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Originariamente Scritto da
Pixar
ma leggete le cose o vi fermate quando vi fa comodo.
Parlo di clandestini!!! Aprite un vocabolario e leggete che cosa vuol dire.Gli emigranti nei primi dell'900 si facevano 40 giorni nell'isola davanti a NEW Jork, poi gli si dava qualche dollaro ed entravano in territorio USA da emigranti in REGOLA!!!
Gli italiani non entravano con i gommoni ed ancora oggi, un conto è chiedere un visto al consolato USA ed un conto è passare il confine in New Mexico di notte.
Mi rispondete su quello che vi si chiede?
Lo so anch'io che uno stuopro è tremendo sia se fatto da un italiano che fatto da un "IRREGOLARE", però è da 2 giorni che dico, un Italiano è nato in italia e prima che faccia un reato non lo puoi eliminare, un IMMIGRATO CLANDESTINO non dovrebbe stare in Italia, ERGO che tutti i reatio che può commettere non sarebbero mai commessi!
Un equazione semplice, non serve la maturità, basta la terza media!
Un cittadino straniero che fa domanda di visto per l'italia con un datore di lavoro che lo aspetta e che fa richiesta NOMINALE sempre al suddetto consolato, per me, è una persona degna di fiducia come e di più di un cittadino Italiano.
Ricordo ai lor signori che la stragrande maggioranza degli stati del mondo, non è molto disposta ad accogliere tutti in modo indiscrimanato e succeda quel che succeda come è quì da noi.
Bello riempirsi la bocca di tante belle parole, poi vorrei beccarvi uno ad uno e vedere se sareste disposti a tenervi le puttane sotto casa, il piscio ed i bivacchi sul portone, il muezzin sul balcone, se passate davanti a 20 irregolari affamati ed incazzati con la fidanzata alle 2 di notte come passereste davanti ad una compagnia di ragazzi italiani nello stesso modo.
Ma credo di andare off topic ora :asd:
Va bo, vado a stirarmi il cappuccio bianco che era ad asciugare, sai l'ho lavato dopo l'ultimo raid razzista!!! :rolleyes:
Secondo me tu non hai letto il post iniziale, invece.
Si pone in stretta correlazione la clandestinità con la criminalità e questo non è dimostrato in alcun modo.
Per il resto scrivi un'accozzaglia di deduzioni e paragoni senza capo nè coda, infatti:
Citazione:
Parlo di clandestini!!! Aprite un vocabolario e leggete che cosa vuol dire.Gli emigranti nei primi dell'900 si facevano 40 giorni nell'isola davanti a NEW Jork, poi gli si dava qualche dollaro ed entravano in territorio USA da emigranti in REGOLA!!!
Lo so benissimo cosa vuol dire clandestino, tu apri un vocabolario d'inglese e stupisciti del fatto che si scrive New York, non New Jork...visto che la mettiamo sui vocabolari...
Non ti sfiora il sospetto che controllare persone che per arrivare da te devono attraversare l'Atlantico sia un po' più agevole che controllare persone che da noi arrivano quasi a nuoto?
No, non ti sfiora, allora pensi che i fenomeni migratori di 90 anni fa siano lontanamente paragonabili a quelli attuali?
Che l'Italia del 2000 sia lontanamente paragonabile agli USA dei primi del 900?
Citazione:
Gli italiani non entravano con i gommoni ed ancora oggi, un conto è chiedere un visto al consolato USA ed un conto è passare il confine in New Mexico di notte.
Ognuno fa quello che può...attraversare l'Atlantico in gommone è un po' dura, non so se hai presente...stiamo parlando di persone che fuggono non che emigrano, è un po' diverso, il visto del consolato non sanno nemmeno cosa sia, se no non rischierebbero la vita per sbarcare a Lampedusa...
Citazione:
Mi rispondete su quello che vi si chiede?
Lo so anch'io che uno stuopro è tremendo sia se fatto da un italiano che fatto da un "IRREGOLARE", però è da 2 giorni che dico, un Italiano è nato in italia e prima che faccia un reato non lo puoi eliminare, un IMMIGRATO CLANDESTINO non dovrebbe stare in Italia, ERGO che tutti i reatio che può commettere non sarebbero mai commessi!
Allo stesso modo se avessimo affondato a cannonate la Sicilia, invece di mandarci Garibaldi, non avremmo il problema della mafia, idem per la Calabria per la 'ndrangheta e Napoli per la camorra...
