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Discussione: Una conferma sulla saggezza di non sposarsi e non avere figli negli ultimi tempi.

  1. #136
    Opinionista L'avatar di crepuscolo
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    Citazione Originariamente Scritto da axeUgene Visualizza Messaggio
    quello che sostieni è che il matrimonio non può essere un sacramento, ma è un evento esclusivamente mondano; solo che - per quanto io possa essere d'accordo, da "esterno", non risolve la questione di ciò che effettivamente prescriva il testo evangelico; non ci prova nemmeno;
    Mi sono sposato in chiesa perché credevo veramente che fosse un sacramento e mia moglie ed io ci volevamo bene; questo a bocce ferme ed il gioco era evidente perché ambedue credevamo durasse sempre; ma quando le bocce hanno cominciato a muoversi ed il gioco dopo un po' di tempo è variato, ho capito che a Dio, che mi ha accompagnato durante il periodo felice, interessava di più la pace interiore di tutta la famiglia piuttosto che una continua insoddisfazione, con tutto quello che hai detto che comporta.
    Il testo evangelico va interiorizzato personalmente proprio perché per chi ci crede non esistono regole precise, e proprio per questo io credo che esso rappresenti il massimo della libertà.

  2. #137
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    Citazione Originariamente Scritto da axeUgene Visualizza Messaggio



    io ti ho chiesto cosa dovrebbe fare un cristiano nel momento in cui egli, oppure il coniuge sono infelici a causa di quel matrimonio, anche senza una colpa vera e propria dell'uno o dell'altro, ma solo perché l'amore è finito;
    ti ho posto la questione in modo ordinato, ma tu non hai risposto:
    Prima diventa cristiano così potrai saperlo.
    Anche se ti rispondessi sarebbe la mia risposta, ed ho notato che mai ti convince, questo è logico perché io ho la mia vita e tu la tua, per fortuna dico io, perché ciò rappresenta il massimo della libertà individuale proprio nelle differenze che esistono tra esseri umani.
    Per te è ovvio che non è risposta perché quello che ti do sono le mie risposte, che per la maggior è come se le rivolgessi a me stesso; che vuoi di più? massimo di sincerità.
    Ti rispondo come se rispondessi a me stesso, se poi non ti aggrada sono solo fatti tuoi non certo miei.

  3. #138
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    Citazione Originariamente Scritto da axeUgene Visualizza Messaggio

    chiedevo solo a te, che sei interessato a conformarti ai precetti evangelici, lumi su quelle cose che avevo elencato;
    siccome la gente comunque si accoppia, si sposa, si separa, e qui si discute di cosa sia o meno giusto alla luce di quel precetto evangelico; anche perché quel dio ci avrà fatti sessuati e desiderosi per qualche motivo, per chi ci crede; no ?

    .
    Lasciamo perdere i termini cristiani, perché il discorso rischia di non finire più ma ti posso dire solo, non come la penso ora, dato che, nonostante tutto, stiamo tutti bene, quindi mi va bene così, evidentemente doveva succedere, ma come l'avrei pensata quando mi sono sposato: un fallimento.

  4. #139
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    Citazione Originariamente Scritto da crepuscolo Visualizza Messaggio
    Prima diventa cristiano così potrai saperlo.
    Anche se ti rispondessi sarebbe la mia risposta, ed ho notato che mai ti convince, questo è logico perché io ho la mia vita e tu la tua, per fortuna dico io, perché ciò rappresenta il massimo della libertà individuale proprio nelle differenze che esistono tra esseri umani.
    Per te è ovvio che non è risposta perché quello che ti do sono le mie risposte, che per la maggior è come se le rivolgessi a me stesso; che vuoi di più? massimo di sincerità.
    Ti rispondo come se rispondessi a me stesso, se poi non ti aggrada sono solo fatti tuoi non certo miei.
    mah...
    io assisto alla controversia con Cono, la quale verte sul senso di un testo;
    ho chiesto il tuo parere esegetico, a fronte di un parere esegetico che ti contesta;

    la risposta prevedrebbe di argomentare il costrutto evangelico in uno o l'altro senso; tu ti limiti a dire: sono fatti miei, e a me sta benissimo, perché io sono proprio perché ognuno si faccia i fatti suoi;

    non è mia intenzione chiederti per criticarti, ma solo per sapere se hai un'esegesi "forte"; mi dici che non l'hai, perché è solo tua sensibilità e non costrutto logico, e mi va bene così; discorso chiuso;
    sia chiaro che io sono solo ed esclusivamente spettatore di quello che vi dite con Cono; al momento, vedo lui in campo, e tu che non giochi; col che, avrebbe partita vinta a tavolino, anche tu fossi Maradona e lui Scarnecchia
    c'� del lardo in Garfagnana

