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Discussione: Corpo, mente ed anima

  1. #466
    Opinionista L'avatar di Arcobaleno
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    Fà risplendere la tua luce, Crepuscolo. Non accontentarti di dire "Io Lo conosco". Ama! Perdona. Riconciliati con tua moglie. Torna a vivere con lei.
    Io, attualmente, non nutro alcuna simpatia per crep, come è noto. Comunque, ciò che ha fatto, almeno apparentemente, si accorda con ciò che fece Gautama Buddha, che lasciò la moglie e un figlioletto per isolarsi e elaborare la sua filosofia per sconfiggere il dolore.
    Lo stesso consiglio, però riferito all'ultima parte della vita, viene dato più volte nello Srimad Bhagavatam:

    Canto I

    15:44 Parti’ quindi verso il Nord, sulle orme dei suoi antenati e dei grandi uomini, per
    predicare ogni suo pensiero a Dio, la Persona Suprema. E ovunque andasse visse
    sempre cosi’.

    Commento:
    Si puo’ capire da questo verso che Maharaja Yudhisthira segui’ le orme dei suoi antenati e
    dei grandi devoti del Signore. Come abbiamo gia’ spiegato molte volte, il sistema del
    varnasrama-dharma, che era seguito rigidamente dagli abitanti della Terra, e specialmente da
    coloro che risiedevano nella provincia di Aryavarta, insiste sull’importanza di lasciare ogni
    legame familiare a un certo stadio della vita. Questa era l’educazione che veniva impartita,
    percio’ una persona rispettabile come Maharaja Yudhisthira dovette lasciare ogni legame
    familiare per dedicarsi alla realizzazione spirituale e tornare a Dio. Nessun re o persona
    rispettabile avrebbe continuato a vivere in famiglia fino alla fine della vita, perche’ questo
    gesto sarebbe stato considerato un vero e proprio suicidio e sarebbe andato contro l’interesse
    dell’uomo, che e’ quello di raggiungere la perfezione della vita umana. Per liberarsi da ogni
    legame familiare e dedicarsi completamente al servizio di devozione a Sri Krishna, si
    raccomanda a tutti questo sistema perche’ e’ una via perfettamente autorizzata. Come il
    Signore insegna nella Bhagavad-gita (18.62), si deve diventare devoti del Signore, almeno
    nell’ultima tappa della propria vita. Un’anima sincera come Maharaja Yudhisthira deve attenersi
    a questa istruzione del Signore, nel suo stesso interesse.

    Canto IV

    25:6 Le persone che s’interessano soltanto della cosiddetta bella vita — cioè
    di rimanere in famiglia, intrappolati dai figli e da una moglie, e di
    cercare la ricchezza — pensano che queste cose siano lo scopo supremo
    della vita. Queste persone non fanno che vagare in differenti corpi
    attraverso l’esistenza materiale senza scoprire il vero fine
    dell’esistenza.

    Gautama Buddha visse circa nel 500 a.C. e lo Srimad Bhagavatam venne scritto 5000 anni fa e si riferisce in gran parte a generazioni preadamitiche.
    Io non consiglio di lasciare moglie e figli - soprattutto se in tenera età - perché si può dedicarsi a Dio anche vivendo in famiglia. Certo, se uno è libero da legami familiari ha più tempo disponibile… però anche vivendo da soli, come facciamo io e crep, ci sono mille cose da fare per mandare avanti una casa da soli, come sanno bene le donne.
    Fate l'amore, non la guerra.
    Lavorare tutti, lavorare meno.