Un immigrato clandestino non dovrebbe stare in Italia: vero.
Però c'è.
Cosa facciamo?
Sei tu che non rispondi.
O, almeno, che non dai risposte plausibili.
Non basta battere i piedi e strillare "tu qui non dovresti esserci", lui c'è, in qualche modo realistico bisognerà affrontare il problema o no?
Citazione:
Ricordo ai lor signori che la stragrande maggioranza degli stati del mondo, non è molto disposta ad accogliere tutti in modo indiscrimanato e succeda quel che succeda come è quì da noi.
Bello riempirsi la bocca di tante belle parole, poi vorrei beccarvi uno ad uno e vedere se sareste disposti a tenervi le puttane sotto casa, il piscio ed i bivacchi sul portone, il muezzin sul balcone, se passate davanti a 20 irregolari affamati ed incazzati con la fidanzata alle 2 di notte come passereste davanti ad una compagnia di ragazzi italiani nello stesso modo.
Continui a menare il can per l'aia. Loro (i clandestini) vengono anche se tu non li vuoi e sai perchè?
Perchè spesso fuggono da situazioni che nemmeno puoi immaginarti, altro che contratto di lavoro e permesso...Sul resto che scrivi tralascio per rispetto di chi legge...il muezzin sul balcone...ma per favore...
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[QUOTE=mat612000;1075523]
Un immigrato clandestino non dovrebbe stare in Italia: vero.
Per
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Vabbè, ti saluto, vado sotto al balcone a sentirmi un po' il muezzin...
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[QUOTE=mat612000;1075537]Vabb
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Tutti quanti noi siamo per la legalità, ma oltre la legge c'e' qualcosa che si chiama solidarietà, rispetto, accoglienza dell'altro. Specie quando fugge dalla fame, dalla guerra, dalla persecuzione razziale e politica......
Guardate che si possono studiare tutte le politiche dissuasive che vogliamo, ma non riusciremo a fermare l'onda gigantesca dei poveri che, bene o male, desiderano (per loro e per i loro figli) una vita dignitosa.
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Così si disse pure dei gipponesi, non si possono fermare.
Non furono fermati, solo che non arrivarono.
Pensa un po gli israeliani minacciati dagli iraniani.
Il poverino, preso a se stante, è un caso umano, ma dieci milioni di poverini sono un problema da risolvere in qualche modo, 100 milioni una minaccia da neutralizzare in modo impersonale perchè non ti useranno cortesie ed in ogni caso ci sprofondi insieme se non fai qualcosa che li fermi possibilmente lontano.
E nel caso il deserto libico è un ottimo dissuasore sul fronte sud, il colonnello poi continua la sfoltita, poi c'è il mare, poi i guardiacoste, poi tutta la rete di controllo ed espulsione.
Nel piccolo si diceva lo stesso per gli sbarchi, poi dopo il fermo in mare non si è visto più nessuno.
Ora hanno cambiato strategia e mandano solo quelli potenzialmente soggetti all'asilo, ma lo stesso, qualche migliaglio sono poverini, qualche centinaia di migliaglia sono un problema, qualche milione che non sai dove ficcare una minaccia nazionale da risolvere prima che si presenti.
E i poverini che ti si ammucchiano in casa vanno a costituire una forza estranea che può aprirti un fronte interno, cosa sempre poco salutare da evitarsi.
Della serie col poverini, nel problema, ci fa veramente poco.
Un arrivo di poverini di altra epoca
LA BATTAGLIA DI LEPANTO
Ecco l'inizio della battaglia di Lepanto attraverso il racconto di un marinaio della nave cristiana "San Teodoro",
http://www.giustiniani.info/lepanto.html
della serie la croce ha sempre viaggiato sotto la protezione della spada, poteva sempre scapparci l'imprevisto.
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Io ci vedo solo persone come me. Nascere a Kinshasa piuttosto che a Milano implica, de facto, difficoltà che non ci e' lecito sottacere.
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Ciscuno ha le sue difficolt
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[QUOTE=Il gatto;1075559]Ciscuno ha le sue difficolt
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[QUOTE=conogelato;1075550]Tutti quanti noi siamo per la legalit
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Citazione:
Originariamente Scritto da
Pixar
E' chiaro che ti si rivoltano le budella a pensare la tragedia di tante storie, tante situazioni e allora che fare? Uno è già povero e vende tutto per pagarsi il viaggio, viene qu' e non trova lavoro. BELLO!!!
