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Discussione: Si fa presto a dire: la voglio troia

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  1. #1
    Opinionista L'avatar di LadyHawke
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    Citazione Originariamente Scritto da efua Visualizza Messaggio
    Niente oh, non siete romantici
    Mica si tratta di sciorinare una lista di ingiurie
    E poi, dio ce ne scansi e liberi dal fare finta: mi piacerebbe tanto ma adesso non lo voglio, faccio la capricciosa
    Si tratta di una dimensione a due, in cui ci si sente a proprio agio, senza forzature
    Come chi parla e chi sta zitto mentre si fa sesso
    Veramente io per romanticismo ci vedo altre cose che contrastano con termini volgari

    Ecco il sesso è una dimensione a due intima e privata, si deve sentirsi a proprio agio e spontanei, se stessi senza forzature, solo così a mio parere ci si abbandona completamente al piacere.
    Poi è chiaro che ognuno fa come gli pare.
    La vita è veramente molto semplice, ma noi insistiamo nel renderla complicata.
    Confucio

  2. #2
    Opinionista L'avatar di axeUgene
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    Citazione Originariamente Scritto da LadyHawke Visualizza Messaggio
    Ecco il sesso è una dimensione a due intima e privata, si deve sentirsi a proprio agio e spontanei, se stessi senza forzature, solo così a mio parere ci si abbandona completamente al piacere.
    a intuito, mi verrebbe da dire la stessa cosa;
    ma poi, è davvero così ?

    cioè, quella che pensiamo essere spontaneità può davvero essere scevra da tutte le tare educative, aspettative, pregresso di relazione, ecc..?

    io credo che quell'impressione di spontaneità sia semplicemente il frutto di un negoziato, un equilibrio temporaneo con se stessi, per cui si è stabilito un recinto di possibilità entro cui muoversi; altrimenti non si potrebbe nemmeno desiderare;
    la persona timorata si libera col coniuge, magari in modalità limitate; quella che ha spostato il limite con l'amante, e si concede altro, ecc...

    gli esseri umani mentalizzano le loro esperienze, di necessità; gli animali no;

    non è una considerazione fine a se stessa, per spaccare il capello in quattro; se si capisce, anche solo in parte, il motivo di quel benessere, quando c'è e quando manca, ci si orienta più facilmente quando è il momento di individuare certi caratteri decisivi nelle persone che si incontrano; l'intuito si avvale di questa capacità, almeno per quello che mi riguarda;
    se stabilisco un contatto ravvicinato con una donna, almeno da una 20ina d'anni o più, so già se la cosa tendenzialmente funziona o meno, e pure in quale misura, e nonostante la sovrastruttura educativa di etichetta.
    c'� del lardo in Garfagnana

  3. #3
    Opinionista L'avatar di LadyHawke
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    Citazione Originariamente Scritto da axeUgene Visualizza Messaggio
    a intuito, mi verrebbe da dire la stessa cosa;
    ma poi, è davvero così ?

    cioè, quella che pensiamo essere spontaneità può davvero essere scevra da tutte le tare educative, aspettative, pregresso di relazione, ecc..?

    io credo che quell'impressione di spontaneità sia semplicemente il frutto di un negoziato, un equilibrio temporaneo con se stessi, per cui si è stabilito un recinto di possibilità entro cui muoversi; altrimenti non si potrebbe nemmeno desiderare;
    la persona timorata si libera col coniuge, magari in modalità limitate; quella che ha spostato il limite con l'amante, e si concede altro, ecc...

    gli esseri umani mentalizzano le loro esperienze, di necessità; gli animali no;

    non è una considerazione fine a se stessa, per spaccare il capello in quattro; se si capisce, anche solo in parte, il motivo di quel benessere, quando c'è e quando manca, ci si orienta più facilmente quando è il momento di individuare certi caratteri decisivi nelle persone che si incontrano; l'intuito si avvale di questa capacità, almeno per quello che mi riguarda;
    se stabilisco un contatto ravvicinato con una donna, almeno da una 20ina d'anni o più, so già se la cosa tendenzialmente funziona o meno, e pure in quale misura, e nonostante la sovrastruttura educativa di etichetta.
    È ovvio che noi siamo il risultato di un certo tipo di educazione piuttosto che un altro e della cultura e ambiente in cui viviamo, ma per spontaneità io intendo fare ciò che piace e si desidera veramente e non perchè ce lo ha imposto o vietato un certo tipo di educazione o per compiacere qualcuno per tenerselo stretto e non farselo scappare.
    Alcuni condizionamenti derivanti da un certo tipo di educazione si possono anche superare, non tutti e non sempre, dipende da se stessi cosa si vuole e se si ha voglia di sperimentare insieme.
    A me ad esempio il blocco di sentirmi chiamata troia, anche per gioco, paragonata a scrofa non riuscirò mai a superarlo e non mi sento per questo anormale o menomato il mio piacere

    E poi chi si somiglia si piglia, dubito che una coppia assortita con donna inibita condizionata da un certo tipo di educazione possa funzionare con un uomo che la vorrebbe pornodiva pronta ad un'ammucchiata a 4.
    La vita è veramente molto semplice, ma noi insistiamo nel renderla complicata.
    Confucio

  4. #4
    Opinionista L'avatar di axeUgene
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    Citazione Originariamente Scritto da LadyHawke Visualizza Messaggio
    A me ad esempio il blocco di sentirmi chiamata troia, anche per gioco, paragonata a scrofa non riuscirò mai a superarlo e non mi sento per questo anormale o menomato il mio piacere

    E poi chi si somiglia si piglia, dubito che una coppia assortita con donna inibita condizionata da un certo tipo di educazione possa funzionare con un uomo che la vorrebbe pornodiva pronta ad un'ammucchiata a 4.
    beh, sì, in teoria;

    quello che cercavo di dire è che l'educazione e relativa ideologia si colloca su un piano distinto e non necessariamente comunicante con quello della sensualità;

    cioè, si può essere educati a principi che definiremmo bigotti, da genitori di loro felici e sensuali, goderecci - i "campagna" veneti - che trasmettono comunque un approccio di quel tipo; o, al contrario, educati a grande libertà in un ambiente cupo e poco sensuale;

    pure l'uomo che fantastica della pornodiva - anzi, la cosa è abbastanza probabile - si muove su un piano mediato da quella fantasia, e non è detto che poi la viva per quello che la fantasia stessa dovrebbe evocare in termini di gioia e libertà;

    cioè, potrebbe essere concentrato e gratificato da ciò che la situazione evoca come icona - una cosa frequentissima dell'immaginario erotico, se si pensa a tutto l'armamentario delle biancherie, accessori, ecc... che hanno un senso solo se c'è un racconto alla base - piuttosto che dall'effettiva realtà sensoriale o di gratificazione della partner;
    è perfettamente possibile che due amanti tristissimi o infelici siano dediti a pratiche raffinate, che in teoria dovrebbero presupporre una notevole intimità;

    cioè, per me non c'è un percorso lineare tra cultura, intesa come idee e pregiudizi, e sensualità, una cosa che dipende da disposizioni molto più "animali" di relazione originaria col mondo dei sensi, e l'assortimento felice degli amanti dipende più dall'incastro di quelle cose lì, dell'attitudine tattile e ormonale, della disposizione agli umori, sapori e odori, ecc...
    c'� del lardo in Garfagnana

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