere in anticipo cosa decide un governo, il quale, per un'operazione del genere, dovrebbe preparare con molto anticipo in collaborazione con le alte burocrazie; un delirio...

    appunto. svalutando si potrebbe investire sul territorio. il nucleare?
    ma cosa investi, se la moneta che stampi non ha controvalore in termini di beni ? se moltiplichi per dieci la moneta in un sistema chiuso, si moltiplica per dieci anche il pane, il latte, ecc...che produci internamente; e chi ti vende dall'estero moltiplica per dieci anche il prezzo di ciò che ti vende, perché tanto di più gli costa comprarti il pane e il latte
    il nucleare lo smantellano tutti, quelli che possono; ma chi ti vende le attrezzature ? quanto ti costa di più importare le materie prime per produrre gli impianti ? lo potresti fare già ora, senza fare tutto sto casino;

    ricardo non lo leggo, ma di smith ho qualche conoscenza. l'efficienza dello scambio credo consista nella realizzazione del massimo utile col minimo sforzo.
    beh, in un certo senso sì, ma non è così semplice; Smith dice che lo scambio incrementa la ricchezza complessiva tra due paesi che impiegano in modo più intensivo il fattore di produzione di cui dispongono relativamente di più;

    vedi, qui si mostra l'importanza dello studio per avere cittadini consapevoli: l'ipotesi della svalutazione con effetti positivi che ti hanno dato da bere esiste, ma è soggetta a determinate condizioni, che nel nostro caso non ricorrono; tu devi avere:
    a) una capacità produttiva inutilizzata, di macchinari e manodopera;
    b) una domanda potenziale di quei prodotti che reagirebbe - elasticità - in misura più che proporzionale alla diminuzione del prezzo;
    se tu non hai tutti i fattori di produzione, energia, materie prime, ecc... per quell'incremento di produzione, li devi comprare a prezzo maggiorato, e non è automatico che se prima producevi e vendevi 50, ora venderai 100 ad un prezzo inferiore; devi verificare se c'è effettivamente la domanda in quella misura; e poi, devi verificare se l'incremento dei costi di importazione non sarà tale da inficiare quel maggiore introito;

    questo è particolarmente vero se si tratta di settori maturi e a basso valore aggiunto, dove la concorrenza sul prezzo è particolarmente cruenta; se ti lanci in un'impresa di svalutazione per fare concorrenza a lavoratori che prendono un decimo dei tuoi nazionali, dovrai ridurre ad un decimo anche i tuoi salari;
    al contrario - per fare un caso limite - se vendi le Ferrari agli emiri sauditi non ha senso ridurne il prezzo da 500mila a 350 mila, perché quelli la comprerebbero lo stesso; anzi, in questo caso - paradosso di Geffin - il prezzo esclusivo è una componente di prestigio e desiderabilità;

    ora, le questioni tecniche sono molto più complesse e aggiungerebbero ragioni a quello che ti dico; ma se ti lasci convincere dalla propaganda sovranista senza aver bene presente il terreno e le circostanze, fai come quelli che andavano a spezzare le reni alla Grecia coi cannoni a tiro dritto sulle montagne; i greci avevano gli obici da montagna e ti sparavano da dietro le alture, mentre tu non potevi colpirli; oppure come quelli nel deserto, coi carri alti e stretti da montagna, e senza radio, contro i piatti Mathilda inglesi; un suicidio;

    l'unica speranza nostra, soprattutto al sud, è che l'UE si integri ancora di più e metta in sicurezza il nostro debito, mentre un sistema fiscale e normativa del lavoro e delle licenze meno cervellotica apra agli investimenti stranieri; cioè, apri industrie e servizi al sud, senza temere racket, burocrazie esasperanti - certe imprese hanno atteso anche 12 anni per i permessi - spade di Damocle giuslavoristiche varie, giustizia civile lentissima, che scacciano tutti; si tratta di omologare i codici allo standard tedesco e francese, non a quello slovacco, beninteso.
    c'� del lardo in Garfagnana

  5. #125
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    Citazione Originariamente Scritto da axeUgene Visualizza Messaggio
    ma, scusa eh... se il fine dello stato è quello di cancellare un debito, che vuoi scambiare; il netto è semplicemente che te lo pigli in tasca; se ci fosse scambio, non ci sarebbe remissione del debito;
    allora. teoricamente il debito dello stato è nei confronti dei detentori di titoli, che siano banche o cittadini. anziché tenere "fermi" i soldi che quei titoli rappresentano, si potrebbe, a mio avviso più proficuamente, convertire i titoli in denaro sonante da passare allo stato "rimettendo" in un certo senso, il debito, che sempre dello stato è...allo stato, consentendogli di investire keynesianamente in deficit.

