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axeUgene
fai attenzione, perché la distinzione tra esposizione maschile e femminile alla libertà sessuale non è esclusiva alla frangia integralista cattolica, ma è un riflesso condizionato di quasi tutti, che lo ammettano o meno;
per superare sta cosa serve proprio un'ideologia in positum, mazzate logiche; perché senza pure il genitore più teoricamente aperto inconsapevolmente si appoggerà ad un frainteso istinto di protezione che legittima quel pregiudizio di svalutazione.
Eh, perchè è vero che le donne ancora oggi pagano cara la libertà sessuale, vedi i numerosi casi di ragazze vittime di revenge porn. Io ho affrontato molte volte queste conversazioni. Le misure che dobbiamo mettere in atto per proteggerci, data una maggiore vulnerabilità fisica, sono effettivamente una auto-limitazione, come non tornare a casa a piedi da sole alle tre di notte. "Eh, ma se fossi un maschio non me lo diresti, io non voglio farmi condizionare...". Ma è meglio condizionata e al sicuro, o chiami un taxi. Ma non c'è svalutazione in questo, tanto è vero che io ho sempre messo a disposizione la casa, al contrario di altri: non mi interessa quello che fa, ma che non corra pericoli.
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Originariamente Scritto da
conogelato
Immagino :sisi:
Rifletti (anche te Axe)
Se non c'è sentimento, non dài tutta te stessa all'altro. Ma solo una parte, quella fisica. Non c'è nessun altro tipo di coinvolgimento. Solo per il piacere corporale. Ebbene, questo è svilire profondamente il dono che abbiamo ricevuto con la Sessualità. Ridurlo a merce, mezzo di consumo, usa e getta a discrezione nostra. Poi, ti ripeto, fa' pure come vuoi. Prendi queste mie parole e buttale nel cestino. Ma hai quarant'anni adesso Laura. Potresti aspirare a qualcosa di più.
Cono, c'è anche una sessualità libera e gioiosa senza coinvolgimento sentimentale. E può essere sacra pure quella, perchè è un inno alla vita, pagano, una riconnessione alla natura.
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Dark, hai quarant'anni!:pentitevi:
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nahui
Ma non c'è svalutazione in questo, tanto è vero che io ho sempre messo a disposizione la casa, al contrario di altri
infatti, il problema so' gli altri, pure quelli "progressisti";
non vengo da Marte; lo so bene che la coppia - una qualsiasi - è sempre una questione negoziale e di compromessi;
però sta cosa che la donna si butta via andrebbe tatuata sulla fronte di chi la dice;
perché, non ci pigliamo per il culo: a un maschio che ne cambia una a settimana non si dice niente, anzi... l'amico di Cono non è stato biasimato per il pregresso da sciupafemmine, ma perché non si è fermato con la Lorella, seria e posata; ma nel frattempo non si è buttato via :asd:
se non si elabora un'ideologia che include il desiderio, un po' tipo aristocratici libertini francesi pre-rivoluzione, cioè la consapevolezza che siamo fatti in un certo modo, a prescindere dai vincoli , varie ed eventuali, lo schema sarà sempre quello, con tutte le sorprese, che tali non dovrebbero essere.
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Ma quante storie, quanti panegirici e ritornelli, per arrivare sempre là.
(la mona l'è sempre la mona, dicono qua da me).
Cosa vogliamo girarci tanto intorno? Non vogliamo tutti (e tutte) la stessa cosa?
Pensate che anche Cono fu soggetto a desiderio convulso e irrefrenabile nei confronti di una diciottenne messa in bell'arnese (non so se l'avesse notata in un treno o dove..), in quel caso fu la mano del suo dio a toccargli la testa e a farlo desistere da compulsi desideri di sesso satanico (anche se solo immaginati). Lo disse lui eh...
Credo che sino ad una certa età sia tutto normale, qualsiasi cosa pur di arrivarci.
E non c'è mai da pentirsi di nulla.
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Citazione:
Originariamente Scritto da
axeUgene
fai attenzione, perché la distinzione tra esposizione maschile e femminile alla libertà sessuale non è esclusiva alla frangia integralista cattolica, ma è un riflesso condizionato di quasi tutti, che lo ammettano o meno;
per superare sta cosa serve proprio un'ideologia in positum, mazzate logiche; perché senza pure il genitore più teoricamente aperto inconsapevolmente si appoggerà ad un frainteso istinto di protezione che legittima quel pregiudizio di svalutazione.
Si si, non fraintendermi, non intendevo che fosse una cosa propria dei cattolici.