  2. #467
    Opinionista L'avatar di crepuscolo
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    Tu e cono potete identificarmi come volete.
    Quello che a me importa più di tutti è essere a posto con la mia coscienza: e poiché spesso lo sono non ho bisogno di parlare di mondi non verificabili, non ho bisogno di vendermi; il non verificabile cerco di mantenerlo nella mia anima che non sente il bisogno di parlare alle menti di Dio perché parlerei di un mondo da me solo percepito; non ho bisogno di convincere gli altri perché prima devo convincere me.
    Non credo di assomigliare a nessuno dei vostri suddetti personaggi in quanto credo alla sacrosanta individualità di ogni essere che dal più piccolo al più grande cerco di rispettare in qualsiasi modo.
    Non mi piacciono i discorsi che sono impostati da formule irrisolvibili ed irrispettose del corpo e della mente altrui.
    Non illudo la gente con pensieri che mal si adattano alla razionalità dei corpi e delle menti, cercando appiglio in un'anima che appartiene solo a noi.
    Formulo ipotesi, e non recito preghiere perché l'intera mia vita è già una preghiere rivolta a Dio.
    Metto in dubbio le scritture quando sono incomprensibili.
    Metto il massimo impegno nella lettura di ciò che non comprendo per comprenderlo, e dove non comprendo trovo illuminazione nella fede.
    Credo che la comunione sia un fatto personale ben inquadrato e non un fatto di massa dove vige l'illusione di una fratellanza che fratellanza non è.
    Credo che molti cristiani si siano illusi con la presunzione di appartenere ad una determinata e santa cerchia ed ad uno speciale periodo della storia della salvezza.
    Vivo da solo non per scelta ma per determinate circostanze di vita.
    A questo punto potrei continuare per molto facendo antipatici paragoni, ma credo che ciò basti per far si che le vostre, tue e di cono, identificazioni sulla mia figura vadano alle ortiche per non dire peggio; non lo dico peggio perché una mia caratteristica è l'educazione e la serietà anche se a volte non posso trattenere le risa

  3. #468
    Candle in the wind L'avatar di conogelato
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    Io, attualmente, non nutro alcuna simpatia per crep, come è noto. Comunque, ciò che ha fatto, almeno apparentemente, si accorda con ciò che fece Gautama Buddha, che lasciò la moglie e un figlioletto per isolarsi e elaborare la sua filosofia per sconfiggere il dolore.
    Lo stesso consiglio, però riferito all'ultima parte della vita, viene dato più volte nello Srimad Bhagavatam:

    Canto I

    15:44 Parti’ quindi verso il Nord, sulle orme dei suoi antenati e dei grandi uomini, per
    predicare ogni suo pensiero a Dio, la Persona Suprema. E ovunque andasse visse
    sempre cosi’.

    Commento:
    Si puo’ capire da questo verso che Maharaja Yudhisthira segui’ le orme dei suoi antenati e
    dei grandi devoti del Signore. Come abbiamo gia’ spiegato molte volte, il sistema del
    varnasrama-dharma, che era seguito rigidamente dagli abitanti della Terra, e specialmente da
    coloro che risiedevano nella provincia di Aryavarta, insiste sull’importanza di lasciare ogni
    legame familiare a un certo stadio della vita. Questa era l’educazione che veniva impartita,
    percio’ una persona rispettabile come Maharaja Yudhisthira dovette lasciare ogni legame
    familiare per dedicarsi alla realizzazione spirituale e tornare a Dio. Nessun re o persona
    rispettabile avrebbe continuato a vivere in famiglia fino alla fine della vita, perche’ questo
    gesto sarebbe stato considerato un vero e proprio suicidio e sarebbe andato contro l’interesse
    dell’uomo, che e’ quello di raggiungere la perfezione della vita umana. Per liberarsi da ogni
    legame familiare e dedicarsi completamente al servizio di devozione a Sri Krishna, si
    raccomanda a tutti questo sistema perche’ e’ una via perfettamente autorizzata. Come il
    Signore insegna nella Bhagavad-gita (18.62), si deve diventare devoti del Signore, almeno
    nell’ultima tappa della propria vita. Un’anima sincera come Maharaja Yudhisthira deve attenersi
    a questa istruzione del Signore, nel suo stesso interesse.

    Canto IV

    25:6 Le persone che s’interessano soltanto della cosiddetta bella vita — cioè
    di rimanere in famiglia, intrappolati dai figli e da una moglie, e di
    cercare la ricchezza — pensano che queste cose siano lo scopo supremo
    della vita. Queste persone non fanno che vagare in differenti corpi
    attraverso l’esistenza materiale senza scoprire il vero fine
    dell’esistenza.

