Fare i genitori non
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Fare i genitori non
[QUOTE=cinziatitti;1118815]Non pensavo che conoscessi cos
[QUOTE=Bia78;1118775]L'ultima degli psicologi: "La figura paterna
non è indispensabile per la famiglia"
Questo assunto pone la domanda e si da la risposta da solo; almeno così mi pare.Citazione:
''La migliore famiglia e' quella piu' stabile, affettuosa e resposnabile - conclude la ricercatrice - due genitori in media sono meglio che uno solo, ma un solo ottimo genitore vale di piu' di due pessimi''.
Ho letto qualche nozione di psicologia, e molti anni fa si affermava che: è vero che il padre non era indispensabile per l'educazione e l'equilibrio dei figli, ma lo era indirettamente qualora redeva felice o infelice la madre dei suoi figli. Tutto il resto mi sembra acqua fritta e ovvia; tipo "americanata".:mumble::rolleyes::wall:Citazione:
La figura paterna dunque non è indispensabile per il corretto sviluppo psicologico del bambino, anzi da quello che se ne ricava dall'articolo spesso la figura paterna sarebbe piu' dannosa che altro..voi vi ritrovate d'accordo con questa affermazione?
Io posso solo parlare secondo quella che è stata la mia esperienza. Ovviamente non può valere come discorso generale.
Nel mio caso la figura paterna non solo è stata inutile, ma è stata anche dannosa.
Ho un rapporto pessimo con mio padre; quando non si tratta di terrore è odio, e quando va bene è perchè c'è tolleranza.
Ha sempre scaricato su di me le sue frustrazioni, il suo stress. Ha voluto (con orgoglio) fare il "padre padrone", autoritario e rigido. In casa mia non avevo praticamente diritto di essere me stessa, questo significa che esprimere un'opinione differente dalla sua (anche in maniera civile) era vietato. Le sue armi erano la minaccia, la violenza verbale, le costrizioni e le umiliazioni.
Questo per me non è stato un padre, è stato un incubo. In questo caso si...era meglio crescere senza di lui. In questo caso, però, parliamo di un uomo nello specifico. La mia opinione quindi è troppo influenzata...
[QUOTE=Ailis;1118931]Io posso solo parlare secondo quella che
la mia figura è negativa è mia madre http://i28.photobucket.com/albums/c2...ccine/argh.gif
[QUOTE=Cri.The.Strange;1118954]la mia figura
mio padre è morto quando ero piccola, mia madre è una stronza che sei sente un gradino più in su di tutti gli altri, nessuno sarò mai bravo e - aggettivo a piacere - come lei, è in competizione con me da anni (poi mi chiedo come ci si possa sentire in competizione con la propria figlia, bha) e siamo addirittura arrivate alle mani.. una specie di catfight :look:
[QUOTE=Cri.The.Strange;1118962]mio padre
Il quadro della famiglia italiana che esce da questi post è devastante...
In particolare è comune una totale mancanza di rispetto da parte dei padri (ma anche delle madri) nei confronti dei figli, cosa che putroppo devo sottoscrivere quasi completamente anch'io.
I miei genitori sicuramente mi hanno amato ma quando penso a certi comportamenti e certi discorsi nei confronti miei e di mia sorella, anche la parte più nobile del loro amore, i loro scarifici passano in secondo piano.
Se ferisci una persona, rimane qualcosa d'indelebile che t'impedisce di apprezzare anche il bene che ti vuole, soprattutto se si tratta dei genitori, dai quali istintivamente ti aspetti tutto il meglio del mondo. Io in questo senso non farei tante distinzioni tra padri e madri, forse è proprio la famiglia come istituzione che crea certe situazioni.
[QUOTE=mat612000;1118971]Il quadro della famiglia italiana che esce da questi post
Concordo con Mat, e poi faccio la voce fuori dal coro, dai miei io ho imparato davvero molto, mio padre è una persona dolcissima che sta sempre sulla difensiva e tende a diventare burbero per questo, mia madre è una donna moderna che ama divertirsi e sa prendere di petto e concretamente la vita...
ho avuto un sacco di discussioni, di scontri, mi sono presa pure la mia buona dose di sberle ed ho sempre affrontato faccia a faccia ciò che era la realtà umana dei miei genitori, ho capito molto presto che non erano dei supereroi con le risposte pronte e che i loro errori potevano essere compresi o rifiutati da me, e che solo col dialogo potevo arrivare a farmi capire.
