Citazione Originariamente Scritto da axeUgene Visualizza Messaggio
non rinnego perché non ho nulla da rinnegare: la mia esposizione è solo una road map per chi vuole il matrimonio indissolubile; una cosa che a me non interessa; lo dice persino Pillon che "il matrimonio non si fonda sull'amore"; io, a chi lo vorrebbe indissolubile, consiglio di pensare spazi per il divertimento sessuale di entrambi, tutto qui; io non vivrei la cosa in questo modo, ma constato che è l'unica formula che abbia funzionato nella storia, quella meno instabile;


per innamorarsi serve una coscienza del sentimento, un discorso interiore che descriva così le pulsioni; lo zotico analfabeta, servo dei protagonisti di quelle storie, non aveva un pensiero astratto in grado di consentirgli una narrazione interiore dell'amore, al di là della pulsione desiderante; insomma, quelli non "si vedevano" amare, non erano presenti a se stessi, mentre gli alfabetizzati sì;
con l'Ottocento, la letteratura popolare ha iniziato a diffondere archetipi in cui il popolo, ora lettore, poteva identificarsi e identificare l'amane, scaffali e cassetti concettuali in cui collocare le proprie pulsioni e sensazioni; prima, l'amore e la pulsione, l'arrazzamento , per i più coincidevano;


per me, siamo sulla Salaria ogni volta in cui c'è un sottinteso di scambio ulteriore, senza il quale non si avrebbe una determinata intenzione; tu esci a mangiare una pizza con un amico o amica, solo per il piacere della compagnia di quella persona, perché ti fa ridere, perché parlate di cose che interessano ad entrambi, perché la pensate allo stesso modo e vi divertite a fomentarvi senza il pensiero di chiedergli un favore, no ?
perché non dovrebbe poter essere - sottolineo il poter, come opzione non esclusiva - così anche per il sesso ? che c'è, la passera si contamina, tipo Chernobyl ?

e non mi dire che i giovani già fanno così, perché non è vero; quella che vedi, o immagini, è il più delle volte solo un'emulazione trasgressiva di promiscuità e libertà, dietro la quale sono incistate tutte le insicurezze e tutti i vecchi modelli e miti, la conquista, il possesso, ecc... perché altri non ce ne sono;

ed è ovvio, perché se nell'educazione si associa il sesso all'impegno, il primo diventa oggetto di trattativa per il secondo; e quindi si deve apprendere a trattare, e ingannare, sia col bonus dolus, sia con la vera propria truffa;

forse la mia fortuna - almeno dopo una certa età - è che essendo troppo pigro non amo la seduzione, raccontare mirabolanti cazzate pur di ottenere qualcosa che altrimenti mi verrebbe negato; il risultato è stato un ridotto numero di partner, ma almeno a quelle piacevo per quello che sono e siamo stati bene; nessun pentimento, rimorso, rimpianto, rancore a posteriori; nessuna lagna o vittimismo;
invece sono pieno di rimpianti per tutto quello che non ho saputo gestire a livello emotivo fino ai 30 anni, perché assolutamente ineducato ad ascoltare: volevo proprio un impegno, ma era solo la richiesta di un puntello a miei motivi ed insicurezze, che trovavano una soddisfazione in quel modello per cui quella ragazza è "tua" solo se lascia subito quell'altro, oppure se sacrifica un lavoro prestigioso all'estero...

rimpianti perché, pur essendo quelle bellissime persone, invece di essere educato a vivere una relazione quando ci fosse stata, comunque piacevole coi suoi limiti, la mia preoccupazione era concentrata sulla sicurezza identitaria di potermi pensare accoppiato, con quella persona e in quel modo; volevo compensare l'insicurezza col riconoscimento esclusivo da parte di quelle persone, senza considerare davvero il loro punto di vista, i sentimenti, senza saper comunicare;
Ah ecco, finalmente si comprende dove hai il bug strisciante. Quelli che hai fatto non sono esempi di impegno o di scambio, ma di ricatto affettivo. Sei fissato con 'sta storia dello scambio sesso vs impegno perché interpreti male l' 'impegno'. Non è nella richiesta ma nella donazione, impegnarsi vuol dire dare e lo scambio se è equo fa prosperare le relazioni fra le persone. Da giovani capita comunemente di improntare la relazione più a misura del proprio egoismo, ma questa non è una questione culturale di visione della coppia, è proprio normale. Il guaio è per quelli che hanno superato i 40 e ancora si rapportano così con il partner: chiedere molto più che dare.

no, continui a fraintendere; peraltro, io sono fedelissimo e monogamo; non mi passa manco per l'anticamera del cervello il poli-amore... quello è Pupo

io dico che da giovani sarebbe opportuno il massimo disinvestimento dal sesso come evento drammatico, e così per il possesso, lo status, ecc...

credo che se le persone più giovani fossero educate positivamente, con codici espliciti, a fare a meno dell'idea di possesso e scambio sessuale, si confrontassero con modelli che sdrammatizzano l'investimento, le aspettative - che ci sono comunque, per tanti motivi - al momento di impegnarsi in una coppia stabile si disinnescherebbero tante di quelle trappole e disillusioni che minano tante famiglie all'origine, come bombe ad orologeria;

perché se l'impegno diventa essenziale, è ovvio che una volta ottenuto, formalizzato, conquistato, quella componente essenziale viene meno, diventa acquis - il matrimonio, la casa col mutuo, i figli, la favoletta che si realizza - e tutto l'equilibrio viene sconvolto, si rimane soli con quella persona, che si rivela per quell'estraneo che non si è conosciuto, pensando all'impegno, e col quale difficilmente ci si accompagnerebbe ordinariamente;
poi dice che la gente si separa... ti stupisci ?
La drammaticità sta all'adolescenza, come il blu al mare. Sai ogni quanti giorni già mi sorbisco i melodrammi di mia figlia sulle amichette che la fanno soffrire per i motivi più disparati, che a me sembrano scemenze, ma sono le stesse che impegnavano me alla sua età come fossero le cose più importanti del mondo (tutti i giorni). Quindi non è tanto che esiste un modello di possesso (per quanto le bambine sono gelose le une delle altre fin dalle elementari e le più prepotenti cercano di imporre l’amicizia esclusiva), quanto forse che non c'è una buona educazione sentimentale fin da bambini, quella che dovrebbe insegnare a non tiranneggiare, a non sfottere crudelmente, a non sfruttare, a non pretendere, a non sottrarre, ecc. Fra parentesi poi, i giovani hanno già disinvestito sul sesso, non vedi che c'è sempre più libertà sessuale?

Lo scambio di per sé è insito nella nostra società dai tempi del baratto, come fai a non insegnarlo ai ragazzini se da quando nascono non vedono altro che scambi di oggetti contro soldi? Mia figlia fino a poco tempo fa credeva che il bancomat fabbricasse i soldi e che i prelievi fossero infiniti.