  5. #140
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    Citazione Originariamente Scritto da xmanx Visualizza Messaggio
    Mah. I numeri dicono una cosa diversa.
    Nel 1991 i matrimoni in essere erano circa 14,2 milioni.
    Nel 2018 i matrimoni in essere erano ancora circa 14,2 milioni

    Nel 1991 i divorzi in essere erano circa 200 mila.
    Nel 2018 i divorzi in essere erano circa 1 milione

    E' vero...c'è stato un sostanziale aumento dei divorzi negli ultimi 30 anni. Ma siamo sempre in un rapporto di 14 a 1.
    Insomma...la situazione non è così grave come la descrivi.
    però la devi scontare pure sulla demografia del campione;
    se includi gli anziani, fai una media con il passato, che è scorretta, nel senso che non ti dice la tendenza;
    infatti, con l'allungamento della vita media hai un effetto cumulativo dei matrimoni delle generazioni passate, la norma;

    per avere un quadro significativo dovresti confrontare il dato percentuale di quanti si sono sposati e divorziati per ogni fascia, quinquennale, con una neutralizzazione di quella precoce, 18/23/28;
    poi fai i raffronti, considerando le percentuali: es: fatta 100 la fascia 28/33, 33/38... quanti si sono sposati ? e, di quelli, quanti hanno divorziato in percentuale ?
    potresti avere anche percentuali decrescenti di divorzi tra le nuove generazioni, ma semplicemente perché quelle si sono sposate molto meno;

    certo, resta il fatto che l'idea che la gente vada dall'avvocato per sfizio è incommentabile...
    c'� del lardo in Garfagnana

  6. #141
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    Citazione Originariamente Scritto da axeUgene Visualizza Messaggio
    mah...
    io assisto alla controversia con Cono, la quale verte sul senso di un testo;
    ho chiesto il tuo parere esegetico, a fronte di un parere esegetico che ti contesta;

    la risposta prevedrebbe di argomentare il costrutto evangelico in uno o l'altro senso; tu ti limiti a dire: sono fatti miei, e a me sta benissimo, perché io sono proprio perché ognuno si faccia i fatti suoi;

    non è mia intenzione chiederti per criticarti, ma solo per sapere se hai un'esegesi "forte"; mi dici che non l'hai, perché è solo tua sensibilità e non costrutto logico, e mi va bene così; discorso chiuso;
    sia chiaro che io sono solo ed esclusivamente spettatore di quello che vi dite con Cono; al momento, vedo lui in campo, e tu che non giochi; col che, avrebbe partita vinta a tavolino, anche tu fossi Maradona e lui Scarnecchia
    1 a 0 e palla al centro.

  7. #142
    Opinionista L'avatar di LadyHawke
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    Citazione Originariamente Scritto da Arcobaleno Visualizza Messaggio
    Se pensi questo, eviti di sposarti.
    Eccerto, se si ha la sfera di cristallo e si può prevedere il futuro accorgendosi di non essere compatibili, non ti sposi no.Se invece non ce l'hai e magari una donna scopre dopo che il marito la massacra di botte oppure è un traditore seriale che deve fare una? Tenerselo prenderle e zitta per sempre o finchè la morte (di lei) non li separi oppure portar le corna con disinvoltura fino a quando il peso la schiaccia?
    Ma vale pure per lui, si sposa una donna appassionata e focosa e poi si ritrova che lo comanda a bacchetta, diventa una megera e lo costringe a castità prematura?
    Non mi pare giusto.
    Comunque oggi le giovani coppie hanno la possibilità di conoscersi con una convivenza prima di fare il passo, per cui se non funziona si lasciano.
    La vita è veramente molto semplice, ma noi insistiamo nel renderla complicata.
    Confucio

  8. #143
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    Citazione Originariamente Scritto da axeUgene Visualizza Messaggio
    beh, lui dice esattamente che "vivere bene ed essere felici" non dovrebbe essere l'obbiettivo del cristiano, a fronte della promessa indissolubile;
    Io non sono d'accordo con questo obiettivo e neanche con Arco, le crisi ci sono in tutte le coppie quando non si riesce a superarle meglio una coppia separata che infelice e litigiosa.
    La vita è veramente molto semplice, ma noi insistiamo nel renderla complicata.
    Confucio

