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gillian
Avevo detto ... "senza preconcetti" ... ma a quanto pare non è facile!🤣🤣🤣
Mi spiegherò meglio.
È evidente che il rapporto tra il mondo e l'intelletto umano con i suoi sensi ... la vista, il tatto etc. deve per forza invocare le scoperte della scienza per poter comprendere come questo rapporto fra noi e il mondo sia complicato ed allo stesso tempo affascinante.
Prendiamo la famosa formula Einsteiniana E=MC^2 sia nella sua semplicità così precisa e spaventosamente vera e dimostrata.
Ma è inutile nascondersi che forse la nostra mente non sia sufficente a descrivere tutto il creato ... più la scienza affina le sue tecniche strumentali e matematiche e sempre il mondo ci appare sempre più problematico!
Ma tutto ciò non implica necessariamente né la religione né la presenza di un Dio o più divinità.
Questo non è che un antico retaggio per cui l'uomo agli albori della sua esistenza ha collegato l'inspiegabile a divinità superiori.
Se vogliamo considerare il mondo senza preconcetti dobbiamo evitare questa sovrapposizione fra il profano ed il divino altrimenti finiamo per fare una grande confusione!🤔😅😇
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Cioé l'interazione chimica come semplice esempio l'acqua é composta come tutti sappiamo da 2 atomi di idrogeno e 1 di ossigeno. In fisica come sai l'interazione che stimola l'input a delle reazioni tra un protone e un neutrone e così via tra altri elementi.
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Doppio
Ma non direi... alcuni scienziati, per loro credo, si lasciano andare a volte a dichiarazioni che contemplano la metafisica, altri sono dichiaratamente atei, alcuni membri della chiesa si esprimono in favore della scienza, altri parlano di feti non morti nei vaccini, ma non mi risulta che sia prassi nella ricerca scientifica coinvolgere teologi, ne in teologia chiedere il parere degli scienziati. Alcuni gruppi di gesuiti sono in effetti talvolta versati nelle scienze, ma questo è quanto, sono minoritari e tendenzialmente al limite dell'essere ostracizzati.
La chiesa al limite dialoga con la politica, essendo quello stesso tipo di istituzione, per "salvare il mondo", con alterni risultati tra l'altro, visto che alcuni dei suoi principi sono apertamente in conflitto con gli scenari generalmente auspicati dalla scienza per invertire i processi che stanno distruggendo il pianeta.
Guarda, proprio in questi giorni c'è a Bologna il G20 delle Religioni, al quale partecipano anche illustri scienziati, politici e luminari assolutamente laici. Senti cosa ha detto David Sassoli, presidente del Parlamento Europeo:
"I drammi e i conflitti che in passato hanno insanguinato il nostro continente ci hanno insegnato che la convivenza tra culture e fedi religiose è qualcosa che non si dà una volta per sempre, non è un tesoro inesauribile, ma è una pianta che deve essere pazientemente annaffiata e custodita”. Sassoli ha osservato: “Mai come oggi le diverse confessioni religiose vengono spesso associate all’idea di identità, di particolarismo; si continua cioè a teorizzare, in modo più o meno raffinato, che le religioni erano, sono e saranno sempre una causa di divisione e di conflitto; che solo una loro rimozione da ogni dimensione pubblica e il loro confinamento esclusivo in una sfera privata potrà costituire la garanzia di un miglioramento per l’intera società. Siamo convinti che non solo la scienza unifichi il mondo ma anche i valori e il senso più profondo della vita”. Ma “in un periodo in cui si cerca riparo, consolazione nella riscoperta della piccola dimensione e delle piccole patrie, è importante ribadire che oggi tutto è legato, tutto è connesso. La risposta non è dunque “chiudersi su se stessi ma agire insieme, prendersi cura l’uno dell’altro e affrontare con spirito di concordia e fraterna collaborazione le emergenze del nostro tempo che vanno dai cambiamenti climatici, alle migrazioni, dalle sfide tecnologiche alle disuguaglianze economiche e finanziarie, del forte scarto fra ricchi e privilegiati ed enormi masse di povertà”. “Incoraggiare il dialogo interculturale e interreligioso è fondamentale perché può favorire la conoscenza reciproca ma anche sostenere un processo di re-umanizzazione delle nostre società, di cui abbiamo tutti enormemente bisogno”
https://www.agensir.it/quotidiano/20...ostre-societa/
Da sottolineare anche le parole del Presidente della Repubblica:
"L'idea di riunire, in coincidenza con il G20, studiosi, rappresentanti delle diverse fedi ed esponenti della società civile in uno specifico momento dedicato alla dimensione spirituale - ha scritto il capo dello Stato - costituisce una scelta lungimirante, particolarmente in una congiuntura in cui si ripresentano tentazioni di utilizzare le espressioni religiose come elemento di scontro anziché di dialogo. La consapevolezza di come il fattore religioso sia elemento importante nella costruzione di una società internazionale più giusta, rispettosa della dignità di ogni donna e di ogni uomo, si va sempre più radicando".
