Originariamente Scritto da
LadyHawke
Cono tu per me sei troppo catastrofista, parli generalizzando non tieni conto che nessuno sta dicendo che non dobbiamo fare qualcosa per dare un futuro alle nuove generazioni, quali poi quelle dell'occidente o più a livello mondiale? Perchè sembra più che altro che tu parli del nostro, quello dei giovani del nostro paese ma l' umanità non è composta solo da cittadini italiani e ci sono tante teste che comandano.
Se ti riferisci alle nostri giovani che vivono nel nostro paese allora è bene ricordare che ogni epoca ha conosciuto difficoltà, crisi, a parte forse la generazione dei baby boom la mia per intenderci, di quelli nati a cavallo degli anni 50-60 durante il boom economico, ricostruzione post bellica, seguito al termine della seconda guerra mondiale.
Credo che la "nostra" quella dei nati durante il boom economico, sia stata la generazione più fortunata del secolo scorso, non c'era la difficoltà che c'è oggi a trovare un lavoro e mantenerlo, c'era la possibilità di mettere via qualche risparmio e costruirsela la casa, o prendere in affitto una casa, si poteva cambiare più facilmente posto di lavoro per migliorare, c'era nei piccoli centri meno criminalità, o quasi inesistente, non ricordo di aver mai letto o temuto per la mia persona ad andarmene in giro da sola sia da bambina, che poi da ragazza anche la sera. Oggi molti giovani hanno mille difficoltà, da soli se prendono 1400 euro al mese non riescono più prendere in affitto una casa se ne devono pagare 700 o a trovarne a 500 euro, quanto resta loro per vivere? Ed in più vogliono la garanzia di 2 stipendi, dimmi come fa un single? E ad avercelo un lavoro stabile.
Ma tu sai quando sono nati i miei genitori?
Mio padre nel 1934, ha vissuto la sua infanzia durante la guerra e concluso il cclo scolastico solo finita la guerra, con scuola serale per la licenza elementare. Mia madre è nata praticamente
allo scoppio della seconda guerra mondiale, nel 1938 e vissuta i primi anni della sua infanzia sotto i bombardamenti, perchè la madre non scappava nei rifugi ma se ne stava a girare la polenta per sfamare i 7 figli nella realtà povera dei contadini delle campagne venete e friulane, mia nonna con la bimba più piccola , mia madre, attaccata alle gonne. Quindi povertà.
Ne è uscita traumatizzata come saranno traumatizzati tutti quei bambini che oggi vivono in Ucraina sotto bombardamenti russi e i bambini palestinesi sotto quelli israeliani.
Non è per dire che che "è stato sempre così" quindi ci rassegnamo, ma per fare conoscere, sapere che non solo i giovani di oggi soffrono, quindi risparmiati certi giudizi che lanci continuamente grazie.
Nessuno sta dicendo che non ci si deve impegnare per cercare di aiutare quei ragazzi che vivono grossi disagi esistenziali, o che vivono in contesti sociali di degrado e criminalità o che si fanno rimbambire da droghe, alcool o dai social, ma portare a conoscenza che ogni generazione ha e vive le proprie difficoltà esistenziali e turbamenti adolescenziali.
I nostri ragazzi non sono certo fortunati come la mia generazione dato che hanno vissuto una pandemia, un lockdown prolungato, una grave crisi economica se non mondiale o comunque europea, nazionale, e dove alle porte bussano venti di conflitto mondiale con una guerra vicinissima e un'altra poco più in là.
Non trovi che sia ciclico?
A guardare sembrerebbe che dal passato non s'impari nulla.
Ma finora da ogni "crisi" si è sempre usciti, le crisi portano cambiamenti, qualcuno vede le crisi anche come opportunità.