  9. #144
    Candle in the wind L'avatar di conogelato
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    Citazione Originariamente Scritto da axeUgene Visualizza Messaggio
    ma dove mai ???
    questa è una tua fantasia morbosa, che ti sei costruito leggendo i giornaletti di gossip quando accompagni Cona dal parrucchiere vedi quei miliardari e proietti lo schema sulla gente qualsiasi, quella col mutuo da pagare, per cui la separazione è l'anticamera della miseria e si verifica solo in circostanze estreme;
    tu non hai la minima idea dell'inferno che è per una famiglia qualsiasi anche solo il primo appuntamento con un avvocato, quali tormenti ed elaborazioni devono essere intervenuti, accumulo di malessere, tentativi falliti di stabilire anche solo un modus vivendi comunicativo decente, di sopravvivere in coppia in uno stato nervoso che consenta il minimo di responsabilità quotidiane;

    grazie; se l'Altro si fa i cazzi suoi e trova perfettamente agibile un equilibrio oppressivo, chi te lo fa fare di morire, deprimerti o ammalarti per tenere in piedi un esempio mortificante anche per i figli ?
    continui a voler ignorare che le generazioni che non si sposano o non procreano sono figlie di quelle famiglie tradizionali che a te sembrano l'ideale, ma che nessuno ritiene quel modello degno di essere emulato; se rimuovi questo, come pensi di poter esprimere un'idea convincente ?

    perché, tu forse accetteresti di soffrire nell'abnegazione di lasciare all'altro la libertà di sottrarsi ad un rapporto che genera sofferenze per lei ? l'egoismo si puà constatare anche dalla tua parte;

    riconciliarsi non significa una ceppa; quello che conta è l'equilibrio di potere su cui ti riconcili:
    la coppia è potere; la riconciliazione, finito l'amore, è solo un modus vivendi che sancisce i rapporti di forza: dove cazzo vai, ché sei povero/a ? se osi andartene finisci in mutande; se non fai come ti dico ti corco di botte, oppure porto via i figli, ti spolpo e finisci in mezzo ad una strada... questo è il sottinteso, la minaccia potenziale che agisce nelle coppie sfasciate di separati di fatto, che esternamente restano "famiglia";
    c'è poco da meravigliarsi se le violenze fisiche siano tanto diffuse, fino alle estreme conseguenze; per non parlare di quelle psicologiche, che sfociano in manifestazioni comuni che la cronaca non registra: depressioni, grigiore infinito, rassegnazione, perdita di vitalità e capacità educative;
    l'abnegazione è solo il modo in cui chi comanda descrive la soggezione di chi obbedisce; guarda che non parli con bambini di otto anni qui...

    e chi è più debole spesso subisce, per anni, forse tutta la vita; si riconcilia in una rassegnazione che nega i più elementari bisogni affettivi; ma i figli vedono tutto, percepiscono tutto;
    poi, come ti dicono in molti, anche qui:
    avrebbero fatto meglio a separarsi... e scappano a gambe levate da quell'idea di famiglia; bel risultato quella riconciliazione !
    del resto, sono i fatti a parlare:
    se quel modello di famiglia fosse pregiato, tutti lo perseguirebbero; chi non vorrebbe quella felicità che propagandi ?
    se ciò non avviene, vuol dire che il modello non convince; ma chi propaganda un prodotto che non è gradito non dovrebbe accampar scuse se la clientela sceglie altro e dare la colpa alla concorrenza; se i figli preferiscono stabilmente mangiare al McDonalds, che fa schifo, vuol dire che la cucina di casa è anche peggio; o che l'atmosfera a tavola li dissuade.
    ...o che si va avanti per mode. Per imitazione. Perchè così fanno tutti.....
    Ti sembra felice la nostra Società? Ti sembra che le Persone siano realizzate e felici seguendo solo la tendenza dei diritti individuali e omettendo quella dei doveri?
    Facciamo volontariato da anni affrontando i problemi relazionali delle coppie, Axe. Altro che gossip, altro che giornaletti! Tocchiamo ogni giorno con mano la difficoltà del comprendersi, dell'amarsi per quel che si è. Abituati fin da piccoli ad avere tutto, a consumare tutto, a disporre di tutto, le persone crescono senza spina dorsale. E alle prime difficoltà naufragano e colano a picco. Già soltanto venire da noi, parlare, sfogarsi, è tantissimo! Può rappresentare quell'àncora di salvezza in grado di aiutarle. Per poi poter risalire sulla barca del loro Matrimonio ed imparare a remare verso porti più sicuri e accoglienti.
    amate i vostri nemici