    Citazione Originariamente Scritto da axeUgene Visualizza Messaggio
    anche, ma bastano conti intestati a società residenti un po' ovunque; valli a prendere; senza contare che tutta quella gente - tra cui i mafiosi, di grandi disponibilità liquide o para-liquide - avrebbero una moneta rivalutata con cui comprarsi a saldo il paese, imprese, immobili, ecc...
    fossi possidente, mi fregherei le mani di fronte all'eventualità di una moneta nazionale svalutabile; oltretutto, quelle classi agiate sono anche le più attrezzate per sapere in anticipo cosa decide un governo, il quale, per un'operazione del genere, dovrebbe preparare con molto anticipo in collaborazione con le alte burocrazie; un delirio...
    allora. i mafiosi soldi non ne hanno. lo stesso concetto di "mafia" vallo a definire. diciamo che la moneta o è rivalutata o è svalutata. se è svalutata fa diciamo "male" ai grandi patrimoni, che mettiamo il caso, potrebbero essere svenduti al primo acquirente; se è rivalutata, come è in questo presente, allora è ben vista all'estero ma non che faccia bene alla "nostra" di economia.


    Citazione Originariamente Scritto da axeUgene Visualizza Messaggio
    ma cosa investi, se la moneta che stampi non ha controvalore in termini di beni ? se moltiplichi per dieci la moneta in un sistema chiuso, si moltiplica per dieci anche il pane, il latte, ecc...che produci internamente; e chi ti vende dall'estero moltiplica per dieci anche il prezzo di ciò che ti vende, perché tanto di più gli costa comprarti il pane e il latte
    il nucleare lo smantellano tutti, quelli che possono; ma chi ti vende le attrezzature ? quanto ti costa di più importare le materie prime per produrre gli impianti ? lo potresti fare già ora, senza fare tutto sto casino;
    si. dicevo che si potrebbe intervenire sui prezzi attraverso mettiamo caso, una riduzione dell' iva in termini reali. quanto al rapporto con l'estero c'è stato in passato chi intendeva tale rapporto come scambio di bene contro bene. meglio o peggio?


    Citazione Originariamente Scritto da axeUgene Visualizza Messaggio
    beh, in un certo senso sì, ma non è così semplice; Smith dice che lo scambio incrementa la ricchezza complessiva tra due paesi che impiegano in modo più intensivo il fattore di produzione di cui dispongono relativamente di più;
    ok.

    Citazione Originariamente Scritto da axeUgene Visualizza Messaggio
    vedi, qui si mostra l'importanza dello studio per avere cittadini consapevoli: l'ipotesi della svalutazione con effetti positivi che ti hanno dato da bere esiste, ma è soggetta a determinate condizioni, che nel nostro caso non ricorrono; tu devi avere:
    a) una capacità produttiva inutilizzata, di macchinari e manodopera;
    b) una domanda potenziale di quei prodotti che reagirebbe - elasticità - in misura più che proporzionale alla diminuzione del prezzo;
    se tu non hai tutti i fattori di produzione, energia, materie prime, ecc... per quell'incremento di produzione, li devi comprare a prezzo maggiorato, e non è automatico che se prima producevi e vendevi 50, ora venderai 100 ad un prezzo inferiore; devi verificare se c'è effettivamente la domanda in quella misura; e poi, devi verificare se l'incremento dei costi di importazione non sarà tale da inficiare quel maggiore introito;
    allora. la svalutazione riduce il potere d'acquisto della moneta, ciò che determina nel breve periodo e nell'interno del sistema un aumento immediato dei prezzi, cui nel lungo periodo fa seguito un aumento complessivo della domanda. ora, ciò che proponevo per ridurre il prezzo dei generi di prima necessità, perchè è chiaro che di questo si tratta, è una riduzione dell' iva o addirittura una sua cancellazione ad esempio per pane latte ecc.
    la domanda da considerare è in rapporto alle esportazioni quella esterna; in rapporto alle importazioni quella interna ma sempre in funzione di essere stimolata dal circuito virtuoso che più su accennavo.

    Citazione Originariamente Scritto da axeUgene Visualizza Messaggio
    questo è particolarmente vero se si tratta di settori maturi e a basso valore aggiunto, dove la concorrenza sul prezzo è particolarmente cruenta; se ti lanci in un'impresa di svalutazione per fare concorrenza a lavoratori che prendono un decimo dei tuoi nazionali, dovrai ridurre ad un decimo anche i tuoi salari;
    al contrario - per fare un caso limite - se vendi le Ferrari agli emiri sauditi non ha senso ridurne il prezzo da 500mila a 350 mila, perché quelli la comprerebbero lo stesso; anzi, in questo caso - paradosso di Geffin - il prezzo esclusivo è una componente di prestigio e desiderabilità;
    se permetti è il contrario: aumentare nominalmente il valore del salario e privarlo nel breve periodo di valore reale. successivamente si ritornerebbe ad una situazione di nuovo equilibrio per la quale il salario diviene di nuovo capace di acquisto, ma nel frattempo si è avuta una crescita "reale" dell'economia.

    Citazione Originariamente Scritto da axeUgene Visualizza Messaggio
    ora, le questioni tecniche sono molto più complesse e aggiungerebbero ragioni a quello che ti dico; ma se ti lasci convincere dalla propaganda sovranista senza aver bene presente il terreno e le circostanze, fai come quelli che andavano a spezzare le reni alla Grecia coi cannoni a tiro dritto sulle montagne; i greci avevano gli obici da montagna e ti sparavano da dietro le alture, mentre tu non potevi colpirli; oppure come quelli nel deserto, coi carri alti e stretti da montagna, e senza radio, contro i piatti Mathilda inglesi; un suicidio;
    allora. la guerra lasciala a chi la fa, l'ha fatta e continua a farla. l'economia che faccia a meno di strasburgo lasciala almeno "monetariamente" ai singoli stati perché sennò comandano davvero le multinazionali.

