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Discussione: Dei delitti e delle cene

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  1. #1
    Opinionista L'avatar di Pulsar
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    08/04/08
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    Il peggior affronto:

    filetto di cavallo ordinato una settimana prima (puledro scelto) spesso 2 cm. sanguinante.
    ritirato dal macellaio e parcheggiato nel posto meno in vista del frigo di mia suocera con monito perentorio "Non lo tocchi!.
    corro al lavoro, una giornata con la bava alla bocca in attesa della sera
    arrivo e trovo a centro tavola un vassoio ricolmo di cotolette impanate
    dice lei: non capisci niente, ti hanno fregata, era talmente spessa che l'ho dovuta battere col pestacarne e impanarla per intenerirla

    ...

    ho ancora sulla coscienza quel puledro il cui sacrificio fu men che vano
    [FONT="Georgia"][I]Ho un sogno e lo realizzer

  2. #2
    Muro di gomma L'avatar di Knuk
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    Immolata sull'altare
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    Citazione Originariamente Scritto da Pulsar Visualizza Messaggio
    Il peggior affronto:

    filetto di cavallo ordinato una settimana prima (puledro scelto) spesso 2 cm. sanguinante.
    ritirato dal macellaio e parcheggiato nel posto meno in vista del frigo di mia suocera con monito perentorio "Non lo tocchi!.
    corro al lavoro, una giornata con la bava alla bocca in attesa della sera
    arrivo e trovo a centro tavola un vassoio ricolmo di cotolette impanate
    dice lei: non capisci niente, ti hanno fregata, era talmente spessa che l'ho dovuta battere col pestacarne e impanarla per intenerirla

    ...

    ho ancora sulla coscienza quel puledro il cui sacrificio fu men che vano



    forse un giorno mi riprender
    Qui gladio ferit gladio perit

    Ω

  3. #3
    Astensionista L'avatar di nahui
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    in una nuvola di smog
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    Ora che ci ripenso, un giorno d'estate in cui eravamo rimaste sole in casa, io e mia sorella, ventenni ma interdette ai fornelli per i deliri ansiosi e la sindrome territoriale di mia madre, invitammo a pranzo degli amici. Io cucinai la salsiccia, e la salai
    Il vero castigo per chi mente non è di non essere più creduto, ma di non potere credere a nessuno.
    (George Bernard Shaw)

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