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flying dutchman
qui abbiamo un problema serio: chi è che decide se e in che misura il mandato ricevuto rispecchia il pensiero del mandante?
mah... sai, fede per fede, che ti cambia ?
io direi che il problema davvero serio è quello di cosa partorisce quella montagna: che mi dice di vincolante e inequivoco quel dio, tale da imporsi alla coscienza, anche quella del trasgressore ?
se io ti dico: non rubare, magari sei un ladro; ma sai che non vorresti essere derubato e pertanto condividi quel sentimento morale, che pure trasgredisci;
se ti dico non mangiare il vitellino, ché lo strappi alla mamma e soffre, puoi preferire il vitello tonnato e fregartene; ma sai che non vorresti essere il vitello, o che se ti si chiedesse di tirargli una chiodata in testa, probabilmente non lo mangeresti;
ma se ti dicono che due dello stesso sesso non devono potersi sposare, o che il malato terminale non deve poter disporre della propria vita, senza che questo impedisca a chiunque altro di fare diversamente, dove sta il contenuto morale, di bene pubblico ?
la cosa davvero curiosa e macroscopica è che tu, io e tanti altri, non avremmo alcuna difficoltà ad argomentare esplicitamente i nostri rispettivi principi morali: questo non si deve fare per questo e quest'altro motivo, perciò mi assumo la responsabilità di vietartelo;
mentre chi fa risalire la propria morale nientemeno che al dio creatore di ogni cosa e si adopera, o delega, per farla prevalere, nel momento in cui gli viene richiesto di argomentarla si dilegua, come se enunciare la morale di Dio fosse una cosa di cui si vergogna o di cui è reticente nell'affermare la giustizia;
è difficile immaginare una sconfessione peggiore, no ?
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Vega
Non è questione di credere o non credere, è questione di essere chiari con le parole e con i concetti se vuoi discutere dell'amico invisibile, condividere la tua fede.
Ma se non vuoi discutere, non vuoi confutazioni, essere contraddetto, come hai fatto presente, mi sembra che un forum non sia il luogo adatto per te.
Chi ti ha detto che voglio condividere la mia fede?
Non ne ho alcuna intenzione, però questo non mi impedisce di esprimere il mio parere e discuterne, come d'altronde lo esprimi tu.
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Originariamente Scritto da
flying dutchman
qui abbiamo un problema serio: chi è che decide se e in che misura il mandato ricevuto rispecchia il pensiero del mandante?
Beh è talmente evidente a tutti, meno chi ne trae un vantaggio a volte blasfemo, che la Chiesa quando ha potuto, ossia quando aveva il potere temporale, abbia imposto un valore conseguentemente spirituale che non ha né capo e né coda.
Come dice Axe, leggi i libri di storia o le recenti testimonianze dei comportamenti di chi su quel mondato ha costruito il proprio interesse per i propri sporchi vantaggi. Comunque non tutti gli ecclesiastici sono così, ma quando i papi del passato che tanto si vantavano di questo mandato, o certi vescovi od arcivescovi del presente, che sono a capo dei laici fedeli, si sono comportati male per dir poco, che mandato credi avessero? Io credo nessuno.
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Citazione:
Originariamente Scritto da
crepuscolo
Beh è talmente evidente a tutti, meno chi ne trae un vantaggio a volte blasfemo, che la Chiesa quando ha potuto, ossia quando aveva il potere temporale, abbia imposto un valore conseguentemente spirituale che non ha né capo e né coda.
Come dice Axe, leggi i libri di storia o le recenti testimonianze dei comportamenti di chi su quel mondato ha costruito il proprio interesse per i propri sporchi vantaggi. Comunque non tutti gli ecclesiastici sono così, ma quando i papi del passato che tanto si vantavano di questo mandato, o certi vescovi od arcivescovi del presente, che sono a capo dei laici fedeli, si sono comportati male per dir poco, che mandato credi avessero? Io credo nessuno.
