Originariamente Scritto da
axeUgene
no, dai...
la proiezione è un meccanismo che esiste e opera assieme ad altri, ma funziona come descrivi solo a 13 anni o in caso di psicosi e rimozioni nevrotiche importanti;
il mondo interiore altrui non è meno reale, perché "interiore"; esempio:
se io vado a cena da Rdc con una bottiglia da 200 euro potrei essere un lobbista che cerca di ingraziarselo spendendo dal budget; ma dopo 3 volte - in base a quella trigonometria interiore che gli è piaciuta - lui capisce se quel comportamento invece è frutto di una condivisione di quel percorso per cui lui investe attenzione per la gourmandise, e che a quel punto non arrivi per caso e coeteris paribus;
tu te lo vedi uno come Rdc che alla cena con amici si mette a fare i calcoli a conti separati , quello che ha ordinato l'astice, quell'altro il tartufo, ecc... ?
se mi rispondi "no", potresti pure aver proiettato; ma quanto è davvero probabile ? e se dici "no", perché lo dici, in virtù di quale ragionamento ?
ora, è ovvio che le relazioni umane sono molto complesse, hanno inevitabili portati di ambivalenza e contraddizioni, linguaggi emotivi contorti;
però le consapevolezze manifeste segnano pure punti di non ritorno; altro esempio:
poniamo che tu stia da 10 anni con Tizio, conosciuto in parrocchia, e assumiamo che la qualità della relazione sia una media di quella che è stata con il tuo ex, come percepita nel mentre, non ora in retrospettiva; ok ?
ora, poniamo che Tizio la pensi più o meno come Cono sull'indissolubilità del matrimonio e valori connessi, mentre tu te ne esci con la tua considerazione: sarebbe stato meglio che i miei si fossero separati; è una circostanza possibile, no ?
ora, un osservatore esterno potrebbe valutare da 0 a 100 l'espressione del tuo pensiero, dove "0" è: dark ha dei motivi di rancore verso Tizio e, sapendolo osservante, dice sta cosa per farlo incazzare, ma in realtà non la pensa;
oppure, all'estremo opposto: dark è davvero convinta che in determinati casi la conservazione di un assetto sia dannosa; di solito, la realtà si colloca in modo sfumato;
ma un pensiero come quello è anche molto mediato e strutturato; non è dire preferisco fragola e limone a crema e cioccolato, una cosa irrilevante a livello di relazione; è un pensiero mediato e strutturato vuol dire connesso a tante altre cose, modalità di relazione umana istintive o ragionate, mediate, ma comunque rilevanti e solide, che si traducono in posture dell'affettività, con tutti i cascami vari;
mo', tu potresti anche avere un forte legame con Tizio, ma nel contempo anche vivere una pressione nevrotica più o meno importante per quella divergenza di mondi interiori in cui l'opinione di Tizio è l'equivalente del vino da 200 euro;
per rispondere alla tua domanda, la differenza tra una proiezione idealizzata e la realtà la fanno i comportamenti concludenti, soprattutto se consapevoli, espliciti e strutturati;
se io sono un mafioso, mio figlio ha ucciso il figlio di un boss rivale infrangendo un codice e io lo consegno a quel boss, che si a sua volta lo uccide, non hai granché da dubitare su quale sia la gerarchia di valori cui io attribuisco sacralità;
tu abitassi ad Arezzo e volessi andare in vacanza senza il gatto, lo lasceresti a Vega ? direi di sì; proietti ? forse, ma probabilmente no; eppure non hai mai visto Vega; la sua postura interiore di animalista è rilevante, "vera", oppure no ?
in una relazione umana le persone si mandano infinità di segnali; alcuni arrivano, altri no o vengono equivocati; ma è un po' come la versione di latino come la commentava il prof: secondo voi questi romani erano capaci di qualsiasi cosa, visto come hai tradotto, Axe :asd:
cioè, il passo successivo è Catalano, un compare di Renzo Arbore di cui per anagrafe probabilmente non ti puoi ricordare, e che diceva cose del tipo: secondo me è meglio frequentare un partner ricco e generoso, ma giovane e bello, piuttosto che uno tirchio, ma brutto e anziano :asd: