Certamente!
Sono proprio il tipo che si tranquillizza cos�!
Hai fatto centro!
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Non voglio fare un torto a nessuno, semplicemente i discorsi che fa cono li conosco e mi viene un po' di angoscia all'idea di iniziare una discussione con lui, specialmente quando tu dai delle opinioni che per te sono sentite e che arrivano da delle riflessioni che sono state controverse per te, e la risposta che ti arriva � un'accusa pi� o meno velata di "egoismo, chiusura in s� stessi e pretesa che il mondo ti giri intorno". Le risposte di ripicca servono a me per eliminare un po' di cattivi sentimenti dal mio sistema.
Comunque, se mi dici che a te interessa:
A meno che non si viva sperduti su una montagna tutte le decisioni che prendiamo hanno una qualche influenza sulla vita degli altri, positiva o negativa, non si � mai veramente soli. E' importante ponderare le decisioni che si prendono tenendolo a mente, ma � anche bene ricordare che alla fine della fiera le uniche persone veramente responsabili per la nostra felicit� siamo noi. Per questo mi d� fastidio che si parli cos� facilmente di egoismo basandosi su UNA decisione, specialmente quando decidere di avere un figlio pu� avere PESSIME conseguenze. E' una grossa responsabilit� che penso uno dovrebbe prendersi solo se lo vuole veramente e se pensa che ci siano le condizioni per farlo, un bambino non ha colpe del tipo di famiglia in cui nasce ma i suoi genitori s�.
D'altro canto, perch� creare una nuova vita dovrebbe essere intrinsicamente meglio, dove sta scritto? A parte la Bibbia. Io potrei benissimo "essere egoista" e dedicarmi alla mia vita, e portare del bene in quella delle altre persone semplicemente facendo ci� che pi� mi piace. Potrei fare qualcosa di artistico ed essere di ispirazione. Potrei accumulare dell'esperienza in un determinato campo e poi aiutare chi questa esperienza non ce l'ha. Semplicemente potrei cercare di costruirmi una vita che mi piace ed essere di conseguenza pi� gradevole da avere attorno. Le sfumature sono tante, troppe perch� la questione possa essere liquidata con un "sei egoista perch� non vuoi fare i sacrifici che l'avere dei figli richiede".
Che poi non credo sia affatto questione di paura. Come ho detto, la maternit� � una vocazione. Apprezzo di pi� chi sceglie di non avere figli, piuttosto di chi ne fa e poi non � in grado di crescerli. E ce ne sono tanti. Se uno non si sente portato per fare il genitore, semplicemente non dovrebbe farlo. Invece ci sono troppe persone che pensano che mettere al mondo un figlio sia una passeggiata, poi non sono in grado di gestirlo. Oppure ad un certo punto lo ammazzano.
Mina, forse pu� essere utile osservare i "precetti" come autodenuncia di fragilit�:
chi si sbilancia nel trasformare le proprie - rispettabilissime - scelte di vita in precetti ha bisogno di vedere quelle scelte confermate dagli altri, perch� questo rassicura della "bont�" di quelle;
pure la commessa in negozio ti dice: di questo modello, ne abbiamo venduti tantissimi... :asd:
il meccanismo � quello;
e in fondo, siamo pi� o meno tutti cos�, anche se in forme diverse, con argomenti diversi;
nessuna persona davvero compresa nel suo credere in qualsiasi scelta si comporta cos�, ma eventualmente manifesta un beato e sorridente appagamento;
le predicazioni, tramandate e ripetute, sono in origine pensate esattamente per far leva sugli schemi educativi che abbiamo assimilato inconsapevolmente e per farci sentire "sbagliati"; sono meccanismi molto raffinati ed quasi impossibile sottrarsi;
per� si possono relativizzare e addomesticare, e allungare il guinzaglio che inevitabilmente la loro presenza ti costringe a subire, se proprio non riesci a mettere in gabbia quei mostriciattoli.
Cara, ognuno porta la sua esperienza, fa le sue scelte, cerca in qualche modo il meglio per s� e per chi gli vive accanto.....
Ma � davvero realt� incontrovertibile (e lo testimoniano in modo lampante le risposte di questo topic) il fatto che vediamo i figli come una minaccia. Una limitazione alla nostra libert�....