Purtroppo come dici è molto diffusa. Con la mia compagnia teatrale ci battiamo da anni contro gli stereotipi di genere. Ne abbiamo parlato anche nello spettacolo che abbiamo portato in scena ieri sera.
Per fortuna ci sono ambienti in cui ha attecchito una mentalità nuova da questo punto di vista.
Però si, sono ancora troppo pochi. E la cosa peggiore è che spesso le donne sono le prime a giudicare.
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Bauxite
Dark, hai quarant'anni!:pentitevi:
Sono già oltre, i 40, in verità! :D
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Nahui ha scritto
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Cono, c'è anche una sessualità libera e gioiosa senza coinvolgimento sentimentale. E può essere sacra pure quella, perchè è un inno alla vita, una riconnessione alla natura.
Fratel Cono, condivido l’opinione di Nahui. A proposito del desiderio, ti è capitato di riflettere che non c’è soltanto quello sessuale, ma anche il “misterioso desiderio di Dio” ? Nel Catechismo della Chiesa cattolica hai letto il paragrafo 27 ?
Ti consiglio di acquistare e leggere l’ultimo libro scritto dal psicoanalista Massimo Recalcati e pubblicato la scorsa estate ? E’ titolato: “La legge del desiderio. Le radici bibliche della psicoanalisi”. Il testo unisce psicoanalisi e spiritualità.
L’autore riflette sulle parole di Gesù e propone una nuova lettura del messaggio cristiano.
“Non abbiate paura !” è il monito di Jesus per sottrarre gli individui dall’interpretazione solo moralistica e sanzionatoria della cosiddetta “Legge” e per affermare l’esistenza di un’altra “Legge” che tramite il desiderio serve la vita, li autorizza ad assecondare il proprio desiderio, la propria vocazione, i propri talenti. E’ l’eredità del messaggio cristiano, ripresa dalla psicoanalisi di Freud e del cattolico Lacan.
La Legge (= i comandamenti che Dio ha dato tramite Mosé) non incute più il timore della punizione, non esige lo zelo del rispetto formale, per divenire una Legge che non annulla il desiderio, ma, al contrario, lo sostiene.
Gesù seppe unire la Legge divina all’amore.
È questa l’eredità essenziale assunta dalla psicoanalisi: la Legge non è nemica del desiderio, ma il suo fondamento. I riferimenti alle parabole, ai miracoli, alle guarigioni, a Pietro e a Giuda, alla notte del Getsemani, alla resurrezione e al pensiero di Paolo di Tarso sono rivisitati da Recalcati in modo sorprendente. Egli sfida luoghi comuni e stereotipi della lettura psicoanalitica del cristianesimo e con audacia mostra come la testimonianza di Gesù sia testimonianza della vita e del desiderio.
Le parabole, come è noto, sono la narrazione di un fatto immaginario ma appartenente alla vita reale, con il quale si vuole dire una verità o illustrare un insegnamento morale o religioso; nell’ebraismo rabbinico la parabola era molto comune nella predicazione e nell’insegnamento e fu questa la forma originale dell’insegnamento di Gesù.
L’argomentazione di Recalcati si sviluppa in una reinterpretazione del pensiero cristiano, abolendo l’opposizione tra virtù e peccato con l’introduzione del dualismo fede-peccato.
La differenza risiede nella visione del peccato non in quanto disobbedienza, ma come repressione della creatività e della produttività: “Nella Parabola dei talenti – esemplifica l'autore – due uomini su tre incrementano il numero di talenti a loro disposizione, mentre il terzo conserva l’unico talento in suo possesso seppellendolo per la paura di perderlo. I primi due vengono elogiati, mentre il terzo è invece condannato per aver messo la paura prima del desiderio, principio oggi di molti disagi psichici, soprattutto nei giovani”.
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Originariamente Scritto da
LadyHawke
Quindi tu parli parli e parli solo rivolto a coppie già formate ma chi non ha la "fortuna" d'incontrare la persona adatta che fa? Mi autocito:
Perciò dovrebbe mantenersi per sempre casto, niente sesso perchè altrimenti svilisce e si butta via, era questa la risposta che mi aspettavo da te.:D
Se incontri un uomo così come descritto nella poesia, non lasciartelo scappare. È colui col quale condividere il tuo futuro, la tua affettività e la tua sessualità...
Se ancora non lo incontri, non rinunciare alla speranza. Non buttarti via nel sesso occasionale o fai da te.
Spera Donna, sii te stessa Donna, prega Donna, lotta Donna, non darti per vinta Donna, ama e rispetta il tuo corpo Donna, semina Donna e a suo tempo mieterai: per quanto in ritardo possa arrivare, la primavera esiste. Sboccia. Fiorisce sempre!
