appunto; ma la "tua visione del mondo" al momento dato, da che dipende ?
la stessa introspezione non basta, di solito; magari aiuta, conforta; prima ho citato l'analisi perché è un esempio calzante: l'analista riconosce immediatamente i problemi, che sono tipici, i soliti; ma non li svela al paziente, proprio perché la consapevolezza razionale va a sostituirsi all'elaborazione di emozioni e costruisce ulteriori corazze nevrotiche;
il lavoro di trasformazione non avviene per via razionale, ma emotiva, andando a ripescare le circostanze dei traumi, perché sia l'emotività ad essere sollecitata, non la razionalità.