C'è una grande, partecipazione. La parrocchia, l'oratorio, il centro di ascolto colmano spesso le lacune della scuola. I buchi esistenziali che il mondo accademico spesso tralascia di riempire....
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Io sono atea e non voglio che a mio figlio vengano insegnate fole sulla vita eterna
Vogliamo parlare dell'Iliade per esempio? Non ha Valori universali, Breakthru? Trasversali? In grado di arricchire i ragazzi al netto del loro essere credenti o non credenti?
Sapevate che nell’Illiade c’è una delle scene d’amore più commoventi di tutta la letteratura? E sì in questi giorni ne abbiamo bisogno!
Ecco, Ettore è appena morto. Allora Priamo si traveste da mendicante e avanza nella notte per raggiungere la tenda di Achille. E cosa accade? Si mette in ginocchio davanti all’assassinio di suo figlio! Questo è uno dei momenti più intensi di tutta l’Iliade: Priamo, un uomo che è Re nella sua terra, s’inginocchia e bacia quelle «mani tremende».
Bacia la mano di chi gli ha ucciso il figlio! E questo gesto è più potente di mille parole, in questo gesto c’è tutto: umiltà, coraggio, amore incondizionato. E in quel momento la guerra non è più gloriosa, non è più eroica, c’è soltanto il dolore di questo padre che chiede che gli venga restituito il corpo del figlio. E poi Priamo fa una cosa altrettanto sconvolgente: parla, mettendo a nudo al suo cuore. «Abbi pietà di me»,dice ad Achille «ho sopportato quello che nessun altro mortale ha sopportato: di portare alla bocca la mano dell’uccisore di mio figlio».
E cosa succede? Che Achille, l’invincibile, l’inamovibile, scosta Priamo dalle sue ginocchia e lo abbraccia. E i due piangono assieme. Ecco come finisce l’Iliade, con questa scena. Che cosa vi sta dicendo Omero? Che la vera «forza» non sta nei muscoli, nella ricchezza o nel potere di una persona.
Priamo ha gli uni e gli altri eppure si inginocchia, Achille non teme nessuno, eppure piange. La vera forza non sta in ciò per cui ti batti ma per cosa ti inginocchi. Sta nella parola che unisce i cuori o li allontana, e sta nell’umiltà, perché amare ed essere umili sono la stessa cosa. E soprattutto ci ricorda che in guerra non ci sono vincitori o sconfitti ma solo cuori lacerati. Dovremmo ricordarlo, no?
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propaganda ecco cos'è questa storia della lettura della bibbia a scuola
Accontenta i tradizionalisti, accontenta i cattolici veri e sedicenti, accontenta i nazionalisti, accontenta gli xenofobi etc etc
Mi dispiace che la pensi così. Davvero.
Ma non si approfondisce abbastanza! Si dà una spolverata e via, Breakthru.
evidente che giocavi a battaglia navale
...allora, invece di "approfondire", si aggiunge un altro testo. Da "spolverare" anche lui. No, a forza di giurarci sopra non é necessario.
E questo, si deve "approfondire"...Siracide, magari?
Ti ripeto una domanda già fatta (non ricordo dove): ma tu, la Bibbia, l'hai letta tutta? T-U-T-T-A
:mumble:
Chi crede che la Scuola debba essere con l'iniziale maiuscola e che debba formare Cittadini competenti (si, maiuscola), piange e si convince sempre di più che gli incompetenti (che, una volta, erano piazzati a "circolazione e traffico". Ma ora là ci sono i "salvapianeta") sono alla "Pubblica Istruzione". Si chiama "Dialettica dei contrari". Si pensava di aver toccato il fondo con quella* del tunnel Gransasso-Losanna. Errore.
*personaggio esecrabile, non per l'errore (comprensibile, data l'incompetenza nella materia), ma per aver insistito nel cercare di dimostrare che, no, non si era sbagliata.
Abbiamo cinque figli: secondo te? A scuola purtroppo la priorità è finire il programma, arrivare a maggio avendo esaurito tutti gli argomenti del programma. Non ci si sofferma sui particolari, sui vari aspetti della poesia, della letteratura, della storia, della mitologia, della filosofia....
Spessissimo ci si limita alla toccata e fuga.
La proposta di legge, finalmente, mira al cuore: insegnare non significa inculcare. Significa sviluppare. Sviluppare nei ragazzi la sana e benefica curiosità della Vita.