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Discussione: Le stagioni dell'amore

  1. #91
    Posh&Rebel L'avatar di efua
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    A testimonianza della gioia, pure forzata mia, quando la struttura ha iniziato a scricchiolare, ha a disposizione migliaia di foto e ricordi che continuo a crearle
    Che mi muoverà delle lamentele ci sta
    Ma che io non abbia fatto di tutto per farla stare bene, no
    Io cerco di essere solo oggettiva e di procedere nel miglior modo possibile per la sua serenità
    Bei ricordi in Costiera certo ma pure la piacevolezza del McDonal’s, magari fai il take away e vai dove ti pare
    Il risultato dei kg da smaltire è sempre lo stesso, no?
    Voglio dire la frustrazione dei kg superflui mica è diversa eh
    Io già sto al top delle mie possibilità e nelle condizioni nelle quali mi trovo
    Portare avanti delle giornate degne, tra tutti i patemi che avevo prime e in più adesso quelli legati alla pandemia e alla brexit, ti assicuro che è quasi da eroi
    Mi racconto per quella che sono, come risultato di quello che ho vissuto
    A lei sto cercando di passarle appunto la felicità attraverso le cose belle che sceglierà di fare nella vita
    E il rispetto per se stessa e quello che prova
    Dove non la si ascolta nella vita, gira i tacchi e va altrove
    Che di persone che ti comprendono si trovano sempre
    Sfido io ad essere più felice quando al rientro per la Brexit non so se potrò portarmi le mie irrinunciabili boccette di colatura di alici
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  2. #92
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    A testimonianza della gioia, pure forzata mia, quando la struttura ha iniziato a scricchiolare, ha a disposizione migliaia di foto e ricordi che continuo a crearle
    se era forzata lo percepisce eh, quello le arriva...
    Che mi muoverà delle lamentele ci sta
    lo fanno tutti i figli, a prescindere; nella maggior parte dei casi i genitori hanno cercato di fare il meglio per quello che potevano capirci;
    Ma che io non abbia fatto di tutto per farla stare bene, no
    Io cerco di essere solo oggettiva e di procedere nel miglior modo possibile per la sua serenità
    considera che il contenuto che le arriva può essere diverso da come lo intendi tu:
    se lei vede in te un'infelicità, il senso di riconoscenza che prova può essere facilmente deviato in obbligo di condividere quell'infelicità come solidarietà, e nel contempo provare rabbia per questo sentirsi moralmente obbligata;
    pare una fisima, ma è la circostanza più semplice e ordinaria che crea fratture tra genitori e figli;

    c'è sempre ambivalenza di sentimenti, e se si rimuove questo poi tante cose prendono alla sprovvista;
    questa narrazione della madre eroica e combattente va bene, come un farmaco, per un po' di tempo; poi diventa una droga da cui si è dipendenti;

    a costo di beccarmi un sonoro vaffa, e ci sta, io ti do il consiglio non richiesto di pensarci primex e scaricare tutto sto fardello anche su qualcuno che lo fa di mestiere, e aiuta a interrompere ste catene;
    intanto, ti chiedo scusa se sono stato invadente e scassa minchia, ma secondo me vale la pena farlo ora, che tanti buoi stanno ancora nel recinto.
    c'� del lardo in Garfagnana