    Citazione Originariamente Scritto da axeUgene Visualizza Messaggio
    l'unica speranza nostra, soprattutto al sud, è che l'UE si integri ancora di più e metta in sicurezza il nostro debito, mentre un sistema fiscale e normativa del lavoro e delle licenze meno cervellotica apra agli investimenti stranieri; cioè, apri industrie e servizi al sud, senza temere racket, burocrazie esasperanti - certe imprese hanno atteso anche 12 anni per i permessi - spade di Damocle giuslavoristiche varie, giustizia civile lentissima, che scacciano tutti; si tratta di omologare i codici allo standard tedesco e francese, non a quello slovacco, beninteso.
    si. però anche la slovacchia la vedrei bene come officina d'europa. gente in gamba eh.

  6. #126
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    Citazione Originariamente Scritto da sandor Visualizza Messaggio
    allora. teoricamente il debito dello stato è nei confronti dei detentori di titoli, che siano banche o cittadini.
    sono sempre i cittadini; il capitale delle banche è virtuale, dato dal moltiplicatore dei depositi, fissato dall'autorità centrale; e quello non virtuale è investito in modo molto più complesso e a rischio;
    anziché tenere "fermi" i soldi che quei titoli rappresentano, si potrebbe, a mio avviso più proficuamente, convertire i titoli in denaro sonante da passare allo stato "rimettendo" in un certo senso, il debito, che sempre dello stato è...allo stato, consentendogli di investire keynesianamente in deficit.
    quei soldi non sono "tenuti fermi"; intanto perché materialmente non ci sono, sono virtuali; lo stato paga solo gli interessi e rifonde le scadenze non rinnovate; se una quota rilevante di creditori smettesse di sottoscrivere il debito, lo stato fallirebbe; ma quella massa virtuale è la garanzia, assieme alle riserve auree e al patrimonio statale, che consente allo stato di stampare la sua quota di moneta, quella "vera", ma pur sempre carta il cui valore è garantito in equilibrio, e pagare pensioni, stipendi, approvvigionamenti, lavori, in Italia per ben il 54% del PIL; cioè, fa girare l'economia; per questo in ambito UE è rilevante il tetto nel rapporto tra PIL e debito; e per questo il presupposto della default del debito è la moneta nazionale, posti i problemi che avresti con quella; infine, è per questo che è così difficile trovare soldi da investire strutturalmente, e in UE ci sono franchigie apposite, dato che la spesa pubblica italiana è ingessata in quelle attività;

    allora. i mafiosi soldi non ne hanno.
    se lo dici tu...
    lo stesso concetto di "mafia" vallo a definire.
    crimine organizzato dotato di pervasiva capacità di controllo territoriale sulle attività economiche, anche mediante intimidazione preventiva; va bene ?

    diciamo che la moneta o è rivalutata o è svalutata. se è svalutata fa diciamo "male" ai grandi patrimoni, che mettiamo il caso, potrebbero essere svenduti al primo acquirente; se è rivalutata, come è in questo presente, allora è ben vista all'estero ma non che faccia bene alla "nostra" di economia.
    dipende come la usi; ha fatto benissimo a chi si è comprato casa a tassi ridicoli, ha chi accende il riscaldamento, alle imprese che usano energia, ai consumatori che comprano una gran quantità di beni che non si producono in Italia, tra cui il pc da cui scrivi, che paghi 500 euro invece dei 2500 o 5000 che ti costerebbe se fatto in Italia, o l'equivalente che pagheresti in moneta svalutata dopo qualche anno; nel giro di un ventennio, la lira svalutò sul marco di 9 volte, da 120 e rotti a 990;

    la moneta può anche essere troppo forte, e in questo hai ragione, ed è una considerazione da fare nelle integrazioni; ma la debolezza italiana rispetto al cambio con l'euro è dipesa molto dall'inadempienza nel fare le riforme, che invece i tedeschi hanno fatto;

    si. dicevo che si potrebbe intervenire sui prezzi attraverso mettiamo caso, una riduzione dell' iva in termini reali. quanto al rapporto con l'estero c'è stato in passato chi intendeva tale rapporto come scambio di bene contro bene. meglio o peggio?
    non capisco; un bene deve essere sempre contabilizzato; per questo esiste il denaro; se io ti vendo delle uova e tu del formaggio, la ratio di scambio è già denaro; se un paese produce internamente una quantità di beni, non c'è una bacchetta magica che ne aumenta il valore di scambio;

