no, hai frainteso;
io constato solo che esistono diverse religioni, e persino diverse confessioni nell'ambito della stesa religione, a partire da interpretazioni diverse degli stessi testi;
se un dio avesse voluto ergersi a normatore, non avrebbe consentito equivoco, sia su quali testi adottare, sia sulla loro interpretazione;
l'ordinario, quando vi è una norma, è che la quasi totalità la comprende, anche se alcuni la trasgrediscono; ma, quasi sempre, anche i trasgressori riconoscono la trasgressione e non affermano di non conoscere quella norma, dal furto al passaggio col rosso;
se ciò non avviene sui testi, e la loro adozione o meno dipende dalla scelta delle persone, e persino l'interpretazione dello stesso testo non consente di imporre un senso univoco dal costrutto, vuol dire che quei testi non si prestano a normare;
e quindi, anche nell'ipotesi di un'ispirazione divina, che quel dio che li avesse ispirati non intendeva prescrivere una determinata condotta; pertanto, nessuno potrà prescrivere quella condotta come doverosa.