    Gautama Buddha visse circa nel 500 a.C. e lo Srimad Bhagavatam venne scritto 5000 anni fa e si riferisce in gran parte a generazioni preadamitiche.
    Io non consiglio di lasciare moglie e figli - soprattutto se in tenera età - perché si può dedicarsi a Dio anche vivendo in famiglia. Certo, se uno è libero da legami familiari ha più tempo disponibile… però anche vivendo da soli, come facciamo io e crep, ci sono mille cose da fare per mandare avanti una casa da soli, come sanno bene le donne.
    Carissimo, ognuno vive come vuole: Ma cosa leggiamo nella Genesi? "Non è bene che l'Uomo sia solo, voglio dargli un aiuto che gli sia simile...."
    Dio ha pensato Uomo e Donna come esseri sociali. Che vivono a contatto. Che stanno insieme. Che si relazionano fra loro.....
    Se ci limitiamo a studiarLo, Dio, senza farlo entrare concretamente nel Reale, nella nostra vita quotidiana, facciamo solo della filosofia. Magari conosciamo tutti i passi dove si parla dell'Amore, del Perdono, della Misericordia eccetera. Ma se non li viviamo sul campo (nel Matrimonio, certo, ma anche nelle altre relazioni sociali) rischiano alla fine di rimanere lettera morta. Ok, da soli non combattiamo, non litighiamo, abbiamo tanto tempo libero....Ma è questo che ci chiede il Signore? Non avere problemi?
    amate i vostri nemici

  4. #469
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    Carissimo, ognuno vive come vuole: Ma cosa leggiamo nella Genesi? "Non è bene che l'Uomo sia solo, voglio dargli un aiuto che gli sia simile...."
    Dio ha pensato Uomo e Donna come esseri sociali. Che vivono a contatto. Che stanno insieme. Che si relazionano fra loro.....
    Se ci limitiamo a studiarLo, Dio, senza farlo entrare concretamente nel Reale, nella nostra vita quotidiana, facciamo solo della filosofia. Magari conosciamo tutti i passi dove si parla dell'Amore, del Perdono, della Misericordia eccetera. Ma se non li viviamo sul campo (nel Matrimonio, certo, ma anche nelle altre relazioni sociali) rischiano alla fine di rimanere lettera morta. Ok, da soli non combattiamo, non litighiamo, abbiamo tanto tempo libero....Ma è questo che ci chiede il Signore? Non avere problemi?
    Diversissimo,La bibbia tua.
    a me di problemi, il Gesù terreno, me n'ha creati tanti.
    Non vedo perché uno come me, orientato verso Gesù, non terra a terra perché può tutto come possono tutto, non so fino a quando, le idee vagabonde, ma terreno, come noi che può giudicare con la sua testa come dovreste fare voi due, e non con quella libresca, quando il libresco deve essere interpretato da chi è in grado di interpretare che di solito non è il letterale di oggi ma quello di ieri che pesava e sapeva il significato delle parole e dei concetti.
    Faccio un esempio; quando il Gesù terreno raccontava la storia del gran signore che si era assentato ed aveva lasciato la sua terra a degli affittuari, si fa per dire perché fecero tutti una finaccia, che invece di ripagarlo malmenarono i suoi servi ed anche peggio, si riferiva al viaggio di Erode a Roma, ecco come Gesù esprimeva i suoi pensieri alla folla che era informata su quei fatti.
    Comunque si metta la parabola insegna a saper riconoscere le cose del mondo, di scegliere con chi stare e mi sembra evidente che in questo caso non sia da stare con gli sfigati traditori che finiranno al "grasciaro" quella che allora era la Geenna indiavolata...... e piena di grosse mosche nere, con il diavoletto delle mosche incorporato, ovviamente.
    C'è da dire che allora qualcuno credeva ai diavoli..se non altro tutti gli scolturrati ed anche scollegati
    Ultima modifica di crepuscolo; 05-03-2019 alle 19:57

  5. #470
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    Non vedo perché uno come me, orientato verso Gesù, non terra a terra perché può tutto come possono tutto, non so fino a quando, le idee vagabonde, ma terreno, come noi che può giudicare con la sua testa come dovreste fare voi due, e non con quella libresca, quando il libresco deve essere interpretato da chi è in grado di interpretare che di solito non è il letterale di oggi ma quello di ieri che pesava e sapeva il significato delle parole e dei concetti.
    Nel "Terzo libro di Nefi":

    Scrivete le opere di questo popolo, quelle che saranno fatte, come sono state scritte quelle che sono state in passato. Ecco, infatti, questo popolo sarà giudicato secondo i libri che sono stati scritti e per essi le loro opere saranno rese note agli uomini. Ed ecco, il Padre ha scritto tutte le cose, per cui il mondo sarà giudicato secondo i libri che verranno scritti. E sappiate che voi sarete giudici di questo popolo, conformemente al giudizio ch’io vi darò, che sarà giusto. Dunque, che sorta di uomini dovreste essere? In verità io vi dico, così come sono io. (27:24-27)
    Fate l'amore, non la guerra.
    Lavorare tutti, lavorare meno.

