Originariamente Scritto da
BiO-dEiStA
[Nota per i mod: c'� gi� una discussione in corso sul governo Monti, ma ho preferito aprirne una nuova in quanto qui si affronta un tema specifico. Se preferite spostarla di l�, nessun problema.]
La notizia del giorno � la diminuzione di un punto percentuale dell�aliquota IRPEF dei primi due scaglioni, che quindi passer� dal 23% al 22% per i primi 15.000 euro, e dal 27% al 26% per l�eccedenza, fino a 28.000 euro. A fronte di ci�, da luglio vi sar� l�aumento dell�IVA di un punto per le aliquote attualmente del 10% e del 21%. Tutto questo secondo la nuova legge di stabilit� appena varata.
Bene. Ora per� andiamo a vedere come questo andr� a incidere sulle casse dello stato.
Sappiamo che:
- il gettito IRPEF nel 2011 � stato di 149,4 miliardi di euro (
fonte);
- il 50% dei contribuenti dichiara un reddito lordo inferiore ai 15.000 euro, ma sotto ai 35.000 euro la percentuale sale al 90% (
fonte), perci� al netto delle deduzioni rientra con ogni probabilit� nei primi due scaglioni; potrebbe altres� rientrarvi qualcuno con reddito pi� elevato.
Proviamo a fare qualche ragionamento con questi scarni dati in nostro possesso. � ovvio che per valutare correttamente la diminuzione che si prospetta dovremmo avere in mano non solo i dati di quest�anno, ma anche e soprattutto quelli relativi al gettito suddiviso nei vari scaglioni al netto di deduzioni e detrazioni, che il ministero delle finanze si guarda bene dal fornirci.
Per compensare quella relativa al 10% dei redditi pi� elevati, poniamoci nell�ipotesi che l�aliquota complessiva sia al 27%. Ipotesi che aumenta di parecchio la stima del mancato introito. I 149,4 miliardi di euro moltiplicati per 1/27 danno una diminuzione del gettito di
5,53 miliardi di euro.
Ora passiamo all�IVA. Sappiamo che nel 2011 i consumi delle famiglie a prezzi di mercato (cio� IVA compresa) sono stati di 962,5 miliardi di euro (
fonte). Chiaramente non vanno considerati i consumi delle imprese e della pubblica amministrazione, che danno luogo a operazioni neutre ai fini IVA.
Qui ci mettiamo nella peggiore delle ipotesi per lo stato, facendo finta che l�IVA applicata sia tutta al 21% (anche perch� buona parte delle prestazioni al 10% si riferiscono alle ristrutturazioni edilizie, che oggi danno diritto a detrazione IRPEF del 50% e, dati i tassi d�interesse attuale, almeno per il primo anno si avvicinano molto a quelle teoriche). Ebbene, 962,5 miliardi di euro moltiplicati per 1/121 danno un aumento di gettito pari a
7,95 miliardi di euro.
Conclusione: da questo trucchetto lo stato pu� attendersi come minimo (ma � un�ipotesi ampiamente peggiorativa) un aumento delle entrate di
2,42 miliardi di euro, che a consuntivo sar� senz�altro superiore e non di poco. Il tutto viene presentato come una manovra a favore del cittadino, lasciando a intendere che gli resteranno pi� soldi in tasca.
Dovremo accettare ancora per molto di essere passivamente presi per il culo?