E questo perch� abbiamo paura della morte. Crediamo (fortissimamente crediamo!) che la nostra vita si giochi tutta qui, nel limitato intervallo fra la culla e la bara. E dunque (seguimi, ti prego) se abbiamo solo questa, di vita, certo non possiamo "sprecarla" dietro a un figlio. Portatore di mille esigenze. Guai a chi tocca il nostro tempo, le nostre abitudini, il nostro modus-vivendi ormai acquisito e che ci d� tanta sicurezza......
Poi, quasi senza accorgercene, arriviamo a quarant'anni scoprendoci tristi e soli. Infelici. Tristi. Ricolmi di tantissime cose, ma vuoti dentro.
Cono, ma tu un esame di coscienza te lo fai mai? Pensi e rifletti mai sulle tue idee, suoi tuoi discorsi?
Vieni a fare la predica, come se tu non fossi attaccato morbosamente ad una religione proprio per le tue paure ed insicurezze.
Poi perch� fai tanti figli? Chieditelo il motivo prima di sparare sempre i soliti triti discorsini stereotipati.
Non ci sar� anche da parte tua egoismo, paura, premi divini?
Senza contare poi che lo fai perch� te lo comanda un essere invisibile di sfornare svariati pargoli.
Hai voglia a cantarcela sull'amore e l'apertura alla vita.
ma chi, quando mai ?
intanto, quali sarebbero le risposte da cui si evince la "minaccia alla libert�" ? ti pregherei di citarle in modo puntuale, perch� fai accuse sgradevoli, che andrebbero circostanziate bene;
tu ti confronti con un immaginario interlocutore edonista, perch� questo torna comodo alla tua retorica; ma non leggi quello che scrivono le persone concrete, che parlano di cose parecchio diverse;
che vale esattamente allo stesso modo per chi ha scelto di "assicurare" il proprio modus vivendi famigliare alla presenza dei figli, usando questi ultimi per ancorare e stabilizzare il tutto;Citazione:
Guai a chi tocca il nostro tempo, le nostre abitudini, il nostro modus-vivendi ormai acquisito e che ci d� tanta sicurezza......
esattamente l'egoismo che condanni, e che rientra puntuale travestito da accoglienza; perch� magari il tuo interesse egoistico non � viaggiare o consumare, ma congelare la famiglia, e allora coi figli e la moglie a casa non si muove foglia che "dio" non voglia...
Guarda che la paura della morte � quella che biologicamente spinge a far figli, eh... :D Tutti gli animali, pi� ne fai, pi� alta � la possibilit� che i tuoi geni si tramandino. I figli sono la nostra immortalit� biologica. E per molto tempo sono stati un investimento "previdenziale", mano d'opera a costo zero per i campi, ecc. ecc. ecc.
La famiglia non � una realt� chiusa, limitata al proprio orticello. Specie quando � inserita in una realt� di comunione, insieme ad altre....
Diventa allora una missione, una testimonianza di vita in mezzo a questa generazione impaurita e timorosa.
�Le famiglie sane sono essenziali alla vita della societ�. D� consolazione e speranza vedere tante famiglie numerose che accolgono i figli come un vero dono di Dio. Loro sanno che ogni figlio � una benedizione. Ho sentito dire � ha proseguito il Papa � che le famiglie con molti figli e la nascita di tanti bambini sono tra le cause della povert�. Mi pare un�opinione semplicistica. Posso dire, possiamo dire tutti, che la causa principale della povert� � un sistema economico che ha tolto la persona dal centro e vi ha posto il dio denaro; un sistema economico che esclude, esclude sempre: esclude i bambini, gli anziani, i giovani, senza lavoro � - e che crea la cultura dello scarto che viviamo. Ci siamo abituati a vedere persone scartate. Questo � il motivo principale della povert�, non le famiglie numerose. Rievocando la figura di san Giuseppe, che ha protetto la vita del Santo Ni�o, tanto venerato in quel Paese, ho ricordato che occorre proteggere le famiglie, che affrontano diverse minacce, affinch� possano testimoniare la bellezza della famiglia nel progetto di Dio. Occorre anche difendere le famiglie dalle nuove colonizzazioni ideologiche, che attentano alla sua identit� e alla sua missione�.
PAPA FRANCESCO (non Conogelato) http://vaticaninsider.lastampa.it/va...rticolo/38666/
contrordine; "trattenetevi..." "tre gia son troppi":v
http://roma.corriere.it/notizie/cron...17828c75.shtml
A me non viene proprio di stare a sponsorizzare: fate figli.
A qualche amica che me lo chiede, posso dire come la vivo io la cosa.
