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Breakthru
Mi avete fatto tornare in mente un episodio di almeno 30 anni fa o forse più
Eravamo al mare, due coppie, notte inoltrata, abbastanza alticci per via di un paio di giri di vodka decidiamo di fermaci a mangiare qualcosa nell'ultimo bar aperto.
Arriva la cameriera e il ragazzo della mia amica comincia a fare lo splendido con questa ragazza, piuttosto imbarazzata , premetto che già non mi piaceva, non mi piaceva per come trattava la mia amica, non mi piaceva per come generalmente trattava le donne e non ce l'ho fatta: "che fai? baccagli le altre con la tua ragazza presente?" è rimasto muto, perché abituato alla sua fidanzata sempre zitta e succube, pensava pure di essere figo e non lo era, né ai miei occhi né agli occhi del mio ragazzo di allora.
Comunque negli anni, dopo un matrimonio e una figlia, si è rivelato per quella miseria di uomo che era
Se vi manca di rispetto girare i tacchi, subito
Mi dispiace molto.
Dunque sei sola attualmente? Hai cresciuto una figlia da sola come Efua?
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conogelato
Mi dispiace molto.
Dunque sei sola attualmente? Hai cresciuto una figlia da sola come Efua?
Ma come fai a non capire in questo modo?
Io non sono sola, la mia amica ha poi cresciuto la figlia da sola, il padre se ne è completamente disinteressato sotto ogni profilo
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Ahh ok, scusa. Ho riletto.
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axeUgene
io non faccio nessuna congettura;
tu puoi osservare un fenomeno, nel caso: manifestazioni di "gelosia", e devi stabilire di cosa si tratta, altrimenti stai discutendo del nulla;
se un comportamento che potrebbe manifestare si determina in circostanze particolari, dove concorre altro, questo inficia l'osservazione; conosci il punto, si chiama "bias";
devi osservare il fenomeno dell'autocombustione in un area forestale di 100 kmq in una certa stagione, per metterla in relazione al clima; quanto incide sui tuoi risultati la circostanza che nell'area circolino 10 forestali piromani che ricevono un incarico remunerato in caso d'incendio ? :asd:
I fiumi di parole alla Axe
Lascia stare i bias e le teiere spaziali.
La gelosia può venire fuori anche da come si comporta il partner. Tu ne sottolineavi più un aspetto di presenza rivali.
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Citazione:
Originariamente Scritto da
Vega
I fiumi di parole alla Axe
Lascia stare i bias e le teiere spaziali.
La gelosia può venire fuori anche da come si comporta il partner. Tu ne sottolineavi più un aspetto di presenza rivali.
non rispondi in modo logico;
se la reazione è ad un comportamento concreto, non è gelosia; ti sembra, ma solo perché non hai mai categorizzato come si deve, e allora fai confusione; eppure dovresti essere capace di logica.
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Fiumi di paroleeeee.
Non c'è bisogno di farla tanto lunga ad una semplice replica che la gelosia può scattare in vario modo, anche per il comportamento del partner, non solo per attenzioni di terzi.
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Bauxite
Mi permetto: non si sovrappone nulla.
Una cosa è che io mi incazzi perché lui fa il cretino con un'altra (esistono diversi livelli di cretineria), per cui lui se ne esce con "sei gelosa" senza minimamente pensare di aver fatto qualcosa che manchi di rispetto a me e quindi avermi provocato un bel giramento di palle.
Un'altra cosa è che io faccia una sceneggiata perché sta parlando con una collega ad esempio, con conseguente interrogatorio.
Resto dell'avviso che domandare chiarimenti sia sempre utile e che la sceneggiata sia negativa soprattutto per chi la fa.
A quanto diceva Break prima, aggiungo: se vi dovete incazzare e sentirvi relegare al ruolo di gelose, quando non è così, e se vi sentite delle cretine per essere cadute in una scenata, datevi.
Tanto l'altro da quella condizione non è destinato a migliorare, mentre forse per l'altra parte c'è una speranza... e soprattutto c'è la libertà.
No, aspetta, ma nessuno ha tacciato me di gelosia. Anche perché scenate non ne ho mai fatte. Non è nel mio stile, e mi provocano repulsione.
