“Io e il mio gatto... siamo due randagi senza nome che non appartengono a nessuno e a cui nessuno appartiene” [cit. Colazione da Tiffany]
Noi vogliamo cantare l'amor del pericolo, l'abitudine all'energia e alla temerità [cit: Manifesto futurista] .
non è interpretazione "in chiave sessuale"; questo è il sentito dire di un sentito dire...
la questione è che le pulsioni fondamentali quelle sono, aggressività e libido-principio del piacere; paura/difesa e speranza di un piacere-star bene; e l'educazione le costringe a manifestarsi in altro, a sublimarsi;
per questo le ritrovi ovunque.
c'� del lardo in Garfagnana
Il fatto di avere paura, aggressività, pulsioni sessuali ecc...autorizza a certi tipi di spiegazioni e riportano il vero?
Se un Freud, o chi per lui, parla di fobie, es. degli animali, con paure che trasferisce su un certo soggetto, cane, ragno ecc..., o ci infila ancora una volta il padre, la castrazione, l'evirazione, permetti che uno oggi storica un po' il naso e pure du' palle?
Anche perché oggi le possiamo spiegare come quella paura originatesi dai nostri antenati preistorici in relazione all'ambiente naturale ed ai suoi pericoli, salvo altri motivi, tipo di natura educativa (gli animali sono sporchi ad es.) che influenzano l'individuo.
Mi auguro che oggi non si traduca in automatico tutto in chiave sessuale o altra Pippa sul Sé o simbolica.
Pienamente funzionante e programmata in tecniche multiple