è proprio questo il problema. perché nel Vangelo è scritto "tu sei Pietro e su questa pietra fonderò la mia chiesa", e per un cattolico romano l'interpretazione è che la pietra è proprio Pietro, e tutti i suoi successori dopo di lui.
quindi il mandato c'è, esplicito e deve essere valido per tutti, compresi i pontefici che noi giudichiamo peggiori.
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Citazione:
Originariamente Scritto da
crepuscolo
Chi ti ha detto che voglio condividere la mia fede?
Non ne ho alcuna intenzione, però questo non mi impedisce di esprimere il mio parere e discuterne, come d'altronde lo esprimi tu.
Se scrivi, in un certo modo vuoi condividere e se ne vuoi discutere, devi aspettarti commenti che possono essere di vario tipo. Se non vuoi sentirti dire qualcosa che non ti aggrada, non vuoi altri punti di vista, non vuoi vedere messo in discussione quello in cui credi, non è lo spazio giusto.
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Citazione:
Originariamente Scritto da
flying dutchman
è proprio questo il problema. perché nel Vangelo è scritto "tu sei Pietro e su questa pietra fonderò la mia chiesa", e per un cattolico romano l'interpretazione è che la pietra è proprio Pietro, e tutti i suoi successori dopo di lui.
quindi il mandato c'è, esplicito e deve essere valido per tutti, compresi i pontefici che noi giudichiamo peggiori.
Che Gesù avesse avuto fiducia in Pietro è assodato, e Pietro non l'ha tradita. Ma per gli altri io credo valga il comportamento coerente a rendere valido il mandato di Cristo. I martiri confermano questo mandato ma, per fare un solo esempio, per un papa come Borgia non mi sentirei certo di dire che avesse rispettato il mandato di Gesù Cristo.
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axeUgene
di quali peccati sono conseguenza l'osteo-sarcoma giovanile o la leucemia infantile ?
"Ho amato Giacobbe e odiato Esaù senza che essi avessero fatto nulla di bene o di male" - cioè, il peccato non determina nulla - è Parola di Dio o no ?
ora, per me puoi anche contraddirti, esattamente come Rachele può rinunciare - perché questo fa in ciò che ha appena scritto - a dire della Giustizia, limitandosi all'amore, come personale inclinazione che genera solo comportamenti facoltativi;
ma è utile tutto questo a promuovere quello che vi sta a cuore ?
bada che io non esprimo alcun giudizio di merito, buono/cattivo; per me ognuno potrebbe sostenere la morale che più preferisce e argomentarne l'opportunità e la necessità morale, esattamente come faccio io;
leggo nei vostri scritti una fuga dal confronto sulla Giustizia, che da sempre è stata rivendicata come prerogativa divina; a parte te, che quanto meno esponi precetti desunti dal magistero, anche se non li argomenti;
qui vedo credenti che non si pronunciano sul giusto e l'ingiusto, e non capisco se è Dio a non parlare loro di questo a chiare lettere, oppure se quello che quel dio dice è talmente scabroso da vergognarsi di argomentarne la giustizia.
Se Dio operasse solo con giustizia e non anche con misericordia in questo mondo non ci sarebbe più nessuno! Le malattie e le sofferenze fisiche fanno parte di un mondo materiale che ha delle leggi precise e che non riguardano lo Spirito.Gesù guariva le malattie per arrivare alla guarigione degli spiriti.Al nostro modo di ragionare non è giusta la sofferenza innocente ma sappiamo che le leggi scientifiche della materia non sono derogabili.L'uomo è lasciato libero nello studio e nella ricerca per debellare anche le malattie oggi incurabili e in questo si manifesta la giustizia divina.
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Ma,le leggi della materia, in presenza di un dio creatore, non è che piovono così dal nulla. Hai voglia anche te a sgamare l'annosa questione del perché un batterio ci infetta, per dire, e ci causa una polmonite o una meningite o perché un gene si altera e provoca una malattia genetica o favorisce un tumore.