Hanno fatto i separati in casa, litigi, discussioni, mio padre da uomo faceva la voce grossa con tutti, mia madre da donna sapeva quali cose dirgli perchè facessero davvero male, e ora? dopo 4 anni di separazione e con due figli grandicelli che iniziano a cavarsela da soli si ritrovano nuovamente insieme, ognuno con una parte di orgoglio ferita che si è piegata alla concreta realtà dei fatti: si amavano e si amano ancora.
Io posso che dire che entrambi i miei genitori mi hanno insegnato tantissimo, sull'umiltà, sulla capacità di prendere decisioni difficili, sull'onestà dello scontro, sulla possibilità di ricredersi e non dare mai nulla per scontato, e stranamente mi hanno fatto vedere che dove c'è dialogo, anche nelle peggiori delle situazioni, dove c'è sincerità c'è anche un lieto fine.
Concordo con Mat col dire che il problema forse sta nel sistema famiglia e non tanto nel singolo preso come padre o madre, e non credo sia una questione di disciplina ferrea che manca o simili (parer mio) stronzate.
Forse la più grande rivoluzione di questi tempi sarà proprio il cambiamento del concetto di famiglia, e in questo senso il ruolo che cambierà di più sarà proprio quello del pater familias, forse va di conseguenza che il nuovo modello cocciando con quello precedente si ritrova nella posizione di non sapere come comportarsi, a non riconoscere più il come e il perchè della sua funzione...e a sbagliare, più della donna....
mi sono persa nel discorso...
Lisa, la tua esperienza con i genitori è conflittuale e dolorosa ma sana. Intendo dire che lo scontro col padre, la voglia di essere indipendenti, l'emancipazione dalla madre (anche per i maschi) è qualcosa di molto naturale e vitale, anche i litigi, le urlate e i confronti aspri.
Sono esperienza formative.
Quello che avvilisce i figli è scegliere di stare in famiglia solo per convenienza (e qui sta la loro colpa), non avere dialogo con i genitori perchè loro te lo negano, non ti prendono sul serio, quando non t'incoraggiano ad andare per la tua strada, quando non si fanno problemi ad esibire il peggio di sè come se fosse un tuo obbligo subire, queste sono le cose che feriscono i figli.
Litigare se c'è rispetto si può, anzi si deve...
è chiaro, per questo parlavo di cambiamento del concetto stesso di famiglia, non vorrei sparare una panzanata ma secondo me i genitori di oggi si sentono inadeguati perchè il modello di riferimento del sistema familiare a cui si rivolgono (o si sono rivolti) era ed è oggi a maggior ragione vecchio. Quello a cui stiamo assistendo negli ultimi decenni è un totale sradicamento della famiglia, dal ruolo della donna a quello del padre e anche quello dei figli...prima c'era un sistema rigido e funzionale, concepito e accettato da tutti i componenti ora invece ogni famiglia può avere il suo, ogni sistema si sta rendendo accettabile (madri single, padri single, coppie di donne, coppie di uomini, famiglie allargate "lo zio" amico del padre la "zia" amica di mamma...etc) possiamo divertirci a comporre le famiglie più eterogenee dove se un uomo se ne va di casa può tornare, dove un figlio può permettersi di dire la sua, dove una donna può lavorare o meno, dove la badante diventa di fatto la nuova versione della colf...è questo che dico, forse in maniera confusa, che il ruolo del padre è quello che è stato più destabilizzato negli ultimi decenni, manca l'appiglio del riferimento (per fortuna dico io) ed è chiaro che qualcuno lo neghi, che faccia la voce grossa, che cerchi di avere quel ruolo che è l'unico a cui può fare riferimento...
non giustifico nulla eh, sto solo cercando di fare un'analisi del fenomeno e del perchè all'origine di questa discussione si parli della figura paterna come di una figura ora come ora non necessariamente indispensabile...forse può essere questo, che il "padre" deve ridefinire sè stesso in relazione a tutte le componenti sociali e familiari...è un cambiamento epocale...il rovesciarsi dei ruoli familiari...