  10. #145
    Candle in the wind L'avatar di conogelato
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    Citazione Originariamente Scritto da Turbociclo Visualizza Messaggio
    Togliamo di mezzo la scusa dei figli nel dover portare avanti ad ogni costo un rapporto già finito. I figli risentono più di un'atmosfera di tensione, magari di reciproca indifferenza fra i genitori che di una seppur dolorosa separazione. E poi perché lo porteresti comunque avanti il rapporto, perché lo ha detto il prete, oppure perché sta scritto in un "libro sacro"? Ma andiamo...
    https://www.primonumero.it/2019/11/g...ti/1530586088/

    “Se non paghi gli alimenti non vedi tuo figlio”, “se non fai quello scordati tua figlia”. Quante volte, durante la quotidianità, i genitori separati hanno ripetuto questa frase ignari del dolore che quelle parole, tanto semplici ma pesanti quanto macigni, avrebbero inferto sui loro figli? Perché, fin troppo spesso, i coniugi si lasciano tra liti furiose e discussioni accese e, dopo aver litigato per la casa, il mobilio e l’auto, si battono per la custodia dei figli. Bello, dirà qualcuno, si vede che entrambi tengono al benessere del piccolo e voglio solo il meglio per lui.

    E se il ‘meglio’ che intendono i genitori non sia davvero la scelta giusta per il figlio? Qualcuno ha mai chiesto davvero ad un bambino cosa pensa della separazione dei genitori? Se vedere uno dei due per un fine settimana al mese sia davvero ciò che vuole, ciò che lo fa star bene? Se sentirli litigare costantemente, fosse anche per telefono, provochi dolore? Durante le cause di divorzio e separazione i bambini vengono paragonati ai beni materiali, come fossero il prezioso servizio di piatti e posate ricevuto in dono per il matrimonio o una vecchia lampada che non piace a nessuno dei due coniugi, ma che entrambi vogliono pur di far dispetto all’altro quando, invece, sono la parte più debole di un rapporto ormai incrinato, gli ultimi invisibili di una fiamma d’amore ormai spenta, divenendo semplici causali di un ricatto appena iniziato.


    Per rispondere a queste domande nasce la ‘Carta dei diritti dei figli nella separazione dei genitori’ presentata mercoledì pomeriggio a Termoli dall’Aiaf (Associazione italiana degli avvocati per la famiglia e per i minori): un decalogo che dà finalmente voce ai figli dei separati, alle loro esigenze ed ai loro timori. Una sorta di vademecum di cui i genitori ed i giudici dovrebbero tener conto per permettere ai piccoli di vivere serenamente, anche se privati della famiglia composta da due genitori.

    Dovrebbero, appunto, perché si tratta di una carta, un insieme di istruzioni scritte da una commissione di diciassette giovani creata dal Garante per l’Infanzia e l’Adolescenza, assieme ad esperti legali, psicologi, sociali ma che, nella legislazione italiana, non ha ancora un posto ben definito. “I bambini ed i ragazzi – riassume il Presidente Aiaf Molise Romeo Trotta – Hanno diritto a preservare le relazioni familiari non solo con i due genitori, ma anche con i nonni, gli zii, i cugini e perfino con gli amici di ambedue i genitori”.

    La Carta si apre proprio con il diritto dei figli ad essere amati, argomento troppo spesso sottovalutato da entrambi i genitori: “I figli hanno il diritto di essere liberi di continuare a voler bene ad entrambi i genitori, hanno il diritto di manifestare il loro amore senza paura di ferire o di offendere l’uno o l’altro. I figli hanno il diritto di conservare intatti i loro affetti, di restare uniti ai fratelli, di mantenere inalterata la relazione con i nonni, di continuare a frequentare i parenti di entrambi i rami genitoriali e gli amici. L’amore non si misura con il tempo ma con la cura e l’attenzione”.

    Tra gli altri diritti di cui i figli di genitori separati potranno godere, ci sono quello a continuare ad essere figli e di vivere la loro età, di essere informati ed aiutati a comprendere la separazione dei genitori, di essere ascoltati e di esprimere i loro sentimenti, di non subire pressioni da parte dei genitori e dei parenti, che le scelte che li riguardano siano con divise da entrambi i genitori, di non essere coinvolti nei conflitti tra genitori, al rispetto dei loro tempi, di essere preservati dalle questioni economiche, di ricevere spiegazioni sulle decisioni che li riguardano.