Semplicemente, è quello che sento dentro. So riconoscere le mie sensazioni. Rabbia e gelosia mi hanno accompagnato spesso. E sinceramente sono ben contenta di essermene liberata.
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Citazione:
Originariamente Scritto da
Vega
I fiumi di parole alla Axe
Lascia stare i bias e le teiere spaziali.
La gelosia può venire fuori anche da come si comporta il partner. Tu ne sottolineavi più un aspetto di presenza rivali.
Esatto.
La gelosia può essere legata a molteplici fattori. Come si comporta il partner, ma anche insicurezza, predisposizione individuale, ecc, ecc.
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dark lady
Esatto.
La gelosia può essere legata a molteplici fattori. Come si comporta il partner, ma anche insicurezza, predisposizione individuale, ecc, ecc.
Avere una reazione che implica rabbia perché ci si ingelosisce, non è la stessa cosa che incazzarsi perché tizio si comporta da imbecille.
Scusatemi, ma una cosa è un' emozione (primaria) come la rabbia e altro è la gelosia, che è un sentimento.
Se vogliamo aprire un po' il campo: facciamo distinzioni tra emozioni e sentimenti.
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Citazione:
Originariamente Scritto da
dark lady
No, aspetta, ma nessuno ha tacciato me di gelosia. Anche perché scenate non ne ho mai fatte. Non è nel mio stile, e mi provocano repulsione.
Semplicemente, è quello che sento dentro. So riconoscere le mie sensazioni. Rabbia e gelosia mi hanno accompagnato spesso. E sinceramente sono ben contenta di essermene liberata.
Il mio discorso era generale.
Anche io so riconoscerle, infatti non sono sensazioni.
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Tra l'altro, proprio per ribadire la differenza tra rabbia e gelosia, ci sono persone che , quando sentono incrinarsi qualcosa nel rapporto non reagiscono con rabbia, ma si chiudono, gli si acuisce l'ansia, la frustrazione ecc.
Non è che le due cose vadano in coppia in automatico.
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La gelosia viene collocata fra le emozioni secondarie, per quello che so.
Le reazioni e la compresenza delle altre emozioni è varia, dipende dalla persona e le esperienze , da quello che gli suscita l'evento avverso, su cosa si focalizza il trauma e come dici, c'è chi si incazza di più e chi si chiude in sé.
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Bauxite
Il mio discorso era generale.
Anche io so riconoscerle, infatti non sono sensazioni.
Sono entrambi stati emotivi, in realtà. E certo, sono diverse, ma ripeto, si possono sovrapporre.
Da un lato la rabbia per una mancanza di rispetto. Dall'altro la gelosia per il comportamento di un partner.
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Originariamente Scritto da
Bauxite
Tra l'altro, proprio per ribadire la differenza tra rabbia e gelosia, ci sono persone che , quando sentono incrinarsi qualcosa nel rapporto non reagiscono con rabbia, ma si chiudono, gli si acuisce l'ansia, la frustrazione ecc.
Non è che le due cose vadano in coppia in automatico.
Ovvio che non è una cosa automatica, lo davo per scontato. Le reazioni sono diverse in base alle persone. E anche in base ai contesti.
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Originariamente Scritto da
dark lady
Sono entrambi stati emotivi, in realtà. E certo, sono diverse, ma ripeto, si possono sovrapporre.
Da un lato la rabbia per una mancanza di rispetto. Dall'altro la gelosia per il comportamento di un partner.
prova a dare una definizione di gelosia e ti accorgi del problema;
immaginare una situazione concreta ti aiuta in un primo momento, ma ti impedisce di formulare in modo generale e astratto; lo stesso problema dei manuali di diritto civile "amichevoli", tipo il Torrente, pieno di esempi.
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axeUgene
prova a dare una definizione di gelosia e ti accorgi del problema;
immaginare una situazione concreta ti aiuta in un primo momento, ma ti impedisce di formulare in modo generale e astratto; lo stesso problema dei manuali di diritto civile "amichevoli", tipo il Torrente, pieno di esempi.
