Ma chi vi vuole torturare?
Quanto tempo per avere una risposta, avete avuto il mutuo perché lavorava anche Cona e guadagnava bene, ti vergognavi a scriverlo?
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Perché devo leggere informazioni sulla vita del mutuo di perfetti sconosciuti?
Mi stai dando del bugiardo ma....fa lo stesso, ti qualifica per quello che sei: Dio non Lo si incontra nell'agiatezza, nei comfort, nell'avere a disposizione molti beni Laurina. Ma nella debolezza, nella fragilità, nel poco....
È sempre la fede delle persone, che spinge Dio all'azione! Un rimborso Irpef, un assegno familiare arretrato, uno scatto d'anzianità quando meno te lo aspetti.... Spesso Dio agisce così! :)
Una famiglia aperta alla vita è una famiglia che, nella fede, accoglie ogni figlio come un dono da parte di Dio, non come un obiettivo o un diritto, ma come una fonte di pienezza e felicità condivisa nonostante le difficoltà, sia fisiche, sia psicologiche, sia economiche, della vita. Le testimonianze spesso enfatizzano la gioia della genitorialità, la bellezza del dono della vita, e la consapevolezza che la famiglia è un luogo centrale di crescita e amore che arricchisce l'intera società, come nel caso di Teresa e Stefano.
Ciao a tutti, sono Teresa, sposata con Stefano che ha 34 anni e io ne ho 27 e tra poco faremo 2 anni di matrimonio. Abbiamo un maschietto, Giacomo di 14 mesi, e aspettiamo una bambina che nascerà a settembre e che chiameremo Lucia.
Siamo qui oggi per testimoniare che formare una famiglia e accogliere la vita da giovani, lontani dalle famiglie d’origine e con uno stipendio solo è possibile, se si ha fiducia e speranza nell’amore, nel futuro e in Dio.
Ovviamente anche noi chiediamo allo Stato di fare molto di più per aiutare le famiglie e la natalità, ma non è vero, come si sente dire, che per fare un figlio oggi serva avere tutto pronto e programmato in anticipo nei minimi dettagli. Una gravidanza dura 9 mesi e non partorisci, come nei film, 3 mesi o 3 minuti dopo che scopri di essere incinta: c’è il tempo di prepararsi!
Ho scoperto di essere incinta di Giacomo poco più di un mese dopo il matrimonio. Dopo un parto bellissimo è arrivato un post parto traumatico, in cui sono stata ricoverata per delle complicanze di salute.
Nonostante ciò che ho rischiato e sofferto, non ho mai rinnegato questo figlio, che è stato anzi il motivo per il quale volevo farcela, forse la prima volta in cui non ho mollato alla prima difficoltà nella mia vita. Volevo stare bene perché ero la sua mamma e lui poteva contare solo su me e mio marito.
Anche se all’inizio avevo paura che queste complicazioni mi avrebbero impedito di avere altri figli, alcuni mesi dopo abbiamo sentito il desiderio di avere anche una bambina. Abbiamo provato a rimandare per mancanza di coraggio, ma evidentemente Qualcuno ha preso sul serio il nostro desiderio ed eccoci qui ad aspettare proprio una figlia!
Sappiamo che non sarà facile, ma un figlio non può ridursi a una voce in più o in meno nel bilancio familiare: per Giacomo e per la figlia in arrivo noi abbiamo sempre speso pochissimo, perché riceviamo in continuazione un’abbondanza di beni in dono da altre famiglie con figli di cui siamo circondati. Certo, se parti con l’idea che i tuoi figli devono avere sempre tutto nuovo e della marca più costosa e “alla moda” parti male…
Grazie a Dio esistono associazioni come i Centri di Aiuto alla Vita che aiutano le mamme e le famiglie anche materialmente, persino con un servizio di babysitting volontario! Insomma: non possono essere i soldi la scusa per eliminare un piccolo essere umano. Il suo cuore che batte è più importante!
Ma soprattutto vicinanza: con Giacomo ero sola in un posto sconosciuto, ma la mia forza è stata incontrare altre mamme con cui si è creata un’amicizia importantissima. Siamo stati accompagnati anche dalla nostra comunità della quale facciamo parte in parrocchia nella preghiera, anche se stavano lontani da noi fisicamente.