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Citazione:
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Rachele Giacobi
Se Dio operasse solo con giustizia e non anche con misericordia in questo mondo non ci sarebbe più nessuno! Le malattie e le sofferenze fisiche fanno parte di un mondo materiale che ha delle leggi precise e che non riguardano lo Spirito.
oddio... io leggo questa catechesi, esperita da un soggetto qualificato ed autorizzato:
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conogelato
cosa dice Dio alla fine di ogni cosa creata? "È cosa buona!" Ora, come può una cosa buona essere contemporaneamente imperfetta? Sarebbe una contraddizione in termini, no?
Bene e Male sono dunque conseguenze.
Conseguenze delle libere scelte.
io non so a quale teologia tu ti ispiri, ma il Creato include anche il modo fisico e le sue leggi, che difficilmente possono essere espunte dalla volontà del dio onnipotente e onnisciente;
questa è definita "imperscrutabile" proprio perché evidentemente, se le azioni umane possono - secondo me con scarsa o nulla forza logica - essere immaginate fuori dal controllo divino, non si può dire lo stesso delle leggi della materia;
poi, a me, personalmente, interessa poco; non aderirei comunque ad una concezione che colpevolizzasse Dio;
me se si fa teologia e catechesi, si dovrebbe essere convincenti anche con soggetti diversi dai bambini d 8 anni;
il dio di misericordia è un'idea bellissima; ma in effetti diventa una specie buddismo vestito con la croce; niente in contrario, per carità; anzi, è un modo genuino e sincero di sentire, perché in effetti rappresenta la sensibilità diffusa;
tuttavia - e guarda che lo dico in modo assolutamente neutrale, come osservazione che discenda da un interesse culturale, non da spirito polemico - il Vangelo e le Scritture in generale esprimono una vocazione morale alta, cioè di dire cosa sia giusto e cosa no, e di istruire il credente a questa giustizia, per farne un militante;
tu mi scrivi una cosa, su cui potrei anche essere d'accordo:
Citazione:
Originariamente Scritto da
Rachele Giacobi
Stabiliti i principi fondamentali comuni evangelici(amore per Dio e per il prossimo),la dialettica e le discussioni nella chiesa sono segni di vitalità e di aspirazione a cambiamenti positivi...
...
Quando c'è un padre padrone a cui tutti obbediscono si avranno delle leggi forti e stabili comuni ma le persone saranno emozionalmente morte.
ma quando devi commentare la questione dell'indissolubilità del matrimonio, scrivi questo:
Citazione:
Originariamente Scritto da
Rachele Giacobi
Non è considerata buona la separazione dei coniugi che hanno promesso a Dio stesso di volersi bene nella buona e nella cattiva sorte. Secondo la chiesa una promessa a Dio è sacra e non può essere annullata(L’uomo non separi ciò che Dio ha unito).
cioè, proprio l'enunciato di un precetto auto-referenziale, la legge, e non il suo motivo morale, il perché;
al che, se io ho un conflitto di coscienza, perché mia moglie mi lascia perché con me è infelice, e io invece non vorrei, chi predica il Vangelo dovrebbe darmi un'indicazione di tipo morale, e "forte", una bussola di giustizia, e anche di amore, se credi;
ma se la tua risposta è che la morale divina è che quel patto va rispettato, mi stai suggerendo che sono nel giusto se trattengo mia moglie, anche se è infelice, perché è lei che ha rotto un patto stipulato davanti a Dio, e che Dio è dalla mia parte;
non pochi interpretano a modo loro il finché morte non vi separi, uno ogni tre giorni, dicono le statistiche;
era solo un esempio, tra i tanti che si potrebbero fare;
il tutto, per dire che se chiami in causa Dio, quello del Vangelo, devi necessariamente argomentare una morale forte, dire cose importanti, a prescindere che siano gradite o scomode;
se dici che due persone dello stesso sesso non devono poter fare famiglia, o che il malato terminale deve soffrire fina all'ultimo e non deve poter disporre di sé, e ti adoperi perché il divieto riguardi anche chi non crede, come in effetti avviene, quel messaggio deve avere necessariamente una motivazione che si espone a testa alta e chiaramente, esattamente come è facile dire il perché non si deve rubare;
ma se questo non avviene, l'effetto è controproducente, perché il recipiente di quel messaggio pensa che non ci crede nemmeno chi predica, e che pure quel dio che sta dietro sia poca cosa; poi si constata che la società è apostata...