E non ci penso per niente a definire in un modo o in un altro chi ha fatto una scelta diversa dalla mia.
Anche perche' chi figli non ne ha non vedo che se la passa proprio male male eh.
La ristretta cerchia di persone che conosco io, ovviamente.
ti avevo chiesto chi e come qui avrebbe espresso egoismo edonista come hai affermato, ma tu lanci il sasso, giudichi, e poi tiri indietro la mano;
ti ho anche mostrato come anche quella che chiami "accoglienza" e generosit�, apertura alla vita, pu� celare il progetto egoista di blindare la realt� al proprio interesse personale di governare le vite altrui; anche qui svicoli...
Io che non ho figli non posso sapere in che modo la mia vita cambier�, e di quanto migliorer�. Anche se sono circondata da mamme della mia et� (ed anche pi� giovani) non avrebbe nemmeno senso prendere loro come esempio perch� ognuna di loro ha una storia diversa alle spalle, una situazione lavorativa pi� o meno complicata, un marito pi� o meno presente e dei nonni che in alcuni casi sono assolutamente d'aiuto mentre in altri sono quasi d'intralcio.
Le motivazioni dietro alla scelta consapevole o meno di diventare madre sono talmente tanto personali e variegate che sarebbe ridicolo recintarle dentro ad un confine definito da un singolo individuo.
vero
infatti quell�atteggiamento ,molto comune,fa si che appena possono figli/o prendono la fuga.. e il genitore dice ; Poi, quasi senza accorgercene, arriviamo a cinquant�anni scoprendoci tristi e soli. Infelici. Tristi. Ricolmi di tantissime cose, ma vuoti dentro.:v cit
Io non ho problemi a dire che da quello specifico punto di vista sono egoista. Egoista nel senso che ho pi� voglia di pensare a me che a 'privarmi' di determinate cose per dedicarmi ad un parte di me che mi sentirei ovviamente in dovere di proteggere.
Comunque sia ci sono motivazioni e motivazioni che spingono ad avere una progenie. C'� anche chi fa figli semplicemente perch� nella vita sente di non aver combinato niente di buono e proietta i propri sogni e speranze sulla prole, per poi vantarsene come se li avessero realizzati loro. Brutto da dirsi ma tant'�.
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Mah...si si ok, ho capino, passiamo oltre...
Premetto che non voglio influenzare nessuno, ma solo far riflettere chi si � posto la domanda.
Gli utenti neanche mi conoscono e l�unica interazione si limita all�iscrizione ad uno stesso forum, eppure non passa neanche una settimana senza che qualcuno scleri!
Ora tenete ben presente che le mie sono delle amorevoli burlette in confronto a quel che pu� combinare un ben pi� giovane e spensierato marmocchio anche solo da dietro un pc; figuriamoci averci a che fare dal vivo, occupandosi di lui 24 ore su 24, volente o nolente!
E che vi credete? Er marmocchio una volta che l'avete cagato, mica lo potete bann�!?!?
Delicatissimo!
Io penso che la questione, non abbia schieramenti n� bandiere. Si tratta di scelte davvero troppo personali, che una non � nemmeno obbligata a mantenere costante nella vita. Nessuna dovrebbe ricevere pressioni, n� da una parte, n� dall'altra.
Trovo che, nel 2015, sia assurdo far sentire una donna inadeguata, "strana", incosciente o ritardata per le proprie scelte sulla maternit�...e il discorso vale sia per quelle che vogliono, sia per quelle che non vogliono avere bambini.
Frasi del tipo "e allora? quando ne fai uno anche tu?" "allora? su dai mettetevi al lavoro che qui ci vuole la femminuccia!" "chi fa figli lo fa solo per proprio egoismo", sono frasi davvero infelici, eppure io le sento spesso!!
Comunque qui, stavamo parlando delle donne che non hanno il desiderio di maternit�. Sacrosanto, a patto che sia una scelta libera e consapevole. So che sto per dire una cosa impopolare, per� non provo grandissima simpatia per quelle che l'istinto materno, lo scoprono quando � tardi (biologicamente parlando) e quindi via di forzature mediche, fisiologiche e psicologiche. Dopo i 40 anni i rischi aumentano considerevolmente, sia per la madre, che per il bimbo!