  3. #93
    Posh&Rebel L'avatar di efua
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    Lo penso anche io che i genitori cercano di fare al meglio di quello che possono capirci
    Comprendo benissimo tutto quello che scrivi e nessun vaffa ci mancherebbe
    Mi offri un servizio gratis
    Io posso dire solo che cerco di procedere al meglio delle mie possibilità, nel condizioni in cui mi trovo, al netto delle circostanze straordinarie e spero irripetibili nel tempo, da tutto il mondo
    Ovviamente i figli non li fai fessi, per niente e ovviamente sentono ogni cosa
    Mia figlia non è che vede una madre che ieri e’ andata prima a Wimbledon e poi a Wembley
    La sofferenza mia la sente, anche perché anche a lei a luglio sarebbe piaciuto trascorrere le giornate nel sole e andare a mare, anziché passarsi un’estate wet
    Cerco di essere onesta e di spiegarle ogni cosa, cercando il più delle volte pure di essere serena
    La spingo sempre a gioire e ad essere felice, perché se io non sono stata aiutata ad esserlo anche dalla mia famiglia
    Queste cose io le ho capite sulla mia pelle e non voglio che lei le soffra
    Le starò accanto e la aiuterò ad essere quello che vuole essere
    Ho un rispetto reverenziale per tutto ciò che la riguarda
    Penso che lei senta pure questo, perché capita che mi venga vicino, mi abbracci e mi dica: “Mummy, you are the best”
    Che poi sia per adesso, va bene, per il momento
    Nei fardelli miei, che oggettivamente ho e mica tanto per scelta, cerco di districarmi come meglio posso
    A lei non faccio pesare assolutamente nulla o tantomeno faccio parola di qualcosa del tipo: per te, a causa tua
    Ci mancherebbe pure, è stato mio il desiderio di averla al mondo
    Quanto meno con l’essere madre, credo di essere una madre diversa da mia madre e questo per me già e’ tanto
    Non sono eroica, sono una donna normale, che vive al meglio il presente
    Proiettata positivamente nel futuro
    La pandemia ha creato destabilizzazione ed incertezze
    E ancora una volta ho dovuto deviare il corso delle cose
    Calma e gesso, me lo insegnasti tu
    E io quello è quello che sto facendo
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  4. #94
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    Lo penso anche io che i genitori cercano di fare al meglio di quello che possono capirci
    Comprendo benissimo tutto quello che scrivi e nessun vaffa ci mancherebbe
    Mi offri un servizio gratis
    ...
    Calma e gesso, me lo insegnasti tu
    E io quello è quello che sto facendo
    mo', io non insegno niente a nessuno, perché sono sempre il primo a casca' nel tombino
    ti giro solo un alito di saggezza che mi ha ispirato una fatina, la necessità di dare un taglio ai rancori e non cristallizzare l'identità su un'immagine dolorosa; bisogna sfogarsi, per un po'; ma poi chiudere i conti e vedere nello specchio una persona non più zavorrata da quel sentimento che chiede risarcimento;

    perché il meccanismo che rende pregiato e cercato un sé sofferente ed offeso - e questo a prescindere dalla realtà dei fatti, distribuzione di colpe, ecc... - è un timore inconscio e angoscioso di punizione:
    chi rappresenta un sé sofferente sta dialogando col destino in una specie di chiagn'e'fotti versione viennese - i napoletani del mondo tedesco
    non mi punire, non vedi come soffro già ?

    è una forma di auto-punizione che dovrebbe placare un'angoscia originaria che non ha nulla a che fare con le circostanze che si sono determinate e illude di una capacità di controllo che gli altri percepiscono come ricattatoria, perché il destino se ne fotte, ma chi sta intorno è costretto a considerare, figli inclusi;

    questa catena di S. Antonio di offese da risarcire e relativo ricatto implicito l'ho vissuta in prima persona come prodotto di generazioni, ed è una cosa malefica:
    mia madre si è sempre raccontata tipo piccola fiammiferaia, perché a sua volta la sua identità alto-borghese - che vuol dire assertività, coscienza di sé, indisponibilità reale a farsi mettere i piedi in testa, era stata castrata, e il messaggio che mi è arrivato in termini di affettività è: tu devi essere "poco", non mi devi superare, non puoi essere più felice/potente di me, perché questo mi crea un dispiacere;

    io ci ho messo 40 anni a capire ed elaborare, e sono stato in qualche misura fortunato, perché il logos ipertrofico mi ha reso scettico e critico, e mi ha fatto smontare razionalmente la menzogna; ma il prezzo è stato carissimo in termini di conflitti, con tutti;