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Originariamente Scritto da
flying dutchman
è proprio questo il problema. perché nel Vangelo è scritto "tu sei Pietro e su questa pietra fonderò la mia chiesa", e per un cattolico romano l'interpretazione è che la pietra è proprio Pietro, e tutti i suoi successori dopo di lui.
quindi il mandato c'è, esplicito e deve essere valido per tutti, compresi i pontefici che noi giudichiamo peggiori.
https://www.notiziecristiane.com/pie...ia-lattestano/
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Originariamente Scritto da
crepuscolo
Che Gesù avesse avuto fiducia in Pietro è assodato, e Pietro non l'ha tradita. Ma per gli altri io credo valga il comportamento coerente a rendere valido il mandato di Cristo. I martiri confermano questo mandato ma, per fare un solo esempio, per un papa come Borgia non mi sentirei certo di dire che avesse rispettato il mandato di Gesù Cristo.
Gesù di Pietro si fidava il giusto: "In verità io ti dico: questa notte, prima che il gallo canti, tu mi rinnegherai tre volte".
ma il punto è un altro. secondo Santa Madre Chiesa i papi sono i successori di Pietro e ne ereditano il mandato: la pietra su cui si fonda la Chiesa è il papa. che poi il Borgia, ma anche altri come per esempio Giuliano Della Rovere, non sia stato uno stinco di santo, non ha nessuna importanza: si distingue sempre la persona dalla carica. in quanto papi il Borgia e il Della Rovere erano la pietra su cui si fondava la Chiesa del tempo.
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Spirit
questa è esattamente la posizione di ortodossi e riformati, non quella dei cattolici romani.
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Citazione:
Originariamente Scritto da
flying dutchman
Gesù di Pietro si fidava il giusto: "In verità io ti dico: questa notte, prima che il gallo canti, tu mi rinnegherai tre volte".
Beh, qui ci sarebbe da dire. Per me probabilmente Pietro era un tipo irruento, una buona pasta d'uomo tendente all'azione immediata e non riflessiva, insomma amava Gesù e credeva di fare sempre il suo bene ma al dato dei fatti, quando le situazioni erano più grandi di lui, come è successo per il tre rinnegamenti, ha prevalso il timore del peggio, per la sua vita; insomma ha mostrato, quell'umanità che ci porta ed evitare il peggio.
Da considerare che all'arresto di Gesù si era opposto energicamente, poi su invito del maestro si era eclissato rimanendo in disparte ed aveva seguito Gesù fino alle soglie del nemico, forse pensava ancora di salvarlo.
La fedeltà la dimostrerà in seguito quando il gruppo di discepoli si coagulò intorno a lui. E questo Gesù lo aveva capito da tempo, sin dall'inizio. Credo inoltre che il tre sia un numero simbolico.
Considera queste osservazione come mie e gratuite, momentaneamente la vedo o la immagino così, non so tu.
Non credo basti dire lo è o non lo è, credo che qualche riflessione per dirlo ci sia.
Ciao.
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Originariamente Scritto da
flying dutchman
qui abbiamo un problema serio: chi è che decide se e in che misura il mandato ricevuto rispecchia il pensiero del mandante?
Lo Spirito Santo!
16Ecco: io vi mando come pecore in mezzo ai lupi; siate dunque prudenti come i serpenti e semplici come le colombe. 17Guardatevi dagli uomini, perché vi consegneranno ai loro tribunali e vi flagelleranno nelle loro sinagoghe; 18e sarete condotti davanti ai governatori e ai re per causa mia, per dare testimonianza a loro e ai pagani. 19E quando vi consegneranno nelle loro mani, non preoccupatevi di come o di che cosa dovrete dire, perché vi sarà suggerito in quel momento ciò che dovrete dire: 20non siete infatti voi a parlare, ma è lo Spirito del Padre vostro che parla in voi.
