“Io e il mio gatto... siamo due randagi senza nome che non appartengono a nessuno e a cui nessuno appartiene” [cit. Colazione da Tiffany]
Noi vogliamo cantare l'amor del pericolo, l'abitudine all'energia e alla temerità [cit: Manifesto futurista] .
Si infatti, coesistono ambedue le forme in questo caso.
Anch'io comunque in genere preferisco le scene suntuose. In questo caso però i costumi erano volutamente ridicoli (ad esempio le sorellastre con vestiti improponibili e copricapi terribili) per sottolineare la comicità delle scene.
Il prossimo appuntamento lo salterò (Ettore Majorana, opera contemporanea che non mi ispira affatto), poi toccherà, nell'ordine, alla Carmen, al Flauto Magico e a Rigoletto.
“Io e il mio gatto... siamo due randagi senza nome che non appartengono a nessuno e a cui nessuno appartiene” [cit. Colazione da Tiffany]
Noi vogliamo cantare l'amor del pericolo, l'abitudine all'energia e alla temerità [cit: Manifesto futurista] .