    Un decalogo di buone intenzioni, complesse da gestire ed ancor più da attuare che rappresenta la base per garantire rispetto e serenità ai minori: “Per dare piena attuazione alla Carta si dovrebbe creare un Tribunale specializzato per la famiglia – ha commentato il Presidente Aiaf Lazio Maria Teresa Pagano – Composto da esperti che possano far propria la Carta e per fare in modo che i bambini non soffrano più né durante la separazione né in futuro”.

    Proprio nell’ambito dell’ascolto nasce anche un’altra realtà molto importante: si chiama ‘Casa dei diritti’ e si pone l’obiettivo di fornire assistenza, informazione ed orientamento gratuito a chiunque abbia un disagio: “Sono numerose le persone che si rivolgono ai punti di Termoli e Campobasso – ha spiegato il Presidente dell’associazione Konsumer Italia Molise APS Laura Venittelli - Forniamo assistenza su diversi punti, dalle pubbliche amministrazioni per il disbrigo di pratiche fino ad informazioni sul servizio sanitario. Il punto di ascolto rappresenta il punto a metà strada tra i diritti negati ed i cittadini”.
    Ultima modifica di conogelato; 13-02-2020 alle 01:02
    amate i vostri nemici

  11. #146
    Candle in the wind L'avatar di conogelato
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    Citazione Originariamente Scritto da LadyHawke Visualizza Messaggio
    Cono non è sempre così sai?
    Conosco coppie che non si sono separate ai primi contrasti ma dopo anni, non sono d'accordo poi sull'abnegazione e sacrificio, una dose di sano egoismo per vivere bene ed essere felici ci vuole,come dice una psicologa che conosco, non l'annullamento per l'altro.
    Sano ed egoismo non sono termini che stanno bene insieme, Lady. Se non si è disposti a morire per l'Altro, è meglio non sposarsi. O sposarsi solo civilmente: Il Matrimonio cristiano è un'altra cosa....
    amate i vostri nemici

  12. #147
    Candle in the wind L'avatar di conogelato
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    Citazione Originariamente Scritto da axeUgene Visualizza Messaggio
    beh, lui dice esattamente che "vivere bene ed essere felici" non dovrebbe essere l'obbiettivo del cristiano, a fronte della promessa indissolubile;

    il punto debole del suo ragionamento è che nella crisi, il tutto diventa un gioco a somma zero, dove l'abnegazione "virtuosa" dell'uno va a vantaggio dell'egoismo dell'altro, e così graziearca , se ci si identifica nel coniuge vincente che consegue il suo obiettivo nell'indissolubilità; oppure a somma -1, dove sono entrambi infelici e vince solo la norma, perché si rattrappisce pure chi "controlla";

    la questione che ho posto ai "cristiani" è di spiegare in cosa e secondo quali principi una determinata soluzione non condivisa - quindi con un soccombente - di una crisi di coppia rappresenterebbe un fine morale cristiano, secondo il Vangelo.
    Il Matrimonio cristiano non è un contratto. Non è un campo di battaglia dove ci sono vincitori e vinti....

    « Il patto matrimoniale con cui l'uomo e la donna stabiliscono tra loro la comunità di tutta la vita, per sua natura ordinata al bene dei coniugi e alla procreazione e educazione della prole, tra i battezzati è stato elevato da Cristo Signore alla dignità di sacramento »

    « Dio stesso è l'autore del matrimonio ». La vocazione al matrimonio è iscritta nella natura stessa dell'uomo e della donna, quali sono usciti dalla mano del Creatore. Il matrimonio non è un'istituzione puramente umana, malgrado i numerosi mutamenti che ha potuto subire nel corso dei secoli, nelle varie culture, strutture sociali e attitudini spirituali. Queste diversità non devono far dimenticare i tratti comuni e permanenti. Sebbene la dignità di questa istituzione non traspaia ovunque con la stessa chiarezza, esiste tuttavia in tutte le culture un certo senso della grandezza dell'unione matrimoniale. « La salvezza della persona e della società umana e cristiana è strettamente connessa con una felice situazione della comunità coniugale e familiare » (parole riprese anche dal presidente Mattarella ieri)

    Dio, che ha creato l'uomo per amore, lo ha anche chiamato all'amore, vocazione fondamentale e innata di ogni essere umano. Infatti l'uomo è creato ad immagine e somiglianza di Dio che « è amore » Avendolo Dio creato uomo e donna, il loro reciproco amore diventa un'immagine dell'amore assoluto e indefettibile con cui Dio ama l'uomo.

