Beata te che hai capito tutto della vita.
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Fuffa che sta alla base della Teologia Cattolica. Fuffa che guida e orienta milioni e milioni di Persone ai 4 angoli del mondo, Axe. Mi dispiace per te. Che vorresti far entrare nella tua piccola mente finita, l'Infinito di Dio. I Suoi Disegni, le Sue scelte, gli Uomini che Egli segna con la Sua Grazia, sono fatti enormemente superiori a ciò che possiamo pensare noi. Egli ama tutti. Allo stesso identico modo. Poichè tutti siamo figli. In un minestrone il sale è poco. Un pizzico. Eppure dà sapore al tutto! Dio sceglie chi vuole. Non necessariamente i migliori: Anzi! Ma attraverso Essi, vuol salvare tutti. :)
" i miei pensieri non sono i vostri pensieri,
le vostre vie non sono le mie vie. Oracolo del Signore.
Quanto il cielo sovrasta la terra,
tanto le mie vie sovrastano le vostre vie,
i miei pensieri sovrastano i vostri pensieri. "
ISAIA 55
Scusa eh? Dinastia dei Faraoni: Finita
Dinastia dei Cesari: Finita
Dinastia degli Zar: Finita
Dinastia dei Kaiser: Finita
Dinastia babilonese: Finita
Dinastia degli antichi Greci: Finita
Dinastia dei Mandarini: Finita
Dinastia dei Kan: Finita
Dinastia dei dittatori bolscevichi: Finita
Mi potresti spiegare come mai, da Pietro a Francesco, quella dei Papi ancora sussiste? :mumble:
Non sarà che Dio và oltre....guarda oltre il peccato dell'Uomo?
Non sarà che quelle Divine Parole del Cristo, davvero niente e nessuno potrà distruggerle o confutarle?
Ti ringrazio.
https://www.youtube.com/watch?v=ggAKUQ0xtB0
Ascolta bene le Parole di Gesù: Non dice un generico "Darò le chiavi del Paradiso agli uomini..." No! Indica un uomo. Un nome e un uomo preciso, amico Arcobaleno. Poi...se vogliamo riscrivere il Vangelo..beh, questo è un altro discorso. Ma mi fa strano, per uno come te. Sempre attento a prendere sul serio la Parola Rivelata.
io certamente no;
che fai, il gioco delle tre carte con me ? guarda che bisogna essere parecchio abili, eh... non sono più un bambino indifeso e ingenuo, come quelli con cui ti piace relazionarti per il loro candore e purezza:
vedi, nello stesso post, alla prima frase rimproveri me - che non postulo alcun dio, ma mi limito a considerare quello di cui scrivi tu od altri - di voler far entrare nella mia piccola mente finita, l'Infinito di Dio, i Suoi Disegni, la Sue Scelte;
immediatamente dopo, però, quello che mi rimproveri - ma non faccio - lo fai esattamente tu:
che pretendi di sapere che Dio ci ama tutti, ecc...Citazione:
, gli Uomini che Egli segna con la Sua Grazia, sono fatti enormemente superiori a ciò che possiamo pensare noi. Egli ama tutti. Allo stesso identico modo.
affermi che la fede è un Dono di Dio, quindi affermi di comprendere Dio nella tua mente finita, evidentemente meno piccola della mia; che a te lo ha dato e a me no;
ma quando ti chiedo per più volte di spiegare il senso di questa cosa su cui pretendi di catechizzare, sei incapace di farlo, benché tu abbia quella dottrina di supporto che citi, probabilmente senza capirla; altrimenti, saresti in grado di argomentare qualcosa;
insomma, racconti un'assurdità in termini, che non sai spiegare ma pretendi di sapere, e poi rimproveri me, che ti pongo la domanda, di avere la stessa tua pretesa di capire Dio; il bue che dà del cornuto all'asino;
davvero non vedi che con questo mal riposto zelo sei il primo a far passare per fuffa una dottrina che non sei in grado di argomentare, che porti per la pubblica piazza e poi abbandoni all'evidenza, azzardando tesi che rimangono sospese e non credibili ?
a me piacerebbe ci fosse qualche cattolico ad argomentare in modo serio, senza fughe o giochini retorici di prestigio; sarebbe un arricchimento; ma mi pare che nessuno sia in grado di argomentare;
ma la cosa non mi sorprende, perché se leggo, per esempio, Mancuso, sperando di trovare qualche esposizione dirimente, finisco col constatare che tutta quella dottrina finisce nel vicolo cieco dei misteri e dell'eventuale censura su chi - nello stesso ambito cattolico - faccia uno sforzo per dar loro una collocazione organica.