Non c'è nessun problema. Determinati stati emotivi è normalissimo che convivano. La gelosia è letteralmente un sentimento di paura o preoccupazione, legato alla possibilità di perdere o di ricevere meno attenzioni da qualcuno che ami. Tu pensa anche solo alla gelosia dei bambini piccoli nei confronti del fratellino o della sorellina più piccoli, che ricevono più attenzioni di loro. E a volte queste sensazioni sono accompagnate anche dalla rabbia o dal risentimento.
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Originariamente Scritto da
dark lady
Non c'è nessun problema. Determinati stati emotivi è normalissimo che convivano. La gelosia è letteralmente un sentimento di paura o preoccupazione, legato alla possibilità di perdere o di ricevere meno attenzioni da qualcuno che ami. Tu pensa anche solo alla gelosia dei bambini piccoli nei confronti del fratellino o della sorellina più piccoli, che ricevono più attenzioni di loro. E a volte queste sensazioni sono accompagnate anche dalla rabbia o dal risentimento.
certo; ma capisci bene che questa definizione, applicata a un adulto, denota una condizione patologica; quel bambino non ha realizzato del tutto la sua separazione dalla madre; infatti, la psicologia considera molto più a rischio le situazioni in cui il fratellino competitor ha solo uno o due anni in meno, posto che oggettivamente la madre pone quella sfida, necessaria;
ma la gelosia dell'adulto dovrebbe aver superato la fase di distacco, per cui interviene una variazione oggettiva del comportamento del partner;
la gelosia è autonoma; se non c'è una minaccia, se la inventa; è questo che esce sempre fuori quando si osserva; il partner stronzo è, eventualmente, solo una circostanza che intorbida le acque.
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Originariamente Scritto da
axeUgene
certo; ma capisci bene che questa definizione, applicata a un adulto, denota una condizione patologica; quel bambino non ha realizzato del tutto la sua separazione dalla madre; infatti, la psicologia considera molto più a rischio le situazioni in cui il fratellino competitor ha solo uno o due anni in meno, posto che oggettivamente la madre pone quella sfida, necessaria;
ma la gelosia dell'adulto dovrebbe aver superato la fase di distacco, per cui interviene una variazione oggettiva del comportamento del partner;
la gelosia è autonoma; se non c'è una minaccia, se la inventa; è questo che esce sempre fuori quando si osserva; il partner stronzo è, eventualmente, solo una circostanza che intorbida le acque.
Quella che dici tu è la gelosia patologica. Il mio ex era a quel livello, più o meno.
Ma non è che tutta la gelosia sia patologica.
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Originariamente Scritto da
axeUgene
certo; ma capisci bene che questa definizione, applicata a un adulto, denota una condizione patologica; quel bambino non ha realizzato del tutto la sua separazione dalla madre; infatti, la psicologia considera molto più a rischio le situazioni in cui il fratellino competitor ha solo uno o due anni in meno, posto che oggettivamente la madre pone quella sfida, necessaria;
ma la gelosia dell'adulto dovrebbe aver superato la fase di distacco, per cui interviene una variazione oggettiva del comportamento del partner;
la gelosia è autonoma; se non c'è una minaccia, se la inventa; è questo che esce sempre fuori quando si osserva; il partner stronzo è, eventualmente, solo una circostanza che intorbida le acque.
Che significa la separazione dalla madre e gelosia autonoma alla fine?
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Originariamente Scritto da
dark lady
Quella che dici tu è la gelosia patologica. Il mio ex era a quel livello, più o meno.
Ma non è che tutta la gelosia sia patologica.
certo, si può dire che un certo livello di intensità sia nella norma; ma la qualità senza la quale non è "gelosia" è proprio quella generazione autonoma dell'emozione, che prescinde dell'elaborazione matura del comportamento altrui.
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Citazione:
Originariamente Scritto da
dark lady
Quella che dici tu è la gelosia patologica. Il mio ex era a quel livello, più o meno.
Ma non è che tutta la gelosia sia patologica.
La verità sta molte volte nel mezzo: esiste una gelosia sana, naturale ed esiste una gelosia malsana, tossica.
Ascoltate com'è bella questa canzone di Lucio, come ne parla Lucio.
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La gelosia è come il colesterolo.