Da una parte ti do ragione nel senso che quando si invecchia � vero che aumentano i rischi sia per la futura mamma sia per il bambino, per� d'altra parte sono convinta che non ci sia un'et� giusta per diventare madri, e non c'� una regola che definisce l'istinto alla maternit�. Io a 32 anni non sono ancora sicura di voler essere madre, non ho avuto ancora nessuna certezza a riguardo...per� se l'avessi a 35 o a 38 o a 40? Penso che ci proverei comunque, e non mi sentirei delegittimata dall'et� o dal fatto che l'istinto materno sia arrivato tardi.
a parer mio, a 35 e ancora ancora a 38, ci sta...ma dopo i 40 (a meno che non capiti) � una scelta che non condivido.
Le regole, non le scegliamo noi, la natura per� ce le impone, anche se sono poco compatibili con la nostra societ�, ad esempio biologicamente dovremmo essere al top tra i 20 e i 25 e fuori dai giochi verso i 40. Basta pensare che gi� dopo i 30-35 le probabilit� di concepire si abbassano progressivamente... E quindi boh? Fortunatamente la medicina ci aiuta, con test, farmaci per tenere sotto controllo le complicazioni, ecc. Quindi possiamo un po' spostare tranquillamente e normalmente in l� la maternit�, per� ecco io non forzerei troppo la mano ecco...
B�, per� se a 42 sei sana, hai un ciclo mestruale regolare e hai desiderio di diventare mamma perch� non provarci? Dovrai probabilmente sottoporti a pi� controlli rispetto ad una di 20, verrai monitorata passo dopo passo, ma se con i dovuti controlli non corressi particolari rischi...perch� precluderti questa possibilit�?
Spesso sento dire che i figli � meglio farli da giovani, per� io vedo madri molto giovani che fisicamente sono in formissima ma mentalmente hanno una maturit� che lascia ancora molto a desiderare. La quarantenne magari fatica di pi� a livello fisico, ma ha l'esperienza di vita che magari far� la differenza nella crescita di un figlio.
Non � questione di chi, Axe. Lo siamo tutti, egoisti. La nostra tendenza � quella di programmarli, i figli. Prima viene sempre e comunque LA NOSTRA, vita. IL NOSTRO, tempo. I NOSTRI, spazi. E tutto ci�, lo ripeto, perch� abbiamo il timore che qualcosa (o qualcuno, come un figlio) possa sconvolgere e buttare all'aria il nostro orizzonte limitato. Il tempo che passa ci terrorizza, perch� ci parla della morte.....a parole non lo diciamo mai, ma sappiamo di dover morire. E allora, istintivamente, connaturatamente, non vogliamo "sprecarlo". Perch� vergognarci ad ammetterlo? Siamo fatti proprio cos�....
Quelli che invece hanno figli (due, tre, cinque, sette....dieci!) sono dunque migliori di chi non ne ha? Assurdo! Hanno ricevuto il dono della fede. Hanno scoperto l'Amore di Uno che la morte l'ha vinta, superata, sconfitta: Aprendo e dilatando quegli orizzonti dei quali parlavamo. Che la Vita � eterna, Axe! E che dunque questa che hai ricevuto e che vivi quaggi�, puoi anche donarla....spenderla...regalarla per gli altri :)
Le eccezioni ci sono, per carit�. Non � che una se diventa mamma a 42 anni per me � una stronza...ed � anche vero come dici tu, che a volte ci sono mamme troppo giovani che sono poco mature, per� l'et� pi� avanzata non � garanzia del contrario...
Difatti tu li fai per obbedienza cieca ad un essere invisibile.Citazione:
La nostra tendenza � quella di programmarli, i figli
M� me lo segno!! :DCitazione:
ma sappiamo di dover morire
Bh� cono, se � assurdo il problema non si pone e chi vuole li fa e chi non li fa � lo stesso.Citazione:
Quelli che invece hanno figli (due, tre, cinque, sette....dieci!) sono dunque migliori di chi non ne ha? Assurdo!
Per� com'� che invece vieni in realt� a pontificare che il secondo caso non � proprio buono e giusto?
Bene, buono a sapersi. Ma qual'� l'attinenza con il dovere di sfornare figli???:mumble:Citazione:
Che la Vita � eterna
Guarda Morwen, te lo dico per esperienza diretta: l'unico problema � la crescita esponenziale del rischio di difetti genetici. Anche questo � molto personale, c'� chi ha gli ovuli che invecchiano meglio, chi ce l'ha gi� bolliti a 35 anni... Ci sono test che misurano la fertilit� residua, ma la qualit� degli ovociti � una cosa che scopri solo quando inizi a provarci.