    allora. la svalutazione riduce il potere d'acquisto della moneta, ciò che determina nel breve periodo e nell'interno del sistema un aumento immediato dei prezzi, cui nel lungo periodo fa seguito un aumento complessivo della domanda.
    no, perché mai ? la domanda aumenta se ci sono prospettive positive; se sei povero e i prezzi crescono stringi la cinghia e risparmi; negli ultimi anni la BCE ha inondato di liquidità tutta Europa, ma la domanda è cresciuta poco o nulla, perché la gente ha paura e non spende, non si crea nemmeno un tasso accettabile di inflazione;
    ora, ciò che proponevo per ridurre il prezzo dei generi di prima necessità, perchè è chiaro che di questo si tratta, è una riduzione dell' iva o addirittura una sua cancellazione ad esempio per pane latte ecc.
    è una partita di giro: meno tasse, meno servizi che tornano al cittadino, che lo piglia comunque in tasca, se non è benestante;
    la domanda da considerare è in rapporto alle esportazioni quella esterna; in rapporto alle importazioni quella interna ma sempre in funzione di essere stimolata dal circuito virtuoso che più su accennavo.
    ripeto: funziona solo se strutturalmente l'economia nazionale ha potenzialità verificate a fronte di una domanda reale ed è in grado di alimentarsi da sola: es.: hai petrolio; oggi ne estrai 50 unità che vendi a 10 l'una(500); con la svalutazione abbassi il prezzo reale ad 8, ma ne estrai 100, per un totale di 800; ma se 100 non ci sono, o non sei in grado di estrarle, o se la tua offerta fa crollare il prezzo a 5, sei al punto di prima; ma i tuoi cittadino pagano di più tutto quello che importi; dipende dai valori strutturali della tua economia; in un sistema sovrano la moneta fluttua secondo il valore dell'economia; ma la sovranità è una convenzione; puoi attribuirla all'UE e trovare attriti con l'area tedesca; ma potresti ritrovarti con altre sovranità, che non sono necessariamente "l'Italia", se una parte del paese decidesse che le conviene "essere Germania", o un altra "essere Grecia"; oggi hai un paese spaccato in due parti che chiedono politiche economiche opposte;

    se permetti è il contrario: aumentare nominalmente il valore del salario e privarlo nel breve periodo di valore reale.
    il contrario di che ? ma poi, non capisco che intendi; privare il salario del valore reale ? e che ci compri ? il valore del salario si misura in potere d'acquisto; se i beni sono scarsi, sei solo più povero in termini pro-capite; è aritmetica delle elementari;
    successivamente si ritornerebbe ad una situazione di nuovo equilibrio per la quale il salario diviene di nuovo capace di acquisto, ma nel frattempo si è avuta una crescita "reale" dell'economia.
    perché si avrebbe una crescita dell'economia ? questo automatismo non esiste; la crescita dell'economia l'hai se ci sono effettivamente condizioni potenziali per crescere, ma si tratta di un dato strutturale; per esempio, in Italia, con pochi giovani e molti anziani, le condizioni per la crescita non ci sarebbero per definizione; ma poi, per avere un'inversione come quella che prospetti, prima rischieresti una miseria diffusa spaventosa, forse decenni di recessione, una follia;

    allora. la guerra lasciala a chi la fa, l'ha fatta e continua a farla. l'economia che faccia a meno di strasburgo lasciala almeno "monetariamente" ai singoli stati perché sennò comandano davvero le multinazionali.
    semmai, è il contrario; più gli stati sono piccoli e frammentati, più le loro economie sono soggette alla speculazione e ai ricatti delle multinazionali; il TTIP è stato bocciato dai tedeschi, per imposizione dei socialdemocratici, e oltre agli OGM e altre cosette sgradevoli quanto agli standard produttivi, prevedeva di sottrarre le multinazionali alla giustizia statale e UE; a me, questa UE non dispiace affatto, anche se gli amici di Trump e Putin fanno di tutto per screditarla e infiltrare traditori;

    si. però anche la slovacchia la vedrei bene come officina d'europa. gente in gamba eh.
    beh, ci puoi anche andare; ma il problema è che se quelli pagano poco i lavoratori, il livello si abbassa anche qui, oppure si resta disoccupati; sarebbe meglio essere tutti come i tedeschi, livellati in alto, e nessuno sposterebbe più le produzioni, perché tasse e retribuzioni sarebbero le stesse.
    c'� del lardo in Garfagnana

  7. #127
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    Citazione Originariamente Scritto da axeUgene Visualizza Messaggio
    sono sempre i cittadini; il capitale delle banche è virtuale, dato dal moltiplicatore dei depositi, fissato dall'autorità centrale; e quello non virtuale è investito in modo molto più complesso e a rischio;
    mah. io so che il sistema delle banche italiane è caratterizzato dalla prudenza negli investimenti e da un'esposizione a rischio modesta. è anche per questo motivo che le le ripercussioni del crack del 2008 in america si sono fatte sentire poco qui da noi.