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Originariamente Scritto da
dark lady
Non svilisci proprio nulla. Il sesso è un'esperienza bellissima, a tutti i livelli.
C'è il sesso con la persona appena conosciuta, che profuma di avventura, di proibito.
C'è quello con un amante, con cui non ci sono sentimenti "romantici", ma con cui comunque hai un legame, una forma di affetto, ed è qualcosa comunque di bello. Passi del tempo insieme, ti diverti, e soprattutto vivi il rapporto con una certa leggerezza.
Poi c'è quello con il partner, con cui ovviamente c'è un coinvolgimento più profondo.
Sono tutti aspetti del sesso belli da vivere. In base alla fase della vita in cui uno si trova, sceglie di vivere il sesso in uno o nell'altro modo. E non c'è nulla di disdicevole o svilente.
Ti prego non offenderti e cerca di capire bene quello che dico: non è rivolto a te ma in generale. Una che si concede a tutti, secondo le circostanze, usa solamente il suo corpo. Non ne ha rispetto alcuno. Usa anche il corpo degli altri. Senza averne contezza.
Gli uomini poi, su questo, si passano facilmente parola. Ti mettono un timbro, insomma. A quarant'anni dovresti saperlo.
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Originariamente Scritto da
axeUgene
guarda che nella realtà è esattamente il contrario di quello che sostieni:
la sessualità libera e fine al piacere condiviso di quel momento è effettivamente gratuita e priva di mercificazione, proprio perché non implica alcuna contropartita diversa;
infatti, puntualmente e col tuo consueto candore, concludi:
di che si tratta ?
se stasera Dark si incontra con un uomo che le piace, questo certamente non preclude che domani potrebbe innamorarsi di un altro; quindi, a cosa starebbe rinunciando ?
e, soprattutto, il qualcosa in più per cui lei dovrebbe trattenersi dal sesso ricreativo in effetti è solo la traduzione in pratica del te la do se in cambio mi prometti..., vale a dire esattamente la reificazione e mercificazione della sessualità femminile;
prova del nove: questo modello di relazione è talmente intriso di questa concezione che ovunque ci sia questa famiglia-negozio, c'è parallelamente la prostituzione, e ciò che avviene nel matrimonio, con tutti i doveri coniugali;
già l'espressione a me fa vomitare.
Se ti fanno vomitare anche queste parole, giuro mi arrendo Axe. Si può essere d'accordo e si può criticare, ma leggi come descrive Paolo la materia che stiamo trattando. Non si tratta di essere lascivi, libertini, morigerati o impauriti, dal sesso. Si tratta di avere un rapporto equilibrato e rispettoso del nostro Corpo e di quello degli Altri.
Leggiamo insieme, ti prego.
"Tutto mi è lecito! Ma non tutto giova. Tutto mi è lecito! Ma io non mi lascerò dominare da nulla....
Il corpo non è per l'impudicizia, ma per il Signore, e il Signore è per il corpo.
Non sapete che i vostri corpi sono membra di Cristo? Prenderò dunque le membra di Cristo e ne farò membra di una prostituta? Non sia mai!
Fuggite la fornicazione! Qualsiasi peccato l'uomo commetta, è fuori del suo corpo; ma chi si dà alla fornicazione, pecca contro il proprio corpo.
Non sapete che il vostro corpo è tempio dello Spirito Santo che è in voi e che avete da Dio, e che non appartenete a voi stessi?
Infatti siete stati comprati a caro prezzo. Glorificate dunque Dio nel vostro corpo!"
(1. Corinzi, 6)
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Buongiorno Cono, stamane t’invito ad un esercizio spirituale: l’esame di coscienza, o meglio, a riflettere sulla differenza tra due parole: morale e moralista.
La distinzione tra morale (o moralità) – cui genericamente attribuiamo un significato positivo - e moralismo – con significato negativo - è un'esigenza per indirizzare i nostri comportamenti, o valutare quelli degli altri.
La morale è l'insieme dei valori o principi ideali in base ai quali l’individuo e la collettività distinguono il bene dal male, e a cui scelgono liberamente di conformare o meno il proprio comportamento.
Da “morale” deriva moralismo. Il moralista tende a dare prevalente o esclusiva importanza a considerazioni morali, spesso astratte e preconcette, nel giudizio su persone e fatti della vita.
