Si ma una volta provata l'adrenalina... dico, si potrebbe anche girare pagina no? O diventa come una droga, per alcuni?
Visualizzazione Stampabile
questo non lo so, ma ripeto che la scelta di rinunciare a certe emozioni (che io non vedo assolutamente come un palliativo o un riempitivo per una vita vuota e non apprezzata, anzi) deve arrivare dalla singola persona che arriva a sentirsi a disagio, o a non divertirsi più, nel fare determinate cose.
se uno si autoimpone di smettere di fare free climbing perchè "non sta bene che un padre di famiglia faccia così" allora secondo me si viene a creare un uomo infelice.
io un padre infelice non lo vorrei.
non
Beh certo se siamo talmente manichei da ipotizzare come unica alternativa al culo sulla poltrona un lancio col paracadute ad apertura ritardata (come qualcuno ha precisato), hai ragione.
[QUOTE=Bia78;1201032]esattamente...tra il lanciarsi con un paracadute e stare col culo sulla poltrona ce ne passa. perch
[QUOTE=Frutto;1201043]ma perch
[QUOTE=Frutto;1201043]ma perch
Con la stessa logica si potrebbe ritenere vita quelli che vanno in giro per rapire e pestare a sangue i tipi dello spettacolo, rischiando di venire arrestati e prendersi decine di anni di carcere.
Anche in quel caso il rischio è elevato.
Per me quella vita è molto più divertente che buttarsi in volo con un paracadute.
Se si è a favore dell'amoralità bisogna esserlo al 100%, non solo per ciò che ci piace.
Gli sport estremi fanno parte della nostra componente umana,
Ma Magellano e gli altri volevano dimostrare l'esistenza di qualcosa oltre il mondo conosciuto, era sete di conoscenza non di adrenalina fine a se stessa.
attraversare l'autostrada a piedi ad occhi bendati per provare l'adrenalina cosa dimostro: è giusto e figo, tanto prima o poi morire bisogna? bah, per me fate pure.
Non ho letto tutti i post ma ritengo di aver compreso il 'clima' generale del tread.
Sono figlia di un ex par
[QUOTE=Mina.;1201052]Perch
[QUOTE=Frutto;1201100]
ripeto, supposizione, quando ho tempo cerco dei dati statistici sulla mortalit
Bisogna vedere sulla base di quali criteri sono giunti a quella conclusione, sperando che non si tratti del solito giornalismo che vuole far scalpore a tutti i costi per sfruttare l'evento mediatico del momento e aumentare le vendite.
Il rischio di morire in uno sport estremo direi che è molto superiore rispetto a quello procurato da una comune attività umana.
Secondo me è invece inutile cercare per forza qualunque situazione che possa procurare un minimo piacere.
L'accostamento fra depressione e tossicodipendenza è insultante per migliaia di persone che, senza essersi scelte un bel nulla, continuano spesso a fare quel che fanno (punto scientemente sulla bassezza del mero aspetto dell'accettabilità sociale, d'altronde l'uomo post-industriale è monodimensionale) nonostante una lista infinita di cose costi loro il decuplo degli sforzi, invece di limitarsi a campare a spese del servizio sanitario nazionale in attesa di tirare le cuoia.
[QUOTE=Frutto;1201100]ehi, io non ho detto che
[QUOTE=Gloucester;1201125]L'accostamento fra depressione e tossicodipendenza
[QUOTE=terra;1201106]su repubblica di oggi c'
Io credo che la pericolosità di un'attività derivi solo in parte dal dato statistico degli infortuni ma dalla gravità delle conseguenze che un eventuale errore (sempre possibile) può provocare.
Se sbaglio a tirare una punizione durante una partita di calcio o faccio un intervento falloso alla peggio rompo un osso o mi faccio uno stiramento muscolare, se sbaglio una manovra col paracadute o con l'aliante o sbaglio strada su una vetta ghiacciata mi ammazzo.
Non si può trascurare questo particolare parlando di pericolosità.
Più che altro, per la morte dell'infermiera che si toglieva il sangue per protesta, nessun rappresentante delle istituzioni.
Per Taricone già mi immagino la fila di sindaci e rappresentanti di questo e di quell'ente...
Vedi Almalibre il rischi che si affronta nel voler dimostrare qualcosa o fare uno sport estremo, tutte e due queste entit
Si possono affrontare grossi rischi anche andando sulle navi di Greenpeace, andando a sminare i campi minati in Bosnia, o disinnesacre la cluster bomb a Gaza.
Chissà perchè tutta questa sete di adrenalina e avventura si realizza quasi sempre in attività che, al contrario, hanno un riscontro d'immagine e di gratificazione dell'ego.
Bè... per un militare, disinnescare una mina può essere l'equivalente di chi si butta con il paracadute, pensa a come potrebbe gonfiare il petto dicendo : "Hei ragazzo, io all'eta tua avevo già disinnescato 15 mine".
La gratificazione dell'ego di un militare "convinto" non ha eguali, secondo me.
[QUOTE=bumble-bee;1201380]B
[QUOTE=bumble-bee;1201380]B
[quote=Silenzio;1201437]Se non le avesse disinnescate, quindici possibili morti o mutilati.
Ma no,
ok.
un'amica di famiglia ha subito un'incidente in una pista da sci (falciata da uno snowboardista). ha subito una lesione alla colonna vertebrale che per una questione millimetrica non le ha comportato paralisi.
un errore in pista da sci si paga caro, eppure non mi sembra che un neopadre che va a sciare sia visto dal mondo come un derelitto egoista assetato di adrenalina che non pensa al futuro di chi gli sta attorno.
confondete l'imprevisto con la norma.