    Citazione Originariamente Scritto da axeUgene Visualizza Messaggio
    quei soldi non sono "tenuti fermi"; intanto perché materialmente non ci sono, sono virtuali; lo stato paga solo gli interessi e rifonde le scadenze non rinnovate; se una quota rilevante di creditori smettesse di sottoscrivere il debito, lo stato fallirebbe; ma quella massa virtuale è la garanzia, assieme alle riserve auree e al patrimonio statale, che consente allo stato di stampare la sua quota di moneta, quella "vera", ma pur sempre carta il cui valore è garantito in equilibrio, e pagare pensioni, stipendi, approvvigionamenti, lavori, in Italia per ben il 54% del PIL; cioè, fa girare l'economia; per questo in ambito UE è rilevante il tetto nel rapporto tra PIL e debito; e per questo il presupposto della default del debito è la moneta nazionale, posti i problemi che avresti con quella; infine, è per questo che è così difficile trovare soldi da investire strutturalmente, e in UE ci sono franchigie apposite, dato che la spesa pubblica italiana è ingessata in quelle attività;
    siamo alle comiche. mi stai dicendo che il debito non esiste eppure esiste. chi sottoscrive il debito non vede materialmente quei soldi, questo si. però quei soldi non vengono immobilizzati in modo perpetuo e prima o poi oltre agli interessi devi restituite le somme che corrispondono all'ammontare del credito che i cittadini vantano nei confronti tuoi, stato. quanto alla riserva aurea non mi risulta che sia una discriminante, almeno dai tempi di bretton woods. ovviamente detenere metallo pregiato è pur sempre una garanzia di solvibilità nel sistema internazionale, ma non fa testo quanto fanno testo le riserve di moneta o titoli detenute dall'intero sistema bancario. modulando la vendita di titoli in contrapposto alla massa monetaria è possibile a mio avviso, come ti dicevo, aumentare o ridurre lo sviluppo dell'economia reale attraverso interventi sull'economia monetaria.

    Citazione Originariamente Scritto da axeUgene Visualizza Messaggio
    se lo dici tu... crimine organizzato dotato di pervasiva capacità di controllo territoriale sulle attività economiche, anche mediante intimidazione preventiva; va bene ?
    guarda, la categoria di "mafia" non indica niente altro che il dispregio che il nord del nostro paese ha sempre manifestato nei confronti del sud. le organizzazioni criminali ci sono anche dalle vostre parti ma non vengono assimilate alla mafia. perché? perché al sud noi non siamo liberi neanche di votare chi ci dà un po' di soldi per andare avanti con la vita di tutti i giorni. al sud non esiste la criminalità organizzata. esiste lo sfruttamento e la povertà diffusi, nel cui ambito si sviluppano si, forme di delinquenza, ma sempre in maniera settoriale e circoscritta.


    Citazione Originariamente Scritto da axeUgene Visualizza Messaggio
    dipende come la usi; ha fatto benissimo a chi si è comprato casa a tassi ridicoli, ha chi accende il riscaldamento, alle imprese che usano energia, ai consumatori che comprano una gran quantità di beni che non si producono in Italia, tra cui il pc da cui scrivi, che paghi 500 euro invece dei 2500 o 5000 che ti costerebbe se fatto in Italia, o l'equivalente che pagheresti in moneta svalutata dopo qualche anno; nel giro di un ventennio, la lira svalutò sul marco di 9 volte, da 120 e rotti a 990;
    mi stai dicendo che una moneta forte è meglio che una svalutata.

    Citazione Originariamente Scritto da axeUgene Visualizza Messaggio
    la moneta può anche essere troppo forte, e in questo hai ragione, ed è una considerazione da fare nelle integrazioni; ma la debolezza italiana rispetto al cambio con l'euro è dipesa molto dall'inadempienza nel fare le riforme, che invece i tedeschi hanno fatto;
    si. concordo.

    Citazione Originariamente Scritto da axeUgene Visualizza Messaggio
    non capisco; un bene deve essere sempre contabilizzato; per questo esiste il denaro; se io ti vendo delle uova e tu del formaggio, la ratio di scambio è già denaro; se un paese produce internamente una quantità di beni, non c'è una bacchetta magica che ne aumenta il valore di scambio;
    mi riferivo a quei paesi, come l'ex urss, che non utilizzavano il denaro nella bilancia dei pagamenti.


    Citazione Originariamente Scritto da axeUgene Visualizza Messaggio
    no, perché mai ? la domanda aumenta se ci sono prospettive positive; se sei povero e i prezzi crescono stringi la cinghia e risparmi; negli ultimi anni la BCE ha inondato di liquidità tutta Europa, ma la domanda è cresciuta poco o nulla, perché la gente ha paura e non spende, non si crea nemmeno un tasso accettabile di inflazione;
    e com'è che i tassi di interesse sono rimasti bassi?

    Citazione Originariamente Scritto da axeUgene Visualizza Messaggio
    è una partita di giro: meno tasse, meno servizi che tornano al cittadino, che lo piglia comunque in tasca, se non è benestante;
    ok.

