Sì cono, sì. Hai un cervello che ti fa pensare, parlare, provare sensazioni, sentimenti.
Fattene una ragione.
Sì cono, sì. Hai un cervello che ti fa pensare, parlare, provare sensazioni, sentimenti.
Fattene una ragione.
Pienamente funzionante e programmata in tecniche multiple
ma poiché Gesù di Nazareth è una caterva immensa di idee più o meno originali al personaggio reale, io mi chiedo a quale Gesù cono voglia riferirsi.
Forse a quello di Pietro e Paolo
A quale Gesù e dio vi riferite tutti visti gli sproloqui che fate!
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Stavo scherzando con cono
Io mi riferisco al mio comunque, dopo una vita che ce l'ho come modello non vorrei proprio mettermi un vestito che non mi stia bene.
Non esiste un Cristo ad personam, mio caro. Facile da modellare per la nostra convenienza....
Esiste il Cristo rivelato dal Padre. Il Cristo che conosce chi siamo meglio di qualsiasi psicologo, psicanalista, esperto luminare....
"Mentre era a Gerusalemme per la Pasqua, durante la festa, molti, vedendo i segni che egli compiva, credettero nel suo nome. Gesù però non si fidava di loro, perché li conosceva tutti e non aveva bisogno che qualcuno gli desse informazioni sull’uomo. Egli infatti sa quello che c'è in ogni uomo!" (Giovanni 2)
amate i vostri nemici
Perché te l'ho detto due post più su!! Sta lì nella scatola cranica, istinti, sentimenti, linguaggio ecc..
Ma sai leggere?
Se non ti raccapezzi, così come usi il PC ed internet per entrare nel forum, puoi anche farti un giretto a cercare informazioni sulla mente.
Pienamente funzionante e programmata in tecniche multiple
infatti proprio per quello si presenta alla tua porta secondo le tue caratteristiche, poi ti trasforma, in meglio ovviamente.
Se il cono di ieri è uguale a quello di domani non c'è alcuna trasformazione, e se non c'è alcuna trasformazione non credo che l'idea del "Figlio dell'Uomo" rifletta Cristo Gesù.
Mi piangono gli occhi. Davvero l'ignoranza fine a se stessa nella sua forma più becera e compiaciuta. Cono ripigliati!
E' questo gran conoscitore di uomini e parolaio da Settimana enigmistica a dire, se non erro "Vi dico: A chiunque ha sarà dato; ma a chi non ha sarà tolto anche quello che ha. .E quei miei nemici che non volevano che diventassi loro re, conduceteli qui e uccideteli davanti a me»."
Lc 19, 26-27.
Ultima modifica di Pazza_di_Acerra; 30-05-2018 alle 12:09
semel in anno licet insanire, cotidie melius
Fosse il male che uno lo rivolge solo a sé stesso questo tipo di pensiero, problemi suoi. E' che poi lo rivogano agli altri, forse influenzando chi li ascolta.
Pienamente funzionante e programmata in tecniche multiple
Questa è una parabola. Qual è il significato? Ciascuno di noi riceve in dotazione delle abilità, un'intelligenza, dei doni in salute e beni. Sicuramente ci sono anche gli handicappati di qualsiasi genere e chi nonostante gli sforzi non riesce nemmeno a trovare un lavoro. Qui, evidentemente, Gesù si riferisce a chi ha ricevuto qualcosa che potrebbe far fruttare. Chi ha utilizzato al meglio il capitale ricevuto merita di essere premiato col governo di alcune città. Chi non ha fatto fruttare per nulla il capitale ricevuto, non merita di tenere nemmeno ciò che ha ricevuto, che viene giustamente dato a chi è stato più abile o, probabilmente, si è impegnato maggiormente nel compiere buone opere. Perché questo è ciò che Dio chiede agli uomini, secondo le loro possibilità: impegnarsi nel compiere il bene.
Ci sono poi coloro che proprio non vogliono essere governati da Dio e da chi lui ha designato a tale scopo. All'epoca cosa avrebbe fatto un re con dei nemici che non lo vogliono come governante? Li avrebbe condannati a morte.
Cristo al ritorno farà letteralmente così? Abbiamo visto che alla fine ciascuno andrà al posto che merita. Per chi meriterà l'inferno, quello sarà una morte dell'anima, una sofferenza dell'anima, soprattutto.
Qualcuno pretenderebbe che il giudizio fosse identico qualunque siano le azioni compiute? E' una pretesa assurda: è come se un omicida o un ladro pretendesse di essere giudicato come una persona generosa, che magari ha concluso una prima vita come martire e in una seconda è stato molto perseguitato e ha sofferto molto.
Fate l'amore, non la guerra.
Lavorare tutti, lavorare meno.
Mi fai quasi tenerezza....
Perchè tante volte, fra il dire e il fare, c'è di mezzo il mare? Sai dirmelo? Con la mente vorremmo, desidereremmo compiere un'azione...dire qualcosa a una persona....agire in un certo modo e poi non ci riuscimo o ci scopriamo incapaci di farlo? Cosa "limita" il cervello? Cosa "argina" e "modifica" la nostra razionalità?
amate i vostri nemici