https://bologna.repubblica.it/cronac...ghi-317542129/
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Vega
:rotfl::rotfl::rotfl:
Manderemo Bergoglio a dirigere il CERN!
Basta la Gianotti: Esempio lampante e cristallino di come possano coesistere Fede e Scienza. Ognuno dal suo punto di vista aiuta a comprendere non solo com'è fatto l'Universo, ma PERCHE' esso esista.
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Le tue non risposte spesso valgono più delle risposte e relative sciocchezze contenute.
Sono giorni che non spieghi cosa hai voluto dire con la storia dell'armonia e perfezione. Ti sei sbilanciato per tappare un po' il buco con due righe buttate lì ed il resto del buco cercando di tapparlo dando dell'ignorante a chi ovviamente ti chiedeva ovvie delucidazioni.
Hai lanciato tu il sasso dicendo che c'era un prima diversi a livello biologico da un dopo.
Dalla Genesi, dal suo racconto cosmogonico, simbolico dovevi portarti su quelle che sono le nostre conoscenze per trovare corrispondenze che potessero confermare la Bibbia o comunque questo passato e questa natura che funzionavano diversamente. Nulla.
Chi legge valuta e giudica stai tranquillo.
Quanto alla Gianotti, al CERN non ci sta solo lei a lavorare e non è perché c'è lei o un Rubbia lì o altrove che magicamente scienza e fede vanno a braccetto. Nella ricerca nulla importa delle pippe mistiche, perfino di costoro. Che quando presentano un lavoro, la fede e la religione non entrano a farne parte e le pippe se le tengono per sé.
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Anche il Presidente del Consiglio parla di pippe? O lui o te: Un si scappa! Ieri Draghi era la G20 delle Religioni, dove appunto si parla di collaborazione fra Scienza e Fede. Ognuno porta il suo contributo per tornare a rendere vivibile la nostra Casa Comune...
Dopo essersi soffermato sulla crisi afghana, sulla necessità di raggiungere i paesi più poveri con la vaccinazione nella lotta al Covid, di sostenerli nella sfida ambientale, il presidente del Consiglio ha concluso rimarcando come il dovere della politica sia "l'azione, preceduta, guidata dallo studio e dalla riflessione. In questo, voi autorità religiose avete un ruolo fondamentale. Risvegliate le sensibilità assopite dall'indifferenza o dai calcoli di convenienza. Richiamate la politica all'azione coerente con il vostro messaggio. Nei momenti più tragici della storia recente avete costruito ponti laddove il terrorismo e la guerra avevano eretto barriere. Avete esortato al rispetto delle differenze e al ripudio delle discriminazioni. E avete difeso con coraggio i diritti delle comunità che sono vittime di persecuzione. Le Proposte che avete presentato in questo forum, e che il G20 intende esaminare con attenzione, riaffermano la profondità del vostro impegno. E riaffermano l'importanza della conoscenza e dell'ascolto, senza i quali non può esserci un'autentica cultura della diversità, per il pieno riconoscimento dei valori che sono alla base della nostra umanità", ha concluso.
https://www.iltempo.it/adnkronos/202...ile--28675802/
Vedi, la differenza fra lui e te non verte tanto sul fatto che Draghi è laureato e te no, ma sul fatto che lui è aperto ed ha una visione d'insieme sul problema-ambiente e te invece sei chiusa e arroccata in te stessa.