    Citazione Originariamente Scritto da axeUgene Visualizza Messaggio
    ripeto: funziona solo se strutturalmente l'economia nazionale ha potenzialità verificate a fronte di una domanda reale ed è in grado di alimentarsi da sola: es.: hai petrolio; oggi ne estrai 50 unità che vendi a 10 l'una(500); con la svalutazione abbassi il prezzo reale ad 8, ma ne estrai 100, per un totale di 800; ma se 100 non ci sono, o non sei in grado di estrarle, o se la tua offerta fa crollare il prezzo a 5, sei al punto di prima; ma i tuoi cittadino pagano di più tutto quello che importi; dipende dai valori strutturali della tua economia; in un sistema sovrano la moneta fluttua secondo il valore dell'economia; ma la sovranità è una convenzione; puoi attribuirla all'UE e trovare attriti con l'area tedesca; ma potresti ritrovarti con altre sovranità, che non sono necessariamente "l'Italia", se una parte del paese decidesse che le conviene "essere Germania", o un altra "essere Grecia"; oggi hai un paese spaccato in due parti che chiedono politiche economiche opposte;
    l'identità nazionale è importante, però penso che guardare alla germania e in generale ai paesi "virtuosi" sia una buona cosa. ripeto: l'europa delle multinazionali sarebbe un'alternativa peggiore della integrazione a senso unico.

    Citazione Originariamente Scritto da axeUgene Visualizza Messaggio
    il contrario di che ? ma poi, non capisco che intendi; privare il salario del valore reale ? e che ci compri ? il valore del salario si misura in potere d'acquisto; se i beni sono scarsi, sei solo più povero in termini pro-capite; è aritmetica delle elementari;
    se il salario reale si riduce produrre in italia conviene di più. così aumenta la produttività delle imprese che pagano meno il lavoro, aumentano le esportazioni perché i prezzi sono competitivi, aumenta la ricchezza del sistema e in ultima istanza diminuiscono in generale i prezzi nell'interno del sistema, così che anche i salari privati di una parte del valore reale possono assorbire l'offerta di beni.

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    perché si avrebbe una crescita dell'economia ? questo automatismo non esiste; la crescita dell'economia l'hai se ci sono effettivamente condizioni potenziali per crescere, ma si tratta di un dato strutturale; per esempio, in Italia, con pochi giovani e molti anziani, le condizioni per la crescita non ci sarebbero per definizione; ma poi, per avere un'inversione come quella che prospetti, prima rischieresti una miseria diffusa spaventosa, forse decenni di recessione, una follia;
    non credo, per quanto detto. in italia dai tempi del centrosinistra si è sempre fatto così...


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    semmai, è il contrario; più gli stati sono piccoli e frammentati, più le loro economie sono soggette alla speculazione e ai ricatti delle multinazionali; il TTIP è stato bocciato dai tedeschi, per imposizione dei socialdemocratici, e oltre agli OGM e altre cosette sgradevoli quanto agli standard produttivi, prevedeva di sottrarre le multinazionali alla giustizia statale e UE; a me, questa UE non dispiace affatto, anche se gli amici di Trump e Putin fanno di tutto per screditarla e infiltrare traditori;
    si. forse hai ragione.


    Citazione Originariamente Scritto da axeUgene Visualizza Messaggio
    beh, ci puoi anche andare; ma il problema è che se quelli pagano poco i lavoratori, il livello si abbassa anche qui, oppure si resta disoccupati; sarebbe meglio essere tutti come i tedeschi, livellati in alto, e nessuno sposterebbe più le produzioni, perché tasse e retribuzioni sarebbero le stesse.
    che intendi con "livellati" in alto.

  8. #128
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    Con l'emissione di titoli di stato, lo stato si approvigiona di quella liquidita' che gli serve, subito, per stipendi ed investimenti e che il prelievo fiscale non riesce a fornire.
    Ora se fai investimenti azzeccati oggi ti presto 100, fra anni hai 125, restituisci i 100, i 15 di interesse e hai 10 di avanzo attivo.
    Ma se il grosso lo spendi in spese correnti e il poco investito va in perdita ti ritrovi in una spirale di debito crescente in cui devi prestarti cifre sempre maggiori per ripagare i debiti in scadenza maggiorati degli interessi.
    Ora in una spirale del genere a prestarti soldi sono sempre meno e, comunque a interessi maggiori e hai la bancarotta come prospettiva, se pure la spesa corrente non crea pil, come ad esempio i famosi 80 euro, 10 miliardi di costo a buffo che sul pil non hanno inciso.

  9. #129
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    L'urss non usava la sua moneta nella bilancia dei pagamenti perche' ne aveva una gestione che non lo permetteva, come nessuno vende al kenya accettando sterline keniote.
    Per altro pure le nostre aziende, al tempo della lira, facevano i contratti di vendita e acquisto in dollari, o altra moneta solida.
    Non e' prudente venderti un bene reale in una moneta che oggi val10 e domani 8 per cui non ci ricompro lo stesso che ti ho venduto.
    Ne esce che sono privilegiate le monete che hanno una notevole stabilita' di cambio in una corretta valutazione rispetto all'economia che le sostiene.

  10. #130
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    Citazione Originariamente Scritto da sandor Visualizza Messaggio
    si. forse hai ragione.
    su tutto

  11. #131
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    Ritengo anch'io
    Ma poi serve convincere anche gli altri delle ragioni proprie, altrimenti restano un esercizio dialettico in una ristretta cerchia.

