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Discussione: Cosa sta succedendo oggi...?

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  1. #1
    Opinionista L'avatar di Turbociclo
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    Anch'io avrei sull'argomento dell'antifascismo un bell'articolo da citare, che mette in luce l'attuale impotenza intrisa di intolleranza della sinistra verso chi non la pensa allo stesso modo, insieme alla paura di una possibile disfatta storica che bene ha intuito il giornalista di sinistra Federico Rampini (già citato) che scrive su Repubblica...

    "Nell'ultimo bel libro di Bruno Vespa, che non a caso è dedicato proprio a questo argomento, il ministro della cultura Franceschini ha candidamente paragonato il governo giallorosso a quello di Facta che fu il preludio a quello Mussoliniano. Beh il fatto che un importante dirigente del PD si lanci in un simile paragone, indica probabilmente due cose: la prima è che si ha una irrefrenabile paura di Salvini e del centrodestra che avanza e la seconda è che non si ha la minima idea di come combatterla sul campo delle idee e perciò si evoca la paura del ritorno ad una sorta di dittatura, che fa spesso da collante tra chi ha povertà di idee e che per questo tende ad accusare l'avversario di essere comunque peggio di lui. Ma non si va lontano se come unica arma di lotta politica si usa la paura e lo spettro di un ritorno ad un passato, fortunatamente morto e sepolto, e che mai potrà tornare, come ben spiega Bruno Vespa nella sua ultima fatica letteraria. La causa scatenante di questa nuova ondata di odio antifascista, come appunto ha apertamente detto Franceschini a Vespa, ha un nome ed un cognome: Matteo Salvini.

    La sua improvvisa ascesa lo ha di fatto reso il facile bersaglio di tutte le paranoie, gli isterismi, le contraddizioni e le debolezze che pervadono la sinistra da oltre un decennio. Quando non si sa come fermare il "nemico" questa sinistra, che lei si non riesce a liberarsi di tutto quel mondo che orbita intorno ai centri sociali e all'estremismo di sinistra, lo addita al pubblico ludibrio come pericolo fascista. Stessa cosa era accaduta nel 1993 a Silvio Berlusconi, quando "sdoganò" Giuanfranco Fini e l'Espresso subito coniò una copertina con l'immagine del "cavaliere nero" con fez e camicia in tinta. Gli anticorpi che ha creato la nostrra democrazia in oltre settanta anni rendono immuni il paese da qualsiasi ipotetica idea fascista.Grazie a Dio quel passato è passato e mai tornerà, ed è perciò stucchevole questa polemica manichea fra i buoni antifascisti e i cattivi di destra".
    http://www.affaritaliani.it/politica...tml?refresh_ce

    lo scritto di Rampini: https://www.corriere.it/19_giugno_01...65a010cf.shtml
    " L' uomo ha una tale passione per il sistema
    e la deduzione logica che è disposto ad alterare la verità,
    per non vedere il visibile, a non udire l' udibile,
    pur di legittimare la propria logica."

    Dostoevskij.

  2. #2
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    Citazione Originariamente Scritto da Turbociclo Visualizza Messaggio
    Anch'io avrei sull'argomento dell'antifascismo un bell'articolo da citare, che mette in luce l'attuale impotenza intrisa di intolleranza della sinistra verso chi non la pensa allo stesso modo, insieme alla paura di una possibile disfatta storica che bene ha intuito il giornalista di sinistra Federico Rampini (già citato) che scrive su Repubblica...

    "Nell'ultimo bel libro di Bruno Vespa, che non a caso è dedicato proprio a questo argomento, il ministro della cultura Franceschini ha candidamente paragonato il governo giallorosso a quello di Facta che fu il preludio a quello Mussoliniano. Beh il fatto che un importante dirigente del PD si lanci in un simile paragone, indica probabilmente due cose: la prima è che si ha una irrefrenabile paura di Salvini e del centrodestra che avanza e la seconda è che non si ha la minima idea di come combatterla sul campo delle idee e perciò si evoca la paura del ritorno ad una sorta di dittatura, che fa spesso da collante tra chi ha povertà di idee e che per questo tende ad accusare l'avversario di essere comunque peggio di lui. Ma non si va lontano se come unica arma di lotta politica si usa la paura e lo spettro di un ritorno ad un passato, fortunatamente morto e sepolto, e che mai potrà tornare, come ben spiega Bruno Vespa nella sua ultima fatica letteraria. La causa scatenante di questa nuova ondata di odio antifascista, come appunto ha apertamente detto Franceschini a Vespa, ha un nome ed un cognome: Matteo Salvini.

    La sua improvvisa ascesa lo ha di fatto reso il facile bersaglio di tutte le paranoie, gli isterismi, le contraddizioni e le debolezze che pervadono la sinistra da oltre un decennio. Quando non si sa come fermare il "nemico" questa sinistra, che lei si non riesce a liberarsi di tutto quel mondo che orbita intorno ai centri sociali e all'estremismo di sinistra, lo addita al pubblico ludibrio come pericolo fascista. Stessa cosa era accaduta nel 1993 a Silvio Berlusconi, quando "sdoganò" Giuanfranco Fini e l'Espresso subito coniò una copertina con l'immagine del "cavaliere nero" con fez e camicia in tinta. Gli anticorpi che ha creato la nostrra democrazia in oltre settanta anni rendono immuni il paese da qualsiasi ipotetica idea fascista.Grazie a Dio quel passato è passato e mai tornerà, ed è perciò stucchevole questa polemica manichea fra i buoni antifascisti e i cattivi di destra".
    http://www.affaritaliani.it/politica...tml?refresh_ce

    lo scritto di Rampini: https://www.corriere.it/19_giugno_01...65a010cf.shtml
    Chiacchiere.
    Salvini ha avuto il suo momento che ha sprecato.

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