    fino ad ora hai fatto il massimo e anche di più come mamma di una bambina; ma questo registro non funziona tanto bene come madre della donna che quella sarà prestissimo, e che più di quell'affetto simbiotico per essere felice ha bisogno di vedere come si fa e sentirsi autorizzata a farlo anche lei, pure a livello inconscio;
    purtroppo, in queste cose non siamo mai auto-sufficienti; siamo educati a mostrare una forza che non serve a niente, come ignorare le carie pur di non andare dal dentista;

    una massima intelligente di quella gente in mezzo alla quale ti trovi è: never complain, never explain, che è una forma educativa, cui si dovrebbe naturalmente arrivare se si riesce ad essere egoisti in un modo sano, e lasciar essere modicamente egoisti pure gli altri che abbiamo accanto
    c'� del lardo in Garfagnana

  5. #95
    Astensionista L'avatar di nahui
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    Io che sono nel futuro confermo che i figli non si sentono autorizzati ad essere completamente felici se non lo sei anche tu. Dobbiamo essere felici e sereni. Quantomeno sereni e realizzati. La mia ha interiorizzato talmente tanto il mio chiagni&fotti apotropaico che, in vacanza all'estero, mi chiama e si lamenta Nelle telefonate a sorpresa però la sento in mezzo ai bagordi, quindi è chiaro che si sente in colpa a sapermi sola con Der Kommissar
    Il vero castigo per chi mente non è di non essere più creduto, ma di non potere credere a nessuno.
    (George Bernard Shaw)

  6. #96
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    Io che sono nel futuro confermo che i figli non si sentono autorizzati ad essere completamente felici se non lo sei anche tu. Dobbiamo essere felici e sereni. Quantomeno sereni e realizzati. La mia ha interiorizzato talmente tanto il mio chiagni&fotti apotropaico che, in vacanza all'estero, mi chiama e si lamenta Nelle telefonate a sorpresa però la sento in mezzo ai bagordi, quindi è chiaro che si sente in colpa a sapermi sola con Der Kommissar
    io in famiglia ho diverse antenate abbandonate dai mariti e recriminanti, che si sono passate questo testimone; mi sono accoppiato con figlie di madri di questo tipo, a loro volte vittime di questa prigionia, evidentemente perché quelle percepivano il mio potenziale di alleato nella guerra d'indipendenza da quelle catene;

    in qualche caso è servito, anche perché c'era una disposizione a farsi aiutare anche da professionisti; in altri no, e l'inibizione anche ad una modica dose di felicità era troppo pesante, e mancava proprio una disponibilità a concepire certi meccanismi psicologici.
    c'� del lardo in Garfagnana

  7. #97
    Posh&Rebel L'avatar di efua
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    Never explain, never complain
    Tipo così?



    Io preferisco il Better safe than sorry
    Lo trovo più confacente alle mie peculiarita’
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  8. #98
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    Never explain, never complain
    Tipo così?
    Io preferisco il Better safe than sorry
    Lo trovo più confacente alle mie peculiarita’
    ma non sono in conflitto:

    il never complain suggerisce di non mendicare un'attenzione che diventa sintomo di debolezza e spinge al rifiuto, oltre che al sospetto del chiagn'e fotti;
    il never explain suggerisce di evitare l'excusatio non petita (accusatio manifesta), cioè a non porre su un piano di questionabilità e debolezza le proprie scelte;

    la comunicazione - consapevole o inconsapevole - del proprio dolore è una circostanza molto delicata e piena di implicazioni in un mondo umano che non è quello idealizzato, in cui si fraintende la realtà per la favoletta che ci si racconta;
    quando poi entrano in gioco le ambivalenze dei rapporti famigliari il rischio è lo stesso dell'autodiagnosi e prescrizione di farmaci, senza essere medici;