Quando giudichiamo una persona o un’azione come moralmente approvabile o disapprovabile prendiamo in esame per lo più due informazioni: intenzioni e conseguenze. Oppure consideriamo se chi ha agito aveva o non aveva un’intenzione negativa e se le conseguenze delle sue azioni sono piacevoli o spiacevoli per gli altri (ad esempio, se l’azione ha causato un danno a detrimento di qualcuno).
Nel caso della sessualità tra partner, in privato, a chi si fa del male ? Alla morale pubblica o ai moralisti, pronti a giudicare secondo le direttive del catechismo emanato da “santa madre Chiesa” ?
Da quanto detto deriva il fastidio per il moralismo e per i moralisti: pessimi soggetti inclini a prediche fastidiose.
Il moralista parla genericamente di "immoralità" senza indicare quali principî concreti e definiti siano stati infranti, senza spiegare quale sarebbe il comportamento sessuale corretto e concretamente realizzabile, per esempio quello voluto dalla Chiesa cattolica ?
Il moralista invoca la moralità negli altri, nella società, perché non gli richiede impegno.
Ciao Cono, moralista ed inquisitore, ma sempre brava persona :approved::asd:
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Originariamente Scritto da
conogelato
Se ti fanno vomitare anche queste parole, giuro mi arrendo Axe.
non mistificare:
ho scritto che mi fa vomitare l'espressione "doveri" coniugali, perché implica un negozio di prestazioni, esattamente come la prostituzione;
hai presente il significato della parola "dovere" ?
"dovere" è l'oggetto di un contratto: io ti pago la tariffa taxi, tu mi devi portare in aeroporto; io ordino un certo libro, e quel titolo mi deve arrivare, non un altro a scelta del libraio; si parla di merci, beni e servizi;
che caxxo di istituto è quello che concepisce il sesso come un dovere coniugale ? oltretutto, pure indissolubile...
la cosa assurda, a fronte di questo tripudio di belle frasi ispirate da Dio, è che se io sostengo il dovere - questo sì che è un dovere - di lasciar andare chi mi dice basta, non voglio più - sarei un carta-velina, magari un debole, un fru-fru, uno che non combatte :asd:
eh ma...
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Citazione:
Originariamente Scritto da
conogelato
Se incontri un uomo così come descritto nella poesia, non lasciartelo scappare. È colui col quale condividere il tuo futuro, la tua affettività e la tua sessualità...
Se ancora non lo incontri, non rinunciare alla speranza. Non buttarti via nel sesso occasionale o fai da te.
Spera Donna, sii te stessa Donna, prega Donna, lotta Donna, non darti per vinta Donna, ama e rispetta il tuo corpo Donna, semina Donna e a suo tempo mieterai: per quanto in ritardo possa arrivare, la primavera esiste. Sboccia. Fiorisce sempre!
Aridai con sto buttarsi via!
Che stress!!! È così difficile rispondere in maniera più semplice e diretta con un sì o no?
Mi autocito di nuovo:
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Originariamente Scritto da LadyHawke
Quindi tu parli parli e parli solo rivolto a coppie già formate ma chi non ha la "fortuna" d'incontrare la persona adatta che fa? Mi autocito:
Perciò dovrebbe mantenersi per sempre casto, niente sesso perchè altrimenti svilisce e si butta via, era questa la risposta che mi aspettavo da te.
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Originariamente Scritto da
conogelato
Ti prego non offenderti e cerca di capire bene quello che dico: non è rivolto a te ma in generale. Una che si concede a tutti, secondo le circostanze, usa solamente il suo corpo. Non ne ha rispetto alcuno. Usa anche il corpo degli altri. Senza averne contezza.
Gli uomini poi, su questo, si passano facilmente parola. Ti mettono un timbro, insomma. A quarant'anni dovresti saperlo.
E' proprio questa visione fuorviante che porti avanti tu a creare le diseguaglianze tra uomo e donna.
Primo, nessuna si concede a tutti, a meno di non farlo come mestiere - cosa peraltro più che legittima, questione di scelte - ma solo a uomini per cui prova attrazione. Che sia fisica, mentale o altro poco importa. Se due persone si piacciono e finiscono a letto è la cosa più naturale del mondo. Uomini e donne che siano. Poi può capitare che la frequentazione evolva oppure no.
Il problema è proprio quello che emerge dalle tue parole. Una donna che vive la propria sessualità liberamente passa per poco di buono. Un uomo che fa lo stesso nella maggior parte dei casi viene giudicato "figo".
E' proprio in questa narrazione deviata che si celano la maggior parte dei problemi. Chi come te si riempie la bocca di parole come "rispetto per la donna" e poi cade in queste dichiarazioni, non ha capito nulla del 25 novembre.