    Che l'uomo e la donna siano creati l'uno per l'altro, lo afferma la Sacra Scrittura: « Non è bene che l'uomo sia solo » (Gn 2,18). La donna, « carne della sua carne », sua eguale, del tutto prossima a lui, gli è donata da Dio come « aiuto », rappresentando così Dio dal quale viene il nostro aiuto. « Per questo l'uomo abbandonerà suo padre e sua madre e si unirà a sua moglie e i due saranno una sola carne » (Gn 2,24). Che ciò significhi un'unità indefettibile delle loro due esistenze, il Signore stesso lo mostra ricordando quale sia stato, « da principio », il disegno del Creatore: « Così che non sono più due, ma una carne sola » (Mt 19,6).

    http://www.vatican.va/archive/catech...2s2c3a7_it.htm
    amate i vostri nemici

  13. #148
    Opinionista L'avatar di axeUgene
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    Citazione Originariamente Scritto da conogelato Visualizza Messaggio
    E se il ‘meglio’ che intendono i genitori non sia davvero la scelta giusta per il figlio? Qualcuno ha mai chiesto davvero ad un bambino cosa pensa della separazione dei genitori?
    se ricorri a questa logica, distruggi la nozione stessa di famiglia ed educazione:
    chiediamo ad un bambino se ha voglia di andare a scuola oppure di passare tutta la giornata coi videogiochi ? se gli va un pasto sano o preferisce ingozzarsi di colorate schifezze o merendine pubblicizzate in tv ?

    Se vedere uno dei due per un fine settimana al mese sia davvero ciò che vuole, ciò che lo fa star bene? Se sentirli litigare costantemente, fosse anche per telefono, provochi dolore? Durante le cause di divorzio e separazione i bambini vengono paragonati ai beni materiali, come fossero il prezioso servizio di piatti e posate ricevuto in dono per il matrimonio o una vecchia lampada che non piace a nessuno dei due coniugi, ma che entrambi vogliono pur di far dispetto all’altro quando, invece, sono la parte più debole di un rapporto ormai incrinato, gli ultimi invisibili di una fiamma d’amore ormai spenta, divenendo semplici causali di un ricatto appena iniziato.
    appunto:
    se i genitori sono così, se il loro rapporto, i loro sentimenti, sono quelli, vuol dire che non avrebbero dovuto costituire quella famiglia, con quella persona; altro che Dio li ha fatti incontrare e indissolubilità...

    la dicitura "società naturale" della Cost. intende esattamente escludere un'ingerenza dello stato nei rapporti famigliari e di filiazione, perché non sarebbe concepibili un "commissario del popolo" che venga a casa tua a questionare sull'educazione dei tuoi figli; no, un'ora e mezza a messa è una violenza, non va bene... lei è inadatto a fare il padre, le togliamo i figli e li affidiamo ad un ente per l'educazione alla laicità

    purtroppo, questa tua libertà ha un costo, necessario; e cioè che la famiglia resti comunque un luogo in cui l'autorità pubblica può intervenire solo in presenza di violazioni della legge; ma non per una trascuratezza o cinismo; semplicemente perché il rischio di abusi d'autorità sarebbe troppo elevato;

    per decenni ho letto quotidianamente ipotesi normative espresse da persone dotate dell'autorità per formularle, ma incompetenti; ipotesi puntualmente bocciate;
    ci sono già gli assistenti sociali e i magistrati che devono vigilare; posta la legge, uno stato può solo garantire le condizioni economiche dei separati, evitare che la rottura determini situazioni di miseria e conflitti amplificati da questa;
    per questo insisto tanto sulla maturità delle scelte di coppia e sulla necessità che due persone che si impegnano conoscano bene se stesse, i propri bisogni e limiti, per evitare avventure azzardate.
    c'� del lardo in Garfagnana

  14. #149
    Opinionista L'avatar di axeUgene
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    Citazione Originariamente Scritto da conogelato Visualizza Messaggio
    ...o che si va avanti per mode. Per imitazione. Perchè così fanno tutti.....
    Ti sembra felice la nostra Società?
    la società non è una persona, di cui dire se sia felice o meno; se parti da questa idea inevitabilmente ti poni su un piano abusivo; ti pare che io possa sindacare la felicità della tua condizione famigliare, dei tuoi figli educati come li educhi ?
    prova ad immaginare un'autorità che stabilisca: no, la castità pre-matrimoniale è un disvalore, perché i ragazzi vogliono trombare; non possiamo permettere al sig. Cono di educarli in quel modo.... ma ti pare ???