Le prime ecografie sono state una bomba di emozioni: già intorno alla terza settimana dal concepimento di Giacomo si vedeva il cuore pulsare, piccolo piccolo, e nient’altro. Ma il cuore, il battito, c’era, forte e chiaro. Nella prima ecografia della seconda gravidanza fatta a circa 5 settimane dal concepimento si vedeva già un corpicino formato che si muoveva. A 12 settimane non ne parliamo, non stavano fermi!
Oggi non c’è gioia più grande di svegliarsi la mattina, anche dopo non aver dormito, e trovarsi un esserino tra le lenzuola che ha il sorriso del papà e… niente di mio, ma va bene, speriamo che Lucia mi assomigli!
Durante una visita, un’infermiera mi ha detto: “Adesso basta figli, devi lavorare e realizzarti come donna!”. Senza sapere chi fossi, cosa desiderassi, quanto mi avesse fatto felice allattare mio figlio per 12 mesi e prepararmi a ricominciare. Non per tutte le donne rinunciare al lavoro per dedicarsi ai figli è una perdita. Mi piace lavorare e cerco spesso dei momenti in cui farlo, ma non per essere “più donna”.
Io voglio essere libera di dire apertamente che mi sento molto “più donna” mentre accudisco la mia famiglia o mentre mi metto il rossetto prima di uscire.
Che bello poter essere libera, liberi insieme a Stefano, di porci al servizio di una nuova vita – che già esiste – perché possa nascere e avere le stesse opportunità e gli stessi diritti umani fondamentali. Un figlio non è un obiettivo, un “diritto” o una pretesa per riempire un vuoto affettivo, ma è un dono da accogliere, a volte anche morendo un po’ a se stessi. Ed è proprio quando cedi parte di te stesso, gratuitamente, che la vita ti ricambia con la sua pienezza: quella Felicità che tanto cerchiamo.
Chiediamo alla società di aiutarci a esaudire questa felicità, perché è la società intera che ne trae giovamento. Quando nasce un bambino, nascono anche una mamma e un papà, e spesso possono servire mesi a una famiglia per consolidarsi nelle nuove abitudini. Oltre ai sostegni economici, magari non a partire dal “13esimo figlio” solo a chi ha un contratto indeterminato “ai vertici del pentagono”, a volte serve anche un sostegno di natura psicologica e nessuna mamma o papà si dovrebbe vergognare di chiedere questo aiuto.
Cari amici, è vero, come dice un detto, che “per crescere un bambino serve un intero villaggio”, ma se non ci sono una mamma e un papà non c’è nessun bambino, e non c’è nessun villaggio.
Senza la famiglia aperta alla vita, la società muore.
Grazie a tutti e viva la Vita!
https://manifestazioneperlavita.it/t...va%20la%20Vita!
È forse un argomento di cronaca nera, questo? No, riguarda i rapporti fra le persone Laura: in generale e in particolare fra uomini e donne. Magari fosse solo peggiorato, il clima nel quale le persone si muovono ogni giorno! Purtroppo è degenerato. Viviamo in un clima di odio diffuso. A tutti i livelli. Di guerra permanente, ci guardiamo in cagnesco, ci aggrediamo per un niente. Anche te e Breakthru anelate un ritorno alla guerra fra i sessi e non state affatto scherzando.....
Discorsi e riflessioni come questi, sono ormai chiari di Luna....merce rara.....ago in un pagliaio
"Se la donna capisce davvero quale possibilità di grandezza c'è in lei, quando la mette al servizio dell'altro, se la donna non usa i suoi radar potentissimi per puntare l'uomo e sparare, se i due si uniscono davvero, diventano alleati di Dio nel dare la vita, simili a Lui addirittura! Scusate l'esagerazione di punti esclamativi, ma questa cosa che nell'unione fra uomo e donna c'è scritto il nome di Dio mi sembra qualcosa di spettacolare! D'altronde, che siamo a Immagine e somiglianza di Dio la Bibbia non lo dice quando parla dell'intelligenza degli uomini o della loro volontà o del fatto che abbiano l'anima. Dice che l'uomo è immagine e somiglianza solo nel suo essere maschio e femmina. Deve esserci proprio un intervento diretto soprannaturale se a volte riescono a mischiarsi e incastrarsi così bene dei tipi così diversi"
COSTANZA MIRIANO
Non abbiamo niente di stabile quaggiù, Ladyhawke: niente! Inutilmente cerchiamo di assicurare le nostre case, le nostre porte, i nostri beni, i nostri soldi....