Matteo 10
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axeUgene
di quali peccati sono conseguenza l'osteo-sarcoma giovanile o la leucemia infantile ?
Il Male, le malattie, le ingiustizie, le prevaricazioni, le guerre e la Morte sono entrate nel mondo in conseguenza del Peccato. Ci rendono consapevoli della nostra estrema precarietà, Axe. Eppure hanno ormai un potere limitato: Cristo è risorto!!!
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Vega
Tu hai sempre questi impulsi, ma per te e la sora Rachele, per tutti in generale, se Gesù non cambia nulla potrebbe valere sempre la vecchia "occhio per occhio...", no?
Fra Gesù buono e Gesù che non cambia ciò che c'è di vecchio, altra confusione ne abbiamo.
Porta a compimento....porta a perfezione le Antiche Scritture, Laura.
L’amore perfetto cui Gesù ci chiama non è un ideale, un’utopia: è uno stile di vita profondamente unitario e logico, che riporta l’uomo e l’umanità alla loro realtà autentica e alla loro massima dignità come espressione dell’opera creatrice di Dio.
Dal Vangelo secondo Matteo 5:43-48
In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli:
«Avete inteso che fu detto: “Amerai il tuo prossimo” e odierai il tuo nemico. Ma io vi dico: amate i vostri nemici e pregate per quelli che vi perseguitano, affinché siate figli del Padre vostro che è nei cieli; egli fa sorgere il suo sole sui cattivi e sui buoni, e fa piovere sui giusti e sugli ingiusti.
Infatti, se amate quelli che vi amano, quale ricompensa ne avete? Non fanno così anche i pubblicani? E se date il saluto soltanto ai vostri fratelli, che cosa fate di straordinario? Non fanno così anche i pagani?
Voi, dunque, siate perfetti come è perfetto il Padre vostro celeste».
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Citazione:
Originariamente Scritto da
Vega
No Cono, perché le opzioni le avrebbe inventatecil tuo dio.
Non sei tu che citi il versetto Io vi ho posto davanti acqua e fuoco..."? Quell'ora chi sarebbe? Il fantasma Formaggino?
E non fare finta che questo amore non corrisposto, il non avere fede non abbia conseguenze visto che sempre tu incolli versetti dove si legge proprio questo.
Certo che ha conseguenze! Se rifiuti L'Amore di Dio, se gli dici di no, se scegli il Male, l'ingiustizia, l'egoismo, la superbia, se credi di bastare a te stessa e di non aver bisogno di Perdono...il risultato non potrà che essere l'Inferno. È scritto.
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Io scinderei le due cose, l'amore di dio, da altri comportamenti.
Se io non amo dio, non credo alla sua esistenza, che succede? E se non credo ma fondamentalmente non creo danno agli altri, che succede?
Perché non so se non riesci mai a comprendere o ti piace sgamare e mescolare tutto. Se qualcuno mi parla dell'amore di dio e di amare dio c'è differenza col parlare di egoismo e di ingiustizie. Magari qualcuno che pensava di amare dio ed essere amato ha fatto qualche azione che potremmo giudicare negativa.
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Originariamente Scritto da
conogelato
Porta a compimento....porta a perfezione le Antiche Scritture, Laura.
ancora ???
tu stai sostenendo che la Legge del dio testamentario antecedente a Gesù fosse incompiuta, e necessitasse di compimento;
ovviamente, puoi certamente farlo;
purché tu ti renda conto che stai sminuendo proprio il Padre consustanziale e la Legge dello stesso Gesù, come incompiuta, con tutto il corredo di conseguenze logiche;
se ti multano sulla FI-P-LI perché hai superato i 70 kmh senza che ci fosse il segnale, e poi gli ingegneri della motorizzazione mettono un divieto a 90 kmh perché si accorgono che la segnaletica era incompiuta, tu hai subito un'ingiustizia;
questo può capitare alla Pubblica Amministrazione;
non a Dio, a meno che si tratti del dio umanizzato e imperfetto di Arco, che rivede il suo operato in corso d'opera;
liberissimi tutti di postulare il dio che ognuno preferisce, beninteso; male conseguenze in termini di credibilità logica di una catechesi del genere dovrebbero essere evidenti;
se vuoi essere credibile, ti conviene raccontarla in un modo diverso, ma parecchio diverso.