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Conino, forse ti sta sfuggendo il fatto che, come leggi nell'articolo, si fa appello alla sensibilizzazione, ai valori, ad un'etica non certo che la religione tappi i buchi della scienza con qualche verità o scoperta.
Tanto la Gianotti e Rubbia quando lavorano e devono rendere conto ad altri, le pippe mistiche se le devono tenere per sé ed anche i tuoi figli, che hanno studiato medicina, conoscenze scientifiche che condividono con altri soggetti, credenti e non credenti, biologi, naturalisti ecc..., non hanno certo trovato sui libri di genetica o di patologia clinica che la religione ci spiega qualcosa, qualche perché.
Ti merita darci un taglio guarda.
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Ahiahiahiahiahi te parli di lauree e non sei laureata.....
Stai alla Scienza come i cavoli stanno alla merenda: stai dando un pessimo servizio, alla Scienza. Il tuo è un veghismo fine a sè stesso, credimi. Non si tratta di tappare buchi, ma di collaborare. Collaborare (ognuno muovendo dal proprio ambito e dalle proprie competenze) a rendere più vivibile di adesso la nostra Casa Comune.
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E intanto sono giorni e pagine in cui non sei riuscito a trovare un appiglio che confermi quanto hai detto, biascicando due bischerate e con invettive contro chi ti chiede un riscontro. Tanto chi legge valuta e giudica Cono.
Poi in cosa collaborino scienza e religione ancora non si è capito davvero. Certo, se si parla di fare appello a qualche valore, filosofia di vita, alla sensibilità su alcuni problemi, qualcuno avrà il canale più aperto con un rimando religioso ma all'atto pratico ti ripeto che la religione non tappa i buchi della scienza e non collabora a scoprire nulla di più di quello che chi lavora in ambito scientifico fa da sè. E questo è quello che avviene, non quello che dice o crede Vega.
Che poi avresti pure da "combattere" con le altre religioni per poter dire che c'è il tuo dio, che il fine dell'esistenza è quello del cristianesimo o del cattolicesimo visto che ti definisci cattolico. Mentre la fisica, la chimica, la biologia sono le stesse che tu vada in Europa o in Australia.
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conogelato
Ahiahiahiahiahi te parli di lauree e non sei laureata.....
Stai alla Scienza come i cavoli stanno alla merenda: stai dando un pessimo servizio, alla Scienza. Il tuo è un veghismo fine a sè stesso, credimi. Non si tratta di tappare buchi, ma di collaborare. Collaborare (ognuno muovendo dal proprio ambito e dalle proprie competenze) a rendere più vivibile di adesso la nostra Casa Comune.
Ok, ma le competenze delle autorità religiose quale ruolo hanno? L'ambito morale è in questo caso ampiamente coperto da utilitarismo e pragmatismo (si individua pertanto il bene calcolando scientificamente il cosiddetto sviluppo sostenibile).
Tra l'altro, lo so che non ne vuoi sentire parlare, ma il controllo delle nascite è necessario per qualsiasi proiezione del futuro, fintanto che alcune religioni fanno orecchie da mercante su questa cosa, ci si ostina ad lasciare aleatoria una delle variabili principali dell'equazione.
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Ci sarebbe posto per tutti, amico Doppio. Ci sarebbe cibo per tutti: Il problema è una più equa distribuzione delle ricchezze....
Economisti, Scienziati e Religiosi convengono su questo all'unanimità. Affamiamo l'Africa e il sud del mondo depredando le loro risorse naturali. Noi abbiamo troppo e loro troppo poco.
"E oltre all’economia, alla religione e alla scienza, ci si mette pure la sociologia! E’ infatti lo stesso Z. Bauman a ricordarci come il Potere (divenuto globale), dopo aver spodestato la Politica (rimasta locale), stia lentamente svuotando l’individuo di ogni residua carica vitale, depotenziandolo intimamente e relegandolo a mera comparsa di quel processo compulsivo e incontrollato che ha nome “consumismo”. O, meglio, controllato da quelle ristrettissime élite di potere che, concentrando nelle proprie mani flussi di ricchezza progressivamente crescenti, stanno restringendo l’accesso al benessere per la restante popolazione."
