Originariamente Scritto da
axeUgene
beh, forse � solo una fantasia; non � affatto detto che passi all'azione;
dico anche io;
a monte c'� che la coppia il pi� delle volte � esattamente un esperimento, un tentativo e una scommessa, molto alla cieca; con l'incognita determinante dell'obiettivo:
se si intraprende una vita di coppia col progetto finalistico della famiglia, una volta ottenuto l'obiettivo la prospettiva delle persona cambia radicalmente; l'altro, che � stato strumento di quel progetto, emerge come soggetto distinto e difficilmente corrisponde ad un profilo armonico;
siccome le pressioni sociali e personali a conseguire obiettivi di realizzazione sono fortissimi, � molto probabile che ad un certo punto si investa su una situazione di cui ci si accontenta;
niente di male, se si � consapevoli e capaci di gestire in modo maturo le circostanze e le pressioni che ci� comporta;
in questi ultimi mesi, uno dei miei amici fraterni, al quale ho fatto da testimone di nozze quasi 20 anni fa, 2 figli adolescenti, � in grave crisi con la consorte; dopo la morte del pap� di lei, � venuto meno il super-io che supervisionava la sua vita; lei, molto religiosa, catechista, nonostante abbia comunque vissuto liberamente la sua giovent�, a met� dei 40 � entrata in grave crisi, e credo che abbia un diversivo importante;
il vero problema � che l'immaginario romantico ci fa sovrapporre famiglia e coppia, che invece sono due cose diverse; la prima � un istituto sociale, con determinate finalit�, che possono essere perseguite in varie modalit�; anche da separati si resta famiglia se ci sono figli, anche se si modula diversamente;
la coppia, invece, � una relazione privata tra due persone fondata sull'effettivo gradimento reciproco; ma il fatto che su questa si costruisca il pi� delle volte una famiglia non implica affatto la funzionalit� del modello; anzi: la stessa rilevanza dell'evento "famiglia", convivenza, figli, va a cambiare radicalmente quella relazione, soprattutto se si � giovani e con poca esperienza.