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Originariamente Scritto da
conogelato
Porta a compimento....porta a perfezione le Antiche Scritture, Laura.
L’amore perfetto cui Gesù ci chiama non è un ideale, un’utopia: è uno stile di vita profondamente unitario e logico, che riporta l’uomo e l’umanità alla loro realtà autentica e alla loro massima dignità come espressione dell’opera creatrice di Dio.
Dal Vangelo secondo Matteo 5:43-48
In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli:
«Avete inteso che fu detto: “Amerai il tuo prossimo” e odierai il tuo nemico. Ma io vi dico: amate i vostri nemici e pregate per quelli che vi perseguitano, affinché siate figli del Padre vostro che è nei cieli; egli fa sorgere il suo sole sui cattivi e sui buoni, e fa piovere sui giusti e sugli ingiusti.
Infatti, se amate quelli che vi amano, quale ricompensa ne avete? Non fanno così anche i pubblicani? E se date il saluto soltanto ai vostri fratelli, che cosa fate di straordinario? Non fanno così anche i pagani?
Voi, dunque, siate perfetti come è perfetto il Padre vostro celeste».
Ma questi discorsi sono qualcosa di differente dalla legge del taglione. Fra porgere l'altra guancia e dare anche il culo a quello che sarebbe il nemico, a colui che ci fa un'ingiustizia e dare una punizione che sia simile al danno subito, ce ne corre.
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Il Male, le malattie, le ingiustizie, le prevaricazioni, le guerre e la Morte sono entrate nel mondo in conseguenza del Peccato. Ci rendono consapevoli della nostra estrema precarietà, Axe. Eppure hanno ormai un potere limitato: Cristo è risorto!!!
Questa è una spiegazione buttata lì, così a tappabuco, molto ingenua, superficiale, che non tiene conto di tutta la complessità degli organismi e una catena di cause ed effetti nel mondo biologico che non puoi certo sperare di colmare con la frasetta di rito, con un fantomatico peccato che entra e che cambia la creazione del tuo dio, il quale a sua volta starebbe lì con le mani in mano a guardare tutto il cambiamento. Come potrebbe un'azione umana sbagliata del passato aver potuto cambiare la biologia della propria specie e di tutte le altre?
Tu pensi che virus, batteri, parassiti a causare una parte delle malattie prima dell'uomo non ci fossero? E la morte degli organismi dove la metti? Quella è sempre esistita se ti riferisci alla morte fisica.
Non capisco perché vuoi sempre percorrere questo binario assurdo.
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Originariamente Scritto da
axeUgene
questo può capitare alla Pubblica Amministrazione;
non a Dio, a meno che si tratti del dio umanizzato e imperfetto di Arco, che rivede il suo operato in corso d'opera;
Io non ho mai postulato un dio umanizzato e imperfetto, bensì un Dio provvisto di un corpo, come descritto da più testi, e che modula il suo operato in funzione dell'evoluzione degli eventi, che non ha predeterminato lui, ma che si sono realizzati a causa del libero agire delle sue creature.
Di sicuro ci sono anche eventi predeterminati da Dio, ma non ribellioni e disubbidienze delle sue creature.
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Arcobaleno
Io non ho mai postulato un dio umanizzato e imperfetto, bensì un Dio provvisto di un corpo, come descritto da più testi, e che modula il suo operato in funzione dell'evoluzione degli eventi, che non ha predeterminato lui, ma che si sono realizzati a causa del libero agire delle sue creature.