https://www.ilfattoquotidiano.it/201...zione/1034310/
l’1% più ricco, sotto il profilo patrimoniale, deteneva a metà 2019 più del doppio della ricchezza netta posseduta da 6,9 miliardi di persone. Ribaltando la prospettiva, la quota di ricchezza della metà più povera dell’umanità - circa 3,8 miliardi di persone - non sfiorava nemmeno l’1%. Nel mondo 2.153 miliardari detenevano più ricchezza di 4,6 miliardi di persone, circa il 60% della popolazione globale. Il patrimonio delle 22 persone più facoltose era superiore alla ricchezza di tutte le donne africane. Se le distanze tra i livelli medi di ricchezza dei Paesi si assottigliano, la disuguaglianza di ricchezza cresce in molti Paesi.
http://www.vita.it/it/article/2020/0...-di-pe/153821/
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Originariamente Scritto da
conogelato
Ci sarebbe posto per tutti, amico Doppio. Ci sarebbe cibo per tutti: Il problema è una più equa distribuzione delle ricchezze....
Ne abbiami già parlato, il problema non sono le risorse, sono le emissioni, non voglio ripetermi, verifica da solo il minimo di emissioni inquinanti che produce ogni singola persona che vive sopra la soglia di povertà e potrai stabilire in maniera precisa il numero di persone che questo pianeta può ospitare per non morire tutti letteralmente affogati nei nortri stessi escrementi (escrementi in senso lato, lo specifico perché ti attacchi sempre alla battuta per non rispondere alla parte seria). Anche ipotizzando che ci sia ancora spazio (e non è così), ad un certo punto dovrà pur esserci un limite, ergo il controllo delle nascite è necessario se si vuole avere un equilibrio col pianeta, la variabile del numero di umani è troppo importante, non si può essere ne troppi ne troppo pochi, non si può rifiutarte questo assunto, o davvero credi che potrà mai essere sostenibile su un pianeta limitato una crescita illimitata.
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gillian
Sei tu che ti incendi! ... non offendo il sig. Crepuscolo dicendo che "ti arroghi presuntuosamente di sapere quale è la scelta giusta" ... ma esprimo il mio più assoluto dissenso e contesto aspramente la sua apparentemente innocente affermazione!������
Tra sapere e pensare di sapere quale sia la mia strada e con che pensieri la percorro sono due cose prettamente diverse. Io non so molte cose ma su Gesù credo di saperne parecchie.
L'atto di fede al quale tu ti riferisci non basta, ecco perché l'ho indicato come un atto nudo e crudo; se non lo vestiamo con la coerenza delle nostre azioni l'atto di fede rimane un grande sconosciuto, ed a volte può anche diventare un atto di fede contro Dio, come dimostra spesso la realtà dei fatti
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Conogelato ti inviterei a seguire su youtube l'introduzione e la spiegazione del prof Alessandro Barbero"le stranezze dei rapporti coniugali nel medioevo" e di fare una comparazione sociologica con la nostra attualità sia a livello laico che ecclesiastico, da capire come l'etica morale é plasmabile. Con questo nello specifico non mi riferisco direttamente a te, perché oramai sono molti anni che seguo il tuo pensiero e i tuoi scritti e ti ritengo un puro. La mia non é una sviolinate ma sei una delle pochissime mosche bianche. Però la spiegazione del prof deve fare riflettere.
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Purezza per cosa? A me sembra difficile associare la purezza a certi discorsi, nozioni ed atteggiamenti. Prendiamo questa discussione. Come si fa a scrivere apposta certi concetti bislacchi? Bisogna essere proprio fuori dal mondo. Diciamo piuttosto che c'è un tot di finzione e di missione di diffusione parola per parola della Bibbia e di quel che è stato scritto fino ad oggi.
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Originariamente Scritto da
Vega
Purezza per cosa? A me sembra difficile associare la purezza a certi discorsi, nozioni ed atteggiamenti. Prendiamo questa discussione. Come si fa a scrivere apposta certi concetti bislacchi? Bisogna essere proprio fuori dal mondo. Diciamo piuttosto che c'è un tot di finzione e di missione di diffusione parola per parola della Bibbia e di quel che è stato scritto fino ad oggi.
