@sandor
Doppio " Boh ? ", se attendi da me una risposta alle due domande
grazie per l'attenzione!
@sandor
Doppio " Boh ? ", se attendi da me una risposta alle due domande
grazie per l'attenzione!
Ultima modifica di restodelcarlino; 18-04-2021 alle 07:59
Ho letto fugacemente e non so se sono in tema ma mi viene in mente questo e lo dico :
Credo che la nostra società sia il risultato di un insieme di contraddizioni i quali, anno dopo anno, secoli dopo secoli, ci hanno reso parte di un sistema imperfetto dove ognuno cerca di trovare la quadra.
Mi spiego meglio :
Le classi meno agiate, abituate da sempre a subire i soprusi, le angherie, la prepotenza dei più forti, hanno da sempre provato a "difendersi" attuando, come e quando potevano, delle cosiddette "azioni di riposta" e quindi un tentativo di "pareggiare" i conti quando gli è capitata l'occasione.
Esempio :
Un titolare sfrutta il suo impiegato pagandolo meno del dovuto? Non potendo contare sulla giustizia ordinaria per paura di rappresaglie, l'impiegato "gonfia" gli statini del suo straordinario oppure le spese di trasferta e in qualche modo "recupera" il maltolto.
Ecco allora che anno dopo anno, secoli dopo secoli, di esempi variegati simili a quello citato, condizionano la morale e ognuno si convince che chi ruba a chi sta rubando a sua volta, non sta commettendo un reato, piuttosto si è fatto giustizia per un torto precedentemente subito.
Se noi proviamo ad immaginare che questo ragionamento con il tempo diventa una prassi ecco che :
un titolare si sentirà legittimato a sottopagare un dipendente, consapevole che questo, in qualche modo, farà la "cresta", riappropriandosi in parte del mal tolto... e un dipendente, prima o poi troverà il modo di ottenere ciò che glie viene negato. Ognuno dei due avrà quindi delle ragioni "morali" per agire come agiscono.
Giorno dopo giorno, anno dopo anno, secoli dopo secoli.... si arriva ad una società in cui, tutti rubano, senza sentirsi per niente in colpa, anzi, elevandosi e prendendo le distanze, quando sentono al telegiornale che grandi industriali o politici rubano e prendono mazzette, senza considerare affatto che quando hanno fatto aggiungere qualche spicciolo in fattura o negli scontrini, oppure hanno aggiunto ore di straordinario rispetto al reale svolto, non hanno fatto altro che rubare anche loro, anche se in piccolo.
Avete presente i film Western di Sergio Leone? Dove non c'è mai una netta distinzione tra il "buono" ed il "cattivo" (al contrario dei film americani a firma John Ford)?
Prendete per esempio il "Biondo" (o il Monco) interpretato da Clint Eastwood.... a noi sembra un buono, ma ammazza i fuorilegge in quanto bounty killer... un assassino autorizzato.
Il biondo.jpg
Oppure Tuco Pacifico Juan Maria Ramirez.... interpretato da Eli Wallach.... un cattivo per eccellenza, che ispira però simpatia e tenerezza.... perché si immagina che la vita sia stata ingiusta con lui.
tuco.jpg
Ecco noi italiani siamo un pò tutti questi qui, siamo sia i buoni, che, nel nostro piccolo, i cattivi, allo stesso tempo, per i motivi di cui sopra.
Ultima modifica di bumble-bee; 17-04-2021 alle 21:06
Bambol utente of the decade
certo che sei in tema...La domanda che ponevo (inesatta ed indeterminata/indeterminabile dati i termini da me impiegati... ) era se la "generalizzazione negativa" fosse una tendenza della (cosiddetta) cultura moderna. Tu cosa ne dici, cosi'....a sensazione? Anche tu (indirettamente) ne sei un po' vittima: siciliani tutti mafiosi.
Naturalmente, bacio le mani a vossia
Boh io credo che chi generalizza in questo modo lo fa perché vuole prendere le distanze da qualcuno che non conosce.
In genere mi basta poco per far cambiare idea a chi ha una cattiva impressione di noi siciliani. Non mi impressiono, né me la prendo, per così poco.
Penso che sì l'informazione dei media sia spesso e volentieri manipolatoria, partitica o colorata a seconda del messaggio che si vuol veicolare in quel momento.
Un esempio eclatante che mi ha fatto giungere a questa riflessione personale è quando poco prima di chiudere zona rossa, giornalisti tv sono andati a intervistare ristoratori e parrucchieri/barbieri per fare un servizio sulle chiusure che stavolta toccavano anche i parrucchieri.
Chi vanno ad intervistare? Proprio un parrucchiere che lavorava nel suo negozio con la mascherina sotto al naso. Cosa ne può dedurre il pubblico a casa?" Vedi che allora hanno ragione a chiudere pure il settore perchè è un'attività rischiosa, lavorano senza rispetto delle regole." E l'intervistatore mica gli ha fatto osservare che stava lavorando con la mascherina sotto al naso.
Come se quel parrucchiere rappresentasse l'intera categoria, come se tutti lavorassero così, certo ci sono gli abusivi che sia prima che dopo hanno continuato a lavorare per le case, quelli che lavorano senza rispettare le regole come in qualunque categoria o spaccato sociale, ma ci sono anche tanti che lavorano correttamente.
Idem se mostrano sempre notizie di crimini in cui protagonisti sono immigrati la tendenza è quella di pensare, se ci si limita a guardare solo questo, che la maggior parte sono così, quando invece ci so o immigrati regolari o regolarizzati che lavorano e sono persone oneste.
E via dicendo per tutti gli altri cadi che hai citato.
Non fa bene ad esempio guardare sempre programmi martellanti dove ti presentano solo una faccia della realtà.
La vita è veramente molto semplice, ma noi insistiamo nel renderla complicata.
Confucio
Lo sai che il tuo avatar è inguardabile, vero?
Bambol utente of the decade