"Non accumulatevi tesori sulla terra, dove tignola e ruggine consumano e dove ladri scassinano e rubano; accumulatevi invece tesori nel cielo, dove né tignola né ruggine consumano, e dove ladri non scassinano e non rubano. Perché là dov'è il tuo tesoro, sarà anche il tuo cuore.
Nessuno può servire a due padroni: o odierà l'uno e amerà l'altro, o preferirà l'uno e disprezzerà l'altro: non potete servire Dio e il denaro!
Perciò vi dico: per la vostra vita non affannatevi di quello che mangerete o berrete, e neanche per il vostro corpo, di quello che indosserete; la vita forse non vale più del cibo e il corpo più del vestito?
Proviamo a essere più chiari, più espliciti: su cosa poggiano le fondamenta di una casa, sulla roccia o sull'acqua?
T R A D O T T O
Come vogliamo costruire la società? Sulle cose solide, importanti, di spessore o su quelle molli, liquide e instabili?
È a questo che dobbiamo rispondere.
Ti avevo risposto ieri alle 08,07 ma è entrata in azione la censura. Quei bambini palestinesi denutriti, che vediamo in TV polverosi, amputati, orfani chiedere una ciotola di minestra, Dio certo non li abbandona. Saranno a capo delle nazioni, governeranno le nazioni, giudicheranno le nazioni!
Ti mando un messaggio privato
Che si fa Ladyhawke? Io non so davvero come fare a spiegare e Rachele è tanto che non entra....
Te fai sempre, solo e comunque un discorso economico. Io (quando Dark me lo concede) ci metto dentro anche Dio. Dio smuove le montagne, figurati se non smuove una banca!!! La tua riflessione non fa una grinza, son tutte cose vere quelle che scrivi, ma si fermano lì, ai soldi. La crisi della coppia, della famiglia, più che finanziaria è Valoriale. Non amiamo più la Vita in quanto tale, la soppesiamo, la temiamo, ci incute timore....
Ormai lo spauracchio dei soldi è come un buco nero che inghiotte tutto.
Quando tornerò, dice il Signore, troverò la fede sulla terra? Mi sa di no, sai. Pochissima
Anche qui: non è stato il mutuo a decidere le sorti della nostra Famiglia, Break. Tant'è vero che poi lo abbiamo estinto, avremmo potuto trasferirlo dila' per il fienile.....
Mi dispiace di non essere laureato e di non riuscire a farmi capire: Dio è intervenuto fortemente nella nostra storia. Tutti questi figli dov'erano? Perché una grazia così proprio a noi? Siamo peccatori come tutti.
non si può "costruire una società"; questo è quello che cercano - invano - di fare le dittature;
milioni di volte hai evocato il fallimento del socialismo reale nel soffocare quello che chiami "anelito religioso", e io ti ho sempre dato ragione: non si può modellare la società a partire da un'ideologia;
tanto hai capito questa cosa, quanto assurdamente manchi l'analogia su valori che ti piacciono meno: come per la fede, anche per le altre pulsioni fondamentali è impossibile condizionare il corpo sociale a questo o quel valore contrario al sentire delle persone; se la famiglia pachistana vuole che la figlia sposi Tizio, finisce male, per la figlia o per la famiglia;
puoi anche pensarla diversamente, ma la realtà delle persone che desiderano altro da ciò che vorresti ti si impone comunque, e proprio a partire dalla famiglia.
Bah, felice e serena; lo ripeti continuamente ma non dai quell'idea. Parli come una ventenne, non stai facendo i conti con la tua età reale. Idem gli uomini, quel cinquantenne della tabaccheria si atteggiava come se ne avesse ancora venticinque....
Stiamo perdendo tutti i riferimenti darklady, viviamo in una perenne illusione di gioventù, ma il tempo passa. Inesorabile, per tutti! Ritrovarsi poi a settanta anni soli e disillusi, è un amen
parla come una persona che recupera se stessa e non si rassegna; può darsi che abbia anche i suoi problemi e le sue contraddizioni; ma comunica compassione e rispetto, equilibrio e amore per la vita;
per me, questo è segno che va nella direzione giusta; giusta per lei e per chi fa parte del suo mondo di affetti, che mi sembra piuttosto ricco.
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Grazie di avermi inviato brani di Vangelo. Ne parlo, sebbene MP, in quanto non hai scritto altro. Li conosco. Ho in casa le "Sacre scritture". E non un solo esemplare/edizione. Che ho letto.
1) di che "censura" parli?
