Sarà un caso che nella novella del Decameron, Lisabetta mette la testa fell'amato morto dentro un vaso con una pianta di basilico?:D
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Sarà un caso che nella novella del Decameron, Lisabetta mette la testa fell'amato morto dentro un vaso con una pianta di basilico?:D
Ciao, buondì: a ciascun uomo Laura, a ciascuna donna Dio consegna dei talenti, dei cammini da percorrere, dei compiti e delle missioni. Poi, un Giorno, ci chiederà che cosa ne avremo fatto....
In quel tempo. Il Signore Gesù disse: «Avverrà come a un uomo che, partendo per un viaggio, chiamò i suoi servi e consegnò loro i suoi beni. A uno diede cinque talenti, a un altro due, a un altro uno, secondo le capacità di ciascuno; poi partì. Subito colui che aveva ricevuto cinque talenti andò a impiegarli, e ne guadagnò altri cinque. Così anche quello che ne aveva ricevuti due, ne guadagnò altri due. Colui invece che aveva ricevuto un solo talento, andò a fare una buca nel terreno e vi nascose il denaro del suo padrone. Dopo molto tempo il padrone di quei servi tornò e volle regolare i conti con loro. Si presentò colui che aveva ricevuto cinque talenti e ne portò altri cinque, dicendo: “Signore, mi hai consegnato cinque talenti; ecco, ne ho guadagnati altri cinque”. “Bene, servo buono e fedele – gli disse il suo padrone –, sei stato fedele nel poco, ti darò potere su molto; prendi parte alla gioia del tuo padrone”. Si presentò poi colui che aveva ricevuto due talenti e disse: “Signore, mi hai consegnato due talenti; ecco, ne ho guadagnati altri due”. “Bene, servo buono e fedele – gli disse il suo padrone –, sei stato fedele nel poco, ti darò potere su molto; prendi parte alla gioia del tuo padrone”. Si presentò infine anche colui che aveva ricevuto un solo talento e disse: “Signore, so che sei un uomo duro, che mieti dove non hai seminato e raccogli dove non hai sparso. Ho avuto paura e sono andato a nascondere il tuo talento sotto terra: ecco ciò che è tuo”. Il padrone gli rispose: “Servo malvagio e pigro, tu sapevi che mieto dove non ho seminato e raccolgo dove non ho sparso; avresti dovuto affidare il mio denaro ai banchieri e così, ritornando, avrei ritirato il mio con l’interesse. Toglietegli dunque il talento, e datelo a chi ha i dieci talenti. Perché a chiunque ha, verrà dato e sarà nell’abbondanza; ma a chi non ha, verrà tolto anche quello che ha. E il servo inutile gettatelo fuori nelle tenebre; là sarà pianto e stridore di denti”».
Matteo 25
Ho spiegato molte volte, caro: ricordi Italia Germania 4-3? Per Dio non è importante il gol di Rivera. Ma l'azione che ha portato a quel gol....
Sono le nostre scelte Axe, le nostre decisioni, i nostri stili di vita....le nostre azioni, appunto, che determineranno per noi il Paradiso o l'Inferno.
"Non provocate la Morte con gli errori della vostra Vita"
Si risponde alle sempre più numerose domande di chi non crede, di chi crede all'acqua di rose, di chi nutre dubbi, di chi anela al senso della Vita, di chi è in crisi, di chi è solo eccetera. Poi, tali Persone, possono accogliere o cestinare. No problem. Va bene così.
Altro giro di frittata. Una proposta è una proposta. Ordini, regole, sono un'altra cosa.
Determinare le persone con certe caratteristiche, abilità, missioni è ancora un'altra. E come sempre sono cosette che fanno a cozzi col libero arbitrio e onniscienxa.
Comunque, tornando in topic, che qui ormai siamo fuori controllo, ma io delle relazioni, all'età di 42 anni, apprezzo sempre più la consapevolezza.
A 20 anni non ne hai proprio. Crescendo hai molto più chiaro quello che vuoi, da te stesso e da un'eventuale relazione. Ci sono molte meno cose non dette, c'è più chiarezza.
Ma....ti sei fatta protestante anche te? :asd:
La parabola ci insegna che il talento è ricchezza e al contempo capacità di generare ricchezza, se ascoltato e soltanto se siamo in grado di prendercene cura. Non solo. La parabola è un'esortazione a non porci inerti e immobili, ma ad accettare anche di sbagliare per generare nuovi frutti.....
Il contrario della Fede infatti, non è l'ateismo: ma la paura. Di fare un passo verso Dio, Laura. Di fare un passo purchessia.
L'Amore infatti è una realtà dinamica, non statica: evolve, matura, si trasforma....