    Ti sembra che le Persone siano realizzate e felici seguendo solo la tendenza dei diritti individuali e omettendo quella dei doveri?
    quello che sembra a me è irrilevante; io non sono l'ombelico del mondo, né tantomeno l'autocrate depositario della verità; c'è già la legge, la morale condivisa, a stabilire i doveri; adempiuti quelli, ognuno decide per la sua parte, esattamente come tu decidi per la tua;
    postulare diversamente implica la disponibilità a vedersi un funzionario dello stato che questiona su quello che decidi, su come educhi i tuoi figli, renditi conto...

    Facciamo volontariato da anni affrontando i problemi relazionali delle coppie, Axe. Altro che gossip, altro che giornaletti! Tocchiamo ogni giorno con mano la difficoltà del comprendersi, dell'amarsi per quel che si è. Abituati fin da piccoli ad avere tutto, a consumare tutto, a disporre di tutto, le persone crescono senza spina dorsale. E alle prime difficoltà naufragano e colano a picco.
    ecco, vedi ?
    sei laureato in psicologia ? che qualifiche hai per determinare le motivazioni profonde di certe scelte ? a te, per tuoi motivi, può sembrare mancanza di spina dorsale quello che è un problema molto diverso, o anche semplicemente il risultato di una scelta condizionata da un ambiente ideologizzato; chi si rivolge a voi, verosimilmente, è il prodotto culturale dell'ideologia di famiglia della dottrina cattolica, altrimenti non verrebbe da voi, ma andrebbe da psicologi non orientati;
    niente di male, beninteso; ma è un percorso che difficilmente la professione della psicologia - quella vera, laureata e soggetta a training - ammetterebbe come tecnicamente appropriato;
    può benissimo essere che quelle "prime difficoltà" che pensi di osservare altro non siano che il pretesto per manifestare problemi diversi, che tu non hai la professionalità per riconoscere, quindi per il rigetto di una scelta maturata esattamente in quel quadro di forzature che si vogliono ribadire con l'indissolubilità;

    come esperienza personale, ti posso dire che due delle relazioni più importanti che io abbia avuto sono state con ragazze - si fa per dire, 30 e 27 all'inizio, donne - di estrazione cattolica ultra osservante e con seri problemi psicologici, e tipici di tutta la famiglia;
    sia chiaro: non sto dicendo che l'educazione cattolica sia la causa di quei problemi; i problemi di relazione li hanno tutti;

    ma facilmente, l'ideologia cattolica della sessualità e famiglia si presta a fornire corazze ideologiche che occultano e rimuovono quelle che sono solo nevrosi, e ritardano la maturazione psicologica di persone fragili per motivi loro; col rischio che la tua consulenza, nel momento in cui le difficoltà sorgono da fragilità personali che hanno indotto ad un matrimonio mal motivato, invece di facilitare la presa di coscienza di certi problemi, non fa altro che rafforzare quelle corazze nevrotiche e inficiare un possibile percorso di guarigione, perché si fa valere l'ideologia della conservazione di un vincolo viziato in partenza da quelle fragilità.
    c'� del lardo in Garfagnana

  15. #150
    Opinionista L'avatar di crepuscolo
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    Citazione Originariamente Scritto da axeUgene Visualizza Messaggio
    mah...
    io assisto alla controversia con Cono, la quale verte sul senso di un testo;
    ho chiesto il tuo parere esegetico, a fronte di un parere esegetico che ti contesta;
    Caro axeUgene, provocandomi mi hai costretto a fare una ricerca tra i libri delle mia biblioteca.
    Dopo potrai constatare, se vuoi, rileggendomi, che alcune idee e sensazioni ricorrevano anche se in forma abbozzata, nei miei scritti; buona lettura.

    ESEGESI riguardo alle nozze.

    Proprio perché la questione intorno alla theologia comprehensorum resta pressoché inconcepibile, la riflessione sistematica ha spesso ceduto qui il posto al registro delle metafore, delle immagini, delle analogie, simboli biblicamente tramandati, perché partendo da atteggiamenti e da aspirazioni centrali nell'uomo, ma al tempo stesso superandole "apofaticamente", rappresentano il cielo come un superadempimento dell'elemento umano-intimo in una tutta diversa intimità: l'immagine delle nozze.

