Una mia amica ne ha parlato malissimo, tanto che mi ha dissuaso dal leggerlo. Una lettura leggera?
Qualcuno ha letto l’Amurusanza di Tea Ranno, ambientata in Sicilia? Sembra intrigante, ho letto solo l’estratto, e mi pare segua le orme di Camilleri.
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"Niente di nuovo sul fronte di Rebibbia" (Zerocalcare) una raccolta inedita di saggi a fumetti in cui Zero affronta alcune delle tematiche più in voga degli ultimi anni: dalla condizione dei carcerati di Rebibbia a quella degli ezidi in Iraq, più un po' di mala sanità territoriale sino alla cancel culture. Narrato ovviamente con la sua classica ironia e sagacia. Mi sta piacendo molto.
Io ho iniziato "L'Uccello che girava le viti del mondo" di Murakami. Che come tutti i suoi libri è moooolto particolare.
Ninfee nere di Michel Bussi, lo inizio ora
Il Necronomicon di Howard Phillips Lovecraft. Lo rileggo dopo 23 anni
Non soffrendo più di insopportabili attacchi di emicranie e cefalee al leggere il nome di Douglas R. Hofstadter (postumi della lettura di "Godel Escher Bach" :D ), sto leggendo "L'io della mente".
D.R.Hofstadter e Daniel C. Dennet, editore Adelphi
Mica male, l'idea di pubblicare estratti di opere di Borges, Harding...Turing, Nagel come spunti per commenti e riflessioni.
Valido anche come coadiuvante al ..."sonno del giusto"
:D
...
L'ho abbandonato, quando ho letto ripetutamente nei dialoghi delle parolacce che qui vi risparmio.
Cioè alla scrittrice non mancano certo la verve, la fantasia, il lessico variegato con molti sicilianismi. Che bisogno c’era di rifugiarsi in simili espressioni volgari che rifuggo anche dal vivo, davvero non so...
Se, come dici, il libro è ben scritto, la parolacce non dovrebbero rappresentare un ostacolo alla lettura, altrimenti Rabelais (tanto per citarne uno) dovrebbe essere finito nell'oblio da secoli.
Citazione da Wikipedia:
"che rifiutando le norme tematiche e linguistiche dei generi "alti" come la lirica amorosa petrarchista o l'epica cavalleresca, sceglie invece come argomento tutto ciò che è "basso", come il corpo e le sue funzioni, il cibo, il vino, il sesso, contraddistinguendosi, sul piano linguistico, per una grande ricchezza e creatività verbale."
Tu l'hai letto?
State parlando del mio amato Rabelais? :v
Guardate che era una capolavorista, un genio di tutte le cose apparentemente brutte ma umane, molto umane.
Tra la limitata Ranno e Rabelais non ci sono paragoni: lui rivela un mondo in uno sprigionarsi di espressioni calzanti e creative, lei usa i soliti “cazzo, coglione, merda” solo per caratterizzare qualche personaggio e dargli un po’ di colore ed immediatezza.
Un libro che ho letto almeno 10 volte e che con molta probabilità continuerò a rileggere...
uno dei più grandi romanzi della storia, una bellissima, sconvolgente, fantastica storia d'amore raccontata da un grande... e qua Barbero si commuove...
https://youtu.be/ubf237r0lhg
Alberto Angela, I tre giorni di Pompei
Però ne sto leggendo parecchi altri che voglio terminare,
La trilogia della Guardia Cittadina. Saga del "mondo disco" di Terry Pratchett
Solo un modo per definirla: esilarante! Se c'è qualche problema in giro, oppure siete un po' giù di corda questo è proprio il libro che fa per voi.
Le tre ghinee, Virginia Woolf. Da leggere di questi tempi.
Papini fu veramente un grande, purtroppo quasi dimenticato. Leggete questo breve saggio sulle "Disgrazie del libro", scritto un secolo fa. Per tanti versi è ancora attuale...
http://www.labibliotecadibabele.net/...20all%27autore.
Sto quasi per finire "L'isola del drago" di Jack Williamson
E' un bel libro di fantascienza, sono un appassionato di questo scrittore perché è molto coinvolgente.
Finito da poco "L'Uccello che girava le viti del mondo", di Muramaki. Come sempre, questo autore riesce a stupirmi
"I miei giorni alla libreria Morisaki" di Satoshi Yagisawa. Sto riscoprendo questi autori asiatici, molto particolari.
Tempo fa ho letto tre libri di fantascienza di uno scrittore cinese. Ha vinto anche il premio UGO per uno dei tre libri (Il problema dei 3 corpi). L'autore è Liu Cixin.
E' una letteratura affascinante quella asiatica, un altro mondo.
Ho iniziato "Scritti scelti" di Al-Ghazali.
Abū Ḥāmid Muḥammad Ibn Muḥammad al-Tūsī al-Ghazālī, il cui nome venne latinizzato come Algazel e Algazelus nell'Europa medioevale (in persiano أبو حامد الغزالي; Tus, 1058 – Tus, 19 dicembre 1111), è stato un teologo, filosofo, mistico e giurista persiano, figura chiave nella storia del pensiero islamico. Considerato il più importante filosofo e teologo dell'Islam, ad al-Ghazālī è riconosciuto soprattutto il merito di esser riuscito nell'unificare il sufismo con l'ortodossia legale.
Persona di grande cultura, spirito avventuroso e inquieto, al-Ghazālī è stato l'autore di almeno 50 opere letterarie in arabo trattanti diverse tematiche, dalla filosofia neoplatonica alla teologia islamica, dal misticismo sufi alla giurisprudenza.
Tra i suoi scritti più famosi ed influenti figurano soprattutto Iḥyāʾ ʿulūm al-dīn e Maqāṣid al-falāsifa; quest'ultimo trovò successo anche in Europa ed è stato uno dei primi libri ad essere tradotto dall'arabo al latino.
(Wikipedia)
Il libro di 600 pagine é la raccolta di alcuni fra gli scritti più importanti.
Dopo cento pagine devo già fare una pausa di riflessione.
Ha la capacità di ribaltare completamente la visione della realtà senza dover usare il linguaggio complesso della filosofia, al contrario, senza tralasciare delle analisi taglienti del carattere degli uomini, sa descrivere con una semplicità che sconfina con la banalità, i fondamenti del carattere, le abitudini, le debolezze e il rimedio alle miserie dell'anima.
Impressionante!
Anche a me affascina molto la letteratura asiatica. Hanno un modo diverso di vedere e percepire le cose. Più "crudo", meno sentimentale, più carnale ma allo stesso tempo poco passionale. Io parlo soprattutto della letteratura giapponese perché mi sono concentrata soprattutto su quella.
Il treno dei bambini di Viola Ardone.