    il rischio è che una volta che si è imparata una "parte" in commedia, il copione malefico condizioni tutto e tutti, a partire dalla persona in questione, che ha appreso ad esercitare un certo controllo e potere anche nella sua posizione di vittima; cioè, trae un beneficio dalla propria sofferenza, che paga in cambio di quel controllo, difficile da mettere in discussione, perché è diventato corazza;

    poi i figli accumulano rancore e nevrosi, perché nel momento in cui desiderano essere felici "sentono" la mamma sacrificata, non la vogliono offendere con la loro felicità e si boicottano, malgrado le cose che quella può dire a belle parole; e se non hanno strumenti efficaci per rendere consapevole ed esplicito quel conflitto magari si ammalano, somatizzano, elaborano percorsi auto-distruttivi che sono un modo per punire i genitori in modo inconsapevole, mancando la capacità di comprendere e gestire emotivamente la circostanza.
    c'� del lardo in Garfagnana

  9. #99
    Posh&Rebel L'avatar di efua
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    Citazione Originariamente Scritto da nahui Visualizza Messaggio
    Io che sono nel futuro confermo che i figli non si sentono autorizzati ad essere completamente felici se non lo sei anche tu. Dobbiamo essere felici e sereni. Quantomeno sereni e realizzati. La mia ha interiorizzato talmente tanto il mio chiagni&fotti apotropaico che, in vacanza all'estero, mi chiama e si lamenta Nelle telefonate a sorpresa però la sento in mezzo ai bagordi, quindi è chiaro che si sente in colpa a sapermi sola con Der Kommissar
    Però mi pare che come fai fai, sbagli
    Continui a stare con il padre con il quale hai avuto i figli, non sei felice e sbagli
    Non sei felice, cambi uomo e pure sbagli
    Perché rendi infelici tutti
    In tutto questo ho una decina di anni di tempo in cui potrei sempre morire
    Certo che si poteva fare come dicevano i saggi di una volta: "Se tenevi sta capa, non ti sposavi e non facevi figli!"
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  10. #100
    Posh&Rebel L'avatar di efua
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    Citazione Originariamente Scritto da axeUgene Visualizza Messaggio
    ma non sono in conflitto:

    il never complain suggerisce di non mendicare un'attenzione che diventa sintomo di debolezza e spinge al rifiuto, oltre che al sospetto del chiagn'e fotti;
    il never explain suggerisce di evitare l'excusatio non petita (accusatio manifesta), cioè a non porre su un piano di questionabilità e debolezza le proprie scelte;

    la comunicazione - consapevole o inconsapevole - del proprio dolore è una circostanza molto delicata e piena di implicazioni in un mondo umano che non è quello idealizzato, in cui si fraintende la realtà per la favoletta che ci si racconta;
    quando poi entrano in gioco le ambivalenze dei rapporti famigliari il rischio è lo stesso dell'autodiagnosi e prescrizione di farmaci, senza essere medici;

    il rischio è che una volta che si è imparata una "parte" in commedia, il copione malefico condizioni tutto e tutti, a partire dalla persona in questione, che ha appreso ad esercitare un certo controllo e potere anche nella sua posizione di vittima; cioè, trae un beneficio dalla propria sofferenza, che paga in cambio di quel controllo, difficile da mettere in discussione, perché è diventato corazza;