Spesso le Coppie vanno in crisi perché non lo capiscono. Perché "non mi ami più come una volta"...."credevo fossi diverso"....si privilegia l'eros all'agape, si mette come base il sentimento e non la Promessa fatta davanti a Dio.
"Nella buona e nella cattiva sorte, nella salute e nella malattia...."
Sì, protetante contro di te ed i giri di frittata!:D
Spiega cosa c'entra la descrizione di cosa è un talento ed a cosa serve col fatto che la questione verte su cosa predetermina dio in noi e per noi e la libertà o libero arbitirio.
Il contrario della fede non è la paura. Si potrebbe pure dire che uno ha fede o dice di aver fede, proprio per qualla paura della vita e della morte e di quello che ci sata in mezzo.
Il vero problema è che spesso si matura a velocità diverse. E non è scontato che la coppia riesca ad evolvere di pari passo del singolo. Se ti metti con qualcuno a 20 anni, a 40 sei una persona diversa, e se come coppia non siete evoluti ma siete rimasti fermi ai 20 anni, ecco che questa non soddisferà più le esigenze di nessuno dei due.
vedi ? sembri intuire qualcosa, ma ti manca - o rimuovi - l'anello logico mancante; non è una cosa facilissima da capire, ma nemmeno troppo difficile:
il matrimonio è significativamente concepito dal diritto come un atto negoziale, il cui fine però è la stessa unione, e non sottoponibile a condizioni, come invece avviene ordinariamente per i contratti, che hanno un fine conchiuso; cioè, se tu assolvi e mi porti in aeroporto, io ti pago la tariffa taxi e il contratto è risolto;
nel matrimonio il desiderio delle parti è un elemento essenziale, e per questo non si è potuto ostare al divorzio;
ma l'aspetto speculare del tutto è che se in origine si pensa all'unione come ad una somma di finalità specifiche - come la corsa in taxi; e questo è ciò a cui siamo mediamente educati - è inevitabile che prima o poi, conseguiti o meno gli obiettivi, l'aspetto che tu definisci "eros" si ri-espanda come una molla compressa;
ora, per quanto due persone possano volere a freddo, l'esigenza erotica è una componente essenziale dell'equilibrio psico-fisico di una persona, anche passata l'età riproduttiva; figuriamoci per le persone più giovani;
puoi anche sublimarla o reprimerla, ma il prezzo che pagherai è certamente che quella persona si ammala, nella psiche e alla lunga anche nel fisico;
non è che ci si possa fare troppo, anche tra due persone che pure si vogliono bene; se, per ipotesi, uno perseguisse il fine di coppie unite a lungo, per prima cosa dovrebbe contemplare un sistema di educazione all'eros che insegni presto - mediante l'esperienza - a riconoscere partner sufficienti in sé a garantire un livello molto soddisfacente di intimità, a prescindere da eventuali vincoli e progetti;
quello che accade ordinariamente invece è che l'idea "istituzionale" del vincolo e i progetti spingono in modo psicologico e ambientale a prendere il primo che capita, rimuovere tante circostanze e poi a ritrovarsi in un vincolo troppo gravoso;
quei buoi, il pelo o l'equivalente maschile, devono sta' davanti al carro, non dietro.
sì, ma lui emana una tale sfiga che pare lo faccia apposta per ispirarsi a nuove delusioni :asd: a parte il primo disco a mezzi con De Gregori e poche altre cose, lo detesto; ha sempre quell'aria di rimprovero narcisista, concentrato sulle sue sfighe, o innamorato patologico; eccheddupalle..!
Purtroppo è vero, spesso è così.
Anche per questo motivo penso che le relazioni "da adulti" qualitativamente possono essere decisamente migliori. Innanzitutto, non si cerca qualcuno con cui farsi una famiglia (dopo i 40 si ipotizza che uno già se la sia fatta, e spesso al massimo è in cerca di una seconda opportunità). In secondo luogo, si hanno più chiare le proprie esigenze e si va in cerca di qualcuno che sia in grado di stimolarti, di farti crescere e di arricchirti.
po'ro Claudio, "agonia", lo chiamavano i romani :asd: del baretto sotto casa, cogli occhialoni neri da nerd, quando i nerd erano ancora in Mente Dei...
lui è consapevole di quel limite, ma forse è il più grande autore di melodie e canzoni; un talento quasi inarrivabile, Battisti a parte;
certo, quelle canzoni, per esprimersi al meglio, avrebbero richiesto i testi crudi e taglienti di De André o Lolli - sottovalutatissimo - e una voce molto misurata, tipo de Gregori; perché il pack Baglioni dei primi dischi di successo - non il primo - produce l'effetto dolce inglese - Efua :asd: - che lo guardi, ti si forma una carie e ti parte un diabete in tre nanosecondi :D