  6. #471
    Candle in the wind L'avatar di conogelato
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    Diversissimo,La bibbia tua.
    a me di problemi, il Gesù terreno, me n'ha creati tanti.
    Non vedo perché uno come me, orientato verso Gesù, non terra a terra perché può tutto come possono tutto, non so fino a quando, le idee vagabonde, ma terreno, come noi che può giudicare con la sua testa come dovreste fare voi due, e non con quella libresca, quando il libresco deve essere interpretato da chi è in grado di interpretare che di solito non è il letterale di oggi ma quello di ieri che pesava e sapeva il significato delle parole e dei concetti.
    Faccio un esempio; quando il Gesù terreno raccontava la storia del gran signore che si era assentato ed aveva lasciato la sua terra a degli affittuari, si fa per dire perché fecero tutti una finaccia, che invece di ripagarlo malmenarono i suoi servi ed anche peggio, si riferiva al viaggio di Erode a Roma, ecco come Gesù esprimeva i suoi pensieri alla folla che era informata su quei fatti.
    Comunque si metta la parabola insegna a saper riconoscere le cose del mondo, di scegliere con chi stare e mi sembra evidente che in questo caso non sia da stare con gli sfigati traditori che finiranno al "grasciaro" quella che allora era la Geenna indiavolata...... e piena di grosse mosche nere, con il diavoletto delle mosche incorporato, ovviamente.
    C'è da dire che allora qualcuno credeva ai diavoli..se non altro tutti gli scolturrati ed anche scollegati
    Se sei orientato verso Gesù, vivi come ha detto Gesù, no?
    Per il resto si capisce pochissimo.
    amate i vostri nemici

  7. #472
    Opinionista L'avatar di crepuscolo
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    Citazione Originariamente Scritto da Arcobaleno Visualizza Messaggio
    Nel "Terzo libro di Nefi":

    Scrivete le opere di questo popolo, quelle che saranno fatte, come sono state scritte quelle che sono state in passato. Ecco, infatti, questo popolo sarà giudicato secondo i libri che sono stati scritti e per essi le loro opere saranno rese note agli uomini. Ed ecco, il Padre ha scritto tutte le cose, per cui il mondo sarà giudicato secondo i libri che verranno scritti. E sappiate che voi sarete giudici di questo popolo, conformemente al giudizio ch’io vi darò, che sarà giusto. Dunque, che sorta di uomini dovreste essere? In verità io vi dico, così come sono io. (27:24-27)
    Non c'è bisogno di scrivere le opere, dopo Gesù ognuno le ha bene in mente.
    Dio conosce già le nostre menti e Gesù intuiva i pensieri.
    Che bisogno aveva di scrivere Gesù?

  8. #473
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    Non c'è bisogno di scrivere le opere, dopo Gesù ognuno le ha bene in mente.
    Dio conosce già le nostre menti e Gesù intuiva i pensieri.
    Che bisogno aveva di scrivere Gesù?
    Intanto, attraverso ciò che è stato scritto dagli uomini sappiamo tutto ciò che ci viene raccontato. In secondo luogo, se a giudicare saranno gli uomini, occorreranno prove scritte e non l'onniscienza di Dio e l'intuizione di Gesù. Le leggi sono state date agli uomini, non sono rimaste nell'onniscienza divina e nell'intuizione di Gesù.
    Insisti nel voler vanificare l'opera di Dio, affermando che ha fatto e fa cose superflue, di cui si può benissimo fare a meno.
    Fate l'amore, non la guerra.
    Lavorare tutti, lavorare meno.

  9. #474
    Opinionista L'avatar di crepuscolo
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    Se sei orientato verso Gesù, vivi come ha detto Gesù, no?
    Per il resto si capisce pochissimo.
    Mica devi capire me, devi capire te.

  10. #475
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    Citazione Originariamente Scritto da Arcobaleno Visualizza Messaggio
    Intanto, attraverso ciò che è stato scritto dagli uomini sappiamo tutto ciò che ci viene raccontato. In secondo luogo, se a giudicare saranno gli uomini, occorreranno prove scritte e non l'onniscienza di Dio e l'intuizione di Gesù. Le leggi sono state date agli uomini, non sono rimaste nell'onniscienza divina e nell'intuizione di Gesù.
    Insisti nel voler vanificare l'opera di Dio, affermando che ha fatto e fa cose superflue, di cui si può benissimo fare a meno.
    L'onniscienza per me non esiste.
    E' fantasia pura.

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