Di sicuro ci sono anche eventi predeterminati da Dio, ma non ribellioni e disubbidienze delle sue creature.
questo non è logico, per un semplicissimo motivo della necessità:
nel momento in cui stabilisci che un solo evento sia predeterminato, tutti gli altri eventi devono necessariamente esserlo, perché su per li rami, una discrezionalità distante modifica le circostanze dell'evento che sostieni predeterminato; esattamente come in una partita di calcio, lo sviluppo del gioco sarebbe totalmente diverso in caso di un diverso evento frapposto, come un calciatore che scivola invece di restare in piedi, ecc...
perché tu sia predestinato a fare alcunché, è necessario che tutti i tuoi antenati abbiano effettivamente contribuito, e che quindi scegliessero di generare e accudire tutte le generazioni fino a te, e che nessun'altra persona, nella sua presunta libertà, ti abbia condizionato, magari uccidendoti; se eri predeterminato, vuol dire automaticamente che nessuno aveva la libertà di ucciderti o impedirti di fare ciò che era predeterminato tu facessi;
ma poi, il dio pre-sciente è per forza di cose consapevole della disobbedienza delle sue creature, e necessariamente lo è dal primo istante, prima di averle create; quindi, se le crea sapendo, vuol dire necessariamente che quella è la Sua volontà.
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Data la tua onnipresente idea di incompatibilità tra l'esistenza di Dio e del nostro libero arbitrio io direi di fare, come per il Gesù zelota , qualche ricerca in merito per approfondire e definire meglio il significato di libero arbitrio.
Lasciando perdere la questione temporale, che, anche se da me accennata, sembra ancora un po' nebulosa, vorrei aggiungere che l'esperienza del libero arbitrio è implicata e non postulata , come vorrebbe Kant, in tutto il nostro agire, specie in quello morale e religioso.
Si tratta solo di enuclearla ed esplicitarla in maniera corretta senza falsare il genuino significato.
Ma a questo scopo mi sembra indispensabile una meditazione globale sulla condizione umana concreta e vissuta. Perché? Perché altrimenti si corre il rischio di spostare la questione nell'astratto e nel generico, parlando per esempio della Libertà della Ragione, o dello Spirito, o della Storia, o dell'Umanità, ecc. e di dimenticarsi di me che pongo il problema.
In tal modo il fatto della libertà di scelta viene a priori a perdere il suo contatto con la realtà e quindi il suo senso autentico che è esistenziale e personale
In sostanza, il problema del libero arbitrio riguarda la condizione umana individuale, personale, singolare, irripetibile, insostituibile ed è da qui, che, a mio avviso, non so se a tuo, bisognerebbe partire.
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questa l'hai copiata pari pari...almeno potevi aggiungere una modifica per ingannare :v a uomo leale e sincero da te non me lo sarei mai aspettato :(
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Ho tanti libri in casa che posso spulciare di qua e di là, non so più dove metterli.
Perché non ti piace quello che ho scritto? Che sia mio o non lo sia o lo sia solo in parte non ha importanza.
Da me ti puoi aspettare di tutto, l'importante è chiarire, in fin dei conti tutti copiamo o da libri o dalla nostra memoria, l'importante è preservare il libero arbitrio.:D
Anche a scuola copiavo:asd:
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Originariamente Scritto da
crepuscolo
Data la tua onnipresente idea di incompatibilità tra l'esistenza di Dio e del nostro libero arbitrio io direi di fare, come per il Gesù zelota , qualche ricerca in merito per approfondire e definire meglio il significato di libero arbitrio.
sì, ma falle meglio 'ste ricerche, perché se citi qualcosa che alla fine ti dà torto, come nel caso di De Rosa, serve a poco, dal tuo punto di vista;
io non ho nulla contro il libero arbitrio;
sto solo facendo presente che se - e solo in questo caso - si parte dal presupposto del dio della Scolastica, quello inteso dalle chiese cristiane, dotato di quelle prerogative che abbiamo riepilogato tante volte, e dalla Scritture come Parola di Dio, il libero arbitrio va necessariamente e logicamente escluso;
ho amato Giacobbe e odiato Esaù senza che essi avessero fatto niente di male o bene è o non è Parola di Dio ?