    Si ratta di un simbolo che adempie in forma definitiva il percorso anagogico-veritativo dell'analogia entis.
    Dopo un significativo excursus del simbolo attraverso l'Antico ed il Nuovo Testamento, in cui emerge con sempre più evidente chiarezza la loro interna relazione ( Ap 19,9: cena di nozze dell'Agnello) si può affermare che:
    " a partire dal mistero della cena, si fa già chiaro che in ultima analisi tra le due immagini corrispondenti non si tratta di un semplice "paragone" tra un evento perituro-terreno e celeste, bensì che tra i due piani corre una mediazione mediante un evento verticale, che ora si dimostra anche espressamente come un mistero di nozze.
    Dunque, non un paragone, ma qualcosa di più sul piano semantico: una mediazione, che è quella del pian terreno-carnale nell'orizzonte divino-celeste, attraverso la mediazione centrale del corpo di Cristo Risorto ( piano ontico-noetico del mondo come rappresentazione del cielo).
    Ci si preoccupa quindi, proprio nell'orizzonte della definitività dell'eschaton, la rilevanza del corpo e della carnalità che, su di un piano diametralmente opposto, servivano quaggiù da esplicazioni analogiche del mondo divino. Così ora, rispetto all'eternità, sebbene poste su di un piano più elevato, queste funzioni di rappresentanza continuano a partecipare, su di un livello di trascendenza, all'imago trinitatis.
    Se così non fosse allora tutto l'impianto ermeneutico del mondo come immagine della Trinità sarebbe risultato evanescente.
    La corporeità, e così pure la sessualità, rispondono in modo misterioso al duplice movimento analogico ascendente ( da quaggiù a lassù) e discendente ( dal mondo intradivino al mondo creato):
    "il senso puramente terreno delle immagini può essere superato solo nel senso che il fondamento comparativo reso possibile in forza della resurrezione del Cristo non viene in tal modo distrutto....i bisogni nutritivi del corpo Dio li distruggerà ( 1 Cor 6,13), allo stesso modo che saranno superati morte e dolore e lamento ( Ap 21,4). Gesù stesso respinge ancor più radicalmente l'esercizio delle funzioni sessuali nella vita eterna: "Voi siete in errore perché non conoscete né la Scrittura né la potenza di Dio. Giacché i risorti non si sposano e non vengono sposati, ma sono come gli angeli di Dio nel cielo" Mt 22,29, Ap 14,1-5).
    Le due affermazioni sono categoriche, dato che il corpo umano non sarà più sottoposto ad istinti naturali come quelli che servono alla conservazione ed alla proliferazione all'interno della mortalità.
    Ma nonostante la definitività di queste dichiarazioni c'è nella funzione corporea un elemento che la trascende e la fa partecipare all'imago trinitatis nell'uomo. Sussiste un'analogia ascendente che corrisponde a guisa di modello all'analogia discendente, la quale dal Dio trinitario ed attraverso l'umanità del Figlio si estende fino alla struttura mortale e transitoria dell'uomo terreno.
    Il riferimento al prefisso interpretativo del mistici, nei cui testi e nelle cui esperienze soprannaturali, abbonda soprattutto il rinvio alla metafora nunziale, dovrebbe costituire al riguardo una prova a fortiori della dimensione non semplicemente di paragone della struttura umana terrena.
    Non è proprio il matrimonio spirituale ciò a cui mira per esempio l'opera mistica di Giovanni della Croce?
    Così uomo e donna sono da principio dei mezzi a vicenda per raggiungere Dio.
    Von Balthasar dice che siamo in presenza non semplicemente di una trascendenza immanente (come per buona parte della letteratura teologica), e cioè di una cifra del divino immessa nella relazione sessuale uomo-donna, ma di una trascendenza trascendente, nel senso che questa cifra diventa anche un analogatum princeps - nel quadro delle vestigia relative all'immago trinitatis - per scorgere qualcosa del mistero delle Persone divine.
    Si può così sostenere che la teologia sessuale, nel quadro dell'antropologia metafisica, assume un rilievo di grande portata.
    Nel vero amore sessuale, quello che diventa cifra di comunicazione agapica nell'eros ed attraverso l'eros, l'azione dell'uomo è realmente dedizione al pari della donna; entrambi si donano, l'uno in modo tale che, mentre è maschio nell'atto del dono di sé, e perciò in funzione attiva, diventa passivo e contemplativo nella nascita, mentre la donna, che appare in una posizione di accoglienza del dono del maschio, diventa però attiva nella gestazione e nella nascita.

    Caro axe, se ti basta termino qui.
    Ultima modifica di crepuscolo; 13-02-2020 alle 07:35

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