2) ...dei bambini (ne ho pubblicato una foro, per PACE)...Si, é vero: sono la prova dell'esistenza di un Padreamorosoedamorevole: per loro , governo (futuro) di nazioni. Per te, uno scatto di anzianità "provvidenziale", al momento opportuno.
Come hai scritto: "Spesso Dio agisce così! "
Cono, mi fai tenerezza.
Semplice constatazione vivendo con stipendi di un certo tipo.
Certo che parlare di non vivere nell'agiatezza e nel conforto e soldi che puzzano fa un pò strano da chi ha estinto poco dopo un mutuo per una casa e ristrutturato subito dopo un fienile e poi, presumo sempre poco dopo, è riuscito a vivere con solo 1600€ di uno stipendio ed in 7 persone.
Quindi?
Spalanchiamo le porte ai ladri?
Ecco appunto dato che nulla è stabile, neanche le relazioni umane fanno eccezione, è inutile che continui a lamentarti e a preoccuparti " non abbiamo niente di stabile quaggiù".
Non è SOLO un discorso economico ma è ANCHE un discorso economico che ti piaccia o meno.
Tirando le somme, visto che non sono riuscita a leggere tutti gli interventi, sono giounta alla conclusione che il nocciolo della questione sia che gli uomini (specie quelli di generazioni mature o a cui è stata inculcata una mentalità conservatrice rigida) facciano una grande fatica a evolvere - anzi non lo vogliano proprio fare -, per comodità e pigrizia.
Non sono le donne a pretendere il fifthy fifthy ma gli uomini a non volerne sapere, giocandosi il jolly della differenza dei ruoli e non capendo che nessuna pretende che siano loro a portare avanti una gravidanza ma che debbano prendersi cura dei figli (cosa che nel nord Europa è l'ordinario da parecchio e da noi è ancora un quasi tabù).
Mio marito usa spesso un'espressione che riassume il concetto: "Ognuno mette quel che può senza stare a guardare cosa fa chi".
E' una frase che io amo perchè rappresenta benissimo la parità nella diversità (diversità di forza, di tempo, di capacità e di voglia).
E questo non significa che se uno non sa fare sta a guardare: guarda e impara e all'occorrenza si arrangia o chiede una mano. Perchè fare cose insieme è costruttivo - sia per sè stessi che per entrambi -.
Invece di pensare che le donne pretendano (e spesso si parla di donne che fanno per tre) forse sarebbe il caso di condividere un po' incombenze con loro per avere più tempo per stare assieme a fare cose più rilassanti e piacevoli, con meno stress per entrambi.
Trovo alienati sia la donna oberata che l'uomo passivo. La condivisione riequilibra.
Ok, te lo concedo: lasciamo ai nostri figli e alle nuove generazioni un mondo nettamente peggiore di quello che vivevamo noi da giovani. Ma non solo a livello di welfare eh, proprio come clima sociale, rapporti fra le persone, atmosfera civile.....
Dovranno soffrire molto, i nostri ragazzi.
Dark è solo il paradigma, Tommy, l'archetipo di un certo modo di pensare: oggi la gente vive così, riempiendosi la giornata di mille cose per non pensare a quell'unica cosa che conta: rispondere alle domande ultime.
Chi sono io?
Perché sono al mondo?
Da dove vengo?
Che senso ha la mia vita?
Ci sarà un Giudizio, dopo questa vita?
O finisce tutto con la morte?
Sarò preparata/o?
Guarda anche i resoconti giornalieri di Ale: appunti quasi frenetici, minuziosi, dettagliati di cose che fa. La gente vive in questa corsa continua, in questa gigantesca illusione, in questa perenne Babele dove, come allora, si finisce per non comprendere più la lingua dell'altro.
Chi farà giustizia a quegli innocenti? Dimmelo te, se lo sai. I politici? Gli economisti? Quelli che giocano in borsa? Una nuova classe operaia? L'ideologia?
Possiedi le Sacre Scritture a casa: molto bene.
E cosa dice Dio a proposito di chi ora ha fame, ha sete, è deriso, emarginato e ucciso?
Scrivilo te. Finisci il pensiero te.
Giustamente ma non perchè lo dice Tizio o Caio, appunto inizia a vivere anche tu con meno ansie, timori e paure.
S'inizia da se stessi prima di tutto se si vuol essere "contagiosi", se si vogliono vedere cambiamenti negli altri.
I soldi non danno la felicità ma aiutano a vivere.
Inutile ripetere gli stessi discorsi, se hai orecchi per intendere hai inteso altrimenti pazienza me ne farò una ragione.
E....buona vita.