  12. #132
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    Tornando al titolo di studio, il grosso delle specializzazioni non da manco la conoscenza elementare di certi meccanismi.
    Per me si dovrebbero reintrodurre come materie generali educazione economica, diritto pubblico e privato e lezioni di dialettica perche', se non sai tradurre in dialettica efficace le tue idee, semplicemente non esisti.
    Sei bravo a costruire un ponte, ma se non ti sai presentare e motivare perche' la tua idea e' economicamente valida per gli investitori, resti un disoccupato.

  13. #133
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    Citazione Originariamente Scritto da Yele Visualizza Messaggio
    su tutto
    ah è vero: non ho detto "su questo". (come sei pedante).

  14. #134
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    Beh tante questioni sono soggette ad opinione.
    A fronte di una situazione disperata, attaccare con scelte disperate o suicidarsi e' questione di opinione e li poco ci entra la razionalita' della competenza.
    Come prendere soldi a strozzo al 200%, se hai fede di farci il 400% e' una via pensabile, se non prevedi di fare certi risultati e' una via suicida.
    Cosa non troppo diversa dal fare disavanzi eccessivi nel bilancio di stato

  15. #135
    Opinionista L'avatar di axeUgene
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    Citazione Originariamente Scritto da sandor Visualizza Messaggio
    mah. io so che il sistema delle banche italiane è caratterizzato dalla prudenza negli investimenti e da un'esposizione a rischio modesta. è anche per questo motivo che le le ripercussioni del crack del 2008 in america si sono fatte sentire poco qui da noi.
    nel senso che non hanno mediamente investito in attività ad alto rischio, ma non è che comprano i bot e basta; prestano a costruttori che falliscono, le banche locali a imprenditori locali, amici, a rischio, e spesso presenti negli stessi cda delle banche; quegli imprenditori, a loro volta, offrono posti di lavoro a rischio, perché l'impresa è governata male, e "drogata";

    siamo alle comiche. mi stai dicendo che il debito non esiste eppure esiste.
    non sono le comiche, ma la storia millenaria del credito, che si fonda sulla fiducia; altrimenti, come potresti entrare in un negozio e farti dare il pc da cui scrivi in cambio di pezzi di carta, o di un impulso elettronico generato da 5 cifre che digiti ? altrimenti, dovresti andare al Media center col carretto di patate e broccoli

    chi sottoscrive il debito non vede materialmente quei soldi, questo si. però quei soldi non vengono immobilizzati in modo perpetuo
    non sono affatto immobilizzati, come ti ho spiegato; costituiscono il pegno fiduciario perché si possa spendere, come nella risposta alla frase sopra; certo che è difficile se ti devo spiegare l'abc della società moderna;

    e prima o poi oltre agli interessi devi restituite le somme che corrispondono all'ammontare del credito che i cittadini vantano nei confronti tuoi, stato.
    no, perché è un ciclo continuo, se lo stato non combina i guai che tu vorresti, cioè si gioca la fiducia senza due paracadute di emergenza, che pochissimi hanno;

    quanto alla riserva aurea non mi risulta che sia una discriminante, almeno dai tempi di bretton woods. ovviamente detenere metallo pregiato è pur sempre una garanzia di solvibilità nel sistema internazionale, ma non fa testo quanto fanno testo le riserve di moneta o titoli detenute dall'intero sistema bancario.
    una parte di patrimonio di garanzia; le ho citate per compiutezza;

    modulando la vendita di titoli in contrapposto alla massa monetaria è possibile a mio avviso, come ti dicevo, aumentare o ridurre lo sviluppo dell'economia reale attraverso interventi sull'economia monetaria.
    certo, questa è un'ipotesi di scuola che si studia "in laboratorio" per osservare interazioni; ma la sua applicazione alla realtà dipende dai caratteri strutturali dell'economia in questione; se questa soggiace a vincoli materiali di varia natura, demografici, infrastrutturali, tecnologici, disponibilità di materie prime, tutte le ipotesi teoriche prendono un segno diverso, e non puoi pensare che un'ipotesi teorica pensata 100 anni fa per l'economia USA funzioni in un contesto globale completamente diverso per l'Italia oggi;

    guarda, la categoria di "mafia" non indica niente altro che il dispregio che il nord del nostro paese ha sempre manifestato nei confronti del sud. le organizzazioni criminali ci sono anche dalle vostre parti ma non vengono assimilate alla mafia. perché? perché al sud noi non siamo liberi neanche di votare chi ci dà un po' di soldi per andare avanti con la vita di tutti i giorni. al sud non esiste la criminalità organizzata. esiste lo sfruttamento e la povertà diffusi, nel cui ambito si sviluppano si, forme di delinquenza, ma sempre in maniera settoriale e circoscritta.
    la mafia c'è dappertutto, infatti; non è che a Milano non circoli coca però se apri un negozio di giocattoli a Bologna o Varese, l'unico racket che passa è quello dei vigili che ti multano per 500 euro se hai l'adesivo di un'organizzazione umanitaria incollato alla vetrina e non l'hai denunciato, perché è "pubblicità";