    poi i figli accumulano rancore e nevrosi, perché nel momento in cui desiderano essere felici "sentono" la mamma sacrificata, non la vogliono offendere con la loro felicità e si boicottano, malgrado le cose che quella può dire a belle parole; e se non hanno strumenti efficaci per rendere consapevole ed esplicito quel conflitto magari si ammalano, somatizzano, elaborano percorsi auto-distruttivi che sono un modo per punire i genitori in modo inconsapevole, mancando la capacità di comprendere e gestire emotivamente la circostanza.
    A me Never explain, never complain non è mai piaciuto
    A sensazione mi indica un distacco ed una spocchia che mi ha sempre profondamente dato un senso di fastidio
    E non mi pare che a complain siano proprio capaci...
    Tutto questo modello da seguire non mi sembra tanto "virtuoso"
    Parto dal presupposto che della vita di un altro in generale non è che uno se ne freghi più di tanto, perché penso che ognuno nella propria abbia già tanta roba da sbrogliarsi
    Parlo e scrivo di tutto, senza filtri, perché è una cosa che fa stare bene me
    E' liberatoria
    Te la ricordi la pubblicità dei fonzie?
    Se non ti lecchi le dita godi solo a metà?
    Ebbene io alla vita in generale partecipo così
    Procedo nelle difficoltà senza abbattermi e ne parlo
    Non sono eroina, non sono vittima e tantomeno chiedo attenzioni di sorta
    Io per esempio a chi non si mette mai in gioco, sguscia, schiva e never explain
    Non mi sento di accordargli molta fiducia
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  11. #101
    Opinionista L'avatar di axeUgene
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    Citazione Originariamente Scritto da efua Visualizza Messaggio
    A me Never explain, never complain non è mai piaciuto
    A sensazione mi indica un distacco ed una spocchia che mi ha sempre profondamente dato un senso di fastidio
    ...
    Io per esempio a chi non si mette mai in gioco, sguscia, schiva e never explain
    Non mi sento di accordargli molta fiducia
    never explain vuol dire che non devi spiegare le tue scelte, le tue preferenze, non ti devi scusare per come sei;
    e si accoppia col never complain, cioè che una volta che hai fatto le tue scelte, sei stata te stessa, non dovresti pensare che la colpa di cose andate male sia degli altri, che è un po' l'opposto dello sgusciare e schivare.
    c'� del lardo in Garfagnana

  12. #102
    Opinionista L'avatar di axeUgene
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    Citazione Originariamente Scritto da efua Visualizza Messaggio
    Non sei felice, cambi uomo e pure sbagli
    Perché rendi infelici tutti
    no, no; in questo caso non sbagli affatto; e lo dico innanzitutto da lasciato;
    perché quando le cose non vanno stanno male entrambi, ed entrambi però possono restare abbarbicati a quella situazione per una paura che impedisce di vedere altro; a volte è paura di essere felici, anche per i motivi che ho descritto prima;

    altre perché in quella situazione si è imparato ad esercitare un potere, che è una corazza nevrotica; chi è abituato a colpevolizzare un partner manchevole trova in questo potere un conforto che sa amministrare; se improvvisamente si trovasse con una persona a cui non deve rimproverare nulla, si troverebbe sprovvisto di quella sicurezza;
    per questo i nevrotici restano quasi sempre insieme; sono abituati così e temono altro.
    c'� del lardo in Garfagnana

  13. #103
    Candle in the wind L'avatar di conogelato
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    Citazione Originariamente Scritto da axeUgene Visualizza Messaggio
    non lo dico io, è un mero fatto: per unire due individualità serve che ognuna rinunci a qualcosa, e la misura di quelle rinunce è per forza dettata esplicitamente o implicitamente da rapporti di forza; questo non significa dire che la famiglia sia un luogo malvagio, ma solo che è sciocco ignorare la circostanza, visto che periodicamente esplodono mine e spesso il tutto affonda;


    vedi ? nel tuo candore ammetti questo fine, che è prettamente egoistico; l'altro è effettivamente l'attrezzo di una "palestra" in cui persegui il tuo personale fine di realizzazione; puoi essere gentile quanto ti pare, ma questa è la realtà che tu stesso confessi nero su bianco; una volta compreso che sono le individualità ad agire, e non un "noi" immaginario, sarebbe saggio disciplinare i conflitti; perché se non lo fai, è la legge del più forte che li regola;


    beh, a me pare ovvio, visto che si tratta della fase in cui si negoziano quelle rinunce di cui sopra, e fatalmente si esercita un dolo, anche inconsapevole, per rendersi più attraenti, manifestare un buon carattere, conciliante e paziente;