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Citazione:
Originariamente Scritto da
Vega
Che significa la separazione dalla madre e gelosia autonoma alla fine?
significa che un soggetto elabora con successo la nozione emotiva di separazione dalla madre, per cui il trauma del distacco da quella non produce più emozioni ingestibili, come nella prima infanzia;
nella misura in cui lo è, la persona gelosa rivive quel trauma in termini di paura con un partner che è investito di quella stessa funzione fusionale e totalizzante;
la persona gelosa non ammette che il partner abbia qualsiasi tipo di relazione "esterna", anche solo ipotetica e individuata nella semplice presenza di potenziali terzi, perché il partner deve essere la madre esclusiva e totale;
una volta, scherzando, una persona con cui mi intendo senza sforzo, disse, a proposito della voce femminile del navigatore: " chi è questa zoccola che dice a mio marito dove deve andare ?" :asd:
ecco, la gelosia è questo, con maggiore o minore intensità e controllo, ma pur sempre un sentimento che sgorga dal trauma originario della separazione, privo di alcun corredo o motivazione morale quanto a comportamento del partner.
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Lo sapevo che si cascava nelle
pippe freudiane:D
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Citazione:
Originariamente Scritto da
Vega
Lo sapevo che si cascava nelle
pippe freudiane:D
e con cosa penseresti di spiegare razionalmente la circostanza di un sentimento, distinto da un altro, se non come mediazione psichica ?
certo che quando vuoi far polemica fai concorrenza a quell'altro quanto a capacità di rimuovere il raziocinio; con l'aggravante che tu saresti pure istruite.
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Originariamente Scritto da
Vega
Lo sapevo che si cascava nelle
pippe freudiane:D
Intervengo solo per dirti che esistono, sono esistiti, altri studiosi oltre Freud.
Capisco che tu possa trovare palloso l'argomento, ma quest'è.
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Lo so. Difatti c'è gente un pò più moderna che dà una lettura rivista dei comportamenti umani.
Qui mi sembra sempre la solita solfa, che non spiega e non tiene conto della funzione delle emozioni e del perché si sono evolute.
È un pò come la storia delle 3 fasi freudiane.
Ma cerchiamo di essere onesti e un attimo davvero più razionali. Pensiamo davvero che fin da bambini si funzioni esattamente così?
Che il rapporto con la madre sia importante ok, nessuno lo nega, ma oggi il discorso è impostato diversamente, come relazione con le figure di attaccamento e accudimento. E non esiste solo la madre.
Le emozioni sono naturali ed evolutesi come sistema di sopravvivenza e segnale per dirci cosa fare, sia in positivo che rilevare minacce.
E nell'esempio di Axe, della gelosia, verso i genitori o uno dei due, verso il nuovo fratellino, conta molto nello sviluppo di questo sentimento, sia quanto i genitori sono attenti ai bisogni del bambino, sia come si comportano con i due fratelli, se fanno disparità per esempio.
Per quello che è lo stato attuale delle conoscenze, molto di quello che poi ci ritroviamo crescendo, dipende in buona parte anche da quello che si "semina" in famiglia nel crescere i figli.
Questa storia del rapporto con la madre nella chiave più sopra, complesso di Edipo & C., non si possono più sentire.
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Che il rapporto con la madre sia importante ok, nessuno lo nega, ma oggi il discorso è impostato diversamente, come relazione con le figure di attaccamento e accudimento.
Dovrebbero essere le basi della psicologia infantile, la fase dell'attaccamento, vado a memoria aiuterà un sano sviluppo dell'adulto, se la madre o chi segue il neonato non è grado di essere una base sicura, l'individuo porterà con se molte insicurezze, forse anche rabbia e gelosia oltre misura, che sono emozioni importanti e non vanno negate, ma riconosciute.
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Massimo Recalcati offre una panoramica di luci e ombre sul complesso mestiere di essere madre. La figura materna che attende, che cresce in sé il figlio, colei che gli dona la vita è anche colei che lo dona alla vita. Dunque non lo tiene per sé, non ne fa una sua proprietà ma subito lo riconosce come altro e per farlo vivere impara a perderlo. La madre inoltre è colei che nutre il figlio, il quale però oltre al nutrimento vuole essere riconosciuto, amato e desiderato, altrimenti, se manca questo, rifiuterà anche il nutrimento.
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