    mi stai dicendo che una moneta forte è meglio che una svalutata.
    ti sto dicendo che la moneta è solo un'unità contabile, e il meglio o peggio una statistica, in cui c'è chi ha più interesse a quella forte, chi a quella debole; dipende dalle circostanze; se competi con gente che ha un costo del lavoro un quinto o un decimo del tuo, la moneta debole ti aiuta poco o niente, dato il divario; con una moneta svalutata resti comunque indietro su quella fasci di mercato, ma paghi di più tutto quello che importi; allora, ti conviene la moneta forte e la specializzazione in fasce e settori ad alto valore aggiunto in cui hai già un vantaggio competitivo e i tuoi prodotti sono preferiti e difficilmente imitabili;

    mi riferivo a quei paesi, come l'ex urss, che non utilizzavano il denaro nella bilancia dei pagamenti.
    vabbè, un sistema del tutto diverso; non una cima di efficienza e benessere;

    e com'è che i tassi di interesse sono rimasti bassi?
    proprio per il meccanismo che ho spiegato: la gente teme il futuro, quindi non spende, tiene giacenze; le banche hanno disponibilità di liquidi, la BCE alimenta ancora di più, ma le imprese vedono che la gente non compra e non investono, anzi licenziano; così si alimenta il circolo vizioso; tutto parte dalla fiducia, non da trucchi contabili;

    l'identità nazionale è importante, però penso che guardare alla germania e in generale ai paesi "virtuosi" sia una buona cosa. ripeto: l'europa delle multinazionali sarebbe un'alternativa peggiore della integrazione a senso unico.
    l'identità nazionale è una convenzione culturale, non una realtà; il 70% delle leggi che disciplinano la tua e la mia vita è UE, oppure regionale; la differenza di opportunità e qualità della vita è molto maggiore tra un emiliano e un molisano - o tra un renano e uno che ive in Pomerania, che tra un italiano e un tedesco, magari di Vicenza e Augsburg;
    in Europa le multinazionali sono meno padrone che altrove, per tanti motivi; uno su tutti, è che il tessuto sociale e demografico, l'ambiente molto antropizzato e denso, tende al socialdemocratico; il motivo è semplice; i benestanti non si possono mai isolare troppo dai poveri, anche quelli che stanno nelle zone più ricche; quindi, tendono a convergere su politiche più equitarie, soprattutto nelle grandi concentrazioni urbane; in provincia, invece, sono più paurosi e conservatori, ovunque;

    se il salario reale si riduce produrre in italia conviene di più.
    non è affatto detto; se un operaio tessile prende 1200, e in Romania 600, per competere sul costo del lavoro dovresti pagare 500, dato che nessuno delocalizza senza una convenienza; con quei 500, e l'aumento di tutto ciò che ha una componente importata, cioè tutto, dato che l'energia e il trasporto incidono anche sulla produzione nazionale, come campa ?
    così aumenta la produttività delle imprese che pagano meno il lavoro, aumentano le esportazioni perché i prezzi sono competitivi
    appunto, non è affatto detto; ti faccio l'esempio speculare, dei dazi; tra i 70 e gli 80, gli USA fecero una guerra nazionalista alle auto giapponesi, che esercitavano una politica commerciale molto aggressiva, con auto economiche e molto affidabili; gli USA imposero dazi e ci fu una gran campagna nazionalista don lo slogan "comprate americano"; alzare il costo dell'auto straniera è come svalutare relativamente il costo del prodotto nazionale nel mercato interno; beh, i consumatori americani continuarono a comprare giapponese in massa, e tutta la manovra mise semplicemente a nudo la realtà; e cioè che quelle auto erano migliori e i clienti le preferivano a quelle domestiche, nonostante il dazione; una gran pubblicità involontaria offerta dal governo, che ha voluto ignorare e forzare la realtà strutturale del mercato, laddove la vera concorrenza sarebbe stata quella di fare auto più competitive, e non cercare il trucco, la scorciatoia; idem, specularmente per le esportazioni; devi vedere i dati strutturali; non è che basta enunciare una teoria pensate solo per mostrare correlazioni di reattività a misure considerate nella loro astrattezza; è come l'effetto di uno stesso sforzo fisico su soggetti molto diversi; per uno è l'allenamento quotidiano che ne fa un atleta professionista; per l'altro l'infarto o la rottura di legamenti o problemi muscolari;

    non credo, per quanto detto. in italia dai tempi del centrosinistra si è sempre fatto così...
    non puoi prendere il passato a modello; avevamo un credito - possibilità illimitata di indebitarci - garantito dalla Guerra fredda, e con 4/5 del mondo esclusi dalla competizione e un saldo netto di rapina; oggi siamo come degli aristocratici - piccoli - spodestati dalla Rivoluzione francese; certo che abbiamo nostalgia per i bei tempi andati, quando si campava di rendita, e chi lavorava aveva comunque un posto garantito; se gli andava male, da usciere al ministero;

    che intendi con "livellati" in alto.
    intendo tasse uguali, o quasi, per tutti - cioè, imprese che non sono tentate dalla concorrenza fiscale - e diritti uguali per i lavoratori, per lo stesso motivo; cioè, lo sviluppo delle aree arretrate deve essere guidato in modo da non consentire la schiavizzazione di chi ci abita e lavora.
    c'� del lardo in Garfagnana

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