perché se vuoi il libero arbitrio e il senso di un giudizio ex-post delle azioni umane, ti tocca cestinare questo e tutto il resto, come una storiella, ivi incluso lo stesso Vangelo, dove Pietro fa quello che non vorrebbe, ma già noto a Gesù;
devo ripetere: a me non importa un fico secco di convincere nessuno; faccio solo presenti alcune circostanze della storia di quel pensiero teologico, cose che si dovrebbero imparare a scuola;
è assurda l'ostinazione nel rispondere al mio Bignamino di teologia, come se le tesi fossero mie :asd: non ti piace il fatto che metà dei cristiani creda diversamente in base ad un'esegesi rigorosa ? e io che ci posso fare ?
se ti dico che mangiare un barattolo di nutella ad ogni pasto se non sei un maratoneta fa ingrassare, non è colpa mia se la nutella ha tante calorie; ci arrivi o no ?
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Posso almeno risponderti, che la nutella, grazie a Dio, non mi piace.
Questo è quel "me" che riguarda la mia condizione umana individuale, personale, singolare, irripetibile, insostituibile:D.
A me non piace e non la mangio, e non è neanche condizionato dalla ereditarietà, visto che da piccolo mio figlio ne faceva delle belle scorpacciate:asd:.
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Originariamente Scritto da
axeUgene
questo non è logico, per un semplicissimo motivo della necessità:
nel momento in cui stabilisci che un solo evento sia predeterminato, tutti gli altri eventi devono necessariamente esserlo, perché su per li rami, una discrezionalità distante modifica le circostanze dell'evento che sostieni predeterminato; esattamente come in una partita di calcio, lo sviluppo del gioco sarebbe totalmente diverso in caso di un diverso evento frapposto, come un calciatore che scivola invece di restare in piedi, ecc...
perché tu sia predestinato a fare alcunché, è necessario che tutti i tuoi antenati abbiano effettivamente contribuito, e che quindi scegliessero di generare e accudire tutte le generazioni fino a te, e che nessun'altra persona, nella sua presunta libertà, ti abbia condizionato, magari uccidendoti; se eri predeterminato, vuol dire automaticamente che nessuno aveva la libertà di ucciderti o impedirti di fare ciò che era predeterminato tu facessi;
ma poi, il dio pre-sciente è per forza di cose consapevole della disobbedienza delle sue creature, e necessariamente lo è dal primo istante, prima di averle create; quindi, se le crea sapendo, vuol dire necessariamente che quella è la Sua volontà.
E' tutto ciò che affermi tu che non ha logica.
Non è affatto vero che se c'è qualcosa di predeterminato comporta che tutti gli eventi in tutto il mondo siano predeterminati.
Se io decido di tornare dalle vacanze il giorno x in aereo o in traghetto, e non ci sono imprevisti, come sciopero dei piloti o dei controllori di volo, sciopero dei caronti (traghettatori), positività al covid o altro malanno abbastanza serio, ecc., tutto ciò che ho pianificato andrà a buon fine.
In caso di imprevisti, dovrò cambiare giorno per il ritorno.
Se Dio predetermina alcuni eventi di una vita, dovrà solo impedire che altri eventi influiscano negativamente su quelli predeterminati. Ma tutto finisce lì, non deve intervenire sulle vite di tutti per poter realizzare quelli predeterminati per una singola persona.
La necessità te la inventi tu e ne diventi schiavo. Certo, hai ereditato le tue teorie errate da altri, ma non sei innocente, facendole tue solo con lo scopo di far crollare impianti di fede.
Sei qui sul forum solo con questo scopo.
La volontà di Dio non può essere quella di creare esseri ribelli o disubbidienti. E' solo il libero arbitrio che ha permesso la comparsa di ribellioni e disubbidienze.
Questa è la verità, la tua è menzogna.