e nessuno che ci racconti cosa ne pensasse Eva
Era contenta di Adamo? Le piaceva? Cosa pensava di lui? Lo trovava piacente? Lo trovava intelligente?
Mah... il fatto che abbia scelto il serpente ...
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e nessuno che ci racconti cosa ne pensasse Eva
Era contenta di Adamo? Le piaceva? Cosa pensava di lui? Lo trovava piacente? Lo trovava intelligente?
Mah... il fatto che abbia scelto il serpente ...
Parli di Adamo, quel signor Adamo del quale affermasti la storicità, il peccatore?*
Dimenticavo: scusami, cono, per la burla del falso link
Sicuramente non ci sei cascato: sai benissimo che mai e poi mai una cosa del genere sarebbe possibile: chiacchiere con paroloni con maiuscole, tante. Fatti concreti, nessuno.
Continuiamo a venerare Cirillo d'Alessandria, santo. Roberto Bellarmino, idem.
Ipazia e le innocenti vittime della santissimisssima organizzazione bellarminiana...danni collaterali trascurabili.
Lo sappiamo bene, purtroppo
*(Attendo sempre un "si"-"no" di conferma. Anacletoooooooo)
C'è serpente e serpente! :mmh?:
In passato ho seguito diversi corsi di religione, tenuti da sacerdoti, frati francescani, e persone piuttosto istruite in materia. Alla nostra domanda su Adamo ed Eva e l'origine dell'uomo ci dissero che la storia di Adamo ed Eva è un raccontino per bambini. Non oso mettere in dubbio la fede. Ma...
Un po' di storia: tempo fa, cono affermo' che Adamo ed il suo peccato fossero "fatti storici" e non metafora o mito. Richiesto di confermare , con un "si"-"no" se personalmente fosse sempre dello stesso avviso ha svicolato. Data la mia molesta insistenza, ha decretato per me il (sacrosanto) "Interdetto".
Quindi, ti avverto che si tratta di un "tema sensibile".
Statt'accuorta, sient'ammé
:mmh?:
Ciao! Ottime domande, piene di significato....
La risposta puoi evincerla da sola, visto che sei intelligente e curiosa allo stesso tempo.
Io ti lascio solo una traccia, Breakthru. Solo un versetto. Sono sicuro che lunedì avrai sviluppato il tema per il meglio.....
"Ora tutti e due erano nudi, l'uomo e sua moglie, ma non ne provavano vergogna."
Carissima, niente esiste di più vero, di più reale e di più esistenziale del racconto della caduta: Adamo ed Eva siamo io e te. In pienezza! Il racconto biblico ci dipinge perfettamente, ci scatta un'istantanea, per così dire. E sicuramente quei docenti avevano poco o niente di cattolico. Leggi cosa scrive la dottrina sociale della Chiesa a tal proposito....
390 Il racconto della caduta (Gn 3) utilizza un linguaggio di immagini, ma espone un avvenimento primordiale, un fatto che è accaduto all'inizio della storia dell'uomo. 507 La Rivelazione ci dà la certezza di fede che tutta la storia umana è segnata dalla colpa originale liberamente commessa dai nostri progenitori.
https://www.vatican.va/archive/catec...1s2c1p7_it.htm
Si è disturbato anche di sottolinearlo di rosso a posteriori.
Certo che se si parla di inizi della storia umana, intesa in senso più ampio immagino, fra i tanti esseri umani/ominidi presenti sul pianeta, proprio quei due bischeri doveva andare a pescare questo dio?
La domanda se conogelato, LUI, personalmente e sinceramente, creda nella storicità del fatto (il peccato commesso da individui storicamente definiti), resta senza risposta: ha copincollato un testo vaticano.
More solito.
Non risponderà mai: ha l'alternativa tra mentire (vabbé, c'é abituato) o ammettere che il dubbio ha fatto strada nella sua mente. Eufemismo.
Morta là.
un dato di fatto dovrebbe logicamente prescindere dal fatto che Ninag si riconosca o meno in Eva;
detto questo, il "peccato" non è un dato di fatto, visto che tu mangi la rosticciana ed eviti di avere più di una moglie, mentre per un musulmano - credente nello stesso dio biblico - la prima cosa è peccato, mentre la seconda no;
sul piano filosofico, l'allegoria è l'unica cosa che regge, se non vogliamo dare del satrapo pazzo e iniquo a Dio:
se prima di mangiare il frutto proibito Adamo ed Eva non conoscevano il peccato - cioè, non avevano coscienza del bene e del male, disobbedire - non potevano essere imputabili e perciò condannabili; non c'è bisogno di aver studiato diritto per capirlo;
se la vicenda non fosse un'allegoria ampliamente interpretabile, ne avremmo un dio folle e iniquo, che punisce gli incapaci di intendere;
a meno che non si rinunci al libero arbitrio e si opti definitivamente per una predestinazione a noi ignota, che impone a tutti di astenersi da qualsiasi giudizio.