Vega c'é da considerare la convinzione profonda della fede che dimostra conogelato e credo che sarebbe disposto all'estremo sacrificio non esclusivamente per la sua fede ma pure verso il prossimo. Conogelato di sicuro conosce il mio pensiero che é all'opposto del suo credo avendomi letto anche se nei miei pochi interventi, quello che conta indipendentemente da qualsiasi fede religiosa di qualunque ispirazione provenga non considero solo il loro mantra, ma il loro essere nell'atteggiarsi e comportarsi verso il genere umano e verso l'ambiente.
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L'utilità per sè forse sì. Ma scrivendo quello che scrive dimostra però di tirarlo in tasca al prossimo.
In generale, una persona che non è raccattata dalla piena, ha un pò studiato, viene a contatto tramite la tv, giornali, libri con certi argomenti, non può venire a raccontare certe sciocchezze. A maggior ragione se hai anche figli, sicuramente seguiti nel percorso di studio, vuoi che dalle elementari in poi uno non abbia aiutato i figli a studiare e sentito parlare di preistoria, di evoluzione, con aggiornamenti rispetto a 30-40 anni fa ad esempio? Visto che qui è stato accennato ad un passato diverso, un'umanità ed un'ecologia diversa da quella di oggi, è chiaro che chi scrive certe cose non dice il vero e quindi non si comporta correttamente con gli altri.
Poi parlano da sole le difficoltà a rispondere ed il dare di bischero all'interlocutore quando le mancanze sono proprie.
La purezza la lascerei al limite ai bambini.
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Vega come hai affermato nelle prime frasi del tuo ultimo intervento e cioé: L'utilità per se forse si. Credo che non sia poco. Poi che capiti con una parola o più di andare fuori dalle righe non è bello ma credo che succeda un poco tutti.
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Fosse solo occasionale...
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Tra i panel tematici del G20 delle relogioni c'è anche la discussione per eliminare il termine "razza" dalla Costituzione.
Infatti i partecipanti all’incontro di Bologna, durante il quale è stato evidenziato come il dialogo interreligioso svolga un ruolo unico nel dare l'allarme sul problema del razzismo, aiutando a costruire una comprensione comune e promuovendo una leadership religiosa su questi temi, hanno riproposto “l'appello al legislatore nazionale di togliere il concetto di razza dalla Costituzione” (secondo uno studio di Deloitte Legal, essa compare in realtà in 239 normative vigenti nel nostro paese). La Costituzione Italiana, a differenza di quella di Francia e Germania, presenta ancora, all'art. 3 la parola razza.
“Dai lavori è dunque emerso il dubbio” scrivono i partecipanti nella loro nota “se la parola razza non sia in sè una terminologia distorta, e l'invito a proporre di cancellarla dal lessico del istituzioni, anche quando è usato con le migliori intenzioni, di cui all'articolo 3 della Costituzione italiana".
Non so bene in che termini tale sostantivo giochi, nei vari contesti ed articoli costituzionali, alla causa di eliminare il razzismo nel nostro ordinamento ... penso che più che modificare le leggi costituzionali serva un cambiamento culturale a cominciare dagli insegnamenti nelle scuole dai vari maestri nell'ora di religione ... e soprattutto non sopporto che gli immigrati di diversa religione, pur rispettando la loro libertà di culto,non siano sottoposti ad una verifica della loro aderenza ai nostri usi e costumi fondamentali per verificare la loro possibile integrazione con esse .. soprattutto in tema di matrimoni ... poi se le donne voglionono portare il velo (ma non il burka) ... ci può stare ... ma in tema di matrimoni e comunque di unioni tra maschi e femmine non ci sia nessuna preclusione.
Se non c'è armonia tra le razze ... da qui (e non solo) si incomincia a derimere il problema dell'inconciliabile armonia della natura.
:rotfl:
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Gillian nel tempo che leggevo la prima parte del tuo intervento avevo già formulato la tua risposta, intendo nella sua sostanza quindi non rimane che ribadire che é il rispetto la base di partenza per comprenderci sulla diversità culturale e dei costumi di ogni popolo. Se ben si guarda sussistono delle diversità tra regioni del nostro paese. Poi per comprenderci meglio chi viene da noi é importante per prima cosa che imparino la lingua italiana. La verifica sulla loro integrazione si evidenzierà con il loro comportamento nei punti essenziali della convivenza e delle nostre leggi.
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Vega
Fosse solo occasionale...
Le occasionalità nel loro interagire possono creare dei presupposti inclusivi.
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Durante
Gillian nel tempo che leggevo la prima parte del tuo intervento avevo già formulato la tua risposta, intendo nella sua sostanza quindi non rimane che ribadire che é il rispetto la base di partenza per comprenderci sulla diversità culturale e dei costumi di ogni popolo. Se ben si guarda sussistono delle diversità tra regioni del nostro paese. Poi per comprenderci meglio chi viene da noi é importante per prima cosa che imparino la lingua italiana. La verifica sulla loro integrazione si evidenzierà con il loro comportamento nei punti essenziali della convivenza e delle nostre leggi.
Non vorrei che la verifica sulla loro integrazione arrivasse solo quando è avvenuto un fattaccio e troppo tardi ... ed in Italia se ne sentono tanti!:rotfl:
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gillian
Non vorrei che la verifica sulla loro integrazione arrivasse solo quando è avvenuto un fattaccio e troppo tardi ... ed in Italia se ne sentono tanti!:rotfl:
Che alternative potremmo avere oltre che verificare a loro integrazione. D'altronde un tempo minimo necessario é richiesto.
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Durante
Che alternative potremmo avere oltre che verificare a loro integrazione. D'altronde un tempo minimo necessario é richiesto.
È vero Durante ... ma ho l'impressione che anche per un tempo minimo, non siano previsti o codificati dei protocolli per il periodico controllo ... e che quindi tutto vada avanti alla valà che vai bene!😅 fino al ... fattaccio!😱
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Gillian nel nostro sistema dei controlli e non solo é farraginoso, elefantiaco e da una burocrazia bizantina, poi a volte e leggi emanate al riguardo sono interpretate soggettivamente. Se fai controlli come si deve ti tacciono senza riguardo con epiteti non simpatici, se usi sistemi con maglie un poco larghe sei un lassista un buonista della prima ora, propensi a interessi occulti. Probabilmente quello che ci è mancato nel passato e ci manca attualmente è il giusto equilibrio. Tanto per fare una battuta, il cantante francese Antoin con la sua canzone "pietre" del 1967 ci ironizzava? Oppure sarà un mal comune diffuso ovunque?
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Durante
Gillian nel nostro sistema dei controlli e non solo é farraginoso, elefantiaco e da una burocrazia bizantina, poi a volte e leggi emanate al riguardo sono interpretate soggettivamente. Se fai controlli come si deve ti tacciono senza riguardo con epiteti non simpatici, se usi sistemi con maglie un poco larghe sei un lassista un buonista della prima ora, propensi a interessi occulti. Probabilmente quello che ci è mancato nel passato e ci manca attualmente è il giusto equilibrio. Tanto per fare una battuta, il cantante francese Antoin con la sua canzone "pietre" del 1967 ci ironizzava? Oppure sarà un mal comune diffuso ovunque?
Sì, equilibrio è un aggettivo di cui difettiamo assai a tutti i livelli!🤔🙄😈
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Doppio
Ne abbiami già parlato, il problema non sono le risorse, sono le emissioni, non voglio ripetermi, verifica da solo il minimo di emissioni inquinanti che produce ogni singola persona che vive sopra la soglia di povertà e potrai stabilire in maniera precisa il numero di persone che questo pianeta può ospitare per non morire tutti letteralmente affogati nei nortri stessi escrementi (escrementi in senso lato, lo specifico perché ti attacchi sempre alla battuta per non rispondere alla parte seria). Anche ipotizzando che ci sia ancora spazio (e non è così), ad un certo punto dovrà pur esserci un limite, ergo il controllo delle nascite è necessario se si vuole avere un equilibrio col pianeta, la variabile del numero di umani è troppo importante, non si può essere ne troppi ne troppo pochi, non si può rifiutarte questo assunto, o davvero credi che potrà mai essere sostenibile su un pianeta limitato una crescita illimitata.
Una crescita NATURALE, Doppio. Il dramma grosso che ci sovrasta non è il controllo delle nascite, ma quello del clima: Siamo arrivati a un punto di non ritorno. Agire adesso o mai più!
Roma, 17 settembre 2021 - L'emergenza climatica è da "codice rosso" e a lanciare l'allarme, stavolta, è Joe Biden. "Dobbiamo agire e dobbiamo agire ora contro il cambiamento climatico": ha detto il presidente degli Stati Uniti aprendo i lavori del Mef, Major Economies Forum on Energy and Climate, al quale partecipano almeno sette leader mondiali, tra cui il premier britannico Boris Johnson. Biden ha citato il recente rapporto Onu sul clima, sottolineando che esso "rappresenta un codice rosso per l'umanità".
Draghi: "Conseguenze catastrofiche con le attuali politiche"
"Se continuiamo con le politiche attuali le conseguenze saranno catastrofiche". Con l'accordo di Parigi - dice Draghi nel videomessaggio - ci siamo impegnati a contenere il riscaldamento globale entro 1,5 gradi rispetto ai livelli preindustriali. La maggior parte dei nostri Paesi ha rinnovato questo impegno nelle recenti riunioni del G20. Tuttavia, dobbiamo essere onesti nei confronti di noi stessi e dei nostri cittadini: stiamo venendo meno a questa promessa". E Draghi è ancora più chiaro: "Se continuiamo con le politiche attuali, raggiungeremo quasi 3 gradi di riscaldamento globale entro la fine del secolo. Le conseguenze di un tale aumento delle temperature sarebbero catastrofiche".
https://www.quotidiano.net/esteri/em...aghi-1.6813154
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Originariamente Scritto da
Durante
Conogelato ti inviterei a seguire su youtube l'introduzione e la spiegazione del prof Alessandro Barbero"le stranezze dei rapporti coniugali nel medioevo" e di fare una comparazione sociologica con la nostra attualità sia a livello laico che ecclesiastico, da capire come l'etica morale é plasmabile. Con questo nello specifico non mi riferisco direttamente a te, perché oramai sono molti anni che seguo il tuo pensiero e i tuoi scritti e ti ritengo un puro. La mia non é una sviolinate ma sei una delle pochissime mosche bianche. Però la spiegazione del prof deve fare riflettere.
Ti ringrazio! :)
C'è un'etica morale: Punto. Che esula dall'essere credenti o non credenti, amico Durante. La possediamo tutti, è retaggio del nostro essere Uomini e Donne. Il guaio è che sempre più spesso ce ne affranchiamo, la dimentichiamo, la mettiamo da parte. Preferendo agire da egoisti, da individualisti, senza senso del Bene Comune e di quello delle generazioni che verranno.
Entro il 2050 almeno 216 milioni di persone saranno costrette a migrare a causa di effetti e conseguenze del cambiamento climatico. Il numero più alto di queste moderne migrazioni di massa, interesserà – e già sta avvenendo – l’Africa sub-sahariana: 86 milioni di persone in fuga, il 4,2% della popolazione totale. Si parla di 49 milioni per l’Asia orientale e l’area del Pacifico, 40 milioni per l’Asia meridionale e poi a seguire con percentuali più basse, ma non per questo meno drammatiche, il Nord Africa, l’America latina e anche la vecchia Europa, soprattutto l’est europeo.
E a proposito dell’Africa settentrionale si prevede che sarà questa a registrare la più alta percentuale di migranti climatici, 19 milioni di persone, equivalenti a circa il 9% della sua popolazione, a causa principalmente dell’aumento della scarsità d’acqua nel nord-est della Tunisia, nel nord-ovest dell’Algeria, nel Marocco occidentale e meridionale e ai piedi dell’Atlante centrale.
È un nuovo report – il secondo Rapporto Growndshell della Banca mondiale – che avverte che tali migrazioni forzate saranno inevitabili se non si darà il via ad azioni più che mai urgenti per ridurre le emissioni globali ma anche mettere in atto iniziative a largo raggio per colmare il gap nello sviluppo che esiste ancora tra quella parte del mondo che produce più inquinamento a danno di quella che l’inquinamento sembra più che altro subirlo.
