Citazione Originariamente Scritto da sandor Visualizza Messaggio
si. ma grazie a dio esiste anche tra gli storiografi una "regola di massima" per la quale esistono delle date "convenzionali" cui si fa risalire l'inizio dei periodi storici...

no. la chiesa non c'entra. e neanche la spagna ad essa asservita. si parla di altri modi di concepire la convivenza sociale e le dinamiche di sviluppo. e la differenza è solo quantitativa, cioè tra "sussistenza" e "altri bisogni". i paesi che si protesero in avanti durante la rivoluzione industriale erano si, meno legati alle prescrizioni della religione, ma al contempo avevano anche essi un'etica che gli consentiva di percepire il successo negli affari come conseguenza di quel tipo di "etica". ovviamente col risultato implicito di concepire la equivalenza "denaro/paradiso" come regola "fondamentale", soprattutto nel lavoro.
è comune e consolidata opinione che la dittatura ispano-clericale della Controriforma abbia segato le gambe al paese potenzialmente più ricco, e allo stesso impero austro-spagnolo e a tutto il modello della rendita;

si. ma quante persone potevano "leggere" i libri messi all'indice?
quelle che contavano;
il problema scientifico non è relativo allo sviluppo economico, almeno a quell'epoca,
dici ? senza scienza non hai tecnologia, e senza tecnologia non aumenti e migliori la produzione, navighi peggio, combatti con armi peggiori; hai popoli impauriti dall'inquisizione, che non studiano e non esprimono idee, innovazioni;
ancora oggi, in Italia, la burocrazia - novella inquisizione - basta da sé a scoraggiare tanti potenziali imprenditori, e il nepotismo mafioso della rendita potenziali studiosi, che vanno all'estero.