    il 99% dei coniugi afferma che dopo il matrimonio l'altro è cambiato; per forza: ha conseguito il suo obiettivo e perciò ora le priorità sono altre; a volte coincidono; più spesso no, ed è lì che le rinunce possono diventare insostenibili; ma questo è ovvio, la storia di quasi tutti; in molti casi liberarsi diventa troppo oneroso e ci si adatta;

    ecco, nel dettaglio di questo ragionamento si insinua davvero il demonio:

    in apparenza, sembra un discorso sensato e candido: perché bruciare tutto ?
    la realtà è che con l'esperienza non si brucia una cippa di niente; a meno che...

    a meno che quell'esperienza, cioè - non ci giriamo attorno - la sessualità, la convivenza, ecc... non sia pensata come oggetto, un oggetto che si consuma e quindi deve essere "speso bene", con oculatezza;
    e qui Satana ti legge e sghignazza, perché tu e i tuoi preti gli rendete un gran servigio:
    in questo modo educhi alla prostituzione:

    una ragazza pensa di avere un valore deperibile, ma spendibile, tra le gambe, e apprende a regolarsi di conseguenza;
    un ragazzo farà altrettanto, sapendo di dover offrire qualcosa di più di se stesso, e quindi mettendo in atto proprio quelle tipiche astuzie ed inganni della seduzione "tradizionale"; salvo poi entrambi rivelarsi per le normali inclinazioni, dissimulate prima; il matrimonio, già di per sé un fatto negoziale, diventa mercimonio di fatto, dove la "merce" è quella cosa che per te non andrebbe "bruciata", consumata;

    il maleficio che in buona fede contribuisci a diffondere e replicare sta proprio in questo pregiudizio di valore, che squalifica chi ha esperienza - 99% solo le donne - come se si trattasse di una contaminazione, un minus;

    guarda che pure io sono stato più o meno educato, se non proprio dalla famiglia, dall'ambiente a pensarla più o meno così;
    poi, proprio l'esperienza e la riflessione istruita mi hanno fatto cambiare idea; ho constatato che una donna che avesse fatto liberamente le sue esperienze, anche disimpegnate e, se ti piace, "libertine", non aveva niente di meno ma, anzi, nel momento in cui si disponeva ad una relazione impegnata lo faceva davvero "in pienezza", per usare un'espressione che ti piace, e conoscendo bene la differenza tra un desiderio effimero e un vero coinvolgimento;

    le "ragazze virtuose", al contrario, per mia esperienza diretta e indiretta sono sempre bombe ad orologeria;
    purtroppo, in grande misura qui vinci facile, perché lo sfondo culturale diffuso è ancora in grande misura più affine al tuo pensiero; ma è una vittoria per modo di dire, perché poi devi constatare che quella famiglia fondata su quel presupposto va a rotoli, o nemmeno nasce; così i lamenti di un oggi che non ti piace, fondato proprio sulla reazione alla tua mentalità.
    E niente, non ci intendiamo: La Coppia è chiamata a passare dall'io iniziale, al NOI. In principio, realmente, sono due egoismi...due "ego" e basta, come dice Papa Francesco. Se si intraprende un percorso....una via...un cammino insieme fondato su Valori importanti (non necessariamente solo religiosi) è possibile trasformarsi. Uscire dalle logiche che descrivi te (logiche di potere) e diventare capaci di essere una cosa sola....una carne sola....
    amate i vostri nemici