La catechesi è un modo per insegnare la religione, comunque non pensavo ad Adamo ed Eva come fautori del peccato, ma come i primi esseri umani, il riferimento è biblico, tra l'altro l'Antico testamento non era proprio un documento dei Cristiani cattolici.
Ti confesso che ho dovuto rileggere due volte. A stento riesco a credere che un illuminato come te non legga la Storia come segnata, marchiata e ferita a morte dall'evento denominato PECCATO.
Che cosa sono stati, nei secoli, gli abomini Axe, le stragi, i genocidi, gli olocausti, le deportazioni, i Gulag, Auschwitz, la bomba atomica, le Torri Gemelle, Gaza ed altra compagnia cantante? Semplici "errorini' umani? Accidenti passeggeri? Realpolitik? Che cosa? A volte mi fai cascare le braccia più te che una come Vega. Che almeno non vanta di essere colta, laica, moderna e progressista....
Scusami eh.
Continua per favore. Abbiamo letto questo
La realtà del peccato
386 Nella storia dell'uomo è presente il peccato: sarebbe vano cercare di ignorarlo o di dare altri nomi a questa oscura realtà. Per tentare di comprendere che cosa sia il peccato, si deve innanzi tutto riconoscere il profondo legame dell'uomo con Dio, perché, al di fuori di questo rapporto, il male del peccato non può venire smascherato nella sua vera identità di rifiuto e di opposizione a Dio, mentre continua a gravare sulla vita dell'uomo e sulla storia.
387 La realtà del peccato, e più particolarmente del peccato delle origini, si chiarisce soltanto alla luce della rivelazione divina. Senza la conoscenza di Dio che essa ci dà, non si può riconoscere chiaramente il peccato, e si è tentati di spiegarlo semplicemente come un difetto di crescita, come una debolezza psicologica, un errore, come l'inevitabile conseguenza di una struttura sociale inadeguata, ecc. Soltanto conoscendo il disegno di Dio sull'uomo, si capisce che il peccato è un abuso di quella libertà che Dio dona alle persone create perché possano amare lui e amarsi reciprocamente.
397 L'uomo, tentato dal diavolo, ha lasciato spegnere nel suo cuore la fiducia nei confronti del suo Creatore 516 e, abusando della propria libertà, ha disobbedito al comandamento di Dio. In ciò è consistito il primo peccato dell'uomo. 517 In seguito, ogni peccato sarà una disobbedienza a Dio e una mancanza di fiducia nella sua bontà. Tutti gli uomini sono coinvolti nel peccato di Adamo. San Paolo lo afferma: « Per la disobbedienza di uno solo, tutti sono stati costituiti peccatori » (Rm 5,19); « Come a causa di un solo uomo il peccato è entrato nel mondo e con il peccato la morte, così anche la morte ha raggiunto tutti gli uomini, perché tutti hanno peccato... » (Rm 5,12). All'universalità del peccato e della morte l'Apostolo contrappone l'universalità della salvezza in Cristo: " Come dunque per la colpa di uno solo si è riversata su tutti gli uomini la condanna, così anche per l'opera di giustizia di uno solo si riversa su tutti gli uomini la giustificazione che dà vita"
398 Con questo peccato, l'uomo ha preferito se stesso a Dio, e, perciò, ha disprezzato Dio: ha fatto la scelta di se stesso contro Dio, contro le esigenze della propria condizione di creatura e conseguentemente contro il suo proprio bene. Costituito in uno stato di santità, l'uomo era destinato ad essere pienamente « divinizzato » da Dio nella gloria. Sedotto dal diavolo, ha voluto diventare « come Dio » (Gn 3,5), ma « senza Dio e anteponendosi a Dio, non secondo Dio ». 518
399 La Scrittura mostra le conseguenze drammatiche di questa prima disobbedienza. Adamo ed Eva perdono immediatamente la grazia della santità originale. 519 Hanno paura di quel Dio 520 di cui si sono fatti una falsa immagine, quella cioè di un Dio geloso delle proprie prerogative. 521
400 L'armonia nella quale essi erano posti, grazie alla giustizia originale, è distrutta; la padronanza delle facoltà spirituali dell'anima sul corpo è infranta; 522 l'unione dell'uomo e della donna è sottoposta a tensioni; 523 i loro rapporti saranno segnati dalla concupiscenza e dalla tendenza all'asservimento. 524 L'armonia con la creazione è spezzata: la creazione visibile è diventata aliena e ostile all'uomo. 525 A causa dell'uomo, la creazione è soggetta alla schiavitù della corruzione. 526 Infine, la conseguenza esplicitamente annunziata nell'ipotesi della disobbedienza 527 si realizzerà: l'uomo tornerà in polvere, quella polvere dalla quale è stato tratto. 528 La morte entra nella storia dell'umanità. 529
401 Dopo questo primo peccato, il mondo è inondato da una vera « invasione » del peccato: il fratricidio commesso da Caino contro Abele; 530 la corruzione universale quale conseguenza del peccato; 531 nella storia d'Israele, il peccato si manifesta frequentemente soprattutto come infedeltà al Dio dell'Alleanza e come trasgressione della Legge di Mosè; anche dopo la redenzione di Cristo, fra i cristiani, il peccato si manifesta in svariati modi. 532 La Scrittura e la Tradizione della Chiesa richiamano continuamente la presenza e l'universalità del peccato nella storia dell'uomo.
https://www.vatican.va/archive/catec...1s2c1p7_it.htm
Dicevo che abbiamo letto l'antefatto. Ora tu, Ninag, cosa ne deduci? Quale conclusione puoi trarne? Davvero un FATTO del genere può essere considerato roba per bambini?
Grazie, leggerò domani.
Un abbraccio.
io ti scuso pure, fino a un certo punto però, visto che non sei un idiota:
i comportamenti che elenchi il più delle volte sono avvenuti non solo in nome della legge umana, ma addirittura in nome di quella biblica e in via generale religiosa, dettata da "Dio";
pertanto, la nozione di cosa sia "peccato" cambia; ne è testimonianza la tua stessa chiesa, che chiede scusa per comportamenti che un tempo riteneva ispirati dallo Spirito Santo, e che ora auto-denuncia come peccati;
che valore oggettivo posso dare a qualcosa che muta nel tempo, e persino nella valutazione degli ispirati servi nella vigna del Signore ?
tu oggi denunci un comportamento che definisci come peccato, in virtù di una dottrina che magari tra 50 o 200 anni cambierà;
la contraccezione è peccato mortale ? sì; ma magari tra 20 o 50 anni ci ripensano, e censurare chi vi ricorre - come i cristiani non cattolici - sarà definita come ingiustizia;
ora, il giochino di darsi per ingenuo lo posso capire, ma non tirare troppo la corda.
Però chissà come concilia con tutto il tripudio di specie Homo presenti, i tanti individui, dove stava il paradiso terrestre, incorrotto e armonioso e tutte le altre problematiche legate all'uomo nella sua evoluzione ed in quella dell'ambiente visto che di storia si parla e di fatti accaduti.
Anche se questa discossione é nata come burla provocatoria, mi sono comunque impegnato a non polemizzare.
Quindi, sulla "Interpretazione" di quanto é scritto in antichissimi, preziosi libri, non mi pronuncio.
Cono ha dichiarato , finalmente, il suo sincero "atto di fede".
Rispetto, e non condivido.
E morta là.
È la realtà più viva dell'uomo, il peccato: non ne è esente nessuno Axe, neppure quelli di chiesa, neppure il Papa! La differenza....la discriminante che può salvarci o dannarci, è rendersene conto e chiedere perdono...
Se neghiamo questo, se non leggiamo la Storia a partire da questo, siamo destinati a ripeterla. Da Caino e Abele a Gaza, a quello che accade ancora oggi sotto i nostri occhi.
Chi era Adamo? Cos'era? Un Sapiens? Un Habilis? Un Neanderthal? Alla Bibbia non interessa questo, Laura. La Bibbia non è un'enciclopedia scientifica. È il Libro per eccellenza! Il Libro della Vita. Che ci aiuta a comprendere chi siamo veramente, da dove veniamo, verso chi o che cosa stiamo andando, quale profondo significato l'Uomo è chiamato a scoprire nel breve sbatter di ciglia fra la sua culla e la sua bara.....