Intanto non sono una femmina, ma un maschio. Comunque, io non ho detto di aver capito tutto della vita, che sarebbe da presuntuosi, ma che Dio ha dato risposte per me sufficienti sull'origine del male.
Se è vero che ci sono altri pianeti sui quali il male non si è manifestato, è evidente che non esiste una necessità del male.
Se è vero che Dio ha scelto il bene, è evidente che chi compie il male non è al suo servizio.
La tua convinzione, se non ricordo male, nasce da una storiella saggia, secondo cui non tutti i mali vengono per nuocere. Ciò è vero, ma non puoi generalizzare, affermando che il male sia sempre utile.
L'errore è generalizzare. Capisci?
Mi potresti spiegare come mai, nelle profezie apocrife sui Papi di Malachia, Francesco sarà il penultimo Papa?
In persecutione extrema Sanctae Romanae Ecclesiae sedebit[58]
("Regnerà durante l'ultima persecuzione della Chiesa")
Francesco
(Jorge Mario Bergoglio, dal 2013)
(LA)
«Petrus Romanus, qui pascet oves in multis tribulationibus; quibus transactis, civitas septicollis diruetur, et Judex tremendus iudicabit populum suum. Finis.»
(IT)
«Pietro Romano, che pascerà il gregge fra molte tribolazioni; passate queste, la città dai sette colli sarà distrutta e il tremendo Giudice giudicherà il suo popolo. Fine.»
A parte la perla "dinastia degli antichi Greci", un vero monumento di ignoranza e pressappochismo, si possono citare la dinastia Salomonide (1011 a.C.) e quella Yamato (711 a.C.), tuttora esistenti e ben vegete, e non è escluso che ne esistano altre prima di Cristo. Bisognerebbe studiare e documentarsi cosa che tu, nella tua vita, ti sei preoccupato di fare ben poco.
Gesù volle premiare Pietro, che aveva riconosciuto la sua provenienza divina. Che c'entrano i cosiddetti successori di Pietro? Dio scelse Saul come re d'Israele, poi lo sostituì con David. Che c'entrano i successori di David? Furono scelti da Dio? Si comportarono tutti bene o molti si comportarono male?
Non bisogna generalizzare.
Quanto al legare e sciogliere abbiamo visto che fu esteso a tutti gli uditori.
E secondo l'interpretazione che ho data io, anche le chiavi sono state date a tutti i credenti.
Che c'entra il Paradiso? Regno dei cieli e paradiso possono coincidere solo se hanno una diffusione sufficiente sulla Terra. Altrimenti si vedono solo briciole di paradiso sparse qua e là.
Mt 16:19 A te darò le chiavi del regno dei cieli: tutto ciò che legherai sulla terra sarà legato nei cieli, e tutto ciò che scioglierai sulla terra sarà sciolto nei cieli.
secondo me, la questione moderna del libero arbitrio, servo arbitrio e predestinazione non è stata compresa nel suo aspetto essenziale, perché emergono immediatamente pregiudizi istintivi laddove la tipica cultura cattolica deforma la questione, ne riduce la portata; dunque, provo ad essere chiaro e sintetico; poi, chi vuol polemizzare lo farà, ma forse qualcuno sarà interessato a vedere altro:
come chi è stato a scuola sa, Lutero fu colpito dalla corruzione e dalla vendita delle indulgenze, il mercimonio della salvezza, venduta dai vescovi;
sicché, oltre a porsi l'ovvio problema dell'usurpazione vescovile di una prerogativa divina, si è anche posto quello dello spirito con cui il fedele si poneva in quel mercimonio; e cioè, quello di un negoziato con Dio in cambio delle opere, della carità, ecc...
a parte l'analogia con la religiosità pagana del sacrificio propiziatorio, per ingraziarsi il dio in cambio di... a Lutero questa posizione appariva come in mala fede, in sentimento opportunista, non adeguato e assolutamente non commendevole;
più tardi, Kant descriverà questa postura come imperativo eventuale - faccio in vista di un risultato;
a parte tutti i discorsi di tipo logico e metafisico di interpretazione delle scritture, l'intento di Lutero nell'elaborazione del servo arbitrio e di un abbozzo della predestinazione serve a sottrarre al credente questa prospettiva negoziale e paganeggiante, in cui alligna un sentimento opportunista e meschino, immaturo ed infantile, di dipendenza;
Lutero vuole che l'uomo sia talmente partecipe della volontà divina da aderirvi a prescindere da qualsiasi remunerazione, se non quella della virtù come premio a se stessa; cosa che più tardi Kant descriverà come imperativo categorico - faccio perché devo, sapendo che è giusto; a prescindere dalle conseguenze che si determineranno per me;
quindi, ha bisogno di affermare che in qualsiasi caso la salvezza o la dannazione sono già decise, e l'uomo può sperare che le sue opere buone abbiano successo, come testimonianza del favore divino nella sua buona fede; ma deve escludere che queste opere siano pensate e soprattutto sentite - nonostante le sgradevolezze di paolo e Agostino, ritorna la centralità del sentimento - come mezzo , ma che lo siano esclusivamente come manifestazione di genuina gratitudine per una salvezza che è già in atto, e consiste nel disporre di quella stessa coscienza che può valutare la legge divina;
a qualcuno più sensibile alla questione in via generale, non sfuggirà l'analogia, non casuale, con l'etica laica, fatta di imperativi categorici che operano in assenza di qualsiasi remunerazione ultraterrena, m non meno imperativi, e il senso di questa figurazione quando si torna alla teodicea, e alla questione di un dio ritratto, assente dove trionfa il male, naturale e umano; e quindi alla necessità di chi crede di cercarlo altrove, come di cercare altrove la Sua funzione di giudice e le spiegazioni del comportamento umano;
cioè, pensare la Grazia come la capacità empatica attuale - il paradiso è qui, ora ! - che è anche, di converso, quella di percepire la compassione altrui al momento della propria croce, e l'inferno, che è la condizione di chi sia escluso da questa possibilità, ma di cui nessuno può sapere o giudicare, se non Dio stesso;
in questo senso, nell'incognita, il servo arbitrio diventa un'attestazione di pietà per il malvagio, chiamato comunque ad assecondare un disegno divino, ma il cui destino è legato al suo sentimento, non alle sue azioni; come nel caso di Pietro, che rinnega, predestinato, come già noto a Gesù; ma si salva perché è affranto, non vorrebbe, non accetta l'idea; giustificato dalla sola fede, cioè dal suo sentimento; non dalle opere, tre volte colpevoli.
Un poco raffazzonata come spiegazione ma la prendo per buona (e mi adeguo al pressapoco, sarà tutto molto approssimativo)
Dinastia dei Cesari: Finita - circa 525 anni
Dinastia degli Zar: Finita - circa 1055 anni
Dinastia dei Kaiser: Finita - dovresti chiarirmi chi intendi, i sovrani di Prussia?
Dinastia babilonese: Finita - circa 1364 anni
Dinastia degli antichi Greci: Finita - (fino alla dominazione romana in macedonia) 2532 anni
Dinastia dei Mandarini: Finita - anche qui non capisco cosa intendi
Dinastia dei Kan: Finita
Dinastia dei dittatori bolscevichi: Finita - anche qui non mi è chiaro, se è come intendo io, l'uso della parola dinastia è più che sbagliato
il papato sono 1986 anni, battuti di parecchi lunghezze dai greci, aspettiamo di vedere se arrivano a 2000, occorre dare tempo al tempo
Tutto molto approssimativo, a partire dal termine dinastia che hai scelto e al quale mi sono adeguata
ps mi dimenticavo di quello che viene chiamato Antico Egitto... oltre 3000 anni
Quanto dici (accettando le premesse del tuo "credo"), é (per me, ovviamente) logicamente accettabile. Condivisibile, altro discorso.
Salvo la frase che ho ripreso. Conosco il sigificato semantico di ogni termine che usi, ma il significato della frase mi é completamente oscuro. Puoi spiegarmi meglio?
Grazie:mumble:
vabbè, questa è una delle argomentazioni propagandistiche meno cattoliche che si possano immaginare, in quanto materialista; ma Cono insiste, e ogni volta serve un defibrillatore per un vescovo :asd:
posto che, paragonando i poteri dinastici nella loro carica politica, l'equivalente ecclesiastico ha perduto il potere temporale il 20 settembre 1870, per chi è andato a scuola; oltre agli scismi e progressiva secolarizzazione, ecc...
ma poi, volessimo attenerci al solo aspetto spiritual-fideistico, l'astrologia è molto più antica, viva e vegeta, visto che centinaia di milioni di persone ci credono, i giornali pubblicano oroscopi letti quotidianamente;
raramente mi è capitato di leggere una propaganda altrettanto autolesionista, a discussione ad una Casa del popolo rurale anni '50 che persino Guareschi si sarebbe vergognato a rappresentare; bah...