  14. #104
    Candle in the wind L'avatar di conogelato
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    Citazione Originariamente Scritto da Astrid Visualizza Messaggio
    Caro Cono, la vita reale senza pratica e fortuna non è meravigliosa come i romanzi alla Moccia o le commedie musicali.
    Quindi tu hai toccato con mano "Le vite concrete di molte coppie... " ma esempi della tua di vita di coppia non ne fai mai.
    E dici "Che è possibile amare e sovvenire l'Altro semplicemente dando tutto di noi stessi. Senza pretendere niente. Senza appiccicarsi addosso nessun merito e nessuna medaglia." Per quanto tempo?
    Guarda che tirare la carretta da soli mentre l'altro si dà ai suoi hobby, alle sue passioni, o si gira i pollici non è così esaltante, anche se è a favore di coppia.
    E ancora più frustrante è avere coscienza che l'altro se ne freghi di "noi", pensi solo a se stesso, non gli venga in mente che magari anche "noi" vorremmo qualche spazietto nostro - non per diletto, ma per realizzarci, perchè abbiamo competenze che stanno andando sprecate, che oltre al prendersi cura esclusiva dell'altro, della casa, della famiglia (dove magari i figli sono già cresciuti e usciti di casa) vorremmo vedere la luce oltre la soglia di casa.
    Non è questione di medaglie al valore ma di equità.
    Nel bilancio di un Amore conta eccome l'impegno che ci si mette - da ambo le parti -.
    SE non ti impegni tanto quanto l'altro non ami tanto quanto l'altro che si sbatte e fa per tre, mentre "tu" hai i tuoi spazi, le tue distrazioni e non ti accorgi che l'altro sta caricandosi troppo.
    No Cono, le disparità sono ingiustizie - sul lavoro, nella vita sociale e in quella affettiva: esattamente come i genitori che avendo due figli li trattano con due pesi e due misure -.
    L'Amore è Amore - e vale anche per l'amicizia: da un amico non ti aspetti d'essere sempre tu a dare una mano, perchè se quando sei nei guai e ti sei sbattuto tanto per l'altro - quando ebbe bisogno lui - l'amico sparisce o fa finta di niente l'Amicizia ti viene eccome da metterla in dubbio e da fare bilanci -.
    Nessuno vuole medaglie ma riconoscimenti taciti, fatti di gesti pratici e di carezze emotive sì, eccome se sono indispensabili in una coppia.
    La reciprocità Cono, la RECIPROCITA'.
    Finora, io, ho visto l'assenza di reciprocità nelle coppie morte dentro, in quelle fallite o in quelle dove uno dei due seguita, pancia a terra, a superarsi per supplire all'altro fino allo sfinimento.
    Ma quando manca reciprocità significa che regnano l'indifferenza e l'egoismo. Perchè se ami ti accorgi di cosa manca all'altro, anche senza bisogno che l'altro te lo debba dire. E se anche l'altro/a ti racconta il suo disagio, cerca il dialogo, invoca la mutua assistenza... e l'altro sordo resta (sia a parole che a fatti) Adiue Amour!
    Amare significa crescere, imparare a specchiarsi negli occhi dell'altro, trattarsi alla pari. Dirsi le cose serenamente. E non annullarsi.
    Evidentemente parlo arabo. O aramaico antico, sanscrito...boh! .
    Non si tratta di annullarsi, Astrid. Nè, tantomeno, di stabilire in che percentuale ci si impegna in Famiglia....
    Ciò che conta (e che fa la differenza in un rapporto di Coppia) è fare tutto dando tutto. Dallo stirare una camicia allo stipulare un mutuo per la casa. L'una cosa vale l'altra, se la si fa con Amore.
    amate i vostri nemici

  15. #105
    Candle in the wind L'avatar di conogelato
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    Citazione Originariamente Scritto da restodelcarlino Visualizza Messaggio
    Sembrerebbe che il cosiddetto "Anno dell'amore" abbia una primavera ingannevole e breve , un' estate effimera con temporali precoci, premonitori di un autunno triste, che sfocia in un lunghissimo gelido inverno.
    Una meteorologia degna di Cambronne.
    L'Amore evolve, si trasforma. Non è per sua natura una realtà statica, Rdc. L'innamoramento iniziale lascia poi spazio a qualcosa di più profondo e maturo, dove non è più sufficiente sentire il calduccino al cuore....
    E' lì, proprio in quei momenti, che si vede la qualità del rapporto di Coppia.
    amate i vostri nemici

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