Originariamente Scritto da
axeUgene
non è pregiudizio, ma l'abitudine a leggere in modo scientifico e non divulgativo;
mi spiego: quando emerge un dato eccentrico, in qualsiasi disciplina, che apre a relative ipotesi, se le ipotesi sono giuste immediatamente si determina un effetto di ridondanza; cioè, per le dinamiche di funzionamento della comunità scientifica interessata, immediatamente tutti si precipitano a cercare conferme nei reperti già acquisiti, che al momento non suggerivano quella spiegazione, o in nuovi;
se l'effetto di ridondanza non si verifica - come invece è per l'ipotesi out of Africa - nonostante la comunità scientifica sia motivatissima a trovare novità, per ovvii motivi di competizione, prestigio, soldi, ecc... vuol dire che l'ipotesi è molto debole, o falsa;
del resto, anche a lume di semplice buon senso, quell'ipotesi di origine "cinese", posto il vincolo che abbiamo tutti il dna mitocondriale di Lucy e che è dimostrato un effetto del fondatore e un imbuto di pochissimi progenitori maschi comuni a tutti, via cromosoma Y, dovrebbe spiegare che i progenitori - non altri, estinti - sarebbero emigrati in Africa per poi tornare in Cina; questo contro tutti i gradienti genetici che mostrano una corrispondenza di forbici pari alle distanze geografiche percorse nell'ipotesi africana, con gli aborigeni australiani che mostrano la divergenza maggiore;
or, per il rasoio di Occam, l'ipotesi più semplice e diretta dovrebbe essere quella che spiega meglio;
ripeto, secondo me, le grosse sorprese sono un trucco editoriale, perché se fossero davvero tali avresti una moltiplicazione di rapidissima di studi che prendono seriamente in considerazione l'ipotesi;
è più probabile che una rivista ben fatta ammicchi un po' alla curiosità dei lettori enfatizzando una cosa un po' fru-fru, piuttosto che l'intera comunità dei i paleo-antropologi sia desiderosa di perdere l'autobus della gloria scientifica, se passa...