Nei prossimi trent’anni sono destinati a diventare migranti climatici singoli individui e intere comunità che si troveranno a fare i conti con la scarsità d’acqua, la diminuzione della produttività delle colture e l’innalzamento del livello del mare. Stress climatico dovuto all’aumento delle temperature (gli anni 2016, 2019 e 2020 sono stati i più caldi a livello globale), ma anche a eventi estremi – inondazioni, piogge continue, tifoni, lunghi periodi di siccità – provocheranno la riduzione costante di aree da coltivare. Senza terra fertile e senza acqua, andare altrove rimane l’unica chance.
Gli scenari prospettati dallo studio non vogliono essere totalmente pessimistici: chi ha redatto il report sembra voler lanciare un messaggio (a cui chissà quanti scienziati del clima si sentiranno di aderire): siamo ancora in tempo. Tutto dipende da quali (e se avverrà) azioni saranno intraprese.
Il numero di persone costrette a lasciare le proprie case potrebbe ridursi dell’80% – si parla di 44 milioni che comunque non sono pochi – se si procedesse alla riduzione dei gas serra, se si cominciasse a lavorare a piani di sviluppo realmente green, e già a pianificare le fasi di una migrazione ormai impossibile da contenere per assicurare almeno forme di adattamento in altre aree e climi.
Va anche affrontata la questione di leggi internazionali di tutela per la categoria dei “migranti climatici”. E a proposito dei gas serra, va ricordato che cinque anni dopo l’accordo di Parigi, il mondo procede ancora – e pericolosamente – verso un riscaldamento di almeno 3 gradi Celsius entro il 2.100. Mentre si dovrebbe assolutamente limitare il riscaldamento globale a 1,5 gradi.
Gli impatti dei cambiamenti climatici si stanno in realtà manifestando già da tempo e sono destinati a modificare l’utilizzo e la disponibilità dei mezzi di sussistenza, le risorse nei sistemi rurali, costieri e urbani in tutte le regioni. Di conseguenza, è destinata a cambiare anche la distribuzione della popolazione e le dinamiche di mobilità che comunque hanno sempre caratterizzato le popolazioni sub-sahariane. Secondo gli autori del report, guai a farsi trovare impreparati, per evitare di aggiungere un problema ad un altro.
Ad esempio, i governi e le organizzazioni locali e internazionali dovrebbero già cominciare a preparare hotspot per gestire tali particolari flussi migratori. E nello stesso tempo pensare a forme di aiuto e assistenza per chi rimane. Certo, si tratta di misure transitorie che non considerano comunque l’enorme impatto sociale, sulla sicurezza, ma anche psicologico che la fuga forzata indotta da eventi climatici provoca nelle persone che vivono tale dramma.
https://www.nigrizia.it/notizia/216-...-entro-il-2050
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Una crescita NATURALE, Doppio. Il dramma grosso che ci sovrasta non è il controllo delle nascite, ma quello del clima
In generale, anche l'uomo rientra nell'ecologia tanto che è possibile trovare il corso di studio specifico di Ecologia umana e quindi la demografia ne è parte.
Visto che poi sei qui a farci presenti i problemi ambientali, c'entra eccome l'uomo, l'impatto antropico, la demografia.
D'altronde se ci lagnamo del riscaldamento globale per colpa dell'uomo, non è solo questione di processi e prodotti inquinanti ma anche del numero di umani.
Dopodiché dovresti per l'ennesima volta spiegare cosa significa crescita naturale. Non è che mettendo un temine maiuscolo per magia si instilla la comprensione e la sapienza nelle nostre zucche. Quindi devi descrivere cosa sia una crescita naturale e perché non sarebbe impattante per il pianeta. Astenersi da tiritera sul fidanzarsi, sposarsi, fare figli. Grazie
Citazione:
C'è un'etica morale: Punto. Che esula dall'essere credenti o non credenti, amico Durante. La possediamo tutti, è retaggio del nostro essere Uomini e Donne.
Idem come sopra. Cosa significa retaggio di Uomini e Donne?
Ti ripeto, non basta buttare lì dei vocaboli perché sia chiaro cosa vuoi esprimere. Poi bisogna vedere se quel che spieghi è attendibile e basato sulla realtà di fatto.