Una bella accoglienza davvero.
Credo che se in Italia ci sono risorse per 100, è meglio far entrare solo 100, almeno chi entra ha DAVVERO una vita dignitosa o no?
Vivere sotto un ponte, dormire nei treni in sosta, campare di espedienti la consideri una vita dignitosa? Inoltre se ci fossero meno stranieri sarebbero più integrati e la gente, avrebbe meno sentimenti quali il razzismo, la paura, i pregiudizi.
Ti faccio notare che tutte le difficoltà nell'accoglierli è dovuto al fatto che:
1. essendo senza documenti non possono spostarsi in altri paesi che magari avrebbero invece bisogno eccome di lavoratori
2. bisogna nutrirli, curarli e vestirli perchè chiudendo le frontiere li facciamo arrivare in condizioni precarie
E sono entrambe cose che si risolverebbero con il banale buonsenso di fornirli di documenti (anzichè contrattare con un dittatore quale Gheddafi la chiusura dei confini) e permettergli di arrivare senza rischiare la vita e spendendo fino all'ultimo centesimo.
Una volta arrivati, dal momento che idioti non sono, è evidente che non si fermano in un posto dove non c'è lavoro. Se li trovi a dormire sotto un ponte è solo perchè non possono avere nè lavoro nè casa, nè tantomeno spostarsi in un altro paese.
Insomma il problema è risolvibile in maniera molto più sensata ed economica che sparandogli addosso sui barconi, andarli a cercare casa per casa, chiuderli in un campo di concentramento per 6 mesi e poi rispedirli a casa.
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la canna si deve passare, non fumartela tutta!!!!
Erin su, manca solo Dumbo e il Pifferaio magico. :rolleyes:
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Se gli altri paesi sono disposti a pigliarseli basta che si propongano e non ci sarebbe nessuna difficoltà a passarglierli, anche a spese nostre.
Ovvero non è il documento a risolvere, ti si fa un foglio di transito e la cosa risolverebbe anche prima un problema di uscita dal territorio.
Il problema sta infatti nel fatto che nessuno li vuole, quindi questo transito supposto è piuttosto aleatorio e messo solo a giustificazione socialmente accettabile per uno stanziamento che in effetti si prospetta.
Per altri aspetti è vero che il permesso di soggiorno e non il documento, una carta di identità con scritto sopra a professione "clandestino in transito" non cambierebbe niente.
Il soggiorno ad alcuni faciliterebbe la vita perchè senza carta il lavoro ed altro non li trovi, ma è pure vero che non è il pezzo di carta a generare le disponibilità dei posti lavoro.
Solo che, a fronte di una pressione continua e numericamente enorme rispetto alla disponibilità del poter dare, il dare quel permesso indiscriminatamente a tutti genera l'idea che "arriva e in un modo o nell'altro la cosa si risolve" aumentando quindi gli arrivi clandestini e la tentazione di arrivare perchè comunque il pezzo di carta e non la soluzione la si ottiene.
Poi a chi parte è il pezzo di carta che interessa, la soluzione si troverà sul posto, a noi invece è la soluzione che preme e che il pezzo di carta non da e la soluzione dipende dai posti lavoro.
In via teorica li si potrebbe lasciare a vedersela fra loro in un "guerra dei poveri", ovvero pezzo di carta a tutti, poi chi si sistema subito resta, chi non trova il buco, carta o non carta se ne va.
Ne che si possa parlare di possibilità di ricerca per lungo tempo, perchè se non hai mezzi di sussistenza e non lavori, di che campi? e visto che sei vivo, mi spieghi di quali risorse sei vissuto in questo lungo tempo in cui cercavi? la risposta è ovvia, ma non può essere data.
Nutrirli, curarli e vestirli però richiede risorse ed è solo l'immediato perchè nutrito, curato e vestito poi come normale subentrano altre esigenze altrettanto inderogabili la cui fornitura richiede altre risorse.
Quindi la questione non è tanto ciò che si deve fare, sempre ovvio di immediata comprensione, ma il problema sta nel dove si pigliano queste risorse, perchè uno è uno e 10 milioni danno un problema dei milioni, o, più che dove si pigliano, visto che non crescono da sole, a chi si tolgono per darle a loro, considerando la forte richiesta interna che sussite ed insistentemente viene avanzata da quelli che, da indigeni paganti, chiedono e ciò pure implica una fornitura di risorse, sempre da attingere a quelle che ci stanno.